Eccoci qui con un post su
Pirandello. Lo so, ho già parlato di lui, ma a mia discolpa vi dirò che il post
precedente era sul Pirandello narratore e questo è sul Pirandello autore
teatrale! Due cose legate ma non del tutto sovrapponibili. Nello scorso post avevo
parlato de Il fu Mattia Pascal e
già avevo introdotto il tema delle maschere, ma in questo post voglio parlare
di attori e personaggi, dopotutto l’avevo
promesso al buon vecchio Luigi il giorno del suo compleanno.
Il
teatro e Pirandello
Pirandello: una vita per il teatro, nel teatro e come un
teatro.
- Per il teatro: perché ha scritto tantissimo per il teatro.
- Nel teatro: perché aveva una compagnia teatrale e dirigeva i suoi teatranti oltre che scrivere partiture.
- Come un teatro: perché la sua vita assomiglia per certi versi a una partitura teatrale, ha vissuto eventi che poi sono diventati suoi personaggi o temi. La vita assomiglia all’arte che crea oppure viceversa.
Il metateatro
Questo post deriva in gran parte dalla visione dello
spettacolo Sei personaggi in cerca d’autore. Quando andavo ancora
alle medie avevo letto il libro con la partitura teatrale, ma non è così
facile, secondo me, leggere un libro che è stato creato per essere
rappresentato, soprattutto quando ci sono scene complesse derivate, in questo
caso, dal fatto che questo dramma è uno dei primi a dedicarsi al metateatro (cioè al teatro dentro al teatro). Sulla scena,
infatti, compaiono dei personaggi che si rappresentano da soli, senza il
bisogno di attori, alla ricerca disperata di un autore che scriva la loro
storia per poi rappresentarla. Per ora sono sospesi e condannati a rivivere
incessantemente la storia delle loro vite, che, essendo un dramma, non è
decisamente allegra. L’unica scena che ricordavo bene del libro è quella della
fontana in cui uno dei personaggi (non vi dico quale per non rovinarvi la
sorpresa) annega; con mia grande sorpresa, nella rappresentazione teatrale questa
parte è presente, raccontata ma non rappresentata. Non c’è nessuna fontana sul
palco, per intenderci, eppure quella scena io l’ho immaginata mille volte,
sempre con la fontana.
Versione
consigliata
Io vi consiglio di vedere la versione teatrale che ho
visto io, in bianco e nero, con Romolo Valli e Rossella Falk. C’è anche su you tube, ma vi
consiglio di noleggiare il DVD per vederlo in modo legale e con qualità
maggiore. Io ho comprato il DVD pochi mesi fa e l’ho pagato un euro: meno di un
DVD vuoto! Era il primo DVD di una raccolta. Mi piacerebbe un giorno vedere anche una rappresentazione moderna
direttamente a teatro… chissà!
Personaggi
e attori
Il senso di questo dramma è dato tutto dal fatto che i
personaggi vogliono essere
rappresentati dagli attori, ma pretendono
di veder rispettata la loro storia e anche il loro dolore. Non sono
uomini: hanno il loro ruolo e vivono solo quei ricordi, incessantemente, come
una condanna, per questo il padre si permette di dire:
Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre “qualcuno”. Mentre un uomo – non dico lei, adesso – un uomo così in genere, può non essere “nessuno”. [Dal dramma Sei personaggi in cerca d'autore]
I personaggi insistono per essere ascoltati, per
raccontarsi anche se è una sofferenza. L’attore ha la sua vita, vive diversi
momenti e interpreta diversi ruoli ma lo farà a suo modo, un modo che sarà
diverso da quello del personaggio che invece è congelato nella sua trama e non
ha altra vita all’infuori di quella.
Il mio
personaggio preferito di questo dramma
Il mio personaggio preferito è la figlia più grande. Un ruolo duro, drammatico, a tratti
cinico, ma con dentro di sé una grande sofferenza, capace anche di piccoli ma
meravigliosi gesti di affetto nei confronti della madre e dei fratelli più
piccoli.
Un parallelismo
con Vittorini
So che il post è su Pirandello, ma io adoro i parallelismi
e i confronti. Voglio citare qui un breve brano di Vittorini
tratto da Conversazioni in Sicilia. Si tratta di parte del discorso di Silvestro, il protagonista,
con lo spirito di suo fratello, un soldato morto da poco.
«Meglio sedersi».«Meglio così,» il soldato rispose. «Tanto più che abbiamo la rappresentazione».«La rappresentazione?» io esclamai. «Che rappresentazione?».«Non siete venuto per la rappresentazione?» disse il soldato.E io: «Io non so nulla di rappresentazioni».E il soldato: «Oh, sedete e vedrete... Ecco che arrivano».Io: «Chi sono che arrivano?».Il soldato: «Tutti loro, re e oppositori, vincitori e vinti...».Io: «Davvero dite? Non vedo nessuno...».Il soldato: «Questo è forse per via del buio».Io: «Allora perché fanno la rappresentazione?».Il soldato: «Debbono farla. Essi appartengono alla storia...».Io: «E che rappresentano?».Il soldato: «Le azioni per le quali son gloriosi».Io: «Come? Ogni notte?».Il soldato: «Sempre, signore. Fin quando Shakespeare non mette in versi il tutto di loro, e i vinti vendica, perdona ai vincitori».Io: «Che cosa?»Il soldato: «L’ho detto».E io: «Ma allora è terribile».Il soldato: «è spaventoso».Io: «Immagino che soffrono molto. Cesari non scritti. Macbeth non scritti».
