Come vi ho annunciato qualche giorno fa nel post della
rubrica Una parola al
mese dedicato alla parola di febbraio che è giaculatoria, apro questo post in cui potete postare i
vostri racconti di massimo 200 caratteri contenenti la parola del mese.
Il mio, apparso nel post di pochi giorni fa, è questo:
Giaculatoria inascoltata
La vecchietta sul tram ripeteva fastidiosamente una giaculatoria sui tempi andati a due giovani disinteressati.
Vi ricordo di postare
i vostri racconti in modo anonimo ed entro il 22 febbraio, poi il 24 ci sarà un post con il
vincitore che avrà il diritto di scegliere la parola di gennaio tra quelle di
un mio elenco o di proporne un’altra con certe caratteristiche.
Come sapete, quest'anno ci sono due tornei, quindi ora vi
presento le due classifiche, aggiornate a fine gennaio.
Punteggi del
torneo Racconti
- Seme Nero: 5
- Spartaco Mencaroni: 3
- Michele Scarparo: 1
Punteggi del
torneo Sostenitori di Una parola al mese
- Maria Todesco: 4
- Elisa Elena Carollo: 3
- Michele Scarparo: 1
- Salomon Xeno: 1
- Seme Nero: 1
- Spartaco Mencaroni: 1
Vi ricordo che per questo torneo si guadagnano tre punti
per un post (sei in caso di due post) e uno se si partecipa al concorso del
mese. Se qualcosa non vi torna, segnalatemelo, perché fatico a tenere i conti,
ultimamente.
Date un’occhiata al post su giaculatoria
e, se vi va, sostenete l’iniziativa con un raccontino! E vi ricordo che potete
scrivere anche un post con questa parola e segnalarlo per aderire.
I vincitori del
concorso avranno punti per il Torneo
Racconti, mentre tutti avranno punti per il Torneo Sostenitori di Una parola al mese (un punto per chi
invia almeno un racconto e 3 o 6 per chi scrive post dedicati, tutte
le clausole nel post su giaculatoria).
La mia giaculatoria
sarà una soltanto:
Partecipate
numerosi!
Partecipate
numerosi!
Partecipate numerosi!
…
Racconti partecipanti al concorso
Shoah
Al cielo ottuso, che lusingavamo di giaculatorie, salgono solo disperate maledizioni; si avventano rabbiose, per frantumarsi sulle nubi porpora, oltre le quali lui è già morto e non ci sente.
Tristi giorni
Ho cantato solenni giaculatorie innumerevoli, convinto di cambiare questo squallido mondo. Ma non s’è aggiunto un solo secondo felice ai tristi miei giorni.
Un brutto vizio
“Elena, tesoro mio!”
L'aveva rifatto. Stette in silenzio, il tempo che si accorgesse dell'errore. Lo stronzo stava continuando con la sua giaculatoria di scuse mentre Erica terminava la chiamata.
Sandra
Lui voleva solo leggersi la “Gazza”.
Lei era stufa, non ce la faceva più. Sempre da soli. Lui e lei, lei e lui.
Poi, come ogni sera, partiva la giaculatoria: “Che noia che barba, che barba che noia...”
14 settembre 1492
Il capitano fissò le vele flaccide, sputò sul ponte e scese sottocoperta, bofonchiando la sua giaculatoria al fato avverso. La Santa Maria ondeggiava sul pelo dell'oceano come un tappo di sughero.
Davide e Golia
Una giaculatoria di imprecazioni seguì il colosso che si allontanava barcollando, con la mano sulla fronte sanguinante. “Così non vale, piccolo vigliacco!” gridò, prima di stramazzare al suolo.
Ascoltaci!
Le giaculatorie non hanno memoria e non lasciano traccia, solo una scia invisibile di speranze vane; pochi sanno che ricadono sulla terra, come pioggia, quando il cielo non le ascolta e le rimpiange.
Invocazione
Giaculatoria rivolgo agli Oscuri,
gli dèi che graziano i cuori impuri.
Hanno parlato di questo articolo:
Shoah
RispondiEliminaAl cielo ottuso, che lusingavamo di giaculatorie, salgono solo disperate maledizioni; si avventano rabbiose, per frantumarsi sulle nubi porpora, oltre le quali lui è già morto e non ci sente.
Tematica forte, parole dense...
EliminaPer non dimenticare, visto che la giornata della memoria è stata il 27 gennaio.
Grazie per aver inaugurato il concorso!
Tristi giorni
RispondiEliminaHo cantato solenni giaculatorie innumerevoli, convinto di cambiare questo squallido mondo. Ma non s’è aggiunto un solo secondo felice ai tristi miei giorni.
Triste... tanto triste... si spera sempre in nuovi giorni migliori.
EliminaGrazie per il racconto!
Un brutto vizio
RispondiElimina“Elena, tesoro mio!”
L'aveva rifatto. Stette in silenzio, il tempo che si accorgesse dell'errore. Lo stronzo stava continuando con la sua giaculatoria di scuse mentre Erica terminava la chiamata.
"Gli uomini non cambiano" diceva Mia Martini...
EliminaGrazie per la partecipazione!
Sandra
RispondiEliminaLui voleva solo leggersi la “Gazza”.
Lei era stufa, non ce la faceva più. Sempre da soli. Lui e lei, lei e lui.
Poi, come ogni sera, partiva la giaculatoria: “Che noia che barba, che barba che noia...”
Le scene "Che noia che barba, che barba che noia" hanno segnato un po' la mia infanzia a livello televisivo. Quanto si sente la mancanza di quella coppia storica!
EliminaGrazie per il racconto!
14 settembre 1492
RispondiEliminaIl capitano fissò le vele flaccide, sputò sul ponte e scese sottocoperta, bofonchiando la sua giaculatoria al fato avverso. La Santa Maria ondeggiava sul pelo dell'oceano come un tappo di sughero.
Eh, la dura vita della gente di mare... ahah!
EliminaGrazie per il racconto!
Davide e Golia
RispondiEliminaUna giaculatoria di imprecazioni seguì il colosso che si allontanava barcollando, con la mano sulla fronte sanguinante. “Così non vale, piccolo vigliacco!” gridò, prima di stramazzare al suolo.
I piccoletti sanno sempre come farsi valere!
EliminaGrazie per la partecipazione!
Ascoltaci!
RispondiEliminaLe giaculatorie non hanno memoria e non lasciano traccia, solo una scia invisibile di speranze vane; pochi sanno che ricadono sulla terra, come pioggia, quando il cielo non le ascolta e le rimpiange.
Forse è più un aforisma che un racconto, però mi è piaciuto moltissimo.
EliminaGrazie per la partecipazione!
Invocazione
RispondiEliminaGiaculatoria rivolgo agli Oscuri,
gli dèi che graziano i cuori impuri.
Brevissimo ma efficace!
EliminaGrazie per la partecipazione!