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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

giovedì 10 aprile 2014

Scrivere per il teatro

Scrivere per il teatro: dal testo narrativo alla partitura teatrale.

Come ormai sapete, ho smesso di scrivere narrativa e ho già parlato in un post delle cose che invece continuo a scrivere, ricordate? Bene, oggi voglio parlarvi di una nuova avventura in cui sono incappata un po' per caso e un po' per fortuna: la scrittura teatrale.


La passione per il teatro
Ho sempre amato il teatro. Andare a vedere uno spettacolo mi mette sempre un grande entusiasmo e da sempre sogno di poter recitare in un vero spettacolo. Se un tempo a trattenermi era un po' di sana vergogna, negli anni l'ho di certo smarrita. Parlare in pubblico mi è più semplice che ordinare un caffè al bar. Il problema era e resta la memoria, perché studiare a memoria è una delle cose che meno sopporto al mondo. Per questo tutte le cose teatrali che ho fatto finora si sono basate sull'improvvisazione o al più su canovacci, ma ora è tempo di cambiare le cose.

L'occasione
Nonostante la mia passione per il teatro, ho sempre cercato di stare lontana da quel mondo, non so perché, forse proprio per evitare il problema dell'imparare a memoria. Poi ricevo un invito e ci casco con tutte le scarpe. L'anno scorso ho organizzato assieme a un gruppo di compaesani un brevissimo concerto con parodie di canzoni dei tempi dei figli dei fiori e quest'anno, con lo stesso gruppo, sto organizzando uno spettacolo! Ebbene sì. Della trama non posso dirvi niente, ma io e uno dei miei cugini abbiamo già scritto la partitura e devo dire che sono molto soddisfatta.
La cosa curiosa è che già quando eravamo piccini scrivevano commedie e le recitavamo e, a distanza di tanti anni, rieccoci qui. Certo, questa volta usiamo Google Drive e non dei fogli da riciclo e non siamo i soli attori di un'improvvisata compagnia, ma è davvero bello riprendere in mano i fili di qualcosa che mi dava tanta soddisfazione a quel tempo come allora. Ne avevo un bisogno disperato.

Scrivere per il teatro
Rispetto alla scrittura narrativa, quella teatrale porta a puntare quasi tutta l'attenzione sulla dimensione dialogica e riduce le altre componenti ad annotazioni e indicazioni che paiono trascurabili e invece sono molto importanti. Nel nostro caso non stiamo adattando per il teatro un testo narrativo, quindi lo stiamo pensando direttamente per essere recitato. Credo sia più facile così, ma in futuro mi piacere provare anche a fare qualche adattamento. Corro troppo? Sì, ma mi sto lasciando trasportare dall'onda che ora mi sostiene. Il periodo è stato complesso per varie ragioni ed è un bene che abbia trovato qualche cosa capace di distrarmi.

Passare dalla scrittura narrativa a quella teatrale è stato bizzarro. In un certo senso anche la rubrica Letteralmente Sparlando richiede che io scriva delle partiture, però la struttura non è quella del dialogo in sé ma dell'intervista che si potrebbe fare tranquillamente anche senza copione (se non dovessi fare io tutte le parti!).  

E poi è bellissimo scrivere qualcosa che si sa diventerà poi parola viva nel corpo di qualcuno che la renderà concreta. Certo, sarà un lavoraccio preparare gli attori, ma è una sfida che non vedo l'ora di compiere!

Recitare
Recitare mi piace da sempre e lo faccio da sempre. Sono molto teatrale anche mentre racconto o mentre discuto. Sul palco mi sono sempre trovata a mio agio nel fare letture teatrali o spettacoli per bambini, ma qui la musica è ben diversa!
La mia parte me la sono cucita addosso anche se non è per niente una parte facile. Il personaggio che devo fare ha alcune cose in comune con me e alcune totalmente in contrasto con la mia natura, quindi sarà un bell'esercizio! Se dovessi leggere la parte, non vedrei l'ora di farlo, perché sarebbe una lettura teatrale esilarante e molto espressiva, ma… riuscirò a studiarla a memoria e recitarla? Non so…

Conclusione
Scrivere per il teatro e testi ironici mi sta davvero divertendo e appassionando, come la scrittura non faceva da tempo. Forse è da qui che devo ripartire. Tanto più che non è l'unica partitura che sto scrivendo e dell'altra, molto meno strutturata e decisamente diversa vi parlerò a breve, visto che non è coperta da embargo. State in ascolto!


