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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

mercoledì 27 febbraio 2013

Piantare in asso

Piantare in asso: no, non fatelo, dai, non abbandonatemi!

Secondo appuntamento con la rubrica Lo dicono tutti e questa volta ci occupiamo di un’espressione che non mai bello sentirsi dire: piantare in asso.


Quando si dice?
Quando si vuole abbandonare qualcuno senza preavviso in genere si dice piantare in asso.
Essere piantati in asso non è affatto piacevole. A volte però capita e si resta magari ad aspettare ore qualcuno che non arriverà oppure si viene avvertiti all’ultimo minuto, quando già si è pronti per uscire. Piantare in asso qualcuno è davvero un colpo basso, meglio avvertire per tempo e non creare inutili motivi d’astio.

Un controsenso
Questa frase sembra legata al mondo delle carte, in realtà però l’interpretazione più diffusa si rifà alla mitologia. In base alle fonti alle quali si decide di dare più peso, ci si ritrova con interpretazioni anche molto contrastanti.

L’interpretazione più convincente
Secondo l’interpretazione più logica e lineare, l’espressione deve essere ricondotta al gioco di carte e dei dadi. In origine significava quindi fare il punto più basso (ossia l’uno, l’asso). L’asso è solo, è il punto peggiore che si può fare, quindi poteva portare ad abbandonare bruscamente il gioco.  

Altre interpretazioni
L’interpretazione più conosciuta però non fa affatto riferimento alle carte e si rifà all’espressione piantare in Nasso. Nella mitologia greca, Arianna, dopo aver aiutato Teseo a sconfiggere il Minotauro e a uscire dal labirinto, viene abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso. Era dunque stata lasciata in Nasso o meglio piantata in Nasso. La parola Nasso poi sarebbe diventata asso perché una parola più nota e di uso più comune.  

Questa è l’interpretazione che io ho sempre considerato più interessante, tuttavia molti studiosi di etimologia la definiscono una paretimologia (etimologia popolare) cioè una reinterpretazione di una parola in base a somiglianza di forme e significati di altre parole allontanandosi spesso dal significato corretto.

Conclusione
Indipendentemente dall’interpretazione scelta, l’espressione piantare in asso, significa abbandonare in modo improvviso. Che poi si abbandoni una partita per un punteggio basso o una povera giovane su un’isola, si tratta sempre di una brusca decisione che implica un allontanamento.

 Nella speranza che nessuno vi pianti mai in asso, chiudo il post! 

4 commenti:

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