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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

martedì 10 aprile 2012

SMS e letteratura

SMS: letteratura e messaggi senza futuro

Con l’avvento dei computer e delle altre tecnologie, la scrittura cartacea è diventata sempre più rara ed è un peccato. Quelle belle scritture, così personali, così uniche e allo stesso tempo perfettamente leggibili… beh, detto da me che scrivo anche la lista della spesa al PC è quasi un’eresia, ma mi piacerebbe davvero avere una bella scrittura invece degli strani e incomprensibili geroglifici che produco.
Il problema vero, però, è che, con il passaggio dal cartaceo all’elettronico, sembra diventato di moda anche l’errore. Forse solo perché, in molti casi, è più visibile e più evidente.
Quasi nessuno scrivendo a mano si cura di attaccare la virgola alla parola che precede e staccarla da quello che segue. Gli accenti gravi e acuti, che nella scrittura elettronica diventano giusti o sbagliati a seconda dei casi, nello scritto a mano vengono spesso sostituiti da un apostrofo o da uno strano accento a barchetta né grave né acuto e dunque sempre accettabile. Questi sono solo alcuni esempi di errori che nella scrittura manuale non si notano e che il computer invece evidenzia e inchioda. Il computer però molto spesso segnala questi errori e aiuta a correggerli, quindi non dovrebbero esserci scuse, ma le altre tecnologie? Oggi voglio parlarvi di letteratura e SMS, strano connubio, un bel binomio fantastico come direbbe il caro Rodari.

Fissare l’ispirazione in un SMS
Un legame tra scrittura e SMS è, almeno per me, la preziosissima funzione bozze! Capita a volte di essere in giro e tutte e tre le penne del "noto" teorema per l’eccezione che conferma ogni regola (e per una bella sfortuna!) non funzionano, dunque l’ispirazione può essere fissata su un SMS e salvata in bozze, in attesa di prospettive migliori. Ecco che un SMS diventa letteratura o almeno paladino dell’ispirazione momentanea.

I posteri e le abbreviazioni
Gli SMS possono essere considerati una vera forma di letteratura? I nostri posteri un giorno leggeranno le nostre parole e si faranno un’idea di quello che noi oggi siamo. Questo è sempre successo nella storia. Io spero però che non si basino sui nostri SMS, altrimenti probabilmente non avranno una grande considerazione di noi, perché tra abbreviazioni, errori del T9 e disattenzioni varie dettate dalla fretta, gli SMS spesso si riducono a telegrammi sgrammaticati. Io forse sono eccessiva dall’altro lato: niente abbreviazioni, nessuna. Mi riservo la facoltà di usare SOS in caso di pericolo di morte (va bene, lo confesso, a volte uso “es.” e “prof”, ma credo sia tutto… fine del momento di outing!). Uso frasi estese, con subordinate e congiunzioni, punteggiatura in tutta la sua complessità (tranne il punto e virgola, ma lo uso due volte ogni cento pagine anche al PC, quindi…).

Povertà lessicale
Sapete però qual è la cosa più triste degli SMS, quella che mi dispiacerebbe diventasse propria della lingua del domani? La sua povertà lessicale, quel T9 che non conosce parole nemmeno di uso comune e mi risponde con un suono sordo (stile risposta errata in un quiz) ogni volta che mi consento un avverbio o un termine di qualche sillaba in più. Le persone scrivono sempre meno a mano e perdono la calligrafia, se poi continuano a scrivere come analfabeti, semplificando il più possibile ogni cosa, continueranno a perdere parole, a ridurre il lessico…

Assenza di futuro
E in tutto questo la tragedia delle tragedie: il futuro!
Gli SMS non sono fatti per il futuro: quelli nuovi cancellano quelli vecchi, senza neanche una domanda di rito (come quella che fa il PC premendo canc su un file). Non sono destinati alla memoria e vivono e muoiono nell’istantaneità del presente. Avete mai notato che il T9 conosce pochissimi verbi al futuro? Provate… Sono messaggi senza futuro, tutto deve essere deciso e svolto, non programmato. E i giovani, che usano gli SMS più di tutti, si vedono congelati nel presente a livello linguistico e di pensiero. Esagero?! Forse, ma le lingue vivono e cambiano e io non so se voglio arrivare fra qualche anno a scrivere: c sn! stax pox andare, cmq il 15 nn pox tvtb.
Ecco, qui si dovrei proprio rispondere SOS!
Se vi viene in mente una bella frase abbreviata, scrivetemela, per favore! Io ho fatto uno sforzo inumano per arrivare a questa!

