Se non mi trovate qui... ecco dove cercarmi!

Se non mi trovate qui...

Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

domenica 25 novembre 2012

Be', beh o bè?

Be’, beh o bè? Un tentativo di chiarire la questione.   

 Una questione abbastanza dibattuta nella scrittura riguarda forme come be’, beh  e . Tutti prima o poi si trovano a prendere posizione e fare delle scelte in merito (sempre che non si decida di lasciare tutto al caso!). Io ho sempre usato beh, poi qualche mese fa mi è stato fatto notare che era meglio utilizzare be’ e ora… facciamo un passo alla volta e analizziamo le tre opzioni, perché forse non è proprio così vero che c’è un’unica possibilità.


Bè e bé
La forma accentata (così come anche ), a mio avviso, è del tutto scorretta. Quell’accento, infatti, non ha alcuna ragione di esistere. Come ho già spiegato nel post sugli accenti, i monosillabi che terminano con una sola vocale vengono accentati in italiano, in genere, solo quando esiste la necessità di distinguere due parole diverse (per esempio da e , rispettivamente preposizione semplice e terza persona singolare del modo indicativo, tempo presente del verso dare). In questo caso, non ha senso accentare questo monosillabo che non può essere confuso con niente.

Beh
La forma beh è quella che io ho sempre utilizzato, almeno fino a qualche tempo fa. La ritenevo un’esclamazione del tutto corretta proprio come molte interiezioni (mah, boh, eh…). Molti però sembrano non accettare questa forma, in favore della prossima e così ho smesso di usarla.

Be’
La forma be’ è quella che mi è stato detto essere la più corretta. In effetti c’è una certa logica, perché be’  è la forma abbreviata di bene e dunque è giusto che in seguito al  troncamento di una sillaba si metta l’apostrofo (come ho spiegato nel post sull’elisione e il troncamento), proprio come avviene per po’, forma tronca di poco.

E quindi? Una distinzione d’uso
Stando a quanto detto finora:
  • (o ) è una forma che non ha un motivo grammaticale per esistere.
  • Beh per quanto ragionevole e molto usata è sconsigliata.
  • Be’ è la forma da utilizzare.

Ma è davvero così? In realtà no.

Esiste in realtà una distinzione.
Be’ deve essere utilizzato ogni volta che nella frase si dovrebbe scrivere bene (dato che la sua forma tronca). Se però nella frase si vuole dare il senso di esclamazione (o anche di interiezione) allora si deve usare beh.

Facciamo degli esempi:
Beh, io non so davvero cosa pensare.
Va be’, io non volevo certo escluderti dalla discussione!

Quando si usano queste forme? La posizione del Sabatini Coletti
Questa differenza però non viene riportata in sempre. Anzi, nel Sabatini Coletti le forme be’, beh e perfino  (ma non ) vengono considerate insieme. Può essere comunque utile questo punto di vista per vedere in quali casi utilizzare queste parole (pur senza trovare soluzione per il dilemma in oggetto del post). Secondo questo dizionario be’, beh e bè sono utilizzabili:
  • Nelle risposte (es. – Cosa ne pensi di me? – Beh, così su due piedi, non saprei).
  • Nelle frasi interrogative per sollecitare risposta (es. Beh, quando pensi di dirmi che ho ragione?).
  • Nel senso di e allora? (es. – Mi ha detto che non ti parlerà mai più. – Beh?):
  • Da soli con valore conclusivo (es. Beh, fai di testa tua, se non vuoi darmi retta).
  • Per indicare rassegnazione (es. Beh, non parliamone più).
  • Con valore avversativo, nel senso di però (anche ripetuto) (es. Beh, beh, non mi pare il caso!).
Il dizionario pare preferire beh, che è la prima a essere elencata ed è quella usata negli esempi.

