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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

mercoledì 5 settembre 2012

"Off-topic e parallelismi"

“Off-topic e parallelismi”: la capacità di divagare è un pregio o un difetto?


Ormai è risaputo, mettermi in discussione per me è un must! Insomma, poche certezze e tanta voglia di migliorare. E quindi se mi capita qualcosa che mette in crisi le mie idee, bene, è il momento di parlarne e trovare un nuovo equilibrio. Scommetto che non state capendo dove voglio arrivare, quindi facciamo un passo indietro.
Quando avevo due anni… ok, non così indietro!

Io ho sempre pensato che la capacità di fare collegamenti sia una cosa importante. Una dote. I saperi che non sono collegati tra loro sono sterili e incapaci di evolversi e poi la memoria è aiutata se esistono legami tra le cose che si imparano. 

Io ho una vera passione per i parallelismi (ve ne ho accennato in un post su Pirandello in cui mi sono messa a parlare di Vittorini). Se leggo o studio qualcosa non posso far a meno di collegarla con mille atre informazioni, di paragonarla, di confrontarla, di metterla in relazione. E non è una cosa che m’infastidisce. Mi piace vedere la mia mente come una ragnatela in cui tutto è collegato da più nodi. Certo, a volte è pesante, perché basta un minimo gesto e per catena riemergono molti ricordi belli e brutti oppure molte cose e informazioni che sembravano perse chissà dove.

Questo forse mi porta spesso anche nei commenti nei vari blog o nei miei post a perdermi un po’ e non avevo mai pensato che potesse essere un problema, ma la vita sa sempre come insegnarti le cose, con il suo metodo un po’ troppo duro, a volte. Insomma, ho scritto l’ennesimo parallelismo in un ennesimo commento nell’ennesimo blog, tutto come sempre, ma qualcuno ha ribattuto seccato che è cattiva educazione deviare l’argomento. La mia intenzione non era quella di deviare, però riconosco di aver allargato il tema o meglio di averlo generalizzato partendo da un caso concreto, credendo di portare la mia opinione senza attaccare nessuno. Comunque questa è solo la causa scatenante di questo post: la presa di coscienza che non per tutti la divagazione è una suprema arte. Chiedo scusa dunque a tutti quelli a cui forse questa mia tendenza ha dato fastidio senza mai avere il coraggio di dirmelo. Insomma, dovevate dirmelo! Io su questo blog continuerò a portare avanti il mio modo di pensare con tutti i miei parallelismi e off-topic, tanto chi non gradisce non è costretto a restare. Se però faccio queste cose sul vostro blog e a voi dà fastidio, voglio che me lo diciate, anche qui volendo, anche in questi commenti, perché, se non mi dite niente, io andrò avanti con la mia filosofia. Siete stati avvisati, ricordatevelo.

Ogni concetto non è a sé stante, ma legato agli altri. Ogni parola ne richiama altre alla mente in un gioco di fili intrecciati. I parallelismi consentono di uscire dall’argomento, senza però prescinderne. Sono come incroci con tante strade: possono disorientare ma portano in loro l’entusiasmo dell’avere delle possibilità.

Per questo amo i parallelismi! Ovviamente c’è un limite a tutto, ma sono dell’idea che fino a che esiste un nesso tra due argomenti è giusto parlarne insieme, se il contesto li lega. Per questo forse dovrei distinguere gli off-topic (fuori tema) dai parallelismi (confronti).

