Come vi ho annunciato ieri nel post della rubrica Una parola al mese dedicato alla parola
di dicembre che è vellicare, apro
questo post in cui potete postare i vostri racconti di massimo 200 caratteri
contenenti la parola del mese.
Menzogne
Scoppiò in lacrime: non poteva tollerare che lui l'avesse lasciata. Le sembrava di sentire ancora le sue mani vellicarle il viso in carezze dietro alle quali ora cercava tracce delle sue menzogne.
Vi ricordo di postarli
in modo anonimo ed entro il
22 dicembre, poi il 23 ci sarà un post con il vincitore che avrà il
diritto di scegliere la parola di gennaio tra quelle di un mio elenco o di
proporne un’altra con certe caratteristiche (sempre se a gennaio ripartirà
l'iniziativa, altrimenti proporrò un premio alternativo, promesso).
Come il mese scorso, propongo un premio supplementare. Il premio per l'autore o l'autrice del
racconto vincitore sarà un mio editing gratuito la cui lunghezza
dipenderà dal numero dei partecipanti. Ogni
partecipante porterà al vincitore una cartella di editing (1.800 battute)
gratuito. Non ogni racconto, ma ogni partecipante, quindi alla fine
sarà necessario che tutti si palesino, altrimenti non posso fare il conteggio
(chi non vuole palesarsi può scrivermi una mail). Spero che ciò aiuti
l'iniziativa anche questo mese (quello scorso pare aver funzionato).
Insomma, date un’occhiata la post su vellicare e, se vi va, sostenete
l’iniziativa con un raccontino! E vi ricordo che potete scrivere anche un post
con questa parola e segnalarlo per aderire.
Grazie a tutti!
E, mi raccomando, fate i bravi.
Elenco dei racconti partecipanti
Senza titolo (01)
Quelle parole mi vellicavano il cuore, portandomi sorrisi e lacrime. Ma tutti amari, poiché esse non erano più rivolte a me.
Senza titolo (02)
L’erba mi vellicava i piedi in maniera tanto gentile che sembrava di camminare su un morbido tappeto… almeno fino a che un insetto non mi ha punto, disperdendo la magia e facendomi un gran male!
Senza titolo (03)
Narciso vellicato dall'idea del Luna Park, si divertì un mondo nel labirinto degli specchi.
Senza titolo (04)
Lo vellicava l'idea di lei, così diversa, così sofisticata anche se sentiva che la loro storia non sarebbe durata a lungo.
Senza titolo (05)
Lo vellicava quella meravigliosa primavera con le sue chiazze di purpureo inchiostro sul verde dei prati
Senza titolo (06)
Vellicare, solleticare, stuzzicare... Verbi che per me non significano più nulla. Da quell'incidente niente sento sulla mia pelle, né in bene né in male.
Senza titolo (07)
Il giramondo fermo non può stare, vellicato dall'idea di luoghi sempre nuovi da scoprire.
Senza titolo (08) [Racconto fuori concorso, arrivato dopo la scadenza]
Mi vellica il ricordo di te, di quei grandi occhi verdi, di quei riccioli ribelli.
Hanno parlato di questo articolo:
E, mi raccomando, fate i bravi.
Elenco dei racconti partecipanti
Senza titolo (01)
Quelle parole mi vellicavano il cuore, portandomi sorrisi e lacrime. Ma tutti amari, poiché esse non erano più rivolte a me.
Senza titolo (02)
L’erba mi vellicava i piedi in maniera tanto gentile che sembrava di camminare su un morbido tappeto… almeno fino a che un insetto non mi ha punto, disperdendo la magia e facendomi un gran male!
Senza titolo (03)
Narciso vellicato dall'idea del Luna Park, si divertì un mondo nel labirinto degli specchi.
Senza titolo (04)
Lo vellicava l'idea di lei, così diversa, così sofisticata anche se sentiva che la loro storia non sarebbe durata a lungo.
Senza titolo (05)
Lo vellicava quella meravigliosa primavera con le sue chiazze di purpureo inchiostro sul verde dei prati
Senza titolo (06)
Vellicare, solleticare, stuzzicare... Verbi che per me non significano più nulla. Da quell'incidente niente sento sulla mia pelle, né in bene né in male.
Senza titolo (07)
Il giramondo fermo non può stare, vellicato dall'idea di luoghi sempre nuovi da scoprire.
Senza titolo (08) [Racconto fuori concorso, arrivato dopo la scadenza]
Mi vellica il ricordo di te, di quei grandi occhi verdi, di quei riccioli ribelli.
Hanno parlato di questo articolo:
Quelle parole mi vellicavano il cuore, portandomi sorrisi e lacrime. Ma tutti amari, poiché esse non erano più rivolte a me.
RispondiEliminaTriste...
EliminaGrazie per aver inaugurato il concorso.
L’erba mi vellicava i piedi in maniera tanto gentile che sembrava di camminare su un morbido tappeto… almeno fino a che un insetto non mi ha punto, disperdendo la magia e facendomi un gran male!
RispondiEliminaAhi! Bisogna sempre fare attenzione quando si cammina a piedi nudi. Grazie per il racconto.
EliminaNarciso vellicato dall'idea del Luna Park, si divertì un mondo nel labirinto degli specchi.
RispondiEliminaAlmeno un racconto su Narciso c'è ogni mese!
EliminaSono sicura che si divertirà un sacco in quel labirinto.
Grazie per la partecipazione.
Lo vellicava l'idea di lei, così diversa, così sofisticata anche se sentiva che la loro storia non sarebbe durata a lungo.
RispondiEliminaMa gli opposti si attraggono, no? Speriamo che duri!
EliminaGrazie per il racconto.
Lo vellicava quella meravigliosa primavera con le sue chiazze di purpureo inchiostro sul verde dei prati
RispondiEliminaLa primavera sembra così lontana... bello ritrovarla in un racconto!
EliminaGrazie per l'invio!
Vellicare, solleticare, stuzzicare... Verbi che per me non significano più nulla. Da quell'incidente niente sento sulla mia pelle, né in bene né in male.
RispondiEliminaMolto, molto triste...
EliminaGrazie per il racconto.
Il giramondo fermo non può stare, vellicato dall'idea di luoghi sempre nuovi da scoprire.
RispondiEliminaEh, del resto un giramondo deve girare il mondo!
EliminaGrazie.
Mi vellica il ricordo di te, di quei grandi occhi verdi, di quei riccioli ribelli.
RispondiEliminaMi dispiace, ma il concorso è scaduto e oggi sono già stati proclamati i vincitori. Aggiungo comunque il tuo al post. Grazie comunque.
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