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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

sabato 17 ottobre 2015

"I tre tizi della barzelletta": il mio monologo recitato da Elisa Elena Carollo

Oggi piccolo post a sorpresa per presentarvi una bella iniziativa del blog DramaQueen di Elisa Elena Carollo.

Io qui di seguito vi propongo uno dei tre video: I tre tizi della barzelletta, perché il testo l'ho scritto io e lei ha deciso di selezionarlo con la seguente motivazione:

La commedia è la grande assente di questa edizione del concorso, quindi ho pensato di includere anche questo monologo che ha un tono più leggero e divertente.Fino ad un certo punto, perché la "barzelletta" si conclude ricordandoci che, oltre ai luoghi comuni sulla nazionalità, siamo tutti uguali. Concetto che, purtroppo, si adatta bene ai problemi d'attualità...

Ecco qui il video:



Non ero per niente convinta di questo testo, quando l'ho mandato, e tuttora sono certa che dei tre sia il meno bello, nonostante l'ottima recitazione di Elisa.
Comunque, se volete, potete votare il vostro preferito: avete tempo fino al 31 ottobre 2015!
E, se passate sul suo blog anche solo per lasciare un commento sui suoi lavori, sono sicura che le farete molto piacere!

Per concludere riporto il testo del monologo del video, per chi volesse poi rileggerselo, e il testo dell'altro monologo che ho presentato al concorso e non si è classificato tra i tre finalisti. Sono due testi molto diversi perché ho scelto di scriverne uno ironico e uno drammatico. 
  
I tre tizi della barzelletta
[Tono concitato] Aspetta. Aspetta un secondo. Ti racconto una barzelletta!
Allora, c'erano un russo, un americano e un… un… mi pare fosse un francese. Sì, era un francese.
Allora, dicevamo, c'erano un russo, un americano e un francese. No, aspetta, era un portoghese. Sì, decisamente.
Quindi, c'erano un russo, un americano e un portoghese. Ah, no, ecco cosa non mi tornava! Il portoghese c'era, ma non l'americano! Era uno svizzero!
Aspetta, mi sono un po' persa… sì, c'erano un russo, uno svizzero e un portoghese…
Non fare quella faccia! Mi sono solo confusa un attimo.
Dunque, dov'ero rimasta? Ecco, ora ho perso il filo. Uff. Mi toccherà ricominciare da capo.
C'erano un russo, uno svizzero e un portoghese e…
No, niente, non mi ricordo proprio come va avanti. E poi, sai una cosa? Forse non era così importante la loro provenienza ora che ci penso.

Lasciami essere felice
[Piange mentre è al telefono, ma silenziosamente. Chi è all'altro capo non se ne accorge]
Sì, ok, ciao.
[Riattacca e i singhiozzi si fanno rumorosi, non si controlla più]
Non è giusto. Non ha il diritto di trattarmi così, dannazione!
«Smettila di incasinarmi la vita. Lasciami essere felice».
Ecco, non era poi tanto difficile da dire. Perché invece le parole mi sono morte in gola? Perché non sono stata in grado di arrabbiarmi come adesso? Ma chi voglio prendere in giro… rabbia?! La mia non è affatto rabbia. Oh, quanto vorrei essere in grado di arrabbiarmi. Ma non ne sono mai stata capace. Eppure dovrei. Dovrei saper difendere la mia felicità e le mie scelte. Dovrei impedire a chiunque, soprattutto a chi dice di volermi bene, di calpestarmi il cuore in questo modo. E invece no, niente rabbia. Solo delusione, tanta. E un senso di colpa che ricade inesorabilmente su di me, di nuovo, come spada che trafigge continuamente l'anima ma non la uccide.
Colpevole. Sempre, ai suoi occhi e… ai miei.
Come se la mia felicità in qualche modo fosse la causa di ogni suo male.
«Mi volevi infelice, dunque? E per quanto ancora? Fino a quali orrendi possibili epiloghi? Non dovresti volermi bene? Volere il mio bene? È questo il tuo modo di dimostrarlo?».
Ecco, questo avrei dovuto dirle. Ma le parole mi vengono solo ora, a telefonata conclusa. E un'altra piccola parte di me muore, sapendo che la mia felicità le causa tanto dolore. Però non posso rinunciare a essere felice. Non questa volta.



L'anno scorso i miei due testi erano entrati nella rosa degli otto finalisti e uno dei due ha vinto il concorso, se vi va di saperne di più, vi rimando al mio post sui monologhi.

Ok, ora è davvero tutto: ancora un grande grazie a Elisa per la bella iniziativa e l'ottima realizzazione!


Per vedere i tre video e votare cliccare sul banner qui sotto. 






4 commenti:

  1. Grazie per aver pubblicizzato la mia iniziativa!
    Non sono convinta che il tuo testo sia il meno bello: anzi, è sicuramente il più originale. Forse non esplicita la riflessione profonda, ma la lascia al lettore... Detto questo: vinca il migliore!

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    Risposte
    1. Grazie a te per aver gradito il mio testo e averlo interpretato così bene.
      Mi piace l'ironia però non volevo fosse un testo "vuoto" di significati.

      Elimina

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