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Se non mi trovate qui...

Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

martedì 6 marzo 2012

Una semplice tecnica per migliorare gli articoli sul tuo blog - guest post di Stefano Mini

Avete visto il titolo e avete pensato: ma proprio tu ci parli di questo?! E, infatti, sarebbe stato un po’ strano. Il post di oggi poi parla di capacità di sintesi, di togliere il superfluo ecc. ecc. sicuramente non può essere mio. Infatti non lo è. Questo è il secondo guest post ospitato qui sul mio blog, questa volta il graditissimo ospite è Stefano Mini del blog Mindcheats – Trucchi per svegliare la mente 
Sono davvero felice del suo post perché offre un punto di vista interessante e originale e credo potrà essere utile a molti voi cari amici blogger, ma ora sto zitta e lascio a lui la parola, non prima però di averlo ringraziato ancora sentitamente un’ultima volta. Grazie Stefano!

Una semplice tecnica per migliorare gli articoli sul tuo blog
Di fronte a te, non c'è che un foglio bianco e il cursore che lampeggia a inizio pagina.

Metti le dita sulla tastiera e rifletti per qualche secondo sulla prima, importantissima frase del tuo articolo. Batti i primi caratteri, poi non sei soddisfatto e cancelli tutto.

Finalmente cominci, dapprima lentamente, poi con sempre più idee che ti frullano per la testa. Ti fermi qualche secondo a pensare alla sintassi, ma ormai nulla ti può più fermare: fra un'ora sarai pronto a premere quel bottone "pubblica" sul tuo blog.

Intanto i pensieri si accavallano nella tua mente, e hai la piacevole sensazione che quello che stai scrivendo sarà un articolo lungo e pieno di informazioni. Sei stato previdente, hai fatto i compiti e hai già sotto mano un elenco puntato con gli argomenti che andrai a toccare nel tuo testo.

Questo è ciò che dovrebbe accadere.

In realtà, per i blogger e i giornalisti in erba, la realtà non è proprio così. Sono sempre perseguitati dal pensiero che non sapranno cosa scrivere dopo quella frase, che il loro articolo sarà troppo corto. E ancora peggio, credono che sia la lunghezza il parametro per valutare la qualità di un post.

In questo guest post voglio parlare a tutti quei blogger e amministratori di siti che fanno fatica a produrre contenuto di qualità, sia come forma che come sostanza. Lo farò spiegandoti come puoi utilizzare una semplice tecnica per rendere i tuoi post più scorrevoli e belli da leggere.

Ma anche tutti gli altri scrittori dovrebbero leggere quanto sto per scrivere. In special modo quelli che si trovano cronicamente a corto di idee. Perché? Te lo spiego fra un secondo...

Lunghezza e qualità
Gli autori con poca esperienza spesso credono che un post, per essere di qualità, debba essere lungo almeno mille parole.

Sei anche tu fra questi e fai fatica a produrre un muro di testo del genere? Bene, allora ti do una bella notizia: hai invertito il rapporti di causa-effetto (se mi passi il gergo da economista).

In poche parole non sono gli articoli lunghi ad essere di qualità, ma sono gli articoli di qualità ad essere lunghi. Ok, e qual è la differenza? Fra le tante, quella che interessa a te è: se allunghi un tuo scritto con frasi che non aggiungono niente all'argomento di discussione, allora non aumenterai la qualità. Un post da 600 parole può essere tranquillamente più bello di uno da 1200, per dire.

Qual è il grande risvolto pratico? Tu devi puntare ad ottenere la massima qualità del tuo articolo, non la massima lunghezza. E che c'è di male a ricercare tutti e due, ti starai chiedendo? Forse lo stai già facendo, ma le due cose non vanno d'accordo.

Per farti capire, facciamo un esempio fittizio. Mettiamo che hai la tua idea da esporre, e considerando tutto sei in grado di esprimerlo in 850 parole. Ma se tu sei convinto di dover raggiungere la soglia psicologica delle 1000 parole, inizierai ad allungare il brodo con frasi inutili.

