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lunedì 15 ottobre 2012

2. Biancaneve


Biancaneve: troppa ingenuità e una mela avvelenata

 Dopo aver fatto gli auguri all’eccelso Italo Calvino, eccoci al secondo appuntamento della rubrica La chiamavano Luciferina (come da programma!). Le premesse le ho fatte nel post introduttivo, quindi anche questa volta non mi ripeterò. Passo subito al confronto del post di oggi: Luciferina vs Biancaneve.


Mi chiamano Luciferina. Io, però, una brava Luciferina, la immagino capace di tramare nell’ombra, esperta nel raggirare, nel convincere di essere nel giusto per poi ferire anche chi era disposto ad aiutarla o volerle bene. Eccessivamente guardinga, non si fida di nessuno e dubita persino della sua ombra. Vede il male ovunque e non si lascia mai intenerire dalla tenerezza o dalla bontà, sentimenti così lontani da lei da sembrarle del tutto inverosimili. La immagino mentre semina disarmonia e rancore, incapace di godere della natura e della bellezza delle sue forme.

Mi chiamano Luciferina, ma io mi sono sempre sentita una povera Biancaneve. Una Biancaneve ottenuta però per sottrazione da quella universalmente nota. Bisogna, infatti, togliere i corti capelli corvini (no, non sono decisamente pelata, però la descrizione non corrisponde) e anche le labbra rosse come il sangue. La pelle bianca come la neve invece la teniamo! Ah ah ah!
Togliamo poi il principe azzurro (sì, Biancaneve versione single, se fossi quella dei Grimm, dopo il fortuito risveglio, scapperei dal carretto del principe e tanti saluti!). E togliamo perfino la casetta con i nani. Non ho niente contro i nani, solo che in casa mia non ce ne sono.
Che cosa resta dunque? Solo la propensione a parlare con gli animali e a canticchiare tutto il giorno, probabilmente. 
Potevo anche partire da un nano e aggiungere caratteristiche e forse avremmo fatto prima!
Scherzi a parte, con Biancaneve condivido un po’ di ingenuità. Non arrivo ai livelli della principessina, ovviamente (decisamente troppo credulona!), però tendo a fidarmi troppo delle persone a cui voglio bene e non sempre ciò porta interessanti risultati. Diciamo che non prenderei una mela avvelenata da un’estranea sospetta, ma da una persona a cui sono affezionata, sì, anche correndo il rischio di finire male!

Parliamoci chiaramente, essere una Luciferina sarebbe un bel salto di qualità: meno fregature e più potere, ma condirei il tutto con troppi sensi di colpa. Sì, non riesco proprio a essere cattiva e preferisco farmi ingannare che ingannare (lo so, sono un caso particolare). E so che la gente spesso non ama le persone in sintonia più con gli animali che con gli esseri umani e che cantano tutto il giorno, ma non importa!

 Anche nella scrittura e nel blog sono un po’ Biancaneve. Se ricevo una mail con una richiesta di aiuto letterario, in genere, non so dire di no (salvo proprio un periodo molto incasinato oppure la mia incompetenza nel settore). Insomma, non avendo dei nani a cui badare, cerco di essere utile dove posso, dando una mano qua e là.

Insomma, di me diranno i posteri: La chiamavano Luciferina, ma in realtà era un’insolita Biancaneve!
E cosa dicono i contemporanei? 
Ci sono tra voi delle Biancanevi un po’ insolite?


Ora vi lascio al dialogo che prosegue quello del post precedente della rubrica (forse non l’avete visto perché l’ho inserito con un aggiornamento).

Dialogo tra Luciferina (L) e Biancaneve (B)
Luciferina abbandona il Grillo ormai morente e si dirige verso una casetta nel bosco. Bussa.
L – Posso entrare?
B – Certo. Posso esserti utile?
L – Forse.
B – Oh, spero proprio di sì.
L – Vedi, il mio caro amico Grillo sta morendo.
B – Che storia triste! Povero animaletto.
L – Sì, infatti… forse, se tu pulissi tutta la mia casa, lui si sentirebbe meglio.
B – Davvero?! Come è possibile?
L – è risaputo, cara mia, che la pulizia cura gran parte delle malattie grillesche. Non ci sono certezze, ma se ti va di fare un tentativo…
B – Non conoscevo questo tipo di cure, ma certo che ti aiuterò!
Luciferina pensa: Raggirare questa credulona è stato fin troppo facile! Se le beve proprio tutte.
Accompagna Biancaneve a casa sua.
L – Puoi cominciare pure.
B – Perfetto. Tu mi aiuti?
L – Vorrei tanto, ma non posso. Devo vegliare il mio amico.
B – Giusto, hai ragione. Non deve stare solo.
Biancaneve canticchia pulendo tutta la casa.
B – Noti dei miglioramenti nel tuo povero amico?
L – Quale am… cioè, volevo dire. No, temo sia morto.
B – Mi dispiace moltissimo!
L – Per forza, è tutta colpa tua! Non hai pulito abbastanza in fretta.

