Contra-: prefisso che richiede un raddoppiamento sintattico
È
sempre difficile fare un post grammaticale a pochi giorni da Natale.
Senza
contare che, fino all'anno scorso, il post era proprio il giorno di Natale (e
parlare di incisi
o del termine abbastanza
forse non era proprio natalizio!) per questo ho scelto un argomento leggero e
da trattare brevemente.
Si
tratta dell'utilizzo del prefisso contra- per formare delle parole.
La regola
Facciamo
alcuni esempi: contraddire, contraffare, contraccolpo, contrabbando, contraddistinguere…
In
tutte queste parole c'è un valore avversativo
o di opposizione nel senso che contraddire
vuol dire affermare l'opposto di
quanto detto da altri invece il contraccolpo
è un colpo in direzione opposta da quello inferto. E così via, ma avete notato
che queste parole hanno qualcosa in comune?
Dopo il prefisso
contra- c'è sempre una doppia!
Questo non è per niente casuale. Tutte queste parole infatti derivano dalla
fusione di due parole che ha generato un raddoppiamento
sintattico ( e abbiamo già parlato su questo blog e vi lascio il link per
un ripasso).
Fate
dunque attenzione a tutte quelle parole che sono formate da contra- più un'altra parola!
Alcune precisazioni
Il
raddoppiamento non avviene in tutti i casi in cui contra- è usato con questo significato. Credo si
tratti di eccezione molto rare, però il Sabatini Coletti dice che questo
prefisso comporta spesso il
raddoppiamento della consonante iniziale del secondo elemento e spesso
non è sempre,
quindi lasciamo aperto uno spiraglio alle eccezioni. Un esempio che mi è venuto
in mente è contrastare.
Ci
sono poi parole che per loro iniziale
non posso subire un raddoppiamento. Per esempio nella parola contraccusa
la doppia è dovuta al termine accusa
e non al raddoppiamento e sarebbe stato assurdo
raddoppiare la a!
Inoltre,
affinché il raddoppiamento ci sia, contra-
deve essere usato come prefisso e con il significato deve essere quello di
cui abbiamo parlato prima. Non ci
stiamo riferendo a parole che hanno il prefisso con- e sono seguite da
parole che iniziano con tra- (per esempio contrarre) o da parole
non composte (es. contrasto).
Bisogna
inoltre specificare che il prefisso contro-, che potrebbe sembrare un'altra forma di contra-, non provoca un
raddoppiamento in nessuna delle sue varie accezioni: opposto (es. controbattere, controbilanciare),
sostituzione (es. controfigura),
secondo (es. controfirma).
In conclusione
Il prefisso contra- in genere porta al
raddoppiamento dell'iniziale del secondo termine con cui crea il termine
completo. Le eccezioni sono pochissime. La stessa
regola non vale per il prefisso contro-
Spero
di non avervi annoiati troppo in questo periodo festivo e di non essermi contraddetta
nelle varie spiegazioni! Ah!
Apprezzo il fatto che questa volta il post di grammatica, per quanto utile, non sia caduto a Natale ^^
RispondiEliminaSono felice che questa scelta "strategica" sia stata apprezzata! Quando vedrai il post di Natale, però, forse rimpiangerai questo! Ahahah!
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