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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

domenica 27 luglio 2014

Appendere... al chiodo

"Appendere… al chiodo": ogni tanto capita…

Oggi vi parlo dell'espressione appendere… al chiodo. Al posto dei puntini potete mettere qualsiasi cosa. Per esempio, io posso dire di avere appeso la penna al chiodo. Ma, per capire come riempire i vostri puntini, prima spieghiamo significati, usi e origine di questa espressione.


Quando si dice?
In genere si usa l'espressione appendere… al chiodo per indicare che una persona si è ritirata da un'attività agonistica (quindi sportiva) ma, per estensione, si può utilizzare per qualsiasi tipo di attività (professionale e non), scegliendo opportunamente il ferro del mestiere da inserire al posto dei puntini (basta un qualsiasi oggetto tipico di quella categoria di persone).

Facciamo qualche esempio pratico.

  • Un pittore che smette di dipingere appende il pennello al chiodo. (Si potrebbe dire anche la tavolozza o un altro strumento tipico del suo mestiere).
  • Un direttore d'orchestra che smette di dirigere appende la bacchetta al chiodo.
  • Una ballerina che smette di danzare appende le scarpette al chiodo.
Eccetera, eccetera…

L'oggetto viene appeso al chiodo per indicare che non servirà più. Spesso l'espressione è usata quando non ci si sente più idonei a continuare quell'attività (e non solo nel senso che si smette di farla).

Un controsenso
L'espressione è usatissima oggi in molti contesti. Si può (a livello figurato) appendere al chiodo davvero qualsiasi cosa (l'espressione oggi si può usare anche per sentimenti ed emozioni)! Spesso si pensa di conoscere bene l'origine di questa espressione, perché la versione più nota è quella delle scarpe, cioè di uno sportivo che le appende (fisicamente) al chiodo dopo aver smesso di competere. Pare dunque che in questo gesto concreto siano le radici di questa espressione (poi estesa anche a campi in cui non si vede concretamente questo gesto), ma in realtà sono ben più antiche, come vedremo tra poco.

L’interpretazione più convincente
L'origine di questa espressione risale infatti a un'usanza seguita dagli antichi gladiatori. Quando venivano liberati dedicavano le loro armi al Dio Ercole appendendole alle pareti di un tempio a lui intitolato.
Si trovano tracce di questa usanza in alcuni testi di Orazio.
(Non so voi, ma io non lo sapevo!)

Altre interpretazioni
L'interpretazione pare univoca nelle fonti consultate.

Ci tengo però a fare una precisazione.
Come vi ho detto, si può sostituire qualsiasi cosa al posto dei puntini (appendere… al chiodo). Se però inserite cappello, ottenere un'espressione che ha un suo significato specifico. Appendere il cappello al chiodo significa infatti stabilirsi in un luogo e non andarsene più. In genere si riferisce a una persona che si sistema più o meno stabilmente in casa d'altri (soprattutto se è un uomo che corteggia una donna in casa sua facendosi mantenere da lei). Viene quindi usato nel senso di sposarsi convenientemente, sistemarsi.
Un altro significato di questa espressione è assicurarsi un diritto (anche minimo) da rivendicare nel tempo. L'espressione viene da una favola in cui un uomo, costretto a vendere la sua casa, si riservò la proprietà su un chiodo su una parete su cui appese un vecchio cappello. Quando l'uomo poté ricomprarsi la sua casa, gli venne chiesto un prezzo esorbitante, quindi sembrò desistere, ma continuò ogni giorno a mettere il cappello sul chiodo. Alla fine esasperò i proprietari riuscendo a comprare la casa a condizioni accettabili.

Per finire, anche se rapidamente, mi sembra bello citare alcune altre espressioni tipiche dell'italiano che contengono la parola chiodo (quasi tutte sono di uno familiare o popolare):
  • Avere un chiodo in testa // Avere un chiodo fisso // Fissare il chiodo // Fermare il chiodo: avere un pensiero ossessivo, un'idea fissa.
  • Battere sempre sullo stesso chiodo: insistere su qualcosa, tornare sempre sullo stesso argomento.
  • Chiodo schiaccia chiodo: un nuovo pensiero ne scaccia un altro.
  • Non battere chiodo: non concludere nulla, fallire.
  • Piantare un chiodo: contrarre un debito (spesso a lungo termine o che non verrà saldato) oppure lasciare una traccia durevole.
  • Provare lo stesso gusto che a succhiare un chiodo: fare qualcosa che non dà alcuna soddisfazione.
  • Roba da chiodi: esclamazione per dire che qualcosa è assurdo o incredibile oppure suscita meraviglia o fa disperare.
  • Stare al chiodo: stare saldi in un proposito, essere accaniti nel lavoro.
  • Tenere qualcuno al chiodo: costringerlo a un lavoro assiduo, senza dargli tregua.

Conclusione
Non importa cosa appendete al chiodo: a volte è necessario per aprire nuove porte, a volte vi serve solo una pausa per poi riprendere, a volte la vita non lascia scampo. La cosa importante è un'altra: non appendete mai al chiodo la voglia di essere felici! Non pensate mai che non faccia più per voi. La vita saprà farvi trasecolare di meraviglia proprio quando penserete che non ci sia più niente da fare. 

E voi? Che cosa avete appeso al chiodo in vita vostra? 






Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di luglio 2014 è trasecolare (al link maggiori informazioni).









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10 commenti:

  1. Io in passato ho tentato di appendere... Come posso dire? Che cosa può avere un attore da appendere sl chiodo? Noi non abbiamo dei veri strumenti del mestiere...
    Ecco, forse non ci sono riuscita perché non ho trovato nulla da "appendere"! ;)

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    1. Il copione, forse?
      Be', in ogni caso, lieta che tu non abbia appeso nulla!

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    2. Ci avevo pensato anch'io, però si recita senza copione... Senza contare che c'è anche l'improvvisazione... insomma, spero che non dovrò mai affrontare il problema!

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    3. Hai ragione... meglio non pensarci!

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  2. Non mi far pensare a tutto quel che ho appeso a un chiodo o il chiodo me lo ficco nella fronte...
    P.S.: ma è vero che l'espressione "roba da chiodi" si ispira al supplizio toccato ad Attilio Regolo ad opera dei cartaginesi?

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    1. Eh, ti capisco... anche il mio chiodo deve fare un bello sforzo per tenere su tutto... uff...

      P.S. Io ho sentito usare in vita mia "roba da chiodi" solo a una persona... non conosco l'origine. Ho fatto una rapida ricerca e ne ho trovate di diversissime che vanno dall'idea del crocifiggere a dettagli tecnici della produzione dei chiodi... non c'è molta chiarezza, insomma. Magari con qualche ricerca più approfondita scopro qualcosa... di certo ci sarebbe materiale sufficiente per un post!

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  3. Le ultime 5 espressioni con chiodo non le avevo mai sentite!

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  4. Sono stata tentata innumerevoli volte di appendere proprio tutto al chiodo. Ma non ho chiodi liberi, per cui vado avanti. ;)
    Non è una cosa che mi piace fare. E per ora nemmeno mi riesce, il che lo ritengo una fortuna.
    Comunque ecco, non la sapevo l'origine così antica, la pensavo sul serio più "concreta" come l'esempio che avevi fatto tu.

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    1. Io qualcosa ho appeso, per forza più che per volere... e per il mio carattere è difficile, perché sono per il "mai arrendersi", almeno in linea generale. Non farlo e non doverlo fare sono grandi fortune.

      L'origine così antica era ignota anche a me. Per una volta che mi sembrava un'origine facile e ovvia... mi sono dovuta ricredere!

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