Un libro fatto di SMS
Si potrebbe scrivere un libro fatto di SMS? Io credo di sì, magari accentuando il contrasto tra una persona logorroica e le chiusure fredde e asettiche del suo interlocutore… insomma ci sto pensando ed è nei miei prossimi progetti di scrittura!

Conclusioni
Gli SMS sono uno stile di scrittura molto usato che porta a una eccessiva semplificazione terminologica e sintattica e a un ampio uso di abbreviazioni. Gli SMS possono anche diventare utili in letteratura come strumenti per fissare idee o essere strani escamotage narrativi, ma, allo stesso tempo, riducono la nostra capacità di formulare pensieri complessi e articolati e il loro uso eccessivo può renderci meno abili a scrivere o analizzare testi complessi (come la letteratura tradizionale).

E ora a voi la parola: cosa ne pensate degli SMS?, usate abbreviazioni o, come me, scrivete piccoli temi?, come vedete la lingua del domani influenzata dalla tecnologia?



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29 commenti:

  1. Per me il linguaggio "da sms" sta all'italiano scritto come il dialetto sta a quello parlato: è funzionale in un certo contesto, fuori luogo in tutti gli altri.

    Se si deve comunicare rapidamente e stando sotto il limite di 160 caratteri non c'è nulla di male ad abbreviare, anzi, trovo che sia una sfida interessante.

    Tuttavia, se si vuole inviare una poesiola o un pensiero carino (ma anche una comunicazione formale, per quanto raro possa essere) tramite sms, lo si può fare, ma è sconsigliabile usare contrazioni.

    Per il resto, io non uso il t9 perché voglio controllare quello che scrivo e perché il mio cellulare ha 9 anni e quindi quella funzione è implementata in modo decisamente primitivo. Scrivo ancora su carta tutte le mie poesie e talvolta anche altro, ma sempre più raramente. Ho sempre avuto una grafia orrenda, ma dio mi ha compensato con un'eccellente capacità di leggere le grafie altrui, il che, in fondo, fa pendant con il mio parlare poco e ascoltare molto.

    Per concludere, direi che si dovrebbe fare riferimento più al "linguaggio da sms" che agli sms in sé, dato che il mezzo in sé è sì scomodo, ma può essere utilizzato anche in modo virtuoso.

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    1. Trovo la tua proporzione iniziale particolarmente calzante! Davvero!

      Forse io non sopporto le abbreviazioni per la mia incapacità sistemica di giungere a una sintesi? Potrebbe essere... ma è davvero più forte di me!

      Sei un esperto di grafie orrende?! Bene, allora la prossima volta che non riesco a decifrare qualche mio scritto so a chi inviarlo! In genere anch'io riesco bene a leggere scritture strane (essendo abitutata con la mia, tutto il resto non può essere peggio di così!).

      Hai ragione: "linguaggio da SMS" è una dicitura più appropriata per il modo in cui ho impostato il post.

      Come al solito grazie mille per gli interessanti spunti di riflessione!

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  2. Penso che gli SMS siano essenzialmente comunicazione. Io li uso per dire qualcosa a qualcuno e quindi cerco di fissare requisiti di chiarezza e brevità. Tolta la comunicazione, posso ammettere anche la possibilità di un uso letterario degli SMS. Così come l'haiku è una poesia di 17 sillabe, posso immaginare un brano in prosa lungo 160 caratteri. Anzi, di meno, dato che alcuni cellulari più vecchi usano una codifica che sottrae più caratteri di quelli effettivamente scritti.
    Quanto al T9, vi assicuro che non è il peggio che possa capitarvi!

