Creative Commons: che cosa sono e a cosa servono (e anch'io mi evolvo alla nuova versione).
Ho in mente di scrivere questo post da mesi, da quando
mi sono trovata a dare consigli a una blogger su come proteggere i suoi contenuti online. Poi per un motivo o
per l'altro non era mai il momento giusto e ora, invece, colgo l'occasione per parlarvi delle licenze Creative Commons e aggiornare
anche quelle del mio blog e portarle alla nuova versione 4.0 (che è in
circolazione già da novembre).
Ma partiamo con ordine…
Che cosa sono le
Creative Commons?
Credo che tutti conoscano il diritto di autore.
Bene, lì l'accento è posto sul proprietario dell'opera che è l'unico che può
disporne e in genere si affida a un editore (conferendogli il copyright) che pubblica il libro. Nell'era di Internet l'autorialità è
entrata un po' in crisi e, proprio per le dinamiche collaborative e creative
della rete, si avverte la necessità di norme più flessibili, ma che
allo stesso tempo tutelino la paternità del creatore dell'opera.
Nasce così Creative Common, un'organizzazione no profit che punta
a favorire lo scambio e l'uso della conoscenza creativa mediante appositi
strumenti, noti appunti come Licenze CC, attraverso le
quali si possono riservare alcuni diritti. Non
si tratta di un'alternativa al copyright, ma di una licenza modificabile
dall'autore in base alle sue esigenze, facile da usare e completamente gratuita.
Con esse si
passa da Tutti i diritti riservati (come
vuole il copyright) ad Alcuni diritti riservati (CC),
una tutela, dunque, ma meno restrittiva e più aperta allo scambio.
Se volete saperne di più su Creative Common e le licenze, vi rimando alla pagina di spiegazione sul loro sito.
Io ora vi accenno qualcosa sulle clausole…
Alcune clausole
Ogni licenza CC ha la clausola Attribuzione,
il che significa che chi ha prodotto il contenuto consente che questo venga copiato, purché chi lo fa attribuisca al
creatore la paternità del contenuto stesso.
È poi possibile scegliere tra:
- Non opere derivate: in questo caso è possibile copiare e ridistribuire il materiale ma senza apportare modifiche (se il materiale viene modificato non può essere ricondiviso).
- Condividi allo stesso modo: in questo caso è possibile non solo copiare e ridistribuire il materiale ma anche modificarlo e riadattarlo, l'importante è che l'oggetto risultante sia diffuso con la stessa licenza.
Occorre poi scegliere se consentire o meno l'utilizzo dell'opera a fini commerciali.
Sul sito di Creative Commons trovate tutte le spiegazioni dettagliate riferite
alle varie clausole e licenze (lì c'è anche un bel video molto chiaro che vi consiglio di vedere, anche se è in
inglese).
Come scegliere
una licenza?
Abbiamo visto il significato delle varie clausole, ma come ottenere poi la licenza?
È semplicissimo! Basta andare sul sito di Creative Commons alla pagina dedicata alla scelta delle licenze
e rispondere a due domande sugli elementi della licenza (tra parentesi vi ho
scritto le clausole sottese)
1. Consenti che
vengano condivisi adattamenti della tua opera?
- Sì (Attribuzione)
- No (Attribuzione + No opere derivate)
- Sì, fintanto che gli altri condividono allo stesso modo (Attribuzione + Condividi allo stesso modo)
2. Permetti
che la tua opera venga utilizzata a scopi commerciali?
- Sì
- No (Non commerciale)
Selezionate le
due risposte desiderate nel box in alto a sinistra, in quello a lato vi
comparirà il logo che racchiude le
clausole scelte (la struttura delle licenze CC è modulare). In basso a
destra invece troverete un testo html
che vi serve per inserire la vostra licenza nel vostro blog (vi basta
copiare il codice in un gadget per testo html). Prima di copiarlo potete inserire i dettagli del riquadro
in basso a sinistra (per aggiungere link e informazioni alla licenza e per dare
un recapito a chi avesse bisogno di chiedervi la possibilità di usare i vostri
contenuti in modi non previsti dalla licenza).
La mia licenza
La mia nuova licenza
(ma le clausole sono le stesse di quella vecchia) prevede:
- Attribuzione
- Non commerciale
- Non opere derivate
E la trovate in calce al blog.
Versione 4.0
Come vi ho accennato all'inizio di questo post, da
novembre è a disposizione la versione
4.0 delle licenze CC e io, contestualmente a questo post, ho aggiornato
le mie.
Il post voleva essere d'aiuto a chi non sa come inserire
una licenza nel suo blog, quindi non mi sono dilungata su questo cambio di
versione, ma, se volete informazioni
sui cambiamenti dalla terza alla quarta versione, vi rimando a un post
dedicato alle licenze Creative Commons 4.0 sul blog Argonauta Xeno dove è spiegato tutto benissimo.
Conclusione
Proteggete i
vostri contenuti online garantendo di vedervi attribuita sempre la paternità
sulle vostre opere. Vi bastano pochi minuti e la procedura è davvero semplice.
