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domenica 24 luglio 2016

Regole: "e" seguita da vocale

Continua oggi il nostro viaggio nella corretta pronuncia delle parole. Per vedere gli articoli precedenti vi consiglio di cliccare sull'etichetta Come si dice? oppure sul link al post introduttivo.

Come ormai sapete, questa rubrica alterna regole a casi particolari e oggi è tempo di esplorare una nuova regola, quella della e seguita da vocale.


 E + vocale
Quando la e è seguita da vocale, la sua pronuncia è aperta (è).
Es. costèi, idèa, lèi, dèa…

Regole del genere sono quasi miracolose per chi studia dizione perché consentono di memorizzare solo la regola invece che lunghissimi elenchi di parole.  Questa regola mi è sempre stata di grande aiuto perché queste parole nella mia zona si pronunciano tutte con e chiusa, quindi devo prestare moltissima attenzione.
Purtroppo però ormai lo sapete, non c'è una regola senza eccezioni, soprattutto nel terreno delicato dell'ortofonia, quindi andiamo a vedere le eccezioni.

Le eccezioni
La e seguita da vocale è da pronunciarsi chiusa (é) nei seguenti casi:
  • nella desinenza -éi del passato remoto (es. credéi…),
  • nelle preposizioni articolate  (es. néi, déi…),
  • nell'aggettivo dimostrativo quéi,
  • nelle desinenze -éa e -éano antiquate dell'imperfetto (es. egli prendéa, essi prendéano) [queste desinenze sono ormai in forte disuso]


In questo caso non ho trovato parole isolate che sfuggano alla regola o a queste eccezioni, il che è straordinario! Se però vi vengono in mente casi che sfuggono alle regole qui enunciate, fatemeli presente, mi raccomando.

Riassumendo…
Ecco qui l'immagine riassuntiva che ho preparato per voi:



Una frase per memorizzare
Vediamo se siete stati attenti: sapreste metter gli accenti sulle e che abbiamo imparato oggi?

In passato credei anch'io alle parole di lei ma credea davvero, la dea dei raggiri, che nei lunghi anni non avrei capito?

Fatto? Se avete dei dubbi, ecco qui:
In passato credéi anch'io alle parole di lèi ma credéa davvero, la dèa déi raggiri, che dopo quéi lunghi anni non avrèi capito?

Se poi volete proprio sapere tutti gli accenti tonici giusti:
In passàto credéi anch'ìo àlle paróle di lèi, ma credéa davvéro, la dèa déi raggiri, che dópo quéi lùnghi ànni non avrèi capìto tùtto?

Come ulteriore aiuto vi lascio la versione audio.


Provate a ripetere la frase per memorizzare gli accenti corretti.
Molti potrebbero sembrarvi innaturali, ma, tranquilli, è così per tutti quando si cammina nel territorio dell'ortofonia! 


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