Conclusione
Io ho sempre usato beh, ma da qualche mese usavo solo be’ (forma più consigliata nei forum di scrittura e non solo). Nonostante questo, mi sembra molto ragionevole la distinzione di uso tra le due forme e quindi quella che nella maggior parte dei casi andrebbe utilizzata è beh (perché raramente il senso è bene). Da oggi cercherò di utilizzare correttamente la distinzione (ricominciando quindi a usare molto più spesso beh rispetto a be’). Sono consapevole però che non tutti saranno d’accordo. Io stessa non sono del tutto convinta. E voi? Che cosa ne pensate?  Quale forma usate? E perché? Ogni consiglio è gradito!




Hanno parlato di questo articolo:



53 commenti:

  1. Anche per me vale il discorse che hai fatto, sono stato corretto quando utilizzavo "beh", e mi è sembrato un suggerimento azzeccato. Ora, leggendo i tuoi 6 punti del Sabatini Coletti (sono pienamente d'accordo che bè e bé siano da escludere a priori), trovo che soltanto in uno dei casi citati, ed esattamente il terzo, "beh" non si possa sostituire alla parola "bene", però si potrebbe pensare che sostituisca "ebbene",quindi continuo a preferire l'uso del be'... ma direi che in alcuni casi sia accettabile il "beh".

    Marco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvenuto sul mio blog, Marco actis dato!

      Gli esempi che ho riportato non sono tratti dal Sabatini Coletti (ho lasciato il link, nel caso, per vedere altri esempi), ma li ho creati io. In quel caso non ho usato però la distinzione, proprio come non la usa quel dizionario. Secondo me, in molti casi si usano queste forme più come esclamazioni o interiezioni nel discorso che come sostitute della parola "bene", per questo, secondo me, alla luce di quanto detto, si dovrebbe utilizzare beh e non be', nella maggior parte dei casi. Tuttavia anch'io ormai sono abituata alla forma con l'apostrofo e cercherò di usare quella il più possibile, impostando le frasi in modo che il senso sia "bene".

      Grazie per aver portato il tuo punto di vista!

      Elimina
  2. Anche Il Treccani li considera insieme, senza distinzione, e usa "be'" anche in frasi come "be’, che succede?"; la distinzione che fai potrebbe avere senso, perché le forme con l'H finale sono interiezioni (mah, eh, ecc.), che però possono essere affiancate anche dalle forse senz'H.

    Del resto, nel tuo stesso esempio ("Beh, io non so davvero cosa pensare") "beh" si può sostituire con "bene", nel suo uso introduttivo di discorso o domanda (per esempio, "bene, che è successo?", analogo a "be'/beh, che è successo?"; sempre Il Treccani).

    Forse è quindi una distinzione che rischia di diventare artificiale e d'introdurre una complicazione inutile (dover pensare a quando distinguere tra "be'" e "beh"); dove l'hai trovata?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se anche Il Treccani non distingue comincio a pensare che sia una forzatura questa distinzione.

      Resta il fatto che le forme accettabili sono due e non una come spesso viene affermato. Se sono due, probabilmente c'è una distinzione d'uso, anche se minima, no?

      Nell'esempio "Beh, io non so davvero cosa pensare", vedo il "beh" più come un'esitazione nel parlare che come un "bene", però in effetti potrebbe essere solo una sfumatura di significato presente nella testa dello scrittore più che in quella del lettore.

      La distinzione l'ho trovata in rete, ma poi ho ragionato sul perché e in effetti mi è parsa sensata. "Be'" è un troncamento di "bene", mentre "beh" ha la struttura delle interiezioni, quindi le due forme hanno un significato diverso. Diciamo che partendo da uno spunto trovato per caso, ho cercato di dare un senso a questa differenza. Avevo trovato anche una fonte piuttosto attendibile, ma ora non mi ricordo dove... (se la trovo, la segnalo).

      Grazie per il commento, riesci sempre a essere più chiaro dei miei post!

