Se non mi trovate qui... ecco dove cercarmi!

Se non mi trovate qui...

Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

venerdì 11 gennaio 2013

Io, scrittrice: l'unica risposta certa!


Secondo post della rubrica Scrivere nel 2013 che segue le indicazioni di Daniele Imperi, il blogger di Penna blu. Questa settimana si riflette sull’essere scrittori, sul sentirsi scrittori!

Be’, gran parte di ciò che penso in merito è sintetizzato dal motto del mio blog:
Uno scrittore non è colui che scrive per vivere ma chi vive per scrivere.

Non ho nessun problema quindi a definirmi scrittrice, perché scrivere è importantissimo per me. E questo non è per me né motivo di vanto né motivo di disonore. Sono una scrittrice punto e basta. Non sta poi a me dire se sono brava o mediocre, se arriverò da qualche parte o marcirò tra pezzi di sogni fatti a brandelli, se migliorerò costantemente oppure prima o poi mi assesterò senza più voglia di crescere. Chissà… non ho risposte a tutto questo, ma sono una scrittrice. Questa è l'unica risposta certa!

In questo post non mi lancerò in un panegirico sulle mie capacità, perché non è nel mio stile, ma, per una volta, cercherò anche di non svalutarmi troppo (cosa che invece è nel mio stile), visto che tra i miei obiettivi del post precedente c’era la fiducia.

Scrittori si nasce?
Io ricordo che scrivevo racconti e poesie ben prima di poter anche solo pensare di essere una scrittrice, forse lo sono sempre stata. Credo che si possa imparare a scrivere bene (o meglio) solo attraverso dedizione e impegno ed esercizio. Ci può essere un talento innato, ma, senza allenamento e costanza, non si va da nessuna parte. Per essere scrittori, però, non basta saper scrivere in modo corretto, come dice Daniele: esiste una prova inconfutabile per dimostrare di essere scrittori ed è il bisogno di scrivere!

Azioni da scrittore
Daniele Imperi ha elencato una serie di azioni che fanno capire chi è uno scrittore. Ce ne sono alcune che condivido a pieno: essere osservatori, pensatori, riflessivi, curiosi, più sensibili, pieni di domande, sognare a occhi aperti…

Sì, io sono sempre curiosa e riflessiva, non mi stanco mai di fare domande e sono fin troppo sensibile. Spesso mi capita di vedere una scena (reale, di un film, di un libro) e di proseguirla dentro la testa. Se vi sto fissando con uno sguardo perso, significa che sono altrove, ma non distraetemi: sto creando!

Bisogno di scrivere
Anche in questo caso, Daniele ha fatto un bellissimo elenco che sottoscrivo in toto, eccetto il punto tre (io?! Un supereroe?! Figuriamoci!). Mi permetto di citarlo, perché è proprio interessante:

  1. Scrivere ti rilassa.
  2. Scrivere ti soddisfa.
  3. Scrivere ti fa sentire superiore.
  4. Scrivere ti rende diverso e ne sei felice.
  5. Scrivere ti rende anche incompreso.
  6. Scrivere ti fa sognare.
  7. Scrivere ti fa realizzare i tuoi sogni impossibili.
  8. Scrivere ti fa viaggiare altrove.
  9. Scrivere combatte la tua solitudine.
  10. Scrivere ti fa rifugiare quando tutto attorno a te è caos.
  11. Scrivere ti fa creare mondi migliori del tuo.
  12. Scrivere è qualcosa che devi fare.


Serve un blog!
Per uno scrittore è importante avere un blog, è il suo biglietto da visita. Da quando ce l’ho me ne rendo conto e ogni giorno mi porta sorprese meravigliose mostrandomi le potenzialità che bloggare offre a uno scrittore.  

Sono ovviamente una scrittrice che vuole pubblicare. E non è questione di soldi o fama, è questione che si scrive perché si ha qualcosa da dire e scrivere è comunicare e non serve a niente se non c’è un destinatario!

