Eccomi giunta all’ultimo post
del programma Scrivere nel 2013 che segue i post
di Daniele Imperi, il blogger di Penna blu.
Sono un po’ (espressione
gentile per dire davvero) in ritardo,
ma mi sembra doveroso tirare le fila e chiudere il discorso.
La mia
condizione attuale
Daniele nel suo post parla della sicurezza dell’isola. Finché non si fa nulla dopotutto non
si può sbagliare, no? E poi non si può fallire se non si tenta. La rinuncia è
di per sé la strategia che non ci fa mettere in gioco e quindi non ci vede mai
sconfitti. Non ci vede però nemmeno mai vincitori ed è questo il problema. Bisogna sapere rischiare e avere il
coraggio di tentare anche solo per sbagliare e imparare qualcosa dai propri
errori. Certo, a volte la tranquillità dell’isola fa venir voglia di
restarsene lì, ma di fatto è meglio cercare di costruire una zattera e sfidare
la tempesta. Meglio un rimpianto che un
rimorso dice la saggezza popolare. Be’, in realtà sarebbe meglio non avere
entrambi, ma se proprio si deve scegliere… sì, meglio un rimpianto.
E per il viaggio, Daniele consiglia sincerità, umiltà e autocontrollo… ottimi ingredienti! Mi sa
che non ho tutti e tre o non tutti contemporaneamente, quindi si vedrà… ahahah!
Accetto il mio
status
Sì, sono una
scrittrice.
Sì, sogno un giorno di poterlo fare in maniera
professionale (non sogno di mantenermi con quello, però magari di avanzare un
pochino sì).
Sì, so che c’è ancora tanto da fare.
Sì, sto
facendo tanto.
E sì, non sto
facendo abbastanza.
Costruisco le
basi del mio io-scrittrice
Ora commento alcuni punti del post di Daniele che ha
inserito alcune interessanti regole che vi consiglio di andare a leggere.
- La comprensione del lettore. La paura di non essere capita ogni tanto mi viene, quella di essere criticata no, spero sempre in qualche critica costruttiva che mi possa far migliorare. S’incassa il colpo e se ne fa tesoro. E che fare dei commenti gratuitamente meschini e non circostanziati? A volte capitano anche quelli… be’, da quelli si impara ad avere spalle larghe e a rialzarsi più in fretta. La cosa importante è raggiungere i lettori e consentire a loro di dire ciò che pensano di ciò che scrivo.
- Scrivere ogni giorno è la mia ricompensa. Oh, sarebbe un bel sogno, ma al momento non è proprio fattibile per troppi altri impegni che non posso rimandare. Comunque sarebbe una grandiosa ricompensa!
- I cambiamenti nella mia scrittura. Questo programma mi ha fatta scontrare con tanti limiti, con tanti posticipi, con tanti conflitti tra varie priorità nella mia vita. Sì, devo cambiare nella scrittura e non solo. Lavori in corso, gente.
- I lettori sono ciò che mi manca. Qualcuno l’ho trovato grazie al blog e altri spero di incontrarli strada facendo. Spero il più possibile obiettivi e disposti a dirmi dove sbaglio così che io possa correggermi. Insomma, lettori pistini (pignoli) fatevi avanti!
- Socializzo la mia scrittura. Il tempo dei caffè letterari è finito, ma ci sono blog, forum, iniziative… e in questo caso si può proprio dire che sono un po’ ovunque da brava zizzania!
Rendi effettivi i
tuoi miglioramenti
Come al solito vi rimando all’interessante post di Daniele Imperi che
su Penna blu ha poi ispirato questo mio: Rendi effettivi i tuoi miglioramenti. Ci sono davvero spunti interessanti,
quindi date un’occhiata.
Conclusione
Con ciò si chiude il programma Scrivere nel 2013, ma di certo le domande che sono nate da
questa serie di post saranno ulteriore
motivo di riflessione, perché il cammino per diventare scrittrice è ancora
lungo e, anzi, spero di continuare a fare passi avanti senza fermarmi mai. Non
c’è un punto di arrivo, c’è solo l’importanza di un viaggio che spero di fare
con voi lettori e compagni scrittori al mio fianco.
Un sentito ringraziamento a Daniele Imperi per
l’interessante programma.
Mi fa piacere che sei riuscita a completare gli esercizi :)
RispondiEliminaNon hai imbrogliato, vero? :P
Ho dimenticato qualcosa? Perché non mi stupirebbe... ultimamente ho troppi pensieri.
EliminaIn caso fammi sapere, così rimedio.
La cosa che mi stupisce è che riesci ad affrontare sempre tutti i temi proposti da Daniele, senza tralasciarne mai uno, ma in modo personale. Proprio come la prima della classe!
RispondiEliminaP.S. Il mio era un complimento. Perché è vero che purtroppo, ultimamente si tende a dare un'accezione negativa a questa definizione...
RispondiEliminaGrazie, Kinsy! Troppo buona!
Elimina"Prima della classe" non è una cosa negativa... per quello c'è il termine "secchiona"!
Be', comunque non credo di esserlo... ho consegnato il compito molto in ritardo questa volta! Ahahah!