      Elimina
    2. Be'/beh sta a bene come to'/toh sta a togli. Entrambe le grafie sono intercambiabili in ogni contesto possibile.

      Elimina
    3. Benvenuto/a sul mio blog.
      "Be'" e "beh" sicuramente hanno un legame con la parola "bene". Io ho presentato una possibile sfumatura di significato, in base alle ricerche che ho fatto, però è effettivamente così sottile da poter quasi sembrare trascurabile.

      Mi lascia un po' più perplessa la coppia "to'/toh" associata a "togli". Forse perché da me "to'" significa "tieni".

      Grazie per gli spunti di riflessione!

      Elimina
    4. 'Togli' in toscano significa 'tieni'

      Elimina
  3. Sempre usato be', ed è anche l'unica forma che uso e sopporto senza che mi sanguinino gli occhi ^___^ L'alternativa è il "Well" all'inglese che mi scappa ogni tanto. Sì, ho dei problemi, lo so.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il "be'" è la forma più accettata, in effetti.

      In genere non uso termini inglesi, se non espressamente necessari, quando scrivo racconti o romanzi. Forse in un post si può anche fare, però in un racconto o in un romanzo non userei mai "well". Non hai dei problemi (o almeno non solo tu, ah ah ah!), anch'io ogni tanto parlando o chattando uso espressioni inglesi o francesi senza motivo!
      Grazie per il commento.

      Elimina
  4. Beh, ti dirò. Io sono un cultore del beh con l'acca. Qualunque altro metodo mi sembra una forzatura. Capisco il discorso del be' apostrofato (ha una sua logica) ma non lo userei mai. Inoltre, quando mi trovo a dover contrarre la formula "va bene", preferisco mille volte scrivere "vabbè".
    P.S. Vabbè, lapidatemi pure...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fino a poco tempo fa anch'io scrivevo solo "beh", mi sembrava la soluzione migliore, però in effetti "be'" è la forma tronca di "bene", quindi... boh, la situazione è molto complessa!

      Io non uso "vabbè"... sei sicuro che si possa usare? In ogni caso non ho intenzione di lapidarti!
      Grazie per il commento, sono felice che ci siano ancora dei sostenitori del vecchio e caro "beh"!

      Elimina
    2. Non sono sicuro che si possa usare, questo no. E' però incontestabile che si faccia largo uso della tecnica di "unire due parole raddoppiando l'iniziale della seconda parola". Un altro esempio è "Cosissia".

      Elimina
    3. Nel parlato sicuramente è una tendenza molto presente. Nello scritto credo proprio non si possa. "Cosissia" non l'ho mai visto, se devo essere sincera!

      Quello a cui tu ti riferisci è il fenomeno del raddoppiamento sintattico che è quello che ha portato alla formazione di parole come "soprattutto".

      Elimina
  5. Io ho semprece solo utilizzato il caro e vecchio Beh e continuerò a farlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh, che bello vedere qualcuno che ha le idee chiare sulla sua posizione! Grazie.

      Elimina
  6. anche io ho sempre scritto beh
    e provo un certo fastidio nel vedere bè

    vecchia scuola

    Adelia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io non sopporto "bè". Tollero invece le altre due versioni. Mi sa che per non sbagliare, però, vista la complessità della questione, eviterò di scrivere frasi che necessitino "beh" o "be'". Il ritorno della mia classica "terza via", ovvero tra due opzioni scegliere sempre la terza (aggirare il problema, se non si può risolvere!).

      La vecchia scuola comunque non è niente male! Grazie per il commento!

      Elimina
  7. Io ho sempre usato beh. Ultimamente sto provando a usare be', ma non mi soddisfa al 100% e probabilmente tornerò a metterci l'h. Usarli entrambi mi sembra un poh - ehm - po' ridondante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Beh" mi piaceva di più. "Be'" mi sembra a volte più corretto. Usarli entrambi in base al senso mi sembra complicato. Sono un po' confusa... spero di non arrivare a scrivere "beh/be'". A quel punto, abbattetemi! Ah ah ah!
      "Poh" è geniale: è un bell'esempio del fatto che la forma con l'h non può essere considerata frutto del troncamento!
      Grazie.