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    1. La brevità è una virtù... lo riconosco, ma dato che ne sono priva, tendo spesso a ritenerla eccessiva e "pericolosa" per la lingua italiana! Gli haiku però mi piacciono tantissimo!
      L'ultima tua frase sembra "minacciosa".
      Grazie per il commento!

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  3. L'Sms svolge benissimo il suo compito ossia quello di fornire uno Short Message... E' funzionale, tutto qua. Si possono dire anche cose importantissime, ma quello sta a noi. Non lo ritengo un male, ma chiaramente non nasce per essere una nuova modalita' di letteratura. Penso che lo si possa usare anche abbreviando le parole, ma sta a noi contestualizzarlo, certo non farei una relazione o un tema scrivendo come scrivo a volte negli sms. Bisogna che ce ne rendizmo tutti conto, una scrittura cosi sta bene negli sms e solo li

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    1. Sì, certo, l'SMS svolge la sua funzione. Il problema è che lo stile usato per scrivere SMS tende a essere usato anche fuori. Io ho visto in alcuni temi scrivere abbreviato o sgrammaticato e mi preoccupa un po' la sorte della nostra bellissima lingua. Ovviamente, fino a che queste cose restano sullo schermo di un cellulare sono tollerabili, hai ragione. Grazie per aver portato il tuo punto di vista!

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    2. Potresti considerarla come una sfida per l'insegnante, Romina. Convertire gli allievi al verbo della scrittura grammaticalmente, sintatticamente, lessicalmente e ortograficamente corretta potrebbe diventare un momento di gioco e di confronto dai risvolti interessanti.

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    3. Hai ragione! Si potrebbe fare la "parafrasi degli SMS". Trascrivere dei testi abbreviati e sgrammaticati e trasformarli in testi corretti! Questa idea è davvero interessante! Grazie per lo spunto, Sofia Stella! Spero che anche tu, quando insegnerai, seguirai il tuo consiglio!

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    4. Mi piacerebbe farne il tema di un laboratorio di scrittura. :)

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    5. Sarebbe davvero interessante! Ti auguro un giorno di poterlo fare!

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    6. :) Grazie. Spero davvero di poter realizzare un workshop di scrittura creativa con questa tematica.

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    7. E perché no? Mi sembra un'ottima idea! Quando lo organizzerai, fammi sapere!

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  4. Blah, io odio il T9, quindi la prima cosa che faccio quando cambio telefonino (il che succede dopo circa cinque anni, cioè quando il telefonino che ho è diventato un dinosauro) è disattivare il T9.
    Dopo però scrivere con il tastierino che per ogni lettera e numero devi digitare 1 volta, 2 volte, 3 volte, n volte, diventa una tortura.
    Eppure non mi abbasso a usare abbreviazioni di nessun tipo, quindi cerco sempre di limitare l'uso dell'SMS a casi in cui possono fare economia.
    Per il resto uso la messaggistica di Facebook dal computer. Almeno lì posso usare la tastiera QWERTY!

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    1. Beh, io non amo il T9, ma lo uso per risparmiare tempo, comunque anch'io preferisco la QWERTY. Le e-mail sono più nel mio stile: caratteri illimitati, rapidità di scrittura e possibilità di pensieri complessi (e logorroici). Ne scrivo decine al giorno. Facebook invece non è nelle mie corde!

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  5. Mah, io mi trovo bene col t9 perche' faccio prima, se non fossi comoda, come dite infatti, cambierei. E' un oggetto, il telefono e l'sms una funzione quindi non dovremmo dargli, come a volte succede, troppo peso

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    1. Hai ragione: basterebbe dar loro il giusto peso! Il fatto è che per molti diventano la principale forma comunicativa e poi anche quando parlano si esprimono come dei telegrammi! Non tutti, certo, ma ci sono dei casi...

