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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

giovedì 2 agosto 2012

"Volevo solo essere adorata" di Marcella Andreini


Ecco per voi una piccola sorpresa: una delle mie strane recensioni, cioè dei ragionamenti del tutto personali attorno a un libro. Vi avevo promesso che non avrei recensito tutti i libri letti in questo periodo anche perché in questa rubrica mi occupo solo di libri di scrittori che conosco, quindi immagino che vi starete chiedendo: E di chi ci parli oggi? Bene, oggi vi parlo di Marcella Andreini del blog Kokoro e in particolare del suo libro Volevo solo essere adorata.

Lei lo chiama, simpaticamente e affettivamente (nonché per troppa modestia), il Piccoletto. In effetti, il libro ha un formato piccolo e poche pagine, ma attenti a non prenderlo sul serio!
Leggendolo, le riflessioni sulla vita e sulla morte e sul senso delle cose vi travolgeranno in un turbine di emozioni e pensieri. La botte sarà anche piccola, ma il vino è tanto e non si farà bere senza lasciarvi dentro qualcosa (e non sarà una sbornia!).

Il libro narra le vicende di due amiche: una è la narratrice della storia e l’altra è Emilia.
Il testo è scritto in prima persona dall’io narrante, ma spesso anche Emilia riporta i suoi pensieri direttamente, in un’avvincente struttura che intreccia il racconto della narratrice, i pensieri dell’amica Emilia e i dialoghi con altre figure del testo. E poi domande, sogni, ragionamenti…

Questo libro secondo me è un libro filosofico. Non nel senso di difficile da capire o astruso, ma porta a interrogarsi su dei significati profondi. Ci mette davanti a cose che a volte fingiamo di non vedere. Scardina i perni dell’ovvio, del prevedibile, dell’è stato sempre così e sempre così sarà. Grattando sotto la superficie, si può vedere molto, sempre se si è pronti e si vuole vedere!

È un libro che, nella sua brevità, sa colpire il cuore con passaggi profondi al punto di perdersi!

Ora vi voglio regalare qualche stralcio per farvi capire di che parlo e di cosa parla il libro.

Così Emilia decideva di non andare più incontro alla gente e alla sua indifferenza, iniziò a preferire la levigata freddezza di uno specchio su cui scivolare:‘in fin dei conti il mio vero io è completo solo in solitudine, ho tante di quelle sfumature che per sentirmi compresa e accettata in un “noi” devo negare molti aspetti di me, solo chi non ha un vero io si sente ampliato nel dire “noi”, per quel che mi riguarda in un noi collettivo mi sento amputata di quelle particolari a cui, tra l’altro, più tengo.’ [Testo tratto da Volevo solo essere adorata  di Marcella Andreini, edito da L’Autore Libri Firenze, p. 22]
Questa frase sull’identità, l’io e il noi, mi sembra bellissima, non trovate?

Non mancano frasi anche dure, molto forti, drammatiche, come questa:
Vedere che mio figlio mi somiglia e da lì rendermi conto che dovrà vivere l’esistenza che ho vissuto io, e rivivere me in lui, non lo potrei sopportare, il più bel gesto d’affetto nei confronti di mio figlio è di non metterlo al mondo. Non voglio qualcuno che mi somigli. [Testo tratto da Volevo solo essere adorata  di Marcella Andreini, edito da L’Autore Libri Firenze, p. 34]
Ovviamente una frase va letta nel suo contesto e detta così sembra proprio tragica per il futuro del mondo (e  anche mio, perché se nessuno fa più bambini poi io a chi insegnerò una volta diventata insegnante?), ma è interessante nel complesso del libro, fidatevi!

Ora una saggia verità.
‘È difficile, guardando il volto di una donna, capire dove sta andando o cosa sta lasciando, una donna non è mai dove la vedi.’ [Testo tratto da Volevo solo essere adorata  di Marcella Andreini, edito da L’Autore Libri Firenze, p. 40]
Cari uomini tutti, fatevi un bel poster con questa frase e mettetelo in bella vista!