Le domande di Daniele
Ora rispondo alle domande che Daniele Imperi ha lanciato nel suo post (anche perché questo post è nato per questo motivo).
  • Che cosa stai facendo per la tua scrittura? Cerco di imparare il più possibile. Punto meno sulla quantità e più sulla qualità. In ogni caso non faccio ancora abbastanza.
  • Che cosa stai facendo per essere scrittore? Scrivo e amo scrivere. Non serve altro, credo.
  • Chi sa che scrivi? Non lo nascondo a nessuno, in realtà. Lo sa chi mi conosce nella vita reale e lo sanno tutti coloro che ho incontrato nel web o che leggono silenziosamente il mio blog. Lo sa anche qualche editore che si è visto recapitare qualcosa da me.
  • Dove scrivi? Il posto ottimale è la mia camera, ci sono le giuste quantità di silenzio e di rumore, però scrivo dovunque, quando posso (in treno, in un bar, in mezzo a una festa, in pausa pranzo all’università…).
  • Quanto scrivi? Troppo poco. Tasto dolente. Prima scrivevo solo d’estate e ne soffrivo molto, ora, grazie al blog sono incentivata a scrivere praticamente sempre, anche se non sempre riesco a scrivere i miei romanzi o non posso seguire con il medesimo impegno tutti i progetti che ho in corso.
  • Quante storie hai concluso lo scorso 2012? Cosa si intende per storie? Il 2012 è stato un anno un po’ fiacco, perché gran parte del mio poco tempo libero mi è servito per dedicarmi al blog e poi ci sono state tante altre questioni… Il 2012 è stato il primo anno, da quando ho cominciato a scrivere seriamente (nel senso, di con l’intento di scrivere per far leggere ad altri, ho una bella collezione di ciofeche nei primi anni, lo confesso) in cui non ho scritto almeno una bozza di un libro intero (di uno mi manca solo un capitolo, però).
  • Quante hai in mente di scriverne quest’anno? La mia domanda resta quella di prima. Spero comunque più dell’anno scorso. Oltre a vari racconti che ho in cantiere, spero di finire l’ultimo capitolo della bozza di un libro per bambini e di scrivere la parte che mi manca della prima versione di un libro (non per bambini) a cui tengo molto.
  • Hai iniziato a scriverne qualcuna? O stai ancora tergiversando? Sto lavorando su alcuni testi per concorsi, al momento.
  • È in ordine il tuo blog? Non lo so, secondo me, sì, abbastanza. Ma ogni blog è bello a mamma sua!
  • Hai un blog, almeno? Assolutamente sì!
  • Hai mai spedito una tua opera a un editore? Sì, ho cominciato con un romanzo che ho scritto a 16 anni e che per fortuna nessuno ha avuto la malsana idea di pubblicare, poi per anni mi sono rivolta solo a POD e ora ho ricominciato la ricerca con un mio nuovo libro. Incrociamo le dita. Sto raccontando la mia ricerca di editore nella rubrica AAA Editore Cercasi.
  • Hai mai vinto un concorso letterario? Nessun primo posto, se si eccettuano le competizioni natalizie del mio paese. Qualche secondo posto e altre piccolissime soddisfazioni (se a qualcuno interessa, la mia bibliografia è nel blog).
  • Qualcuno ha mai letto le tue storie? I miei due libri pubblicati sono poco diffusi forse, però sono abbastanza certa che qualcuno li abbia letti! E poi qui sul blog qualcuno sicuramente qualcosa di mio l’avrà letta!

Citazioni
 Tra le citazioni nel post di Daniele, mi è piaciuta moltissimo questa molto nota:
Scrivo per la stessa ragione per cui respiro… perché altrimenti morirei. 
Isaac Asimov

È esattamente ciò che penso e ciò che volevo trasmettere con questo post, ma sono sicura che Asimov lo ha detto meglio!

E mi permetto di aggiungerne due…
L'arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s'accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla. 
Italo Calvino, Il cavaliere inesistente

Scrivere è un modo per trovare un ordine alle cose, uno spazio in cui tutto ha una sua logica, un mondo in cui sentirsi veramente padroni del destino. Le certezze, ogni tanto, sono un buon rifugio.

L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale.
Daniel Pennac, Come un romanzo

Si scrive per lasciare qualcosa al mondo, per non passare come ombre senza un segno che conservi la memoria del nostro passaggio. Non è la voglia di essere immortali, è proprio la consapevolezza di non esserlo.

Tu, scrittore
Chissà su cosa ci farà riflettere il prossimo post di questa rubrica? Siamo nelle mani di Daniele Imperi di Penna blu che ringrazio per l’opportunità di questa riflessione. Se altri voglio partecipare, rimando al post Tu, scrittore su Penna blu






Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di gennaio 2013 è panegirico (al link maggiori informazioni). 









P.S. Tutti i post che hanno aderito all'iniziativa sono elencati nel post Tu, scrittore - Adesioni sul blog Penna blu.


