Cari lettori, ormai lo sapete che mantengo le promesse e
oggi ne ho ben due da onorare: l’apertura di una nuova rubrica e un’intervista
a Gloria Scaioli, autrice di “La radice del Rubino”, come vi ho promesso
parlando del Festival Fantasy di San Giorgio di Mantova.
Questo post apre la rubrica “Scrittori che si
raccontano”. Si tratta di piccole interviste ad autori esordienti che a mio
avviso meritano attenzione. Se avete scritto un libro da poco potete propormi
di partecipare alla rubrica, ma solo se vi conosco per aver partecipato insieme
a qualche progetto o per via dei blog che seguo. Insomma, questo spazio non è meramente
pubblicitario, non lo faccio solo per incrementare il numero dei post e quindi
suggerisco solo autori che conosco e apprezzo (anche se magari non ho letto il
libro in questione, perché appena uscito!). In queste interviste, inoltre,
cercherò sempre di far parlare un po’ anche della fase di ricerca di un
editore, perché c’è sempre qualcosa da imparare!
Per cominciare, oggi, una breve intervista a Gloria
Scaioli, autrice dalle grandi capacità e una promessa del fantasy italiano, che
ci parla del suo libro “La radice del Rubino”, edito da Plesio Editore.
"La radice del Rubino"
Euno è l’unico che può salvare le Città Millenarie dall’ascesa del regno di Petreia, ma di lui si è persa ogni traccia da diciotto anni per volere di suo padre, il re dell’Ovest, che ha deciso di allontanarlo ancora bambino dalla sua terra. Servirà un uomo fidato per riportarlo a casa, attraverso una foresta senza luce, da Pentapoli l’operosa ad Alchemia la ricca, mentre il nemico è già sulle sue tracce. Quest’uomo è Manfredi, cacciatore di taglie costretto ogni notte a lottare contro una terribile maledizione, che controvoglia conduce con sé Duccio ed Eco, rispettivamente quasimastro e mezzamaga, il tenero micrandro Cino, la battagliera Tamiri e i gemelli Filostrato e Filocolo, che condividono ben più di quanto vorrebbero. E così le vicende di perfetti estranei si trovano legate dai fili invisibili di una profezia e minacciate dai passi silenziosi di un traditore misterioso, in un mondo in cui un rubino ha meno valore della sua radice impura.
Grazie mille, Gloria, per aver concesso l’intervista e
ora si parte!
Come ti è
venuta l'idea di scrivere questo libro?
Gloria: Come tutti
gli esordi nasce come un azzardo, qualche idea segnata su un vecchio quaderno,
scarabocchi e i primi capitoli scritti a mano e a matita (non si sa mai, magari
c’è qualcosa da correggere). Poi ho iniziato a lavorarci sul serio e le trame
sparse hanno cominciato ad annodarsi, a prendere forma. Ho abbandonato la
matita, ma il quaderno ce l’ho ancora.
Come lo
riassumeresti in 5 parole?
Gloria: Romanzo
fantasy con suggestioni mitologiche
Scegli una
frase del tuo libro e spiega perché l'hai scelta.
Gloria: “Manfredi
il cacciatore di taglie restava dal lato opposto della strada, nascosto
dall’ombra di uno spigolo di città: aspettava che il vecchio mago entrasse
nella taverna dove avevano appuntamento. I bambini, seduti sui gradini vicino
all’entrata ascoltavano la storia delle origini, perché un giorno sarebbe
toccato a loro raccontarla ad altri”
Perché ho scelto
questa frase? È la prima in cui compare il nome di Manfredi che è il
protagonista del romanzo. In più mi piace il concetto della capacità dei miti
di perdurare propagandosi da una generazione all’altra. Il gesto di raccontare
ha qualcosa di magico, una pratica antica, ma inestinguibile, connaturata
all’essenza stessa dell’uomo.
Come hai
trovato un editore?