E voi? Avete mai scritto per il teatro o recitato? Avete dei consigli da darmi?


31 commenti:

  1. Eeh, i tempi in cui facevo parte di una compagnia teatrale! Non vedo cosa ci sia di così terribile a imparare le parti a memoria. E' come cantare una canzone: improvvvisarne il testo avrebbe poco senso, no?

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    1. Non c'è nulla di terribile nell'imparare cose a memoria... solo che la mia testa è maledettamente dura quando si tratta di fare questa attività. La cosa più strana è che invece le canzoni le imparo a memoria dopo un paio di ascolti e ne conosco tantissime. Sono uno strano soggetto, eh?
      Anche tu un attore? Bene, allora potrai darmi consigli!

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  2. Beh per quanto mi riguarda, sai benissimo a come ti posso rispondere alle tue domande finali ;)
    La difficoltà di una drammaturgia è che appunto deve essere recitata e non solo letta quindi c'è un corpo.
    Certe cose possono andare bene leggendole, ma recitandole magari capisci che sono deboli.
    Quindi chi scrive, il drammaturgo, deve anche capire che il suo testo non è qualcosa che va conservato così com'è, ma deve accettare che sarà modificato, anche distrutto (in senso lato) per essere poi ricomposto
    I tempi, i respiri... Non bisogna declamare la parte come se fossimo ancora secoli addietro (una cosa che odio vedere adesso) ma essere lì.
    Nel laboratorio che sto facendo adesso una delle cose sulle quali sono d'accordissimo è che chi fa teatro deve faticare. Non può accettare una scorciatoia, deve rischiare, deve vedere cosa c'è al di là. Poi magari non andrà bene però almeno ci hai provato.
    Inoltre "Cosa vuoi dire con quel testo?" e soprattutto "Perché vuoi dirlo?". Che cosa ti spinge?
    Un altro consiglio, è che purtroppo ho sperimentato qualche anno fa, è di non decidere le cose a tavolino.
    Spero di averti detto cose utili e... merda!!!!

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    1. Aspettavo il tuo commento proprio perché ti ho vista all'opera e io ho solo da imparare!

      La partitura ora mi piace, ma la mia paura è proprio il doverla sentire recitata da altri. Sono già certa che sarò pignolissima e stresserò tutti, perché vorrò il massimo e non ho mai disposizione gente che fa teatro, ma solo persone che hanno tanta voglia di mettersi in gioco.

      Di certo stiamo rischiando: la partitura è ironica ma anche molto pungente. Lo scopo sarà far divertire il più possibile il pubblico.

      Io sto decidendo molte cose a tavolino, ma mi conosco e alla fine l'improvvisazione sarà la mia salvezza...

      Grazie per i consigli!

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    2. E' sempre meglio stressare per dare il massimo prima che poi stressare dopo perché non lo si è dato. Sempre meglio farlo come incitazione.
      Il mettersi a gioco ci sta e anche i più grandi attori, quelli che continuano a dare emozioni, amano mettersi in gioco.
      Ci vuole sempre però un po' di disciplina se no è anarchia totale e non si combina niente.
      Può darsi che nella recitazione di qualcuno, tu senta qualcosa che magari non avevi pensato bene prima. Non bisogna essere troppo attaccati alla drammaturgia. Se qualcosa la modifica e senti che va bene, allora via con il cambiamento. Inoltre pensare sempre al pubblico. Come devo essere girata? Come riesco a raggiungerlo meglio? Un attore non recita mai solo per stesso. Nella drammaturgia poi spesso tra parentesi e in corsivo ci sono delle indicazioni prima della parte sul come dirla, ma sono appunto indicazioni. L'importante è sentire il respiro e il corpo attivo. Gesti decisi e puliti (quelli molli sono da evitare assolutamente), voce piena (che non necessariamente deve essere urlata) e presenza attiva. Anche se state facendo come un gioco, richiedete un attimo di serietà. Dopotutto anche tra i bambini, mentre giocano, c'è un po' di serietà. Per il resto sentitevi liberi di sperimentare e non abbiate paura ;)
      P.S.: Ovviamente sono curiosissima di sapere come è venuto fuori. Tienimi informata. Ci tengo :D