Hanno parlato di questo post: 






38 commenti:

  1. In un altro blog, di illustrazione, si ribadiva il diritto ad essere un artista. Questo termine non implica se sei bravo o no, implica quello che fai. eppure è visto dai più come un pretendere. Io mi sento di essere un artista proprio per un mio particolare modo di essere e ciò non vuol dire che mi sento superiore ad altri.
    Come spesso ho ripetuto, ho cominciato a disegnare ancora prima di parlare, ma questo non fa di me una predestinata. Ho ancora molto da imparare e intanto do' consigli, se posso, ad alcuni miei amici che me li chiedono. Consiglio a loro di esercitarsi, di copiare per esercitarsi, di approcciarsi a uno stile, quello che ti sembra più consono, di sperimentare, di capire l'anatomia anche nelle parti che non si vedono perché nascoste.
    E' anche leggendo questi tuoi post che non mi sento molto di accettare la tua proposta in quel gruppo letterario.
    Mi piace inventare storie e interpretarle, le ho anche scritte, ma più che altro scrivo per me a parte quella drammaturgia teatrale.

    P.S.: Spero che mi perdonerai per un commento così lungo.

    P.P.S.: In uno degli ultimi post ho parlato di Glen Keane, ex-animatore della Disney e alla fine ho riportato un suo consiglio: "Credi nel tuo personaggio, animalo con sincerità." Credo sia valido anche nella scrittura. Se ci vuoi dare un'occhiata, te lo consiglio soprattutto il video tributo (in inglese) dove sono riportate altre sue citazioni.

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    1. Io adoro i commenti lunghi, AlmaCattleya, non hai nulla da farti perdonare, anzi!

      Mi è piaciuto molto il tuo discorso sull'essere artisti: è proprio la stessa cosa. A volte se dico: "Sono una scrittrice", la gente mi guarda male e crede che sia un'esagerazione. Poi quando spiego che non guadagno uno stipendio con ciò che scrivo, pensa semplicemente che io stia perdendo tempo. Il parere della gente però ha smesso di importarmi davvero tempo fa. Mi interessa il parere dei singoli, non della massa.

      Ho qualche post in arretrato, lo so, scusa. Sono stata un po' occupata e ho accumulato un nuovo ritardo nelle letture dei blog che seguo, ma prima o poi rimedierò e poi la frase che hai citato è davvero bella.

      P.s. Per il gruppo non preoccuparti. L'iniziativa è partita da un collega blogger e io l'ho aiutato a diffonderla un po', ma non devi sentirti obbligata ad accettare e nemmeno devi sentirti in colpa rifiutando! Ho capito perfettamente le tue ragioni!

      Grazie mille per il commento!

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    2. Il tuo post, AlmaCattleya, è molto bello e sentito.
      Io non ho tutta la fiducia in me stessa che Romina riesce a dimostrarsi (ahimé), però credo che in qualche modo abbiate parlato di due cose diverse.
      Faccio un esempio pratico: io canto e suono il pianoforte e quello sul serio lo faccio per me. In questo caso sì, sarei completamente d'accordo con il tuo discorso.
      D'altro canto (per stare in tema), amo scrivere. E' un sogno. E' qualcosa che tutti mi hanno sempre detto "fai per te", ma io non voglio farlo per me.
      Insomma, diciamo che dipende tutto dalle priorità che uno ha. :) Ciò non nega che sia che lo si faccia per sé sia per gli altri, lo si è (artisti, musicisti, scrittori, ecc)! :) Anzi, lo si è, punto. Poi per chi lo si faccia... questione di gusti. :)

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    3. "Io non ho tutta la fiducia in me stessa che Romina riesce a dimostrarsi".
      Mi sa che non mi conosci ancora bene, Maria! Avere più fiducia in me è uno degli obiettivi del 2013... ma non so se ci riuscirò.

      Io scrivo per me, ma non mi basta. Voglio condivisione, voglio dialogo, voglio confronto, voglio emozionare... insomma, io ci provo!

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    4. @ Maria Todesco: il fatto è che se dovessi pensare a far altro, non mi vedrei bene come o sul palco o con un foglio bianco e matita o con una tela. Penso che non potrei fare altro. Al momento sto facendo un lavoro di ufficio che mi dà pochissimo. E' un lavoro temporaneo e non lo penso affatto come lavoro della vita.
      Il posto nel mio mondo è altro, non dentro un ufficio e non parlo solo del futuro, ma anche e soprattutto del presente.

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    5. Hai le idee chiare e già questo è un buon punto di partenza! Ti auguro di realizzare tutti i tuoi progetti e di farlo già nel presente.

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  2. Bel post Romina, bravissima :)
    Lungo una quaresima, come anche il mio :D
    Hai centrato bene tutti i punti.
    Grazie della partecipazione e alla prossima con... si saprà!