Quando ho letto questo brano, mesi fa, prima ancora di
vedere Sei personaggi in cerca d’autore,
ho subito collegato questo breve testo al tema del dramma pirandelliano. Uomini
che diventano personaggi e attendono riposo tra le pagine di un copione. Attendono che si faccia memoria,
che ci sia qualcuno che li ricordi e tramandi le loro storie.
Conclusione
Secondo me, Sei
personaggi in cerca d'autore è un capolavoro che ci fa riflettere sul
nostro essere persone nella
vita, spesso attori che
recitano nascondendo la propria vera identità e raramente anche personaggi in attesa di essere
liberati dal peso dei nostri ricordi ma desiderosi di lasciare una memoria di
ciò che è stato.
E noi blogger? Siamo persone nella vita reale e magari
anche in quella virtuale oppure nel web recitiamo la parte di un personaggio magari
esasperando una sola sfaccettatura di noi, oppure agiamo secondo un copione
prestabilito come se fossimo attori. Che ne pensate?
Se avete visto questo spettacolo, qual è il vostro
personaggio preferito? E perché? Se non l’avete visto, mi fa piacere comunque
sapere se questo post vi ha fatto venir voglia di saperne di più oppure se
Pirandello si rivolterà nella tomba.
Hanno parlato di questo articolo:
Hanno parlato di questo articolo:
Nella vita ci sono uomini che non vengono riconosciuti dagli altri (dalla società, dal mondo della cultura, dai propri vicini) questi sono uomini che non saranno mai personaggi perchè non hanno un "autore" qualcuno che riconosca la loro esistenza, il loro valore, qualcuno che certifichi che esistono; questa umanità che non ha autori. In genere la parola uomo viene ritenuta positiva e di valore, mentre con la parola personaggio si indica una persona caratteristica, a volte una macchietta, per Pirandello no, un personaggio è sempre "qualcuno".
RispondiEliminaSiamo tutti un po' personaggi in cerca d'autore... forse noi scrittori ancora di più, alla continua ricerca di qualcuno che riconosca la nostra identità creativa.
EliminaIn generale ci sono molte persone in infiniti campi che meriterebbero il riconoscimento della loro parte nello spettacolo di questa vita e invece nascono, vivono e muoiono lasciando ben poche tracce del loro passaggio. Per fortuna che Pirandello sa vedere certe parole in un'ottica straordinaria.
Grazie mille per il commento molto profondo.
Ammett di non averlo mai visto/letto, al di là di quei brani letti a scuola. In realtà ho letto pochissimo teatro. Però leggere certe opere è meno faticoso che assistere alla loro rappresentazione!
RispondiEliminaSecondo me, tutto dipende da come vengono interpretate! Per me, la versione di Valli vale la pena di essere vista. Ci saranno magari altre versioni non altrettanto ben riuscite.
EliminaChissà...
Caspita, che post. Veramente interessante. (E perché ti dovresti scusare per aver parlato di Pirandello due volte? Ma magari ne parli ancora ;) )
RispondiEliminaL'argomento non è facile, nemmeno ci provo, a parlarne, o si rischia di stare qui tutta notte: ho la sensazione che i tuoi post stiano affrontando argomenti più seri, ogni tanto :)
Mi sono scusata perché ci sono tanti autori che meriterebbero attenzione e io invece scrivo spesso due post sullo stesso scrittore.
EliminaTeoricamente mi manca ancora il Pirandello autore di novelle, quindi chissà...
I miei post prima non erano seri? Ah! Si può sempre migliorare. Diciamo che cerco di trattare anche gli argomenti complessi con un po' di ironia. Sono contenta che il post ti sia piaciuto.
Grazie per il bel commento!
Ahi, ho riletto il mio commento, c'è un tono supponente che non era quello che avevo in mente :)
EliminaDa quando frequento il tuo blog questo è forse il post più approfondito che ho letto: non li ho letti tutti, quindi la mia impressione è limitata.
Cercavo di dire che ho avvertito uno sguardo diverso nelle cose che scrivi, e non sapevo come parlare di questo cambiamenteo.
Devo proprio sforzarmi di esprimermi meglio :)
Ciao, grazie a te.
Ma quale tono supponente, dai! Non preoccuparti...
EliminaNon devi esprimerti meglio: era chiaro ciò che intendevi. La mia era solo una sorta di battuta (sono io che non riesco a rendere il tono ironico nello scritto!).
Spero che il mio sguardo sia diverso, spero soprattutto di migliorare nei post e nella scrittura in generale.
Grazie davvero.
Ottimo post.
RispondiEliminaComplimenti.
PirandelloWeb.com
Benvenuto in questo mio blog!
EliminaHo dato uno sguardo al sito segnalato e al blog collegato. Complimenti! Devo tornarci con calma perché ci sono molte cose interessanti.
Sono molto felice che il post ti sia piaciuto anche perché credo tu sia un vero appassionato di Pirandello!
Grazie.