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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

giovedì 3 ottobre 2013

Superno: la parola di ottobre 2013

Decimo appuntamento con Una parola al mese. A gennaio ci siamo presi cura della parola panegirico, a febbraio di algido, a marzo di barbaglio, ad aprile di infingardo, a maggio di parapiglia, a giugno di albagia, a luglio di alterco, ad agosto di imperocché, a settembre di sesquipedale e questo mese la parola è superno!


La parola è stata scelta dal vincitore del concorso di racconti di 200 caratteri con la parola sesquipedale, Marco Lazzara (già vincitore il mese scorso!), che ha dato la seguente motivazione:

è una parola altisonante dal sapore epico, adatta a un contesto mitologico.

Etimologia della parola
La parola superno deriva dal latino supernus che a sua volta deriva da super (sopra).
È giunto in italiano probabilmente attraverso la mediazione del francese (supernel) o dell'inglese (supernal).

Da qui deriva significato di superiore.  

Definizione
Che si trova al di sopra, superiore, posto in alto.

In senso figurato significa celeste, spirituale (in opposizione a corporale), del cielo, ultraterreno (anche in espressioni come occuparsi delle cose superne).

La città superna è il Paradiso.
Gli dei superni (o anche solo i superni) nella mitologia classica venivano contrapposti a gli dei inferni, o degli inferi.

Pronuncia, forme, eventuali derivati
La parola superno si pronuncia con l’accento tonico sulla e, da leggersi aperta [su-pèr-no].

Si tratta di un aggettivo maschile. Il plurale è superni. Esiste anche la forma femminile: superna (singolare) e superne (plurale).

Tra i derivati si ricordi supernale e supernamente.

Frasi d’autore

Troviamo la parola del mese nell'incipit di La Pentecoste del religiosissimo Manzoni.
Madre de'Santi, immagine
della città superna;
del Sangue incorruttibile
conservatrice eterna;
Alessandro Manzoni in La Pentecoste

Ci sono anche ben cinque esempi (magari anche di più!) nel Canzoniere  di Petrarca e qui ve ne riporto uno.
Un lauro mi difese allor dal cielo,
onde più volte vago de' bei rami
da po' son gito per selve e per poggi;
né già mai ritrovai tronco né frondi
tanto onorate dal superno lume,
che non mutasser qualitate a tempo.
Francesco Petrarca in Canzoniere (CXLII)

Ci sono moltissimi esempi anche nella Divina Commedia  di Dante (dove Marco Lazzara mi ha consigliato di cercare), ho persino trovato una pagina che raccoglie alcune citazioni dantesche con la parola superno. Un esempio lo riporto anche qui:
E quel che segue in la circunferenza
di che ragiono, per l'arco superno,
morte indugiò per vera penitenza:
ora conosce che 'l giudicio etterno
non si trasmuta, quando degno preco
fa crastino là giú dell'odïerno.
Dante Alighieri in Divina Commedia (Paradiso XX) 

Qualche esempio
Ora inserisco qualche breve frase scritta da me con la parola superno.
  • La superna volta che ci sovrasta è opera divina.
  • Al piano superno ci sono le stanze da letto.
  • La vita superna mi affascina e spaventa allo stesso tempo.

Un racconto di 200 caratteri
E ora un mio racconto in meno di 200 caratteri con la parola superno.

Discorso funereo
«… e infine, speriamo le si aprano le porte della città superna…».
«Che leggi?».                      
«Il discorso per il mio funerale».
«Già, nessuno lo scriverà per te» rispose cinico il riflesso nello specchio.

Ok, ok, racconto triste tristissimo… però non è autobiografico, vi rassicuro!

I sinonimi non esistono
I sinonimi di superno potrebbero essere: supero, sommo, supremo, eccelso

A parte supero, che ha un uso squisitamente letterario, gli altri sono di certo molto più banali di superno che può essere usato in testi impegnati, per creare un effetto aulico o in testi sacri, per esempio.  

Scopo dell’iniziativa
Siete pronti per le solite clausoline che vi ripeto tutti i mesi?  Bene…

Io mi impegno a usare questa parola in almeno un post durante il mese.
In tali post evidenzierò in modo evidente la parola superno, inserirò questa immagine e questa dicitura (con il link a questo post):



Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di ottobre 2013 è superno (al link maggiori informazioni).





 Chi vuole partecipare all’iniziativa deve segnalarmi in un commento il post (o i post) in cui ha utilizzato la parola (sono validi tutti i post fino al 31/10/2013 compreso). Volendo potete anche inserire l’immagine di questo post e il link, ma non è indispensabile: l’importante è che la parola rimbalzi di blog in blog il più possibile. Maggiori informazioni le trovate nel post che introduce la rubrica Una parola al mese.

Nella barra laterale del blog, per il mese di ottobre, ho già inserito la nuova immagine per accedere direttamente a questo post, così che possiate trovarlo con facilità.