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    3. Io credo fermamente che giocare sia una cosa seria! E lo è anche in questo caso. Di certo sarò disposta ad accogliere tutte le possibili varianti e possibilità, ma solo in funzione di un miglioramento.
      Il 17 ci troviamo tutti insieme per leggere la bozza del copione e vedere cosa modificare in base alle idee di tutto lo staff, quindi è ancora tutto uno work in progress. Lo spettacolo sarà a metà settembre, quindi c'è tempo! Ti aggiorno molto volentieri!

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  3. Consigli non te ne posso dare, salvo quello - scontato - di proseguire su questa strada se ti da soddisfazione.
    Non mi riferisco al solo scrivere, ma anche al recitare. Io non lo farei mai perché ho una voce orrenda, ma tu hai hai una bella voce, molto intonata, e puoi sicuramente permettertelo. La memoria... mettila alla prova e vedrai che non ti deluderà ;-)
    Per rispondere all'altra domanda: sì, ho scritto un brevissimo testo teatrale e un frammento ispirato alla commedia dell'arte settecentesca, ma in realtà entrambi sono diventati narrativa, nel senso che li ho inseriti - con scopo funzionale - all'interno di due racconti.

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    1. Si tratta di qualcosa che ho sempre avuto dentro e non ho mai buttato fuori, se non in maniera più blanda con letture teatrali e spettacoli per bambini. Ora sono successe troppe cose nella mia vita, troppi sogni andati in frantumi e non mi importa più cosa potrebbe pensare la gente se combino un pasticcio... non so se sono all'altezza del compito, ma di certo farò il massimo!

      Invece che fare un adattamento teatrale da un racconto hai fatto un racconto partendo da una partitura teatrale! Interessante!

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  4. Credo che tutto ciò che si vive con passione porti sempre buoni risultati, tu poi hai la marcia in più dell'ironia e son sicura che ne viene fuori sempre un "capolavoro".

    Da piccola ho giocato a dar voce alle guarattelle e nella mia famiglia c'è chi ne ha fatto una professione, tanto da essere nominato ambasciatore nel mondo della maschera di Pulcinella (bello di zia!!! Che poi è pure "nu bell guaglione o' vero") :D

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    1. Bisogna sempre lasciarsi appassionare dalle cose che si fanno e, in questo periodo densissimo di studio e lavoro, mi serviva proprio qualcosa da fare solo per il gusto di farlo.

      Caspiterina! E bravo il bel nipote!

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    2. Romina, e` la fatica dell'ultimo sprint prina di raggiungere il traguardo di una nuova partenza, sara` sicuramente un successo, lo so io ma lo sai anche tu! :)

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    3. Ah, no, io non lo so, però, se lo sai tu, mi fido!

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  5. Ho scritto qualcosina per brevi sketch recitati, anche se prima o poi vorrei cimentarmi con una recita vera e propria (magari natalizia, ovviamente mozziana :p)

    Moz-

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    1. Io ho fatto spettacoli natalizi per bambini, quindi se ti serve una folletta sbadata con le trecce o una stellina parlante sai dove trovarne una!

