Non mi piacciono le cose che non sono né carne né pesce,
anche se amo le sfumature. Ma la vita è fatta di contraddizioni e oggi voglio
scrivere un post in difesa del punto
e virgola.
Il punto e
virgola e l'impoverimento della lingua
Non è un
punto, non è una virgola eppure è un po' entrambe le cose. Proprio per
la sua natura mista, al giorno d'oggi
si tende a non usarlo o a farlo solo in pochissimi casi. La lingua si evolve per semplificazione e quindi la
punteggiatura, che già non è materia semplice, tende oggi a relegare nel
dimenticatoio il povero punto e virgola. Se la semplificazione può essere vista
come una cosa buona, purtroppo è bene ricordare che può anche condurre a un impoverimento della lingua,
portando le persone a usare sempre meno parole e sempre meno strutture
sintattiche, limitando il lessico a quello di base e rendendo le frasi
brevissime e senza congiunzioni. In questo panorama, a farne le spese sono i
termini più particolari (che un po' qui cerco di tutelare con Una
parola al mese) e gli elementi che aiutano l'articolazione dei
discorsi, ridotti via via a un cumulo di frasi
brevi da leggere di fila, senza gerarchia, senza legami tra ipotesi e cause,
dove subordinate e coordinate si confondono in un mix indistinto.
In un clima di
degrado linguistico e semplificazione eccessiva, come può sopravvivere un segno
di interpunzione per sua natura complesso come il punto e virgola? Se
ha una possibilità, è quella di venir utilizzato e così non del tutto
dimenticato. Questo post non è tanto un discorso su come usarlo, quanto un
discorso in sua difesa, un modo per farvelo prendere a cuore, anche perché
nelle altre lingue è ancora meno usato che in italiano, quindi tocca a noi
proteggerlo. Ma ci sarà spazio anche per un po' di regole, ovviamente.
Che cos'è il
punto e virgola? Come si usa?
Il punto e virgola, graficamente, è composto da un punto e una virgola messi l'uno
sull'altra. Qualcuno vi dirà che nella lettura corrisponde a una pausa intermedia tra una virgola e un
punto, ma sapete come la penso sul rapporto tra lettura
ad alta voce e punteggiatura.
Il punto e virgola indica la fine del concetto espresso nella frase al termine della
quale è posto facendo però capire che non
è conclusa l'idea generale di cui tratta l'intero periodo. In altre parole,
è come un punto perché indica la fine
di qualcosa (un concetto minore) ma è come una virgola perché indica che l'esposizione
dell'idea generale non è ancora terminata. Ovviamente diventa del tutto
inutile se le nostre frasi sono sempre brevi e lapidarie perché il suo scopo è
quello di aiutare nell'organizzazione
di periodi complessi e articolati.
Lo si può pertanto trovare all'interno di una lunga parentesi in cui generalmente non
si può usare il punto fermo, oppure per separare
voci di elenchi puntati in cui non si vuole utilizzare il punto e la
maiuscola all'inizio di ogni punto elenco per sottolineare il legame tra i vari
elementi.
Italiano
d'origini
Dato che lo scopo di questo post è farvi venir voglia di
usare questo segno di interpunzione e rendervelo un pochino più simpatico, dovete sapere che le sue
origini sono tutte italiane!
Il papà del
punto e virgola può essere considerato Aldo Manuzio, uno stampatore
italiano del Cinquecento. Il simbolo
esisteva anche prima, ma non aveva lo stesso significato; nel greco
antico poteva significare due punti oppure punto interrogativo o esclamativo (ancora
oggi nel greco moderno indica il punto interrogativo).
Per concludere
So bene che il punto e virgola è
difficile da usare e che, soprattutto nella società moderna che ci spinge a
usare frasi brevi e semplici, sta perdendo gran parte delle sue potenzialità ma
non lasciamo che sparisca per sempre! Se
l'ultima volta in cui avete visto un punto e virgola si trattava di un
separatore tra indirizzi di posta elettronica o della chiusura di un'istruzione
in un linguaggio di programmazione (che sono altri sue possibili usi
moderni), be', è già qualcosa però possiamo tutti fare di più…
Io adoro il punto e virgola e lo uso spesso;
RispondiEliminaspero, nel modo corretto. :-)
Brava, sosteniamo il suo uso!
EliminaLo uso spesso nelle formule di excel.. non so se vale....
RispondiEliminaEhm... direi che è già qualcosa ma puoi fare meglio! Ahahha!
EliminaDiminerichi le emoticon che strizzano l'occhio ;-)
RispondiEliminaScherzi a parte, a me piace molto e - quando serve - lo uso senza timore!
