Oggi il post è dedicato all’ultima parte della risposta della domanda “Who?”, quella che è stata la mia fonte di ispirazione per l’intera rubrica.
· Per chi scrivo?
Forse la risposta vi deluderà… Io scrivo soprattutto per me, perché solo scrivendo mi sento in pace con il mondo. Se non scrivo da molto tempo, mi sembra di impazzire, come se le parole e i personaggi rinchiusi in me non potessero aspettare per uscire e reclamassero con forza il loro diritto alla vita.
Detto così sembra una condanna, ma non lo è: scrivere mi dà forza, mi dà coraggio, mi aiuta quando ho bisogno di sfogarmi e quando sento di dover essere creativa. È come una “vocazione”, una chiamata a cui ho sentito il bisogno di rispondere, quando ho smesso di fingere di non essere una scrittrice e ho cominciato a “confessarlo”. Sì, confessarlo… perché non è facile da dire, soprattutto quando ancora non hai pubblicato niente o devi faticare per vendere qualche copia del tuo libro o devi contattare le case editrici che ti rispondono spesso con frasi fatte.
Detto così sembra una condanna, ma non lo è: scrivere mi dà forza, mi dà coraggio, mi aiuta quando ho bisogno di sfogarmi e quando sento di dover essere creativa. È come una “vocazione”, una chiamata a cui ho sentito il bisogno di rispondere, quando ho smesso di fingere di non essere una scrittrice e ho cominciato a “confessarlo”. Sì, confessarlo… perché non è facile da dire, soprattutto quando ancora non hai pubblicato niente o devi faticare per vendere qualche copia del tuo libro o devi contattare le case editrici che ti rispondono spesso con frasi fatte.
Non è vero, però, che scrivo soltanto per me. La fase più creativa e più impulsiva è sicuramente un regalo che faccio a me stessa, ma tutte le fasi successive di stesura e rifinitura (rilettura, correzione degli errori, sostituzione di una parola con un’altra più adatta, riformulazioni di periodi, modifiche della punteggiatura, …) e le procedure di pubblicazione e vendita le faccio per il “mio” pubblico, per quelli che ogni tanto mi chiedono: “Quando esce il tuo prossimo libro?” e anche per quelli che non mi conoscono ancora. Per comunicare, per condividere, per crescere come autrice, ecco perché scrivo libri. Potrei dire che scrivo per me, ma pubblico per gli altri.
Scrivere in questo blog, invece, non è come scrivere un libro e mi provoca strane emozioni: da una parte sento di poter così condividere i miei pensieri con chiunque nel mondo e dall’altra mi sembra di parlare da sola, di scrivere senza che nessuno poi mi legga, ma spero di sbagliarmi.
Ciao Romina!
RispondiEliminaMi sono svegliata presto stamattina e ho trovato il tuo post, così ho cliccato e... ed eccomi qui a leggerti dall'inizio, cosa che mi ero ripromessa di fare da tempo.
Le tue parole fanno eco ai miei pensieri. Anche per me scrivere è una necessità, uno sfogo creativo e liberatorio. Alla fine mi hai strappato un sorriso: no, non parli da sola, c'è sempre qualcuno che legge! ^_^
Buona giornata!
Ciao Cris!
EliminaSei proprio gentile! Leggere il blog dall'inizio sarà una grande impresa! Spero che troverai qualcosa di tuo interesse.
P.S. Ai tempi del postero qui a scrivere da sola, mi sa!
Certo che è di mio interesse!
EliminaAnzi, se proprio devo dirla tutta, mi ha fatto venir voglia di aprire un blog sulla scrittura! ^_^
(...che poi, in realtà, era un po' l'idea originale del mio blogghettino. Ho scoperto, però, di aver quasi timore di parlare degli argomenti che mi piacciono di più, infatti mi è capitato di relegarli solo a poche righe. Forse ho timore di confrontarmi con essi, chissà!)
Ci leggiamo, ciao! ^_^
Oh, grazie...
EliminaGestire più blog contemporaneamente può non essere semplice. Io non ce la farei, per questo qui parlo non solo di scrittura ma anche di altro qualche volta.
Magari comincia con delle rubriche sulla scrittura nel blog che già hai e poi vedi come proseguire.
E in futuro chissà!