Oggi sono
lietissima di presentarvi una nuova rubrica che ha avuto una gestazione lunga e
tormentata. Si tratta di video con traduzioni di poesie.
Nel video di
oggi potrete ascoltare Buenos Aires, 1899 di Jorge
Luis Borges nella sua versione originale spagnola e nella traduzione italiana realizzata di
Menno van Dam (di cui vi ho già parlato per via del suo quadro usato
nel mio
video su I limoni di Montale).
Il video è
stato ancora più difficile per il fatto che io non parlo spagnolo, proprio per
niente (mai studiato, nemmeno a scuola), quindi ringrazio Menno van Dam, oltre che per la traduzione,
anche per l'aiuto nella lettura e per la concessione di un altro suo quadro.
Spero che il
risultato vi piaccia, anche perché ci sono in cantiere altri video di questo
tipo…
Ecco il video:
E ora vi
lascio con il testo completo nelle due
versioni.
Buenos Aires, 1899 (versione originale
spagnola)
El aljibe. En el fondo la tortuga.
Sobre el patio la vaga astronomía
del niño. La heredada platería
que se espeja en el ébano. La fuga
Sobre el patio la vaga astronomía
del niño. La heredada platería
que se espeja en el ébano. La fuga
del tiempo, que al principio nunca pasa.
Un sable que ha servido en el desierto.
Un grave rostro militar y muerto.
El húmedo zaguán. La vieja casa.
Un sable que ha servido en el desierto.
Un grave rostro militar y muerto.
El húmedo zaguán. La vieja casa.
En el patio que fue de los esclavos
la sombra de la parra se aboveda.
Silba un trasnochador por la vereda.
la sombra de la parra se aboveda.
Silba un trasnochador por la vereda.
En la alcancía duermen los centavos.
Nada. Sólo esa pobre medianía
que buscan el olvido y la elegía.
Nada. Sólo esa pobre medianía
que buscan el olvido y la elegía.
Buenos Aires, 1899 (versione tradotta in
italiano da Menno van Dam)
La cisterna. Sullo
sfondo la tartaruga.
Sul cortile la vaga
astronomia
del bambino.
L’ereditata argenteria
che si specchia nell'ebano. La fuga
del tempo, che
all’inizio non passa mai.
Una sciabola che è
servita nel deserto.
Un viso grave,
militare, e morto.
L'umido vestibolo.
La vecchia casa.
Nel cortile che fu degli
schiavi
l’ombra della vite
diventa volta.
Fischia un
nottambulo sul marciapiede.
Nel salvadanaio
dormono le monete.
Niente. Solo questa
povera mediocrità
che cercano l'oblio
e l'elegia.
P.S. C'è un piccolo errore nel video e ho provveduto a correggerlo con una nota. Scusate. E pensare che ho visto il video millantamila volte... uff!
Hanno parlato di questo articolo:
Borges è uno dei miei letterati preferiti. Spero che lo sceglierai ancora.
RispondiEliminaDiciamo che c'è altro in cantiere... tieni d'occhio il blog!
EliminaPurtroppo i miei tempi per realizzare un video sono quasi infiniti.
Ciao Romina,
RispondiEliminacome ho fatto a suo tempo con la scheggia sui supereroi vorrei pubblicare questo video sulla mia pagina fb L'Estate dei Fiori Artici, dove ho già postato alcune poesie di Borges (e mi apprestavo a postarne un'altra). Lo so che il permesso a farlo è già presente nel finale del video ma mi faceva comunque piacere dirtelo.
Puoi vedere qui l'esito della pubblicazione:
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/pages/LEstate-dei-Fiori-Artici/209328392464165
Grazie mille, Ivano.
EliminaVedo che ci sono tanti fan di Borges in giro, quindi, come ho detto ad Ariano, aspettatevi altri video.
Grazie a te, e complimenti per la prova. Soprattutto per la parte in ispanico!
RispondiEliminaSi è trattato di una bella sfida, visto che non conosco lo spagnolo, per fortuna Menno van Dam ha ascoltato con pazienza i miei file di prova!
EliminaUn vero poliglotta, questo Van Dam!
EliminaParla cinque lingue, se non mi sbaglio, quindi direi proprio di sì!
EliminaHo un libretto di Borges sul comodino, chissà quando riuscirò a leggerlo. Fa un po' strano sentirti parlare in spagnolo, ma... no, non così strano. :)
RispondiEliminaAh, i libri sul comodino! Si accumulano sempre.
EliminaDovevi sentire le prime prove... ahahah! Comunque fa molto strano anche a me!