Secondo appuntamento con la rubrica Lo dicono tutti e questa volta ci occupiamo di un’espressione che non mai bello
sentirsi dire: piantare in asso.
Quando si dice?
Quando si vuole abbandonare
qualcuno senza preavviso in genere si dice piantare in asso.
Essere piantati in asso non è affatto piacevole. A volte
però capita e si resta magari ad aspettare ore qualcuno che non arriverà oppure
si viene avvertiti all’ultimo minuto, quando già si è pronti per uscire.
Piantare in asso qualcuno è davvero un colpo basso, meglio avvertire per tempo
e non creare inutili motivi d’astio.
Un controsenso
Questa frase sembra legata al mondo delle carte, in
realtà però l’interpretazione più diffusa si rifà alla mitologia. In base alle
fonti alle quali si decide di dare più peso, ci si ritrova con interpretazioni anche
molto contrastanti.
L’interpretazione
più convincente
Secondo l’interpretazione più logica e lineare, l’espressione deve essere ricondotta al
gioco di carte e dei dadi. In origine significava quindi fare
il punto più basso (ossia
l’uno, l’asso). L’asso è solo, è il punto peggiore che si può fare, quindi
poteva portare ad abbandonare bruscamente il gioco.
Altre
interpretazioni
L’interpretazione più conosciuta però non fa affatto
riferimento alle carte e si rifà all’espressione piantare in Nasso.
Nella mitologia greca,
Arianna, dopo aver aiutato Teseo a sconfiggere il Minotauro e a uscire dal
labirinto, viene abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso. Era dunque stata lasciata in Nasso o meglio piantata in Nasso. La parola Nasso poi sarebbe diventata asso perché una parola più nota e di uso
più comune.
Questa è l’interpretazione
che io ho sempre considerato più interessante, tuttavia molti studiosi di
etimologia la definiscono una paretimologia
(etimologia popolare) cioè una reinterpretazione di una parola in base a
somiglianza di forme e significati di altre parole allontanandosi spesso dal
significato corretto.
Conclusione
Indipendentemente dall’interpretazione scelta, l’espressione
piantare in asso, significa abbandonare in modo improvviso. Che poi
si abbandoni una partita per un punteggio basso o una povera giovane su un’isola,
si tratta sempre di una brusca decisione che implica un allontanamento.
Nella speranza che nessuno vi pianti mai in asso, chiudo il post!
Brutta cosa:-)
RispondiEliminaNon piantatemi in asso!
Ok, ma non farlo nemmeno tu! Ah!
Eliminadai, che invece tu hai sempre un asso in manica.
RispondiEliminaAhahah! Be', grazie...
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