"Furbo di tre cotte": insomma, molto furbo!
Oggi vi parlerò dell'espressione furbo di tre cotte,
che non ho mai sentito, ma mi è stata consigliata da Michele Scarparo, che
ringrazio per il curioso suggerimento!
Quando si dice?
In genere si usa l'espressione
furbo di tre cotte nel senso di furbissimo, dotato di scaltrezza sopraffina.
Si è quindi in presenza di un furbo famigerato, insomma,
uno che è davvero molto furbo. Assume quindi un significato simile
all'espressione più famosa Saperne una più del diavolo.
Facciamo un esempio pratico: se una persona, con un
abile serie di parole e frasi, sta quasi per riuscire a convincervi di aver
ragione anche quando non ce l'ha per evitare un rimprovero, be', allora
qualcuno potrebbe mettervi in guardia dicendovi: «Fai attenzione, quello è un furbo di tre cotte».
Un controsenso
Nella rubrica Lo
dicono tutti, ogni tanto, parlo di queste espressioni poco note. Lo so, è
un controsenso, ma è anche divertente impararne di nuove, no? Sono curiosa di
sapere quanti di voi conoscevano già questa!
L’interpretazione
più convincente
La parola cotte dell'espressione è il plurale
di cotta, cioè cottura di cibi o bevande che un tempo veniva fatta per
purificare, distillare, raffinare…
Si tratta quindi di un processo di raffinazione ottenuto mediante fasi di riscaldamento o
cotture.
Lo zucchero di
tre cotte era quello più puro perché il processo di raffinazione era
stato ripetuto più volte; arrivare a tre cotture significava far raggiungere
allo zucchero il miglior grado di perfezione.
Da qui poi si è passati a definire furbo di tre cotte una
persona con una furbizia sottile, raffinata, proprio come succede ad
alimenti che subiscono più volte il processo di raffinazione (per esempio lo
zucchero di tre cotte).
Altre
interpretazioni
L'espressione è anche conosciuta come furbo
di sette cotte, senza particolari cambi di significato, a seconda
delle fonti. In effetti, anche lo zucchero può subire ben più di tre cotte nel
suo processo di raffinazione.
Anche se l'espressione pare derivare soprattutto dal procedimento
di raffinazione dello zucchero, in realtà si
può parlare di numero di cotte per tantissimi altri prodotti che si
raffinano con questo procedimento di riscaldamento ripetuto più volte.
Conclusione
Vi è mai capitato di usare questa espressione?
Che cosa ne pensate? Siete mai stati dei furbi di tre cotte in vita vostra?
Come espressione l'ho già sentita. Io però non lo sono mai stato, semmai più uno stupido di tre cotte :-P
RispondiEliminaNah... ma quando mai! Non lo dire nemmeno per scherzo!
EliminaSe fossi furbo di tre cotte, a quest'ora starei in America a contare i soldi. Invece sono ancora qui, a contare le bollette :)
RispondiEliminaMentre leggevo il tuo pezzo, mi sono domandato dove possa aver mai imparato quest'espressione. Mi sono venuti in mente i cartoni animati, quelli vecchi, americani, tipo "Tom & Jerry". Chissà se sia davvero così... :)
Sinceramente non so proprio dove potresti averla sentita, però è stato divertente fare delle ricerche sul tema!
EliminaIo l'ho sentita più volte, quindi è giusto che quest'espressione stia nella rubrica "Lo dicono tutti". Beh, forse non tutti, ma più di qualcuno...
RispondiEliminaNon sapevo la storia dello zucchero, interessante!
Ooohhh, qualcuno l'ha sentita, qualcuno l'ha sentita, qualcuno l'ha sentita! Evviva!
EliminaNon l'avevo mai sentita! Un'espressione davvero curiosa :)
RispondiEliminaIo ti ci vedo bene a usarla, sai? Magari da oggi in poi...
EliminaMai sentita!
RispondiEliminaNemmeno io, prima che me ne parlasse Michele!
EliminaNeanch'io l'ho mai sentita, quindi grazie a Michele!
RispondiEliminaEh, sì, Michele mi dà sempre tante buone idee!
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