      Elimina
  8. Grazie per quest'altra ennesima utilizzima "lectio magistralis"! Effettivamente è un argomento che soleva dubbi (almeno in me), però ho visto che più o meno ci ho sempre azzeccato.. Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Lectio magistralis"?! Ma se ho solo sollevato un polverone di dubbi! Sì, ho cercato di fare chiarezza, ma ci sono ancora molti punti oscuri! Grazie!

      Elimina
  9. Azz, io metto sempre beh. E invece di va be' scrivo vabbé...
    Sono proprio un anarchico dell'ortografia (eufemismo di comodo per giustificare la mia impreparazione).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Beh" non è sbagliato, in fondo!
      Sul "vabbé" ho invece dei forti dubbi.

      Non si tratta di impreparazione, tutti abbiamo dei dubbi e commettiamo degli errori! L'espressione "anarchico dell'ortografia" mi piace davvero molto!

      Elimina
  10. Vecchia scuola come Adelia. Continuerò ad usare beh.
    Grazie come sempre.
    Raffaella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La vecchia scuola colpisce ancora! Mi sembra che il partito del "beh" stia crescendo a vista d'occhio! Grazie a te.

      Elimina
  11. Ciao Romina anch'io ho sempre usato -beh- e sinceramente appena ho letto il tuo post ti ho dato ragione,ma rileggendolo mi sono posta un quesito e forse chi dice di usare la forma be' non si sbaglia del tutto.
    Vediamo un po' se riesco a spiegarmi usando i tuoi esempi, nel liguaggio parlato beh è da tempo una esclamazione ma se ci pensi bene li per sè' vuota,un po' come ummmh (nel caso di una pausa riflessione) oppure beh è un incitamento a ricevere una risposta un come po'dire dunque?Ossia?...ma in alcuni casi in effetti sostistuisce bene ma inteso come un po' come ok,e quindi,ecc

    Nelle risposte – Cosa ne pensi di me? – Beh, così su due piedi, non saprei-
    Qui beh in effetti e come dire - ummh (riflessione),cosi su due piedi

    Nelle frasi interrogative per sollecitare risposta
    -Beh, quando pensi di dirmi che ho ragione?-
    in questo caso potrebbe essere -bene(ok e allora?),ma quando pensi di rispondermi-

    Nel senso di e allora?
    – Mi ha detto che non ti parlerà mai più.–Beh?
    qui potrebbe essere- mi ha detto che non ti parlerà più, bene, quindi come ti comporterai?

    Da soli con valore conclusivo-Beh, fai di testa tua, se non vuoi darmi retta.
    Qui beh in effetti sostituisce bene - bene,fai di testa tua...

    Per indicare rassegnazione Beh, non parliamone più
    -bene,non parliamone più- anche qui sostituisce bene.

    Non so se sono riuscita a spiegarmi bene :-(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me, infatti, bisognerebbe usare "beh" quando è una sorta di intercalare del discorso, mentre "be'" quando si vuole intendere "bene".

      Nei miei esempi ho usato sempre "beh" perché li ho scritti per commentare gli usi descritti dal Sabatini Coletti che non fa alcuna distinzione tra le varie forme. Quindi sono d'accordo con te sul fatto che alcuni significano "bene" e altri no.

      Quindi nel primo caso mi sembra giusto "beh".

      Nel secondo e nel terzo io userei "be'" anche se in realtà preferirei "ebbene" (se dovessi inserirli in un testo).

      Nel quarto metterei "be'" o lo ometterei del tutto.

      Nel quinto metterei "be'" oppure "ok".

      Questo se avessi deciso di seguire la regola per cui le due forme vanno distinte tra loro per gli usi, però quando li ho scritti mi riferivo al Sabatini Coletti in cui non c'è tale distinzione.

      Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, altrimenti chiedi pure, perché la questione è tutt'altro che semplice! E io non sempre riesco a essere chiara come vorrei!
      Grazie per il commento.

      Elimina
  12. Mi risulta, e non ho mai avuto dubbi in proposito, che la forma corretta sia "beh", in cui la "h" muta fa intendere un prolungamento del suono. Così per altre interiezioni come: oh, ah, aihmé e simili. Così continuerò a scriverle. Non vedo dove stia il dubbio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel fatto che fonti autorevoli citano entrambe le forme, a volte quella apostrofata come prima:

      be' ‹bè› (o beh) interiez. – Troncamento fam. di bene, usato, con il senso di «bene, ebbene», in frasi interrogative o di concessione: be’, che succede?; beh! ... fate voi.

      Il Treccani

      Elimina
    2. Beh, Mauro: il troncamento "be'" è, come specificato "familiare"(nel Treccani). Comunque, il mio autorevole dizionario Zingarelli Zanichelli mi dice che "be'" così come è scritto è troncamento di "bei", toscano; come secondo significato rimanda a "beh" ("be' 2: V. beh).Inoltre, ho visto alcuni dizionari on line che mettono come primo termine (riferito alle interiezioni) proprio "beh": ti risulta?

      Elimina
    3. Ma sicuramente non ce ne faremo un grosso problema, in ogni caso...

      Elimina
    4. @Lucia Donati: Mi fa piacere che tu non abbia dubbi! Io invece ne ho parecchi. La questione mi sembra complessa. Sono d'accordo che non è una questione di vitale importanza, però ritengo anche importante chiarirmi le idee...
      Alcuni dizionari citano prima "beh" altri "be'". Questo è vero.

      @Marco: Sì, anche a me sono venuti i dubbi proprio per via delle fonti autorevoli!

      Elimina
    5. Cara Romina: argomento scottante, oggi! Dunque, io ho studiato su una valida grammatica della Garzanti e, lì, mi risulta scritto solo in un modo: "beh". Ovviamente, in seguito ho studiato anche su altri testi... Se leggo bene, nel dizionario Treccani citato da Mauro, il "be'" è di uso familiare: quindi se devo scrivere in un registro che non sia familiare userò senz'altro il "beh". Io credo che il dubbio sia venuto nel tempo, con l'uso più frequente di un linguaggio familiare e, così, il "be' è entrato anche nei dizionari come alternativa all'altro, io ritengo, talora citato forse addirittura per primo. Comunque hai fatto bene a sollevare la questione.

      Elimina
    6. @Lucia: Chi l'avrebbe detto che un "beh/be'" potesse scatenare dibattiti così vivaci?
      Io conosco persone che si occupano di editing da tempo e usano solo "be'". In effetti se è un troncamento di "bene", non mi sembra sbagliato. Tuttavia "beh" è più simile al suono che si dà leggendo.

      @Mauro: Scusa, ho scritto "Marco" prima, ma mi riferivo a te!

      Elimina
    7. Il Treccani specifica come familiare l'intero troncamento, che sia "be'" o "beh":

      be' ‹bè› (o beh) interiez. – Troncamento fam. di bene

      Nota che non c'è nulla che escluda il "beh", indicato come forma alternativa di "be'", dalla definizione "troncamento familiare".

      Di per sé credo siano giuste entrambe le forme, con le varie fonti che prediligono l'una o l'altra; l'importante è essere coerenti all'interno dei testi che si scrivono.

      Elimina
    8. Quindi tu sconsigli di usare entrambe le forme in base ai casi in uno stesso testo?
      In effetti la differenza di significato è minima e il doppio uso potrebbe essere interpretato come incertezza.
      Trovo molto adatta l'espressione "troncamento familiare".
      Grazie per i commenti sempre molto precisi!