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  6. Che bello! Questa tua nuova idea mi piace moltissimo, ovviamente!
    Ho provato anch'io a scrivere qualcosa per il teatro, ma il testo non è mai stato finito e non è nemmeno mai andato in scena. Per il momento, mi concentro sull'interpretazione, poi magari verrà anche il momento della scrittura.
    Scrivere per il teatro è difficile perché non è un testo che deve essere letto. Leggere il copione e vedere lo spettacolo sono due cose totalmente diverse. Un testo può essere molto bello, ma non avere una resa scenica adeguata, quindi credo che in fase di regia siano sempre necessari degli aggiustamenti. Anche perché è difficile immaginare, mentre si scrive, come si svolgerà effettivamente la scena.
    In bocca al lupo per il tuo nuovo lavoro! Se hai bisogno di consigli, per quel poco che io posso insegnare, chiedi pure... Potresti suggerirmi nuovi argomenti da trattare, e io ha sempre bisogno di nuove idee. :)

    P.S. Se posso farmi un po' di pubblicità, nel mio blog trovi dei consigli per imparare a memoria il copione ;)

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    1. Ogni suggerimento o consiglio è sempre ben accetto, a maggior ragione in questo territorio per me nuovo! Sono assolutamente certa che al primo reading della bozza del copione (che sarà tra pochi giorni!) ci saranno tante cose da sconvolgere e adattare. Speriamo bene!

      Il post sull'imparare a memoria il copione l'avevo letto in tempi non sospetti, ora mi sa che dovrò tornare a studiarlo con maggiore attenzione.

      Grazie mille!

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  7. Sono davvero contenta che tu abbia trovato quel che cercavi buttandoti in questa nuova attività :) In bocca al lupo per tutto!

    Recitare può avere un effetto catartico e immagino che occuparsi anche del testo possa essere molto interessante, quindi spero che parlerai ancora degli sviluppi di questo progetto :)

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    1. Non so se ho trovato quello che cercavo, ma qualcosa ho trovato e ora vedrò dove mi condurrà.

      Il reading è stato rimandato, ma vi terrò aggiornati, quando ci saranno sviluppi. Grazie per l'interessamento!

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  8. Oooh, è bellissimo leggere questa cosa! :D Grande Romina, e in bocca al lupo!
    Non posso darti una mano, perché una volta provai a scriverne uno (che girovaga come un fantasma nel mio blog), ma fu un esperimento vero e proprio che non sono nemmeno sicura si possa definire testo teatrale, oltre tutto il resto. xD Tu prova e vedrai quando sarà il momento! ;)

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    1. Credo di non aver letto il tuo. Rimedierò presto.

      La prima bozza è già pronta. Il 9 maggio ci sarà la lettura con gli attori. Speriamo bene!

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  9. Conosco poco il teatro, poco che superi la caduta dell'Impero Romano. Sono contento che abbia trovato questo nuovo sbocco per la tua inarrestabile creatività.
    Io una volta ho fatto Laerte e del piccolo porcellino in un musical, entrambi alle medie. Non una grande carriera come attore! ^^

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    1. Una carriera visibile al pubblico più lunga della mia, mi sa! Se erano musical, cantavi anche?

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    2. Ripassati la parte perché voglio un live al più presto, sappilo!

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    3. Non è più nelle mie corde...

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    4. Puoi cantare anche un'ottava sotto, non sarò troppo esigente.

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    5. ... e comunque non canto. :P
      Fra parentesi, mi sono ricordato che la fiaba era un altra: quella dei tre orsi. Sempre tre erano...

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    6. Uff... neanche se faccio una faccina triste?
      E poi meglio i tre orsi, visto che io sono un orso!

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  10. Ciao, Romina. Sto proprio preparando delle lezioni, un seminario breve su scrittura e teatro... Sono solo all'inizio... vedremo... E sono molto impegnata ( anche con due libri in preparazione) tanto che riesco a malapena a postare sui miei blog (ma è solo per un periodo...). Sono contenta per il tuo nuovo impegno e spero ti dia soddisfazione.

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    1. Anche tu sempre con mille cosa per la testa, eh? Grazie e in bocca al lupo anche a te per tutto!

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