Oggi,
un nuovo appuntamento con la rubrica Scrittori che si raccontano.
In
questo post troverete una piccola intervista a Nicola Nicodemo che ha da poco realizzato l’e-book La
gatta che suonava il piano. Come vi ho detto in occasione della
prima intervista di questa rubrica, quella
a Gloria Scaioli, l’intento di questi post è parlare di libri o e-book
appena usciti scritti da esordienti che ho conosciuto nei blog o nei forum o
per vari progetti di scrittura. Forse vi state chiedendo chi è questo Nicola
Nicodemo di cui non ho mai parlato finora. In realtà non lo conosco da molto, è
stato lui a trovare il mio blog per chiedermi un parere sul suo e-book.
Comunque mi sono documentata bene prima di invitarlo per un’intervista e da
qualche giorno seguo con interesse i suoi due blog: Blog
Novel: Il Romanzo e Reading
& Writing già inseriti
nel blogroll. Ho anche letto molti suoi post vecchi per farmi un’idea del suo
modo di bloggare e scrivere e a quanto pare ha superato l’esame visto che oggi
è qui per farsi intervistare.
Nicola
Nicodemo è nato nel 1994 e vive a Capaccio (Salerno). È uno studente liceale.
Di sé mi ha detto: La mia passione per la
scrittura si concretizza attraverso il web. Grazie al blog, infatti, entro
nella comunità virtuale degli scrittori, che mi aiutano e, grazie ai loro
consigli, riesco a pubblicare racconti in diverse antologie, per arrivare poi
alla pubblicazione del mio primo ebook.
E
proprio di questo siamo qui a parlare oggi. I giovani vanno sostenuti, no?
Ecco, ricordatevelo quando si tratterà di sostenere me! Dai scherzo…
Ecco
alcune righe di prestazione dell’e-book La
gatta che suonava il piano
1944. Nella Parigi occupata dai nazisti, un
gruppo di operai si riunisce alla resistenza. Vincent, in memoria di una
promessa e dell’amore per la figlia, sceglie di lottare. Tre racconti per
un’unica storia.
Ora
sei pronto Nicola? Bene, si parte!
Come
ti è venuta l'idea di scrivere questo libro?
Nicola:
Molti scrittori, esordienti e non, dicono
che la lettura dei propri autori preferiti stimoli l'immaginazione. Io ho
trovato l'ispirazione per scrivere questi racconti leggendo un racconto di
Hemingway. Mi è piaciuto così tanto il suo stile, che ho cercato di elaborarne
una mia versione personale. Nasceva così
La gatta che suonava il
piano, primo racconto che poi ha
dato il titolo alla raccolta. Sulla scia del primo, ho scritto gli altri
racconti. Ciò che mi era piaciuto nei testi di Hemingway era stata la sua
capacità di cogliere l'umanità in una realtà fatta di dolore e tragedia. Questa
era l'idea dalla quale è nato il libro.
Come
lo riassumeresti in 5 parole?
Nicola:
Storia di uomini e resistenza.
Scegli
una frase del tuo libro e spiega perché l'hai scelta.
Nicola:
"La bambina guardò il padre con
occhi lucidi e sorrise. Vincent, commosso, le baciò la fronte e le sussurrò
all'orecchio. Risero insieme, stretti in un abbraccio più forte."
Scelgo questa frase perché racchiude il vero
senso della storia. Evidenzia la serenità e la tensione di un padre che per
amore della figlia e per paura di perderla ha rischiato la vita. E ora la
abbraccia forte, per darle fiducia e godere ogni attimo di quell'affetto
rafforzato dal dolore.
Come
hai trovato un editore?
Nicola:
Non l'ho cercato. Per questa mia raccolta
ho scelto da subito la via del self-publishing. Prima di tutto perché credo in
internet e nelle sue potenzialità, e voglio sperimentarle. Secondo, perché non
so quanto ben disposti siano gli editori nei confronti di una raccolta di
racconti, di uno scrittore esordiente per giunta. Non avevo alcuna intenzione
di attendere mesi per un rifiuto. A prescindere dalla qualità dei testi, che
sarà giudicata dai miei lettori, la strada della pubblicazione tradizionale era
assai impervia. Credo di non aver fatto la scelta sbagliata. Otterrò discreta
visibilità, e ho il vantaggio di stabilire un prezzo davvero irrisorio per il
mio ebook.
Cosa
rende il tuo libro speciale?
Nicola:
L'amore con cui l'ho scritto. Ma questa
penso sia la risposta di ogni scrittore. La sua semplicità e il calore che
trasmette l'umanità dei protagonisti, di fronte a uno scenario di dolore e
guerra, sarebbero già sufficienti a farmi essere soddisfatto dei miei racconti.
Ma poi ogni libro, che non sia scritto a scopo puramente commerciale, ha
qualcosa di speciale, e magari questo qualcosa cambia da lettore a lettore.
A
che pubblico ti rivolgi?
Nicola:
Non avendo neanche capito bene a che
genere appartengano i racconti, non posso definire un target a cui mi rivolgo.