Gloria: Ho
cercato. Soprattutto su internet, concentrandomi su quella che mi sembrava
l’opzione migliore, cioè un editore piccolo che si entusiasmasse a leggere la
mia storia come io mi sono emozionata a scriverla. Nelle varie liste che si
trovano in molti siti ho selezionato editori free che accettassero l’invio
elettronico e soprattutto che trattassero il genere a cui appartiene il mio
romanzo, cioè il fantastico. Ho evitato le case editrici molto grandi e le
agenzie letterarie. Ho deciso di spedire in diversi gruppetti di quattro o
cinque case editrici, aspettando un po’ fra un gruppo e l’altro. Quando ho
ricevuto la risposta di Plesio ho considerato la loro proposta che non
prevedeva che io spendessi denaro, mi proponeva una percentuale sul venduto
(dalla prima copia) e si impegnava a promuovere il mio lavoro. In più la casa
editrice è specializzata sul fantastico, si trova dalle mie parti e stava
arricchendo il catalogo prima di fermarsi qualche tempo per dedicarsi alla
promozione. Insomma, penso di essere stata anche fortunata.
Brevemente
cosa ne pensi dell'editoria tradizionale, dell'EAP, del selfpublishing e del
POD?
Gloria: L’EAP, per
come la vedo io, non è editoria, ma un servizio di tipografia, dove l’autore
paga per stampare un libro, solo che oltre al costo obiettivo dell’oggetto, si
paga anche un intermediario, cioè l’editore a pagamento. I libri stampati in
questo modo raramente stanno a cuore a chi li ha prodotti, dato che il prodotto
già è stato pagato, spesso non hanno attraversato una vera e propria selezione
e sono mal visti dagli addetti ai lavori. Il self publishing e il POD sono, in
sostanza, un grande potenziamento di un’ipotetica stampa domestica. Anche qui
ci finisce di tutto, perché non c’è filtro, ma almeno i costi sono contenuti e
in gran parte dei casi non c’è lo spettro dell’invenduto. Mi sembra un servizio
utile, ma per un certo tipo di stampa, magari dispense di professori che
intendono vendere ai propri alunni o pubblicazioni di diari fra amici. Per
raggiungere chi non si conosce, anche solo un numero limitato di persone, ci
vuole, secondo me, qualcosa di più. Dell’editoria tradizionale ti posso solo
rimandare alla mia risposta precedente: la mia esperienza è quella del lavoro
di un piccolo editore e per ora mi sto trovando bene.
Completa la
frase. Per me scrivere è...
Gloria: …raccontare
una storia.
Cosa rende il
tuo libro speciale?
Gloria: Ho voluto
un fantasy lontano dalle suggestioni nordiche, molto di moda attualmente.
Niente elfi o nani, ma nemmeno vampiri o mostri gotici. L’humus da cui nasce la
storia è la mitologia classica e la letteratura italiana. Penso, tra l’altro
che le due coordinate siano all’origine stessa del genere (basta pensare ad
Apuleio e Ariosto). Inoltre mi sono concentrata non solo sulle azioni, ma anche
sull’interiorità dei personaggi: i fili che muovono la vicenda sono i mutevoli
legami fra gli individui. I nomi non sono suoni inventati o scimmiottamenti di
parole anglosassoni. Magari qualcuno avrà
anche voglia di sapere cosa sono un micrandro e un cacciatore di voce…
A che pubblico
ti rivolgi?
Gloria: Non ci
sono restrizioni. Spero che possa piacere a tutti coloro che hanno sviluppato
un gusto per la lettura, non solo agli amanti del fantasy. Alla mia nonna (88
anni) è piaciuto molto: dite che è di parte?
Vuoi cogliere
l'occasione per fare dei ringraziamenti particolari?
Gloria: Ringrazio
tutti quelli che hanno letto il libro nel suo stato larvale e che hanno
contribuito al lavoro di labor limae.
E ora colgo
l’occasione io per ringraziare te, per aver inaugurato questa rubrica e per
aver presentato qui il tuo bel libro.
Ricordo a tutti che siete ancora in tempo per
partecipare alla presentazione ufficiale del libro al Festival Fantasy di SanGiorgio di Mantova il 10 giugno alle 14.30 e, ovviamente, vi invito a leggere
“La radice del Rubino”!
Sul sito di Plesio editore, nella pagina della presentazione del libro "La radice del rubino" è ora disponibile una bella anteprima tutta da scoprire!
Hanno parlato di questo articolo:
Spero di leggerne altre di interviste come queste. Avanti così! :)
RispondiEliminaDetto da te, il "re delle interviste nei blog", mi pare proprio un grande complimento! Grazie, Nick! Spero di trovare presto altri autori da intervistare. Gloria è stata davvero disponibile!