Biancaneve ingenuamente le crede e scappa via. Luciferina osserva soddisfatta la casa splendente. Non si preoccupa nemmeno di controllare se il grillo è o non è davvero morto. E i singhiozzi della povera Biancaneve non la turbano di certo.

Per capire il senso di questa rubrica vi ricordo di leggere le motivazioni nel post introduttivo!


Hanno parlato di questo articolo:



16 commenti:

  1. Oddio, conosco gente che davvero usa "tecniche" di questo genere: cerca costantemente di farti sentire in colpa nei suoi confronti e poi, quasi annoiata, spiega che, sì, una cosetta per lui potresti farla per farti perdonare... ovviamente non basterà, però intanto, giusto per darti la possibilità di dimostrare che non sei proprio ingrato come sei stato sinora...

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    1. Certo, senza garantire un pieno perdono ovviamente. Insomma, ti stanno pur sempre facendo un favore nel darti un'opportunità! Non puoi certo pensare che sia semplice, no? Dopo tutto quello che non hai mai fatto per loro, ringrazia che ti rivolgano ancora la parola! Ah ah ah!

      Che mondo assurdo! Grazie per il commento.

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  2. Certo che Luciferina l'hai resa proprio inquietante...

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  3. Luciferina, non vorrei mai darti una delusione :-) ma il fatto che tu non ti senta Luciferina totalmente ha una ragione, in quanto Lucifero in latino significa "portatore di Luce" e poco aveva a che fare con il divoletto, come Lucifero diventò in futuro il "diavolo" è una storia tanto lunga.
    Quindi visto la sensibilità che talvolta emerge dai tuoi post credo che Luciferina ti calzi bene.

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    1. In effetti, hai ragione! Sì, sono molto sensibile. Forse troppo. Mi piace però giocare con questo soprannome che mi è "caduto addosso". Anche se con Luciferina ho in comune ben poco! Grazie per il commento.

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  4. Divertentissima questa seconda versione di Luciferina.

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    1. Visto che questa dovrebbe essere la rubrica divertente, sono lieta che per te lo sia!

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  5. A pensarci bene la prinnipessina dineyniana è veramente troppo perfetta. Dolce, melodiosa,di un'ingenuità disarmante! Di tutta la storia però io adoro i nanetti. Mi fanno impazzire, letteralmente. Credo che Luciferina sia la parte migliore di Biancaneve, la generosità, l'altruismo e la disponibilità verso le cose che ama, sono caratteristiche tue.
    Mangiala pure quella mela, perchè non sarà lei ad avvelenare te, semmai la renderai migliore.
    Raffaella

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    1. Ora arrossisco! Sì, decisamente... Grazie, Raffaella! Sei troppo buona con me!

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  6. Appoggio in pieno i commenti precedenti!
    E il dialogo mi ha fatto venire i brividi...
    Purtroppo ci sono molti luciferONI e luciferONE, ma tranquilla, anche un'insolita Biancaneve come te (è vero, ti impegni sempre tantissimo, sei molto dolce, tenera... insomma, ti abbraccerei!) non ha nulla da temere.
    Sono certa che saprai disarmarli tutti. :)
    Certo che i sensi di colpa sono proprio una brutta bestia...

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    1. Grazie, Maria! Sei sempre molto gentile e dolce!
      I sensi di colpa sono una delle cose peggiori, ma a volte bisogna conviverci, purtroppo! Anche se a volte non è affatto colpa nostra...

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    2. Sul fatto che non sia colpa nostra (e mi verrebbe da aggiungere, molte volte non lo è) sono d'accordo... Io non sono così gentile o "ingenua", ma sono una fabbrica di sensi di colpa. Sono una maledizione. :S
      Dovremmo cercarne la cura!

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    3. Con me sei gentile, con gli altri non lo so!

      Stringiamo un patto: la prima tra noi che scopre la cura, la dice all'altra!

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    4. Va bene, patto fatto! :)

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    5. Ne sian testimoni tutti i sette nani!

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