I miei racconti appartengono al genere storico, ma anche alla narrativa. E, in
fin dei conti, sono una tenera storia d'amore: l'amore di un padre per sua
figlia. Forse gli amanti dei romanzi di vampiri rimarranno un po' delusi, ma
cosa posso farci?
Hai
già pubblicato altri libri?
Nicola:
No, finora ho pubblicato qualche racconto
in antologie di autori vari e si possono trovare anche sul mio blog. Ma questa
è la mia primissima pubblicazione indipendente.
Quali
progetti letterari hai in mente per il futuro?
Nicola:
Attualmente sto lavorando alla revisione
del mio primo romanzo, ancora inedito, e ad una nuova raccolta antologica.
Spero che il futuro riservi altre soddisfazioni nel campo della scrittura.
Brevemente
cosa ne pensi dell'editoria tradizionale, dell'EAP, del selfpublishing e del
POD?
Nicola:
Nell'editoria tradizionale il talento non
basta. Ci vuole fortuna, il tuo libro deve rispondere a requisiti commerciali.
Certo, se hai condotto Pomeriggio Cinque, basta la tua foto in copertina. Il
self-publishing, già oggi, è una buona soluzione per quanti non abbiano fiducia
nell'editoria tradizionale o, semplicemente, vogliano provare nuove strade.
Editoria libera e democratica, direbbero alcuni. Selvaggia, direbbero altri. Il
print-on-demand è un po' come il self-publishing, ma preferisco la comodità
dell'ebook. Dell'EAP non voglio neanche parlare, sono avvoltoi.
Quando
per la prima volta hai pensato di voler fare lo scrittore?
Non
lo so con precisione, è un'idea che nasce col tempo. All'inizio scrivi perché
ti piace, senza pensare che possa diventare il tuo mestiere. Poi pensi che ti
piacerebbe farlo per sempre. Che poi, fare lo scrittore non deve essere per
forza un mestiere, io lo vedo più come una passione. Se poi un giorno potrò
"campare" di libri, ben venga, purché si scriva per la mente e non
per la tasca.
Completa
la frase. Per me scrivere è...
Nicola:
... capire me stesso e gli altri.
Vuoi
cogliere l'occasione per fare dei ringraziamenti particolari?
Nicola:
Ringrazio tutti quelli che hanno
contribuito a farmi diventare blogger e mi hanno seguito in questa avventura di
scrittore digitale. Giovanni, che mi ha sempre seguito con pazienza e con ottimi consigli, e la
blogosfera tutta, che mi ha insegnato il "mestiere di scrivere" e che
continuerà a farlo. Ringrazio lo staff di SBF Narcissus, che mi ha permesso di
autopubblicarmi; i blogger che hanno segnalato e recensito il mio libro. E
ringrazio te per l'intervista e lo spazio che mi hai concesso. Un saluto!
Grazie
a te di cuore per essere passato a raccontarci la tua esperienza di scrittore.
Un in bocca al lupo per questo e-book e per tutti i tuoi progetti futuri.
Domani
qui si parlerà ancora di te, sai? Be’, non conoscendoti non potevo farti
parlare del tuo e-book senza prima leggerlo, dunque domani dirò la mia in una
delle mie strane recensioni.
Intanto dico a tutti che potete leggere la presentazione dell’e-book La gatta che suonava il piano sul blog Blog-Novel: Il Romanzo di Nicola Nicodemo, dove potete trovare anche una breve anteprima. Infine potete acquistare l’e-book a un prezzo davvero basso su LaFeltrinelli.
Hanno parlato di questo articolo:
In bocca al lupo a Nicodemo e complimenti a te per l' intervista.:)
RispondiEliminaDetto da te, che sei il re delle interviste nella blogosfera, è proprio un grande complimento! Grazie. Anche se in realtà il merito va tutto alle risposte di Nicola!
EliminaComplimenti Nicola e complimenti a te Romina. L'intervista ha fatto centro. Corro a legegre Nicola e vediamo cosa nasce! Auguri per il tuo libro e per il resto.
RispondiEliminaRaffaella
Sono proprio contenta. Credo che questo e-book ti piacerà, dopotutto il tema principale è l'amore tra genitori e figli, quindi un argomento a te caro e che affronti spesso nel tuo blog. Grazie per il commento.
EliminaGrazie Raffaella, spero sarà anche per te una lettura piacevole :). E grazie ancora a te, Romina. Non vedo l'ora di leggere la recensione!
EliminaGrazie a te per esserti lasciato intervistare. Domani sono curiosa di sapere cosa penserai della mia recensione, come le altre che ho fatto sul blog, infatti, è un discorso personale sul testo!
EliminaIl titolo mi intriga molto. Mi sa che dovrò comprarmi (o forse meglio farmi regalare) un lettore di e-books...
RispondiEliminaAlcuni tipi di e-book si possono leggere anche sul computer, in realtà. Comunque se trovi qualcuno che ti regala un e-book reader, sarebbe scortese non accettare, no?
EliminaInfatti! Anche perché faccio davvero molta fatica a leggere sul PC.
EliminaCondivido! Leggere al PC è piuttosto stancante, ma, se la lettura è coinvolgente, si può sopportare!
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