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    1. Ormai si è capito che i post brevi non mi vengono facilmente!
      Certo che una piccola anticipazione potresti anche fartela sfuggire qualche volta!
      Va be', attenderò il tuo prossimo post. Grazie.

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  3. Mi piace molto questo post. Mi ritrovo in alcuni passi. Concordo sui punti di Daniele, anche se il 3 mi lascia perplessa. Mi sento superiore/migliore nei confronti di me stessa non scrittice, nel senso che scrivere mi migliora, mi eleva rispetto la me che tace. Purtroppo sono una disordinata, caotica e poco precisa e non è nelle mie corde darmi dei traguardi numerici. Come si può dire quanto si ha intenzione di scrivere?
    Ho anche un altro dubbio. Sicuramente il blog aiuta uno scrittore, sia come palestra di scrittura, sia come biglietto da visita. Ma mi chiedo: non toglie energie alla scrittura vera e propria? Spesso quando scrivo post complessi, fatico poi a scivere storie. Insomma, questi sono alcuni miei dubbi.
    Fai riflettere sempre Romina!
    Raffaella

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    1. Sì, dal punto tre ho preso le distanze anch'io, ma del resto non possiamo essere tutti uguali!

      Io non so quanto scriverò, però ogni tanto degli obiettivi numerici mi aiutano, così come mi servono i programmi mensili per tenere in piedi il blog. Non amo essere in balia degli imprevisti.

      Sì, un blog porta via tantissimo tempo alla scrittura. A volte mi chiedo se non sarebbe meglio dedicare tutto quel tempo alla narrativa. Di certo scriverei di più, ma credo che scriverei peggio, perché avendo un blog e leggendo quelli degli altri sto imparando molto. Diciamo che il tempo è comunque ben investito. Può anche sembrare paradossale, ma prima di aprire il blog non scrivevo mai nulla durante i periodi di scuola/università, ora mi ritaglio sempre un po' di tempo per i post, perché ho le scadenze e questo mi aiuta molto anche per poter scrivere magari poco ma sempre!

      In questo caso la riflessione è partita da Daniele. Questa sua rubrica è stimolante e spero di riuscire a continuare a seguire il programma!

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  4. Bel post! A volte non è facile mttere a nudo quello che si fa, per paura di sembrare sciocchi o di dirlo con troppa foga. Ma tu sei stata davvero equilibrata e misurata. Hai detto il giusto e lo hai detto bene. La lunghezza dei post annoia solo chi non ha gli stessi interessi. Non ti preoccupare!
    ps sto inserendo nel mio post io scrittore tutti i link delle persone che hanno partecipato. Ovviamente qualcuno può sfuggire. Se è così segnalate pure. Ciao

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    1. Benvenuto nel mio blog!

      Sono felice di essere sembrata equilibrata. Logorroica invece lo sono di sicuro, ma spero che qualcuno abbia ancora voglia di leggere i miei post (dopo oltre un anno, la gente che mi segue credo che si sia abituata).

      Di solito raccolgo anch'io tutti i link di post della stessa iniziativa, ma in questo caso credo che lo stia facendo Daniele, quindi ho evitato, però grazie mille per il link!

      A presto!

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  5. Ciao Romina, sono arrivata qui dal blog di Daniele Imperi. Mi piace quello che hai scritto e lo condivido, darò anch'io le mie risposte sul blog ^^

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    1. Benvenuta sul mio blog! Grazie mille. Passerò a leggere il tuo post quando l'avrai scritto!

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  6. Bellissimo post Romina! Impeccabile come sempre. E non scherzo. Né non è un panegirico! :P
    Dovrei ispirarmi sempre di più a te.

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    1. Grazie, Maria. Il tuo blog è aperto da poco, ma stai andando alla grande. Non devi affatto ispirarti a me per diventare una buona blogger, hai già tutte le potenzialità per esserlo!

      E la diffusione del "panegirico" (nel senso dell'iniziativa) continua!

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    2. E continuerà a diffondersi! ;)

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  7. E' bello che l'iniziativa di Daniele abbia avuto un seguito così importante.
    Adesso però, è ora di ricominciare a scrivere :)))

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    1. Sì, è sempre bello quando un'iniziativa funziona!
      Sullo scrivere... eh, già!

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    2. Be', Daniele ci ha pungolati sul vivo!
      Chi mai ha dato tanto spazio a noi scrittori, per dire chi siamo, come lavoriamo e quali sono i nostri progetti, permettendoci (invitandoci) di scavare nel proprio intimo!?

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    3. Sì, questa iniziativa ci fa proprio scavare nel nostro profondo! Il tuo post non l'ho ancora letto, purtroppo, però presto arriverò. Sono curiosa!