      P.S. Potresti contattarmi via mail? Mi manca solo il tuo indirizzo per il progetto "10 parole"! Così vi invio le informazioni per la prossima fase. Grazie!

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    2. Ecco, l'ho mandato ora... Spero ti arrivi, se no visto che ho qualche problema, a volte, mi lasci un commento sul blog mio cosi mi attrezzo...

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    3. Arrivata a destinazione! Ti ho inviato il tutto... grazie mille!

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    4. Potevi mandarle un sms no?

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    5. Ah! Fai dell'ironia?! Mi sarebbero serviti almeno 7 SMS per scriverle tutto... sai, la dote della sintesi non mi è mai appartenuta!

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  6. Non ho mai apprezzato quel linguaggio, oltre al fatto che ho una forte avversione nei confronti delle abbreviazioni in generale, tanto che ne comprendo veramente poche.
    Anche nei miei rari sms scrivo normalmente. Il linguaggio abbreviato da sms purtroppo si vede anche altrove, come su Twitter, FB, nei siti.
    Non lo considero comunque un vero linguaggio, ma solo l'espressione della pigrizia umana.

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    1. Finalmente qualcuno che la pensa come me! Pensavo ormai di essere l'unica contraria alle abbreviazioni. Si tratta davvero di pigrizia, hai ragione! Io, quando ricevo messaggi troppo abbreviati, non rispondo, non tanto per essere cattiva, quanto perché non sono certa di aver capito del tutto! Grazie per esserti schierato sul fronte "no abbreviazioni".

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  7. Ah, ah, ah... non facciamo della facile ironia! Tutte queste abbreviazioni potrebbero nuocere gravemente alla salute!
    Fai bene a scrivere parole intere e con la punteggiatura!

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  8. Trovo questo post anche troppo vero. Io cominciai dagli sms abbreviatissimi, ma da un mese e mezzo non metto più nessuna abbreviazione. E questo mi rende molto fiera di me! XD
    La punteggiatura invece la rispetto sempre. Anche se sostituisco i punti fermi con i tre puntini o il punto esclamativo: se sono felice punto esclamativo, triste tre puntini. Il punto fermo, negli sms, vuol dire che sono nera e pronta a uccidere!
    Per il resto, per me sono molto importanti anche letteralmente parlando. Come dici tu, ci abbozzo idee, ma talvolta ci scrivo direttamente poesie o inizi di racconti. L'unico problema che gli sms rappresentano per me, al di là dell'assenza di parole o di parole memorizzate errate, è la lunghezza massima che l'sms può raggiungere.
    Per la complessità del linguaggio... Quella talvolta tento di migliorarla, ma ho idea che negli sms non sia così "evoluta" perché sono un linguaggio parlato comune finito per sbaglio scritto. E almeno io quando parlo con amici finisco con l'usare termini comuni.
    Vuoi un sms abbreviato e con poca punteggiatura?
    "Ciao!:) cm va?c ved dmn?m disp ma stase nn pox xk m ved cn il my raga,scs sxo ke nn t dist!tvtttb c sent"

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    1. Io negli SMS abbondo con i puntini di sospensione, per il resto cerco di rispettare tutte le regole grammaticali, evito abbreviazioni e simili! Lo so, sono fissata! L'unico problema a volte è il T9 che fa quello che gli pare, ma pazienza...

      Interessantissima la tua frase abbreviata! Io però credo che non risponderei! Ahahah!

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    2. Ma fai bene ad essere fissata! :) Il problema degli sms è che sono fatti per essere rapidi e brevi. Anche perchè, altrimenti, si spende una cifra enorme. ;)

      P.S. Faresti bene a non rispondere!Ahahah!

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    3. Sì, lo so, rapidità e brevità! Ma io che sono molto riflessiva e logorroica? Infatti preferisco chiamare che mandare SMS! Ahahah!

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    4. Io invece è per questo che preferisco internet e gli sms gratis... così posso dilungarmi quanto voglio! :D

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    5. Come modalità di comunicazione internet (chat, mail...) è la mia scelta preferita!

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