Un esempio concreto
Facciamo un esempio.
 Poniamo di star parlando di capre (tanto per uscire dal topic del blog, ma giustificare l’immagine in apertura del post) e vediamo quali argomenti io legherei (ovviamente in base al contesto parlerei di uno solo di questi, eh!).
  • Mucche, pecore e altri animali che possono essere munti, con ovvi collegamenti a latte, formaggio e altri derivati.
  • Confronto con altri caprini, bovidi o ungulati; paragone tra varie razze di capre.
  • Coniglio d’Angora (e qui cominciamo a perderci, vero?): esiste anche una capra d’Angora, ma i tessuti ricavati dal loro pelo sono molto diversi (attenzione: entrambi gli animali in questione non vengono uccisi, ma tosati).
  • Coraggio e orientamento: in ogni gregge di pecore si mettono spesso delle capre perché hanno maggiore capacità di orientamento e reggono meglio il panico (le pecore possono anche morire di crepa cuore prima ancora di essere sbranate da un lupo arrivando anche a gettarsi nei burroni per il solo timore).
  • Scioglilingua: sopra la panca la capra campa e sotto la panca la capra crepa
  • Suonare il corno, bisogno di protezione vs desiderio di libertà: collegamenti tratti da La capra del signor Seguin, una fiaba piuttosto nota.
  • Heidi: la bambina a cui le caprette fanno “ciao”.
  • Saba:  il poeta che ha scritto La capra.
  • Picasso: l’artista che scolpito La capra.
  • Cavalletto: la capra è anche un tipo di cavalletto (e da qui si spalanca un nuovo mondo di collegamenti, quindi mi fermo).
  • ...

Ognuno di questi argomenti si presta a divenire il centro di un nuovo brainstorming, ma non vorrei farvi perdere nei meandri della mia mente confusa, quindi mi fermo… forse avete imparato qualcosa sulle capre! E in un certo senso per parlare di off-topic era inevitabile scrivere un lungo off-topic su un argomento fuori tema anche per il blog, no?

Conclusione
Insomma, cosa ne pensate degli off-topic e dei parallelismi? Vi infastidiscono o li apprezzate (sempre se c’è un minimo collegamento con il tema principale)? Ne fate? Vi piace vedere la mente come una collezione di informazioni o come una ragnatela di legami?

Inutile dirvi che potete divagare come volete nei commenti di questo post e dei miei altri. In questo blog, se mantenete un legame con il tema principale e se siete educati e disponibili al confronto, io non vi dirò mai che siete fuori tema



Hanno parlato di questo articolo:




14 commenti:

  1. Chi va fuori tema di solito è un creativo, ma questo mi sembra di averlo già detto, tra queste pagine. Se poi il tema te lo assegni da sola anche il limite è tuo, no? Il blog è tuo, giusto? Quindi ti devi divertire a portarlo avanti, che senso avrebbe fare qualcosa che non ci diverte, a meno che non sia un lavoro retribuito? Il cervello credo sia una ragnatela, utile soprattutto quando arrivano le mosche noiose (persone che hanno da ridire su quello che fai) e rimangono impigliate. Io le associazioni le faccio spesso, anche quando parlo ma non mi sembrano molto gradite, ma continuerò a farle. Una blogger che utilizza le associazioni è AlmaCattleya e io trovo che i suoi post siano veramente belli.

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    1. Sono d'accordo. Infatti anch'io continuerò a fare di testa mia sul blog. Il problema è che ho scoperto di non poter fare di testa mia in tutti i blog degli altri, per esempio nei commenti. Insomma, non tutti amano le divagazioni!
      A me comunque le associazioni di idee piacciono molto infatti tu e AlmaCattleya scrivete post meravigliosi, secondo me!

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  2. Perchè confusa? Il cervello serve proprio a collegare tra loro avvenimenti, eventi, ricordi, sogni e speranze. Si tratta, magari, di non perdere del tutto di vista il punto di partenza, conservare la possibilità di rientrare, ma senza farsi troppi problemi di orientamento. Rimanere in tema è adeguato svolgendo una relazione, un tema, un discorso ma non è necessario in un luogo teoricamente libero come un blog. Continua così : )

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    1. Lo credo anch'io... che senso ha rimanere troppo vincolati a un tema e non lasciare libera la mente? Eppure ho preso atto che non tutti sono d'accordo e volevo essere certa di non aver dato fastidio a nessuno di voi nei vostri blog!
      Mi sembra però di poter continuare per la mia strada, almeno con i miei blogger di fiducia! Grazie!

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  3. Personalmente ritengo che l'uso dei parallelismi sia fondamentale: è il segreto che permette ad un blog di distinguersi da migliaia di altri blog tutti più o meno uguali.
    Se per esempio scrivi la recensione di un film o di un libro, rischierai di scrivere le stesse cose che tanti altri, prima di te, hanno scritto a proposito dello stesso film o dello stesso libro.
    E allora a che serve scrivere una recensione? Per far sapere al mondo il tuo parere? Il parere di un singolo tra milioni di singoli?
    Se però sei in grado di portare la recensione su un piano diverso, creando collegamenti con fatti, cose, persone, avvenimenti, concetti a cui nessuno aveva pensato, ecco che avrai dato al tuo post quel valore aggiunto che lo renderà unico.