È come aggiungere acqua minerale ad un buon bicchiere di vino.


Una semplice strategia per diventare uno scrittore migliore
Al tuo lettore non interessa la lunghezza di un articolo. O meglio, non saranno quelle 150 parole a fare la differenza fra la mediocrità e il capolavoro. Ciò che veramente interessa a chi ti legge è la qualità, le sensazioni che prova mentre scorre con gli occhi da una riga all'altra del tuo blolg. È su quello che ti devi concentrare.

Per farlo ti servirà allenamento. Probabilmente scrivi già da un po', e le brutte abitudini sono difficili da sradicare. In media ci si mette un mese per cambiare un'abitudine radicata, se ci si applica ogni giorno. È il tempo che richiede il cervello per adattarsi ad una nuova situazione che prima considerava estranea ed eccezionale. Dopo un mese, invece, inizia ad entrare nella normalità delle cose.

Per questo ti consiglio di fare questo semplice esercizio ogni volta che scrivi un nuovo post. Fallo prima della pubblicazione, mi raccomando!
  1. Scrivi il tuo articolo senza guardare la lunghezza. Se hai il contatore di parole sott'occhio, o il numero di pagine, verrai distratto. La mente cerca continuamente dei riferimenti, e non essendocene altri valuta la qualità di quello che stai scrivendo con la lunghezza dell'articolo. Elimina questa distrazione. Niente contatori, niente distrazioni, maggiore focus sulla qualità;
  2. Appena buttata giù la prima bozza, fai una pausa. Diciamo che ci hai messo 45 minuti a scrivere quel post, è anche giusto che tu ti senta un po' stanco. In queste condizioni mentali, ti sarà difficile valutare obiettivamente il tuo nuovo pezzo. Quindi vai a far merenda e torna fra un quarto d'ora, pronto per la seconda parte!
  3. Correggi la bozza. Come faresti normalmente: cambia tutte le frasi che stonano, gli errori di battitura, spiega meglio i punti poco chiari e così via. Quello che faresti con un qualsiasi post;
  4. Ora rileggi un'altra volta. Adesso la grammatica sarà forse non perfetta, ma quanto meno accettabile. Quindi non focalizzarti sulla correzione, ma sulla... Rimozione. Pesa attentamente ogni frase, e togli tutto quello che non serve. Prendiamo due frasi di esempio: "secondo la mia opinione, sono abbastanza sicuro che quest'opera d'arte, questo dipinto che ho già ammirato in fotografia anni fa, quando andavo ancora alla mia scuola superiore, la reputo la più bella e magnifica che ci sia all'interno di questo grande, anzi grandissimo, museo" e la seconda "credo che questa sia l'opera d'arte migliore di tutto il museo." Quale suona meglio? Magari in un contesto così limitato preferisci la prima perché bucolica, ma ti immagini leggere un intero articolo pieno di parole come "assolutamente", "incredibilmente", "fantasticamente"? Uno strazio. Quindi, l'esercizio è: cancella qualsiasi parola inutile, a nessuno mancherà;
  5. Gli scrittori in erba tendono a preferire parole lunghe. Perché guadagnano qualche carattere gratis, e magari riescono a raccattare una o due righe in più per articolo. Devo proprio spiegarti perché è un'abitudine che va evitata? Quando rileggi il testo, focalizzati sulle parole lunghe e valuta se effettivamente ne hai bisogno.
Okay, sei pronto alla pubblicazione!

Il testo lungo verrà da sé
Ti stai ancora chiedendo come facciano i grandi blogger a produrre post chilometrici senza essere pesanti? Anche io. Una volta.

Poi ho capito che è tutta una questione di pratica. Con l'allenamento affinerai le tue abilità e non avrai difficoltà a tirare fuori articoli strabilianti. Il consiglio è sempre lo stesso, leggi chi è più bravo di te e impara giorno dopo giorno.