Se non altro, grazie a quelle, almeno non lo toglieranno dalla tastiera, forse!
EliminaEd eccoci qua. Mi ricordo che a scuola questa cosa del punto e virgola ce la veniva insegnata con un po' di reticenza. Ci veniva detto di non abusarlo e di preferire o il punto o la virgola. Poi quest'estate ho fatto un corso di lettura. Abbiamo portato dei libri ed eccolo qua il punto e virgola. E' stato un po' come ritornare a scuola.
RispondiEliminaL'importante è che ogni tanto risalti fuori, poverino!
EliminaAnch'io lo uso molto. Mi piace tantissimo: è signorile! ;)
RispondiElimina(E poi vuoi mettere che mi permette di strizzare l'occhio quando scrivo?)
Geniale, vero? Ahah!
Elimina"Non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è." cit.
RispondiEliminaAhah ok, ora commento seriamente: il punto e virgola mi sta simpatico perché è sempre escluso, poverino! Non lo uso spesso, ma ogni tanto mi impegno a trovargli un posto nelle mie frasi (e spero di usarlo bene).
Confermo che nelle versioni di greco ha il valore del punto interrogativo e che nella programmazione è importante: una volta l'ho dimenticato e mi sono trovata lo schermo intasato da matrici 50x50!
Credo di aver beccato la citazione!
EliminaHai avuto esperienze varie nel campo del "punto e virgola", allora!
Devi assolutamente riconoscerla! Altrimenti non sei più mia amica! XD
EliminaNooo! Ti ho detto che l'ho riconosciuta, tranquilla!
EliminaCaro punto e virgola! Lo uso, lo uso. Quasi ogni volta che devo fare un elenco! :)
RispondiEliminaNei periodi complessi è già più difficile... Di solito parto con l'idea "metto una virgola... no, diventa un periodo troppo lungo e la gente finisce il fiato, quindi metto il punto... no no, col punto stronco, dovrei modificare l'impostazione del periodo... ok, punto e virgola!"... XD
Dentro la mente di Maria Todesco! Una nuova puntata di "Inside out"! Ahah!
EliminaE bisogna dire che quel film è fatto benissimo, parola di psicologa. :D
EliminaSe lo dice la psicologa, tutti ci crediamo!
EliminaSempre molto utili i tuoi post!
RispondiEliminaGrazie, Matteo!
EliminaSalviamolo, il punto e virgola, prima che sia troppo tardi...
RispondiEliminaBenvenuto sul mio blog! Vedo che siamo d'accordo!
EliminaUn'ottima difesa, mi è piaciuta soprattutto la parte sull'impoverimento della lingua italiana. Mi ha fatto venire in mente 1984 di Orwell.
RispondiEliminaÈ un tema che mi sta molto a cuore: dove la semplificazione diventa impoverimento della lingua?
EliminaIn una certa comunicazione pubblicitaria e politica: è l'idea che tutto sia semplice, facile e immediato. E' l'estrema semplificazione del pensiero, che precede quella della parola. E l'uso dei termini inglesi per nascondere la verità dei fatti e delle leggi... e qui mi fermo, per non essere troppo polemico. :)
EliminaPolemico?! Io non direi... hai ragione, totalmente ragione. Purtroppo.
EliminaMaledetta me per non aver voluto studiare, ma cerco di stare attenta ai verbi e alla punteggiatura. Io adoro i puntini di sospensione e i punti esclamativi ma non rinuncio al punto e virgola. Cerco di scrivere bene e ho "consigliato" ai miei figli di studiare in modo che potessero essere padroni della lingua e della libertà di pensiero. Spesso lascio leggere a loro ciò che scrivo per farmi consigliare al meglio.
RispondiEliminaMi è piaciuto il tuo post, una bella difesa per il punto e virgola!
Fai bene a incoraggiare i tuoi figli a studiare! Rodari ha scritto questo bel pensiero in merito: “Tutti gli usi della parola a tutti. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”
EliminaSono felice che anche tu sia votata alla salvaguardia del punto e virgola!
Io talvolta lo uso, non so quanto a proposito, ma l'ho riscoperto solo di recente; ci sono incappato durante lo studio. Non mi stupisce che sia caduto in disuso, anche perché è più complicato associarlo alle pause del parlato. Io penso che sia stato progressivamente abbandonato perché difficile e gli si preferiscano formulazioni più piane.
RispondiEliminaCuriosa, invece, la sua storia. Non sapevo che l'avesse inventato Aldo Manuzio, uno stampatore!
La vita non è fatta di cose facili, per questo bisogna amare il punto e virgola! Ahah!
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