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    1. Eh già! Difendiamo le nostre recensioni che saranno atipiche però sono anche uniche (nel senso che nessuno potrebbe scriverne altre uguali al posto nostro)! Grazie per il commento.

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  4. Parallelismi tutta la vita, Romina!Trovo che associare, fare parallelismi, collegare fatti, eventi, nozioni, è cultura, è fantasia, creatività e capacità di vedere le cose da angolazioni diverse.Concordo con i commenti già espressi. Chi esce dal coro è sempre mal visto. Tranquilla!
    Da me puoi "parallellare" quando e quanto vuoi, mi arricchirai, come sempre.
    Raffaella

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    1. Sono felice che anche tu sia d'accordo con me!
      E sì, "chi esce dal coro è sempre mal visto", hai ragione, purtroppo!
      Il tuo blog è uno di quello in cui più spesso mi lancio in parallelismi, off-topic e approfondimenti... sono felice di poter continuare a farlo! Grazie del commento: molto rassicurante!

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  5. I parallelismi e gli off topic mi hanno aiutato a trovare idee per i miei post :)

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    1. Giusto! Ecco un'altra utilità pratica della "divagazione"!
      Sul tuo blog divago poco ma mi dilungo quasi sempre! Anche tu devi portare un po' di pazienza! Grazie!

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  6. Ci sono contesti in cui è meglio non divagare. Nei forum, per esempio, esistono topic con argomento ben definito e un OT è sempre meglio dichiararlo in anticipo. I gruppi di discussione seguono le stesse regole. Per i blog è diverso, perché il commento simula un po' quando, nella vita, tu stai parlando e qualcuno ti interrompe, dicendoti qualcosa che gli hai fatto venire in mente. Quando commento un blog, non sempre sono in topic. Può capitare che mi leghi a una frase o a una parola per divagare. Certo, se questa divagazione prende le dimensioni di un trattato è un altro discorso! Mi viene in mente almeno un post che è nato come divagazione.
    Insomma, non c'è nulla di male. Può sempre darsi che nasca qualcosa di interessante.

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    1. Nei forum di solito dichiaro che sto per partire per la tangente, così la gente sa se leggere o no sapendo a cosa vanno in contro.
      Sono felice però che per i blog sia diverso (anche se non per tutti).

      Nel post che tu hai citato, tra l'altro, c'è anche un mio lungo commento con annessi parallelismi! Ah ah ah!

      Dopotutto non è dai diamanti che nascono i fiori, no? Quindi anche dalle divagazioni può nascere qualcosa. Condivido pienamente la tua conclusione. Grazie.

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  7. Divagare di per sé può essere una cosa positiva o negativa: dipende sempre dall'uso che si fa di un qualcosa.Se la divagazione ti serve per essere creativa mentre cerchi qualche idea, secondo me va bene, anzi, benissimo. Invece, quando devi "concretizzare" per concentrarti su un argomento in particolare (che poi dovrai scrivere), devi per forza restringere il campo, altrimenti rischi di essere dispersiva e di non concludere niente. Comunque ti capisco: anch'io facevo così, poi, mi sono disciplinata da sola!

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    1. Io non ho alcuna intenzione di disciplinarmi, sai? Ah ah ah! Mi limiterò nei blog di chi mi ha espresso di non apprezzare questo mio comportamento, ma non voglio perdere questa mia "dote". Ovviamente se devo scrivere un articolo o un racconto su un dato tema limito al minimo le divagazioni e in alcuni casi le tolgo del tutto, altrimenti seguire i miei ragionamenti sarebbe impossibile! Nei miei post però inserisco spesso dei parallelismi. Mi piace offrire input diversi, poi però sono consapevole di non dover perdere il filo logico e il succo del discorso che sto portando avanti! Insomma, cerco di equilibrare la mia voglia di comunicare in modo chiaro e il mio spirito che non può fare a meno di tessere legami tra i concetti!
      Grazie per il commento!

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