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domenica 25 novembre 2018

"Ti ho mentito": lettera a mia figlia sulla libertà


Piccolina mia,
ti ho mentito. Non l'ho fatto in cattiva fede, lo sai che sei tutto per me e non lo farei mai, ma… ti ho mentito. Ho mentito persino a me stessa, ma tu lo sai che ti tratto sempre come una bimba grande e allora ti dico la verità, anche se sei troppo piccola per capirla.

Ti ho mentito, perché ti dico sempre di essere te stessa, di non essere solo graziosa ma anche forte, non solo educata ma anche intelligente. Sei bellissima, tesoro mio, ma non sei una bambola e rivendico ogni giorno il tuo diritto di vestirti di blu, se ti va, o di saltare in una pozzanghera in tuta, se non hai voglia di mettere un vestitino elegante per fare una passeggiata in centro. Ti dico sempre che sei meravigliosa, così come sei, e questo è sicuramente vero, ma… purtroppo su una cosa ti ho mentito.


Ti dico sempre che sei libera, che devi fare quello che vuoi (nei limiti del ragionevole) e che nessuno ti deve mettere i piedi in testa, perché sei anche testarda e devi essere forte, più forte di quanto io sia mai stata.

Però non è vero che sei davvero libera, purtroppo.

Ora ci sono io a difenderti e a lasciarti fare le tue scelte al riparo delle mie ali, ma, appena salterai fuori dal nido, la verità ci verrà a prendere, tesoro mio. Non sarai libera di tornare tardi la sera da sola, non sarai libera di vestirti come vorrai, non sarai libera di parcheggiare in una strada buia, non sarai libera di usare i mezzi a qualsiasi ora. Io te lo impedirò, te lo dovrò impedire. Ti dovrò rendere meno libera ed è una cosa che mi uccide, perché io ti ho messa al mondo perché fossi libera, ti insegno ogni giorno a essere ciò che vuoi e, a un certo punto, invece dovrò dirti che non si può. Dovrò spiegarti che è pericoloso, che il mondo di oggi non è fatto per lasciare le donne libere. E non è giusto ed è una cosa che mi fa tremendamente arrabbiare. Quando sei nata, per te ho sognato solo cose belle, ma devo essere onesta con te e con me stessa: c'è troppa gente cattiva in giro. Dovrò proteggerti e dovrai imparare a proteggerti tu stessa. E così la donna libera che potresti diventare finirà schiacciata sotto i vorrei ma non posso di una società marcia. Il mondo che sognavo per te, quello in cui avresti potuto volare libera come una giovane farfalla, è invece pieno di ragnatele che aspettano solo un tuo battito d'ali per ghermirti. E non voglio che tu abbia paura, ma ne avrai, anzi, peggio, dovrai averne, per tornare sempre sana e salva. È un mondo cattivo, malato, sbagliato.

Ti ho mentito, amore mio, ma io volevo davvero che tu fossi libera. E in un mondo giusto, lo saresti.

Spero che le cose cambino, un giorno. Spero che potrai prendere tutti i treni che vorrai e tornare tardi dopo essere stata al cinema. Io lo spero, ma se guardo il mondo di oggi ho davvero paura a prometterti che sarà possibile. Farò del mio meglio per insegnarti a dosare libertà e paura, così che tu possa essere il più libera possibile, senza metterti troppo in pericolo. Sarà il mio insegnamento più difficile e, giuro, non vorrei dovertelo insegnare, perché vorrei solo che tu potessi essere libera.

Ti voglio bene,
la tua mamma


***

Mia figlia non ha nemmeno due anni, ma, come madre, non posso fare a meno di pensare al suo futuro e, in questa giornata in cui si parla di violenza sulle donne, ho sentito il dovere di condividere qui questa mia lettera. Una delle più sottili forme di violenza che ci colpisce tutte è che per colpa di quel che potrebbe accadere siamo costrette a imparare ad aver paura. Nessuna donna è libera davvero, purtroppo, in una società dove ancora si sentono frasi come se l'è cercata, hai visto come era vestita?




6 commenti:

  1. Stupenda lettera! Dolorosa e piena di rimpianto ma vera.
    Grande mamma! Bacio a te e alla tua piccolina

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  2. Purtroppo siamo ben lontani da un mondo che si possa definire sicuro...

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    1. Già... e più diventano grandi, più è difficile proteggerli.

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  3. Bellissima lettera e purtroppo vera.

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    1. Grazie... spero che il futuro ci riserverà cose migliori.

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