Il concorso
Continua anche questo mese l’iniziativa del concorso per racconti di massimo 200 caratteri contenenti la parola superno. I partecipanti sono sempre meno… mi sto deprimendo parecchio, anche perché sono diminuiti anche i post e gli altri contributi. Questo mese proverò a sponsorizzare di più nei forum l'iniziativa, vediamo come va!
 Aprirò il post dedicato al concorso domani e avrete tempo fino al 22 ottobre. Il racconto deve essere lasciato come utente anonimo e non firmato, così non mi accuserete di fare preferenze. Poi il 23 decreterò il vincitore che potrà scegliere la parola di novembre o tra un mio elenco di dieci parole o proponendone lui direttamente purché rispettino le poche regole spiegate nel post introduttivo. A quel punto ognuno potrà dire quale era il suo racconto, così aggiungerò i vostri nomi nel post.

Spero non sia necessario un intervento superno per risollevare le sorti di questa iniziativa e che più persone comincino a partecipare.

E ora un ringraziamento a chi ha partecipato per salvare sesquipedale:  

 Nel post dedicato a sesquipedale trovate tutti i racconti di Marco con la parola sesquipedale e qualche estratto dal post di Maria che contiene tre racconti con l'uso della parola del mese. Non mi sono stati segnalati altri post... lo so, tristezza cosmica.
Io ho scritto solo un post, Frasi troppo lapidarie  (25/09/2013). Il concorso per i racconti è stato poco seguito purtroppo (i primi tre racconti sono stati segnalati).

Grazie a tutti i partecipanti, come sempre, per il supporto.

Elenco sempre aggiornato dei post partecipanti all’iniziativa 

  • Il racconto in 200 caratteri di Marco Lazzara nei commenti a questo post:

Valhalla
«O me miserabile! Sono giunto fino a qui alla celeste dimora degli dei superni, ma essi tacciono. Dei, perché ignorate le mie suppliche? Perché non mi rispondete?»«Hai provato a suonare il citofono?»


[...] Tutti quanti vivono perciò nel continuo terrore dei poteri superni di Antony. [...]


[...] Che dire infine? Affido entrambi ai superni e porgo loro tanti cari auguri. [...]

[...] Superno fato
conduci i passi,
vegli su di noi [...]



[...] Se per ipotesi, anziché il volto angelico del vostro amato, dovesse apparirvi quello scheletrico della Superna Mietitrice, allora significa che sarete destinate a morire prima del matrimonio. Ve la sentite ancora di provare? [...]



Hanno parlato di questo articolo: 





24 commenti:

  1. La pagina che hai trovato è un po' incompleta, perchè Dante usa molte più volte questa parola, in tutte le sue declinazioni.
    In ogni caso, come sempre ecco il mio raccontino (dovuto, avendo scelto io la parola).

    "Valhalla"

    «O me miserabile! Sono giunto fino a qui alla celeste dimora degli dei superni, ma essi tacciono. Dei, perché ignorate le mie suppliche? Perché non mi rispondete?»
    «Hai provato a suonare il citofono?»

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    Risposte
    1. Di certo le citazioni dantesche sono di più, ma mi ha colpito trovare un link apposito per il termine "superno" e allora l'ho citato.

      Bello il racconto! E la risposta? Ha suonato?
      Grazie per il raccontino e la parola.

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    2. Sì, ma non c'era nessuno in casa.

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    3. Ecco, puoi guardare qui:
      http://books.google.it/books?id=hOZsw_d2EhsC&pg=PA697&dq=superno&hl=it&sa=X&ei=IJdSUr_7C-qB4gTQmYCwBg&ved=0CDgQ6AEwAQ#v=onepage&q=superno&f=false

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    4. Wow! Questo sì che è un elenco esaustivo. Grazie mille.

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  2. Concordo con la motivazione di Marco, ha davvero un sentore epico :) Bella scelta!

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    1. Del resto, come non concordare con Marco per quanto riguarda le parole del mese?

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  3. Mi viene in mente un verso (latino):
    "Flectere si nequeo Superos, Acheronta movebo".

    Che le moderne antologie traducono con Celesti, ma a me piace Superni!

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    1. Probabilmente il traduttore non conosceva la parola "superni". Io sinceramente non sapevo della sua esistenza prima di ricevere la mail di Marco Lazzara con la parola di questo mese.

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    2. Credo di averla scoperta leggendo Asterix. :)

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  4. Questa cercherò di utilizzarla anche io.

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  5. Visto, sapevo di averla già sentita. Dante. ;)
    Per caso, superbo è una sua derivazione?

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    1. "Superbo" non deriva da "superno", secondo me, però entrambi i termini hanno la medesima radice "super" che significa "sopra". A mio avviso dunque, vengono entrambi da "super" ma non derivano l'uno dall'altro, però potrei sbagliarmi.

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    2. No, ma entrambe derivano da super ("che sta sopra").

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    3. La conferma di Marco mi fa ben sperare!

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    4. Ah, ma hai scritto il commento esattamente mentre scrivevo il mio! No, confermo, sono tutte parole che derivano da super, ovvero un qualcosa "che sta sopra", sia in senso letterale (esempio surnatante, che deriva da "super natans", cioè qualcosa che galleggia sopra) oppure in senso figurato (superno, ovvero al di sopra dei mortali, superbo, chi si ritiene superiore agli altri).

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    5. Ho pensato che avessimo scritto in sincrono. Direi che siamo giunti alla stessa conclusione.

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    6. Perfetto, grazie mille! :)
      In effetti era pure logico che fosse comune la radice, ma non fossero derivazioni l'una dell'altra...

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    7. Vedo che siamo tutti d'accordo! Bene.

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