Ma all'inizio non cercare di strafare: riparti dalle basi, articoli non lunghissimi ma succosi. Per farti un esempio, vai a leggere il mio articolo su come imparare l'inglese gratis: è il mio preferito, ma non è il più lungo. Avrei potuto scriverci un intero libro su quell'argomento, ma ho preferito riassumere tutto in pochi paragrafi. E il pubblico mi ha dato ragione, visto il successo che ho avuto! ;)

Anzi, ti dirò di più: visto che sono una persona piuttosto occupata, il mio problema è che scrivo articoli troppo lunghi che mi portano via un sacco di tempo!

Conclusione
Se ti stai sforzando di creare un articolo lunghissimo, allora stai sbagliando qualcosa.

Un articolo deve essere lungo il giusto. Se è troppo corto non riuscirai a far passare il messaggio che vuoi comunicare, se è troppo prolisso il lettore si annoierà e se ne andrà dalla pagina. Ricorda che al giorno d'oggi le persone sono bombardate dalle informazioni, e non hanno tempo per stare a leggere qualsiasi cosa. Hai pochi secondi prima che un visitatore se ne vada da qualche altra parte.


In teoria economista ma in pratica barista (per scelta), Stefano Mini è un appassionato di psicologia, sociologia e crescita personale. È amministratore del blog Mindcheats.net, nel quale condivide le sue esperienze e alcuni consigli su come sfruttare meglio il cervello. Ha pubblicato il libro "Risparmiare senza rinunce", edito da Bruno Editore.

E per finire ancora un caloroso ringraziamento a Stefano Mini!
Se anche voi volete venire ospiti sul mio blog come ha fatto Stefano oggi potete trovare tutte le informazioni necessarie nella mia pagina dedicata al guest post dove c’è anche l’elenco sempre aggiornato dei miei post pubblicati in altri blog e degli ospiti che sono passati di qui!


7 commenti:

  1. Buoni consigli, la tecnica di scrittura nel blog infatti si impara piano piano a forza di scrivere.

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  2. La chimera del testo lungo miete moltissime vittime, purtroppo. Quando ho tempo di scrivere un articolo e rileggerlo dopo qualche giorno, mi accorgo sempre di parole o frasi di cui potrei fare tranquillamente a meno.

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  3. Ringrazio ancora una volta Stefano per il suo bellissimo guest post e un grazie sentito va anche a voi che avete commentato!

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  4. Secondo me molto dipende dal tipo di blog e di articolo / post. Il comportamento suggerito è certamente quello ideale in condizioni ideali. Tuttavia, quando si tratta di un semplice aggiornamento o notifica si può benissimo non rileggere neanche. Lo faccio sia sul blog della mia trasmissione che per la testata giornalistica con cui collaboro, quando si tratta di questo tipo di contenuto, e non si è mai lamentato nessuno. Peraltro io tendo a farlo quasi sempre in realtà, perché sono molto pigro e ritardatario (arrivando perfino a spedire racconti a concorsi senza averli mai riletti), però mi rendo conto quando ciò sia inappropriato e quando no. E se si va sempre di fretta come capita a me, non c'è alternativa, comunque.

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    1. Io sono sempre di corsa e studio e scrivo fino a orari folli (sono le 2.15 ora)... in ogni caso rileggo sempre almeno due volte anche un misero commentino... Comunque ti capisco, il tempo è sempre maledettamente troppo poco!

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  5. Mi trovo d'accordissimo con le riflessioni di Stefano Mini. Io non ho spesso il problema di cosa scrivere nei post perché pubblico più che altro racconti e recensioni, ma, specialmente per quanto riguarda i racconti, c'è sempre una fase di rilettura e di lavoro 'di cesello' per ottenere il miglior risultato possibile come autrice e per agevolare quanto più possibile la lettura al potenziale lettore. Spesso questa fase viene dopo aver messo il racconto da parte per qualche ora, qualche volta anche qualche giorno.

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    1. Sì, a volte è faticoso, ma poi i risultati si vedono! Io aspetto sempre qualche giorno a volte anche settimane o mesi!

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