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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

martedì 12 febbraio 2013

Io e la scrittura siamo una bella coppia?


Quinto post della rubrica Scrivere nel 2013 che segue le indicazioni di Daniele Imperi, il blogger di Penna blu. Questa volta Daniele spinge a scavare nel proprio rapporto con la scrittura. Devo dire che è piuttosto complesso quello che chiede di fare, ma io ci provo.


Qualche domanda per cominciare
  • Come scrittrice, sai dove stai andando? Sto andando avanti. Può sembrare una risposta stupida, ma è la più onesta che sento di poter dare. Percepisco che lentamente sto migliorando e che continuo a farlo, quindi vado avanti ed è già una piccola soddisfazione.
  • Hai bene chiara in mente una visione del tuo futuro da scrittrice? Purtroppo non dipende solo da me. L’intento sarebbe quello di pubblicare il mio libro che è attualmente in cerca di editore, continuare quelli che sto scrivendo e proseguire così cercando di raggiungere i lettori. Non mi interessa il successo, mi interessa la condivisione di ciò che scrivo.
  • Oppure scrivi tanto per scrivere senza un traguardo in testa? Capita anche questo a volte, ma raramente. Sono troppo programmatrice per non avere traguardi da raggiungere e agire alla cieca.
  • Hai imboccato una strada?  Credo di sì, poi non so se è quella giusta, però!
  • Cosa stai facendo per costruire la tua carriera di scrittrice? Scrivo il più possibile e curo questo blog e poi seguo un bel po’ di progetti legati alla scrittura, forse troppi.
  • Che cosa fai per superare le difficoltà? Mi fermo a riflettere e, se non risolvo, chiedo aiuto.
  • Tergiversi ancora con storielle senza un fine preciso da raggiungere? Tergiversare non mi piace, al massimo rimando per qualche motivo e purtroppo capita un po’ troppo spesso in questo inizio di 2013.


Esprimo la mia visione
Non miro molto in alto. Forse perché sento di non averne la capacità o forse perché non ho autostima o forse per entrambe. Il mio traguardo è poter ogni giorno della mia vita voltarmi indietro per guardare quello che ho scritto ed essere consapevole di poter fare di meglio in quell’istante.
E poi continuare a scrivere e possibilmente a pubblicare.

Dalla prospettiva del lettore
Se fossi un mio lettore cosa penserei di me? Sembrerà strano, ma, patendo dal presupposto che io sono molto severa con me stessa, forse se mi guardassi dal di fuori mi vedrei con oggettività e pur continuando a vedere tutti i miei limiti (pignola sono e pignola rimango) magari vedrei anche qualche pregio (ammesso di averne…).
In genere cerco di scrivere cose che mi piacerebbe leggere per temi e generi, quindi chissà…

Dalla prospettiva dei miei lavori


E a seguito di queste domande mi chiedo: ma lo scopo del post è farmi deprimere o è solo un effetto collaterale?

Comunque sono anch’io per il carpe diem e, quando qualcosa va storto e mi impedisce di cogliere delle opportunità, mi dispiace sempre. Tanto più che la maggior parte dei concorsi in cui sono andata bene non ero affatto convinta nemmeno di voler mandare il brano, quindi… non lasciare mai nulla di intentato!

Tre parole magiche
Secondo Daniele esistono tre parole per capire se uno scrittore e la scrittura sono un’entità unica. E ora a me il compito di commentarle.
  • Considerazione: La scrittura per me è aria. Questo rende l’idea della considerazione che ho per Lei. Penso che una delle cose che mi potrebbe fare più male nella vita sarebbe non poter più scrivere. Penso che impazzirei se non potessi scrivere almeno dentro la mia testa.
  • Sacrificio: Di rinunce per la scrittura ne ho sempre fatte tante, forse troppe. Alcuni miei coetanei mi hanno sempre vista con sospetto per questo. Se in terza media leggi Kafka e passi il tuo tempo libero a scrivere, la cosa può non esserti d’aiuto nelle relazioni sociali, soprattutto se già hai un carattere un po’ particolare. Non che poi vada meglio, eh… di fatto scrivere emargina e solo altri scrittori possono fare una rete. E poi tante piccole altre cose da sacrificare ogni giorno per ritagliare quei momenti in cui scrivere, sempre così pochi e così meravigliosi. Da quando ho aperto il blog ogni sacrificio è più leggero, perché posso confrontarmi con altri che vivono le stesse rinunce e gli stessi tormenti. E poi, sinceramente, per me il sacrificio più grande è non scrivere!
  • Impegno: Ce ne metto tanto. A mio avviso mai abbastanza. A volte penso che mi autodistruggerò a forza di pretendere troppo da me, ma non posso fare altrimenti. Se c’è una cosa che voglio, l’impegno è una logica conseguenza.


Tu e la scrittura
Io e la scrittura siamo dunque una coppia vincente? Non lo so, io la amo. Non posso ancora sapere se è un amore ricambiato, però lo spero.

Questo post è stato un po’ faticoso, lo ammetto. Forse non è il momento migliore per farmi troppe domande su di me e sul futuro, però spero che si sia capito comunque quello che volevo dire.

Come al solito vi rimando all’interessante post di Daniele Imperi che su Penna blu ha poi ispirato questo mio: Tu e la scrittura. Se vi va di partecipare, leggetelo e poi scrivete anche voi il vostro post. 


6 commenti:

  1. Brava Romina, mi sembra che te la sei cavata bene :)

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    1. Ah, sì? Questa volta mi aspettavo proprio una tirata d'orecchie... grazie.

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  2. Secondo me, siete una coppia molto affiatata. Vi cullate l'una nell'altra, vivete in simbiosi e vi date una grande mano e un grande supporto reciproco. Non mi faccio tante domande,personalmente, sul futuro della mia scrittura. Diciamo che abbraccio il motto secondo cui vivo il presente perchè del domani non vi è certezza. Non so se vada bene alla mia compagna di viaggio, ma tant'è.
    La vostra però, sarà una bella strada.
    Raffaella

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    1. Grazie, Raffaella. Che belle parole! Io invece mi faccio sempre troppe domande...
      Spero comunque davvero che sarà una bella strada sia per me sia per te. Grazie di cuore.

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  3. Brava, come sempre. Io sono in ritardo con gli esercizi di Daniele, ma mi riprometto di mettermi alla pari... Il fatto è che di sicuro non me la caverei così bene come te... La domanda "se tu fossi dalla parte del lettore!, be' davvero cattiva!

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    1. Io non credo di essermela cavata bene: è stato un post faticoso! Spero di leggere presto il tuo! Grazie mille.

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