Se avete problemi, potete scrivermi qui e cercherò di
aiutarvi.
Ciao Romina,
RispondiEliminapost interessante. Vorrei metterla anch'io, ma ho due domande:
- Quale tipo di condivisione scegliere? O piuttosto, perché hai scelto "non opere derivate"?
- Avevo letto (mooolto tempo fa) che in realtà si tratta di una licenza inutile, perché siamo già tutelati da... mmm, non ricordo bene, probabilmente la legge. Allora ti chiedo, serve sul serio questa licenza?
Ciao! Cerco di risponderti ma non sono proprio una super esperta, ti avviso.
Elimina- Ho scelto quella clausola pensando soprattutto ai racconti che posto qui. Non mi va che la gente possa modificarli o riadattarli, il che vale anche per i miei file audio e video. In genere poi, se mi si fa una richiesta, concedo l'estensione della licenza, quindi è solo un modo per avere tutto più sotto controllo. Ti confesso però che il dubbio su questa clausola viene spesso anche a me.
- Non saprei... Anche solo il buonsenso dovrebbe tutelare la paternità delle opere a mio avviso, ma non tutti sono così rispettosi. Magari tale licenza è inutile, ma non costa niente ed è sempre meglio una tutela in più che una in meno, no? Se ti viene in mente cosa ci tutela già, mi piacerebbe saperlo, per curiosità.
Grazie per le tue domande. Spero di aver risposto in modo chiaro.
Quello che ci tutela già, Romina, dovrebbe essere la "paternità o proprietà intellettuale dell'opera" che in teoria (ma solo in teoria) dovrebbe valere anche per le nostre creazioni sul web.
EliminaAh, sì, teoricamente! Anche solo usando la logica e il buon senso, ciò che uno crea è suo, ma al giorno d'oggi logica e buonsenso paiono scarsefgiare. Del resto se uno compra una casa, è sua, no? Però si fa lo stesso il contratto di proprietà.
EliminaGrazie per aver risposto.
EliminaSì, ecco, è "la paternità o proprietà intellettuale", come dice Ivano.
Ora ho le idee un po' più chiare e probabilmente nei prossimi giorni aderisco anch'io.
Un'ultima domanda: si può recedere da questo "contratto"?
Le cose definitive mi spaventano sempre un po'.
In assenza di indicazione specifica, si applica automaticamente la norma più restrittiva - la legislazione sul diritto d'autore.
Elimina@Cris: Abbiamo svelato il mistero, allora! Non si tratta di un contratto, quindi ti basta rimuovere la licenza dal blog per tornare allo stato attuale, senza dover rendere conto a nessuno.
Elimina@Salomon Xeno: In teoria quindi mettere una licenza CC equivale a tutelare in modo meno restrittivo i propri diritti? Non conosco molto bene la normativa in merito.
La normativa vigente è "tutti i diritti riservati" come hai scritto tu. Mettere una licenza significa dire: "fanne ciò che vuoi ma rispetta questi 1, 2 o 3 paletti". E gli altri diritti, quelli che non c'entrano con lo sfruttamento commerciale, quindi non è proprio "ciò che vuoi" ma non lo è in nessun caso.
EliminaOk, allora ho scritto giusto nel post! Mi avevi fatto venire qualche dubbio.
EliminaPost super interessante e anche utile! In effetti ora mi sovviene che non ho messo questa licenza sul mio blog, anche se la conoscevo. Approfitto dell'aggiornamento alla versione 4.0 per metterla... anche perchè, come dici tu, meglio una protezione in più che una in meno! (:
RispondiEliminaOttimo! Buona acquisizione della tua licenza CC!
Eliminamolto utile davvero!
RispondiEliminaGrazie! Lo spero.
EliminaGrazie! Ho seguito il tuo esempio.
RispondiEliminaBrava! Anch'io ci ho messo decisamente troppo tempo per passare alla nuova versione.
Elimina"Credo che tutti conoscano il diritto di autore."
RispondiEliminaNon credo, sai? C'è molta confusione in giro. Personalmente lo trovo paradossale, dal momento che nell'era 2.0 del web l'internauta passa gran parte del suo tempo a creare o condividere, e se la creazione non necessariamente rientra nei criteri di protezione la condivisione il più delle volte lo è. Hai fatto non solo una buona sintesi ma hai anche guidato i neofiti alla scelta. Complimenti e grazie per la citazione. :)
L'autorialità è entrata in crisi con il web. Per questo le norme sul "diritto d'autore" devono in qualche modo essere riscritte per adeguarsi ai tempi.
EliminaLieta che il post ti sia piaciuto. Non era semplice competere con il tuo.
Mi sono spaccata anch'io la testa su queste CC, e meno male che esistono i post tuoi e di Salomon che mi aiutano.
RispondiEliminaCredo di parlare anche a nome suo dicendo che facciamo del nostro meglio nel nostro piccolo. Grazie. Lieta di essere stata utile.
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