      Elimina
    9. Forse vanno controllate più fonti sull'argomento. E con questo chiudo il mio intervento.

      Elimina
    10. Lo penso anch'io! E poi non è detto che esista una sola risposta esatta. Il bello della lingua italiana è che presenta tantissime sfumature e tantissime possibilità.

      Elimina
  13. Beh, va be'... mu (o mù? O mooh?)

    insomma, ho sempre usato "beh" perchè quell'acca rende l'idea di una sorta di sospiro, ma cerco di far belare il meno possibile i miei personaggi :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, hai detto bene: infatti prolunga il suono proprio come una specie di soffio.

      Elimina
    2. @Alessandro: In effetti, la soluzione è proprio quella di eliminare le pecore dai nostri testi! Ah ah ah!

      @Lucia: Per questo "beh" viene usato come interiezione e invece "be'" come "bene", secondo alcune fonti.

      Mi piace molto vedervi discutere tra voi! Sono felice che l'argomento vi abbia coinvolti così!

      Elimina
    3. Io mi riferisco, in questa discussione, sempre al "beh" come interiezione (solo per specificare).

      Elimina
    4. Alessandro: però non è un beee ma beh (l'acca è aspirata!!!). Comunque basta belare (scherzo!).

      Elimina
    5. @Lucia: Come interiezione siamo perfettamente d'accordo!

      Elimina
  14. Ottima la distinzione sull'uso delle forme! Ora finalmente mi sono tolta un altro cruccio. Bel post Romina! :)
    Beh, come sempre è stato utile. Be', ora vado. ;)

    RispondiElimina
  15. Io uso be' e solo be'. A mio avviso, non si considera che tutte le interiezioni si ottengono con l'aggiunta di una "h" ad un monosillabo esistente di per sé: c'è "mah!" perché c'è "ma", c'è "ah" perché c'è "a". Scrivendo "beh", proviamo a togliere l'acca... Non esiste "be" in italiano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvenuto sul mio blog, Berto! Scusa se ti rispondo solo ora, ma ero in vacanza. Se usi "be'" di sicuro non fai grossi errori. Però non ho capito cosa intendi: se la "h" viene aggiunta per le interiezioni, perché non ti sembra corretto usarla?

      Elimina
  16. Ciao cara sono una nuova follower ti faccio i miei complimenti bel blog, ti ringrazio per aver creato questo blog perché grazie a te potrò migliorare con la scrittura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvenuta sul mio blog, Brigida! E grazie mille per i complimenti. Al momento purtroppo sto scrivendo poco sul blog, ma negli anni ho accumulato quasi 1000 post, quindi qualcosa da leggere puoi trovarlo di sicuro. Se vuoi, a questo link trovi i post divisi in categorie così magari ti è più semplice trovare qualcosa di tuo interesse: https://tamerici-romina.blogspot.it/p/categoriefloatleftmargin.html Grazie ancora, a presto!

      Elimina
  17. Ciao, eppure Nencioni (tra grammatica e retorica) ammette "bè". Serianni addirittura propne di togliere segni di apocope (persono da po'). Ma diciamo che dopo "scendi il cane " e "siedi il bambino" Serianni si è giocato parecchia credibilità. Anche io concordo con quanto hai scritto, ma la faccenda sembra molto più sfaccettata di quanto appaia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvenuto sul mio blog!
      Questo articolo è del 2012, quindi è possibile che ci siano stati aggiornamenti nel frattempo.

      Sulla questione di "scendi il cane" e simili, in realtà è stato ammesso il loro uso solo in italiano regionale, non nel neostandard, per fortuna. Comunque sì, concordo, la faccenda è molto più complessa di quel che sembra, come ogni cosa in grammatica, dove per ogni regola ci sono sempre eccezioni. Grazie per il commento!

      Elimina
  18. Guarda cosa mi ha risposto un editor: Può essere scritto o Bè oppure be' (con il troncamento)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...