Oggi è tempo di passare alla seconda domanda: “What?”. Anche questa domanda, come la precedente e le successive, verrà divisa in più post per evitare di annoiarvi con discorsi troppo lunghi. Oggi risponderò alla domanda “che cosa scrivo?” per poi passare, nei prossimi giorni, a “che cosa volevo?” e “che cosa voglio?”.
· Che cosa scrivo?
Io scrivo praticamente di tutto perché mi piace sperimentare e cercare di estendere i miei limiti. Ho cominciato da bambina prevalentemente con poesie (che scrivo tuttora) e perfino canzoni, poi sono passata a racconti e romanzi brevi per anni e anni.
Risultato? Qualche poesia pubblicata in antologie di concorsi e alcune lettere di rifiuto delle case editrici per i miei romanzi (in realtà solo per il terzo, l’unico che ho avuto il coraggio di spedire). Così va la vita… o almeno la mia.
Risultato? Qualche poesia pubblicata in antologie di concorsi e alcune lettere di rifiuto delle case editrici per i miei romanzi (in realtà solo per il terzo, l’unico che ho avuto il coraggio di spedire). Così va la vita… o almeno la mia.
Nonostante tutto non mi sono mai arresa, continuando a sperimentare e provare generi diversi, stili diversi, personaggi diversi.
Da pochi anni ho cominciato a scrivere fiabe. Tutto è iniziato per gioco, quando inventavo favole per mia nipote e poi le scrivevo per ricordarmele quando le voleva risentire. Dopo averne scritte dieci mi è venuta voglia di pubblicarle in un libro che alla fine poi ne ha raccolte venti. Così è nato “Voliamo Insieme con la Fantasia”. Il libro per bambini “La mia amica Clorinda” mi è poi venuto quasi naturale per la voglia di sperimentare una favola più lunga e complessa e per continuare il filone fantastico che mi permetteva di scrivere per i bambini.
E in futuro? Beh… il mio prossimo libro è quasi pronto, spero di potervelo presto annunciare!
E poi? Chissà... spero solo di non fermarmi mai!
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