Io ed Emilia abbiamo anche alcune cose in comune. Per esempio, entrambe odiamo quando ci viene chiesto di fare qualcosa solo perché lo fanno tutti!
«Io mi sposo con i jeans e non voglio invitati, né fiori o album di fotografie custoditi come reliquiari, sia chiaro fin da ora».
«Oh discorsi! Quando arriverai a quel momento ti sposerai come fanno tutti».
‘Come fanno tutti, come fanno tutti, come fanno tutti…’, ripeté a se stessa come in un incubo ossessivo, uno stillicidio da colite spastica, attacchi di gastrite, freddo, fino a che il verdetto si trasformò in dilemma: ma come fanno tutti?
[Testo tratto da Volevo solo essere adorata  di Marcella Andreini, edito da L’Autore Libri Firenze, p. 48]

La pioggia, i bambini e la luna piena la rallegravano,‘ma difficilmente queste tre cose si trovano nello stesso luogo contemporaneamente.’ Sapeva di essere destinata a un terzo di tutta la felicità possibile. [Testo tratto da Volevo solo essere adorata  di Marcella Andreini, edito da L’Autore Libri Firenze, p. 51]
E abbiamo anche gli stessi gusti!

Per chiudere questa carrellata di citazioni (forse ho esagerato, ma alcune le ho anche tagliate, fosse per me avrei trascritto il libro intero!) una piccola perla di saggezza…
Persone geneticamente serene perché dentro non hanno niente: né un’iniziativa o un tormento o una minima decisione da prendere fosse pure per il taglio dei capelli. Individui privi di personalità perché costa troppo in solitudine inventarsene una. Vuoti a perdere.
[Testo tratto da Volevo solo essere adorata  di Marcella Andreini, edito da L’Autore Libri Firenze, p. 68]

Questo libro vi condurrà attraverso dei ragionamenti logici ma anche emotivi nelle trame sottili dell’esistenza. È un libro che sembra rispondere a tante domande, invece le suscita. È un libro per chi ha voglia di interrogarsi e mettersi in discussione. È un libro che vi farà chiedere perché? di fronte a molte scene ed eventi.
Le mie domande preferite iniziano con la parola perché. Lasciamo il come agli scienziati e i chi, che cosa, quando e dove ai giornalisti che vogliono raccontare i fatti concreti. Anche se tutti (scienziati e giornalisti compresi viste le w questions) si chiedono perché?, queste domande di senso competono più agli uomini in senso generale, all’umanità tutta e forse un po’ anche agli scrittori in modo particolare.

Insomma, tutto questo e molto altro è Volevo solo essere adorata.

Volevo solo essere adorata
di Marcella Andreini
Edizione L’Autore Libri Firenze
ISBN: 88-8254-444-3

Vi ricordo che Marcella Andreini ha scritto anche Tarli senza cornice.

L’autrice sta al momento regalando alcune copie di entrambi i suoi libri. Se siete interessati, leggete il post in cui spiega come fare per ricevere questo splendido omaggio.

E buona lettura!


Aggiornamento del 01/09/2012
Se volete leggere un'altra recensione di "Volevo solo essere adorata" di Marcella Andreini, vi consiglio il bellissimo post "Carta velina intinta nella porpora" su "Inside the Obsidian Mirror"




Hanno parlato di questo articolo:





12 commenti:

  1. Romina mi è preso un infarto! In parte anche perchè il mio blog roll non mi indicava il tuo aggiornamento, quindi ero passata...come dire per il buongiorno e...infarto! Grazie davvero, non mi aspettavo ti avesse così colpito; sai il Piccoletto (non lo metto più tra virgolette, ormai è il suo nome proprio)è passato molto inosservato a suo tempo, tanto tempo fa!! E ora se ne sta qui in vetrina, che emozione! Grazie mille, ora vado a riprendermi.

