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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

martedì 25 febbraio 2014

Uso degli articoli: alcuni casi particolari

Uso degli articoli: alcuni casi particolari.

Usare gli articoli nel modo corretto è qualcosa che ci viene abbastanza naturale nella nostra lingua madre che è l'italiano. Difficilmente scrivendo si hanno dei dubbi (a nessuno, o quasi, verrebbe il dubbio tra il cane e lo cane), che invece si possono presentare maggiormente con altri elementi della frase.
In questo post non vi annoierò parlandovi della differenza tra articoli determinativi (il, lo, la, i, gli, le) e indeterminativi (uno, una, un, un'), ma analizzeremo solo alcuni casi in cui la scelta degli articoli non è così scontata e a volte genera confusione. La scelta ovviamente non è stata aleatoria, ma basata su alcuni errori che mi è capitato di vedere in giro nel web.


Articoli indeterminativi e apostrofi
Uno degli errori più frequenti nell'uso degli articoli è sicuramente relativo all'uso dell'apostrofo con l'articolo un. Vi ricordo che si scrive l'apostrofo se il nome che segue l'articolo è femminile e non si scrive se è maschile (quindi un'orsa e un orso). Se volete approfondire, vi rimando al mio post su elisione e troncamento che sono alla base di questo processo.

Esempi:
Un orsa - Un'orsa
Un'orso - Un orso

Articoli determinativi e nomi propri
Nell'uso popolare, spesso, si usa l'articolo determinativo davanti ai nomi propri, questo uso non è accettato nella lingua scritta e nemmeno in quella parlata formale.
Tale uso popolare connota tra l'altro uno degli elementi più evidenti delle variazioni diatopiche dell'italiano, infatti, tale uso si attesta soprattutto al nord e in parte del centro Italia per quanto riguarda i nomi femminili (es. La Romina) e in una zona più ristretta (Lombardia e Trentino, più o meno) anche per i nomi maschili (es. Il Giorgio)
Potete usare l'articolo davanti a un nome, dunque, per connotare un personaggio facendo trasparire la sua origine regionale, negli altri casi è da evitare.

Esempi:
La Romina - Romina
Il Giorgio - Giorgio

Articoli determinativi e aggettivi possessivi
Quando siamo in presenza di nomi di parentela preceduti da aggettivo possessivo, l'articolo determinativo si può omettere, ma solo se non è presente un altro aggettivo (es. mio zio // il mio amato zio).
Fanno eccezioni i nomi  mamma babbo che vogliono sempre l'articolo (es. il mio babbo).

Esempi:
Il mio zio - Mio zio
Mio amato zio - Il mio amato zio
Mia mamma - La mia mamma

Articoli determinativi e superlativi relativi
L'articolo determinativo, che si usa per il superlativo relativo, non si ripete quando il nome a cui si riferisce l'aggettivo ha già un articolo determinativo (es. la presentazione più bella). Si scrive invece, se l'articolo del nome è indeterminativo (es. una presentazione, la più bella) o se è determinativo ma l'aggettivo non è un attributo bensì un predicato (es. la tua presentazione è stata la più bella).

Esempi:
La presentazione la più bella - La presentazione più bella
Una presentazione più bella - Una presentazione, la più bella
La tua presentazione è stata più bella - La tua presentazione è stata la più bella

Articoli e parole straniere con w- e sw-
Le parole straniere che cominciano con w possono creare qualche dubbio nella scelta dell'articolo, perché questa lettera corrisponde a suoni distinti.

  • In alcuni casi è una semiconsonante  e si pronuncia come la u di uovo (es. whisky).
  • In altri è consonante  e si pronuncia come la v  di valore (es. wafer).

Quando è consonante l'uso dell'articolo è quello che si usa per la consonante v  (es. il wafer), quindi non ci sono problemi.

Quando la w è semiconsonante, seguendo la logica italiana, dovremmo usare l'articolo l', come facciamo per le parole che iniziano per u, invece si preferisce l'uso di il. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che in italiano ci sono parole che cominciano con il dittongo uo-  che richiede l'articolo l', ma non ne esistono comincianti per ua-, ue- o ui-. In un certo senso, la w, indipendentemente dal suo valore fonetico, viene sempre trattata come consonante per quanto riguarda la scelta dell'articolo.

Questo avviene anche per le parole che iniziano con sw-, che in inglese si legge su-, ma di ciò non si tiene conto nella scelta dell'articolo (altrimenti sarebbe il swatch come diciamo il suo). Ciò avviene perché, anche se sappiamo che la w quando è semiconsonante si legge u, continuiamo a considerarla una consonante (e le parole comincianti con sv- vogliono l'articolo lo, come lo sventurato).

Esempi:
Lo whisky - Il whisky
Il swatch - Lo swatch

Conclusione
Questi sono i casi in cui, secondo me, esiste qualche possibilità in più di avere dubbi nell'uso degli articoli. Ovviamente, se vi vengono in mente altri casi che vi generano problemi, posso aggiungerli nel post, quindi ora a voi la parola!







Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di febbraio 2014 è aleatorio (al link maggiori informazioni).

6 commenti:

  1. Qui ci vuole un commento...
    Hai fatto un buon lavoro. :)

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    Risposte
    1. Grazie! Per il commento e per il complimento...

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  2. Sto pensando intensamente ad eventuali altri casi.... ma mi sembra che hai già detto tutto...
    Per quanto riguarda l'uso dei superlativi mi viene in mente un'esempio bellissimo, ma è in inglese: "The Deeper The Valley The Higher The Mountain" (che poi è il titolo di una canzone).

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    1. In effetti sono tantissimi articoli per un titolo!
      Se pensando intensamente ti viene in mente altro, io sono qui... grazie!

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  3. Ho sempre avuto il dubbio per la parola "pneumatico" e similari che cominciano con "pn". Infatti nei libri di grammatica ho sempre trovato che l'articolo "lo" si usa davanti a parole che cominciano con x, ps, gn, ma non ho trovato nulla per le parole che iniziano con pn. Tuttavia non mi è mai suonato molto bene dire il pneumatico. Poco fa ho trovato questo link (http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/pneumatico-pneumatico) in cui si dice che si possono usare sia il che lo; l'articolo "il" si usa nel linguaggio più familiare, mentre "lo" è usato per quello più formale.

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    1. Il fatto che entrambe le versioni siano corrette fa sì che non ci sia un errore da correggere. Per quanto mi riguarda, proprio in virtù della doppia possibilità, vado un po' a suono. Per questo in alcuni casi userei "il", come per "il pneuma", per esempio.
      Il sito dell'Accademia della Crusca è sempre fonte di interessanti scoperte. Mi piace tantissimo! Grazie per la segnalazione!


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