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    4. Aspetto il tuo giudizio!

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    5. Giudizio?! No, dai, diciamo "commento".
      Sono molto in ritardo nella lettura dei post, spero presto di rimettermi in pari!

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  8. Ciao Romi,
    ho letto con piacere le tue parole, come sempre. E molto interessanti sono le domande di Daniele. Ed anche i suoi punti sul bisogno di scrivere, anche se aggiungerei un semplice "ti fa emozionare". Credo che dovrò decidermi ad aprire un blog, ma, come altri, mi interrogo su quanto tempo mi porterà via: bisogna scriverci per forza tutti i giorni? Che cosa? Insomma, mi spaventa un po'.
    Sull'arte, e fare per sè o per gli altri, è un discorso un po' personale credo. Ho un fratello che suovava sempre da solo, ed era migliorato moltissimo, ma, al di là della mancanza di confronto, dopo anni mi ha rivelato che quando suonava stava malissimo interiormente. A un certo momento, senza un motivo apparente o a me conosciuto, ha abbandonato la musica e ha cominciato a dipengere. Stavolta però esponendo in qualsiasi posto gli riuscisse. Insomma, probabilmente per lui è stato terapeutico.
    Comunque Romi, per essere una che non crede in se stessa ne fai di cose. ;-)
    Tomas Carosella

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    1. Se ti va di aprire un blog, ti assicuro che aprirlo non è affatto difficile. Il tempo da dedicargli è molto variabile. C'è chi scrive un post al giorno, come Daniele, per esempio, c'è chi ne scrive un paio al mese. Io ne scrivo attualmente minimo 11 al mese, poi se ho altro da dire o da aggiungere o qualcosa da segnalare allora diventano di più. Sul cosa scrivere dipende da te. Io parlo soprattutto di scrittura e letteratura (con qualche eccezione per esempio per i video per bambini), ma ci sono anche blog che parlano di molti temi diversi.

      Credo che l'esempio di tuo fratello sia un po' emblematico: l'arte è un modo per parlare agli altri di noi e, se nessuno ci ascolta...

      Sì, faccio un po' di cose, ma senza mai la presunzione di farle bene. Ambisco al massimo a fare del mio meglio.

      Grazie per il commento.

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  9. Bel post!
    Hai affrontato tutti i punti di Daniele, vedo. Io, leggendoti, mi sono accorso che mi ero perso una domanda.
    Davvero non ti senti una supereroina? :D

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    1. Grazie. Sì, davvero non mi sento una supereroina, perché tu hai qualche dubbio in proposito? Ah ah ah!

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  10. Scrivo perché ho qualcosa da dire. Risponderei solo questo se mai me lo chiedessero. Mi piacciono questi post sull'essere scrittori.

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    1. Ottima risposta. La condivido, solo che io ho dovuto scrivere un post chilometrico per girare attorno all'argomento! La dote della sintesi non mi appartiene.

      Se vai sul post di Daniele, nei commenti, ci sono i link a tanti altri post su questo argomento. Grazie per il commento.

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  11. Ciao, post veramente interessante!

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  12. Ciao Romina,
    Ho dato un'occhiata qua e là sul tuo blog e devo farti i complimenti! :)
    Credo che questo post sia piuttosto rappresentativo della tua personalità, che emerge chiara e coerente anche in altri articoli.
    Davvero un bel progetto il tuo! Penso proprio che tornerò a trovarti!

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    1. Benvenuta, Cristina! Grazie mille per le tue belle parole. Sono felice che la mia personalità si veda qua e là nel blog. E sono ancora più lieta di sapere che tornerai a trovarmi! Grazie.

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  13. Molto interessante, rispondero' anche io... Certo, condivido tutto, solo per me forse all' inizio scrivere era un modo per riempire o cimunque affrontare la mia solitudine, adesso invece e' un modo per stare sola con i miei pensieri, le mie idee, le mie storie

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    1. Leggerò il tuo post con tanto piacere!
      Complimenti per il passaggio, direi molto positivo. Grazie per il commento.

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  14. :D siamo due logorroiche. Anche il mio post è saltato fuori piuttosto lungo.
    Passa dal mio blog a leggerlo, quando hai tempo. Mi piacerebbe conoscere la tua opinione.
    Questo post riflette molto bene la tua natura di scrittrice.

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    1. Grazie mille! Sono felice che qui appaia la mia vera natura di scrittrice!

      Di certo leggerò il tuo post con estremo piacere! Ho una vera e propria montagna di post in arretrato da leggere, ma presto recupererò!

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