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    1. Non morire, mi raccomando! Mi sentirei troppo in colpa a questo punto! Secondo me, il Piccoletto (senza virgolette, mi adeguo alle tue volontà) è passato inosservato perché la gente tende a sottovalutare i libri piccoli, soprattutto se scritti da giovani esordienti (credimi, ne so qualcosa). Adesso però è tempo della sua nuova vita e di un rilancio! E auguro a te e a lui tutta la fortuna che meritate!
      Ora riprenditi, per favore.

      Certo che il blogroll ti ha giocato un brutto scherzetto...

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    2. Grazie! Però ho notato che anche i blog roll dei nostri amici virtuali non sono aggiornati, ah che scherzetto!

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    3. Ho notato anch'io... comunque ho messo un avviso su G+ e spero che qualcuno legga questa mia strana "recensione", soprattutto perché il tuo libro merita.

      Credo che la colpa dei problemi ai blogroll sia mia, perché nel pianificare i post di inizio agosto avevo fatto degli errori. Li ho poi sistemati, ma credo che blogger non abbia gradito. Mi dispiace però che sia capitato proprio con questo post!

      Almeno sei ancora viva!

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    4. Sì sono viva, non ti preoccupare per il disguido, d'altronde siamo creativi e la tecnologia a volte si prende gioco di noi, ah, ah!!

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    5. Sì, credo proprio che la tecnologia lo faccia per ripicca e un po' per dirmi "non sei in grado di gestire un blog"! Non preoccuparti, non l'ho mai ascoltata e non la ascolterò nemmeno oggi. Magari cercherò di intenerirla ricordandole che ho fatto l'ECDL! Forse un giorno saremo in buoni rapporti! Grazie.

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  2. Mi hai scritto che le recensioni non sono il tuo forte ma mi sa tanto che hai mentito sapendo di mentire. Questa è proprio una gran bella recensione.
    In linea di massima nei nostri due post mi sembra abbiamo evidenziato più o meno gli stessi concetti. Ciò devo dire che mi rincuora. E' singolare tuttavia come due persone possano essere state colpite (al punto da riportarle nel proprio post) da frasi/citazioni talmente diverse tra di loro.

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    1. Sei la prima persona che considera le mie "recensioni" delle Recensioni! Wow... in realtà leggendo molti blog che si occupano di recensioni, mi sono resa conto che i miei sono più "farfugliamenti emotivi che riguardano un libro", però mi piacciono così! Tuttavia, mi fa davvero piacere che questa recensione ti sia piaciuta.

      Metterò un link alla tua in questo post, se per te non è un problema (in caso, dimmelo, che lo tolgo).

      Abbiamo riportato solo alcune citazioni comuni e per il resto siamo andati un po' su vie diverse, ma questo libro è così bello che mi veniva voglia di copiarlo tutto nel blog come una brava amanuense informatica! Poi però Marcella mi avrebbe accusata di plagio, temo! Grazie per il bel commento!

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    2. Beh, tecnicamente né le mie né le tue sono davvero "recensioni" nel senso stretto del termine (che di norma prevedono uno scherma fisso del tipo "dati del libro - sinossi - commento - voto"). Il termine farfugliamenti è decisamente più azzeccato ma a me piace così. Amo immensamente farfugliare. E preferisco nettamente i farfugliamenti degli altri alle fredde recensioni. Grazie per il link =^_^=

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    3. Io penso sempre che le "recensioni in senso stretto" le deve fare chi sa farle. Se provassi io a scrivere oggettivamente il valore di un libro, non ne sarei capace. Per me un libro ha un'anima e io racconto l'incontro tra l'anima del libro e la mia. Questo so fare e questo faccio. Forse è così anche per te. Dato che condividiamo questa passione per i "farfugliamenti" (comunque il termine era riferito a me non a te e poi per me non è una cosa negativa) andremo d'accordo!
      Grazie a te per il bel post!

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    4. I tuoi "farfugliamenti" assomigliano molto alle mie "idee bislacche" (così come ho definito le parole usate nel mio post).
      Si, andremo d'accordo.

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    5. Perfetto! Tornerò a trovarti sul tuo blog: ho visto dei post davvero belli!

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