EliminaIo vado letteralmente in visibilio per il gusto di Gloria nella scelta dei nomi, l'avevo già notato per il concorso "Pirati!".
RispondiEliminaInteressante intervista, Romina.
Gloria è davvero un'autrice particolare. Ci sta dando grandi soddisfazioni!
EliminaGrazie, tengo un sacco ai nomi di personaggi e luoghi e li scelgo con molta cura ^_^
EliminaOttima questa nuova rubrica, che del resto non poteva mancare in un blog letterario. In futuro mi piacerebbe un'intervista più estesa che dia più spazio al libro ed eventualmente al background dell'autore / autrice.
RispondiEliminaAlcune domande interessanti, anche senza sforare in un campo non strettamente legato alla letteratura, potrebbero essere: altre pubblicazioni? progetti in corso? esperienze (anche negative) con altri editori?
Concordo con SX sui nomi, e visto il loro sapore greco - italiano arcaico, azzardo che un micrandro sia un piccolo uomo: forse una specie di nano.
Magari lo scoprirò leggendo, chissà...ma attenderò che sia disponibile un estratto del testo online prima di un eventuale acquisto.
Per il momento faccio le mie congratulazioni a Gloria per la pubblicazione.
Grazie per i consigli sulle domande per integrare l'intervista. Ne terrò conto la prossima volta e, se Gloria vuole, può rispondere a te qui o mandarmi un'integrazione per il post.
EliminaSpero vivamente che il libro ti piaccia!
Ciao, sì, rispondo volentieri qui di seguito. Comunque le domande di Romina sono, secondo me, molto originali e particolari e mi sembra inquadrino molto bene il romanzo.
Elimina"La radice del rubino" è il mio primo romanzo.
In alcune antologie derivate da concorsi trovate dei miei racconti. Nella maggioranza dei casi si tratta di antologie autoprodotte da siti, quindi stampate a loro spese in POD e poi vendute dai siti stessi. In altri si può trovare on-line l'e-book gratuito. Poi ci sono le due antologie edite da Limana Umanita, che qualcuno già conosce. Infine siamo alla fase editing di un racconto per un'antologia di Watson editore.
Credo che la selezione di un racconto da parte di un'antologia sia un modo per mettersi alla prova (nel momento della stesura), per vedere cosa può interessare e cosa meno (giudicando dai risultati)e infine per farsi conoscere un po' e per conoscere altri scrittori con cui confrontarsi.
Per quello che riguarda il futuro, nel contratto che ho con Plesio è prevista la pubblicazione anche di un seguito de "La radice del rubino", "Labirinto d'ambra", che l'editore ha già avuto in visione e approvato.
Un micrandro è un uomo piccolo, con un grande segreto. Mi spiace, non posso proprio dire di più, uno dei filoni della storia si basa proprio sul mistero riguardo alla natura di questi esseri.
Per l'estratto dipende dall'editore, credo che, a questo punto, uscirà in contemporanea con la presentazione al San Giorgio di Mantova fantasy.
Grazie Gloria per questa integrazione all'intervista! Che bello sapere di tutti gli altri tuoi successi! E poi c'è già in cantiere un seguito per "La radice del Rubino"! Evviva! Congratulazioni! Continua così!
EliminaInteressante intervista e interessante autrice. Congratulazioni Gloria e congratulazioni Romina per questa nuova rubrica. Ah, dimenticavo, congratulazioni anche alla nonna!
RispondiEliminaOgni tanto devo pur inventarmi qualcosa di nuovo... e conoscere Gloria è una gran fortuna! Grazie.
EliminaGrazie per le congratulazioni. Mia nonna ha un piccolo segreto: è nata il 29 febbraio e quindi compie gli anni solo una volta ogni quattro ^_^ È espertissima di Medioevo: si ricorda tutte le battaglie e le dinastie regnanti, non so proprio come faccia! Direi che i complimenti se li merita proprio :)
EliminaVolevo segnalare che è disponbile un'anteprima del libro a questa pagina
RispondiEliminahttp://www.plesioeditore.it/scheda_prodotto.php?prodotti_id=19
cliccando su "Leggi ora un'anteprima". Se vi va, fate sapere cosa ne pensate.
Brava, Gloria! Inserisco il link anche nel post, così si può cliccare direttamente, così anche i più pigri non avranno scuse! Grazie!
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