Oggi
sul blog sono lietissima di ospitare una nuova intervista per la rubrica Scrittori che si raccontano! Sarà una buona occasione per
parlare di Incubi e Meraviglie
una raccolta di racconti di Marco
Lazzara (autore
di ben sei guest post apparsi sul mio blog).
L'avvistamento di un UFO porta a un imprevedibile confronto, una missione su un pianeta dal colore folle, una videocamera in grado di riprendere il passato, una bizzarra possessione diabolica, il vincitore di un premio che non riceve quello che si aspettava, dei misteriosi vicini di casa... e poi ancora vampiri, licantropi, streghe, alieni, bizzarre invenzioni e incredibili esperimenti...questi sono solo alcuni degli ingredienti di questa raccolta di racconti brevi, dove ogni sfumatura del genere fantastico trova la sua rappresentazione.
Che
dire? Sembra proprio che ci sia un po' di tutto tra queste pagine. Sono curiosa
di saperne di più e spero anche voi, ma ora la parola a Marco Lazzara.
Ora
però lascio a lei la parola: solo un autore sa come parlare al meglio del suo
libro!
Come ti è
venuta l'idea di scrivere questo libro?
Marco:
Dopo la laurea mi sono trovato con tanto,
troppo tempo libero a mia disposizione (purtroppo) e allora ho cercato di
riempirlo attraverso la lettura. In effetti mi sono fatto una cultura in questo
senso. Il salto verso la scrittura è stato il passaggio successivo. Questo
libro è la raccolta di ciò che ho prodotto in quei primi due anni.
Come lo
riassumeresti in 5 parole?
Marco: Incubi,
imprevisti, colori, mescolamenti,
meraviglie.
Perché scrivere
oggi una raccolta di racconti?
Marco:
Oggigiorno il racconto è un genere
inflazionato, ma rimane il modo migliore per chi inizia a scrivere. Ma non per
questo è più facile: molti illustri scrittori sono convinti che sia più
difficile scrivere un buon racconto che un buon romanzo. E soprattutto la
brevità del racconto ha in sé delle possibilità che al romanzo sono precluse.
Il tuo libro è
disponibile sia cartaceo sia in ebook, perché la scelta del doppio formato?
Marco:
L’e-book ha delle potenzialità che non
sono da sottovalutare: è un ottimo modo per essere ovunque, visto che
fisicamente non è possibile, dati i limiti della piccola editoria. Io
personalmente l’ho visto come un’ottima opportunità.
Scegli una
frase del tuo libro e spiega perché l'hai scelta.
Marco: Ne ho scelte due:
Oh, io sono una persona ordinaria. Ho ancora il cuore di un bimbo. Lo conservo sotto spirito, in un boccale sopra la mia scrivania.
La
frase non è mia, ma è una citazione di Robert Bloch. L’ho scelta perché il suo
spietato umorismo nero descrive alla perfezione i miei racconti.
La guerra. Stupidi che uccidono altri stupidi per motivi stupidi. Tutto qua.
Questa
invece è mia. L’ho scelta come risposta a quelli che ingiustamente si scagliano
contro il genere fantastico, spesso targandolo come puramente edonistico. In
realtà attraverso di esso puoi veicolare molte riflessioni di natura
filosofica, scientifica e sociologica, per cui non ha niente da invidiare alla
letteratura mainstream.
Come hai trovato un editore?
Marco:
Attraverso una lunga ricerca in rete. Non
è stato il primo a cui abbia fatto domanda, ma sono contento che GDS abbia
accettato di pubblicarmi.
Cosa rende il tuo libro speciale?
Marco:
Questo lo lascio giudicare al lettore. Ma
posso promettergli che racconto dopo racconto rimarrà meravigliato (e a volte
impaurito).
A che pubblico ti rivolgi?
Marco:
Al Pubblico, intendendolo nel senso più
lato possibile. Gli appassionati del genere potranno divertirsi a cogliere
tutti i riferimenti presenti, mentre per i non-appassionati può essere un buon modo
per introdursi nella letteratura di genere.
Hai già pubblicato altri libri?
Marco:
No, questo è il primo. Finora ho
pubblicato solo racconti in diverse antologie.
Quali progetti letterari hai in mente
per il futuro?
Marco:
Di pronto ci sono altre due raccolte di
racconti e un romanzo. Quasi sicuramente sarà una delle due raccolte la mia prossima
pubblicazione.
Brevemente cosa ne pensi dell'editoria
tradizionale, dell'EAP, del selfpublishing e del POD?
Marco:
Editoria tradizionale: l’Italia è un
paese strano, dove abbondano scrittori ed editori, ma scarseggiano lettori e
lettori consapevoli.
EAP: Romina, mi meraviglio di te! Una
persona così educata che dice parolacce!
Selfpublishing: un metodo interessante, ma
ci va molta convinzione e soprattutto bisogna sapere bene quello che si fa.
POD: è ottimo se devi stampare la tua tesi
di laurea, ma per una vera pubblicazione ci va qualcosina di più.
Quando per la prima volta hai pensato di
voler fare lo scrittore?
Marco: Forse in prima liceo, ma in ogni caso non
la sento la mia occupazione primaria. Sono molto concreto al riguardo.
Completa la frase. Per me scrivere è...
Marco:
Un divertimento. Sfatiamo il mito di quegli
insopportabili scrittori immersi nel proprio autocompiacimento: per me scrivere
non è terapeutico, non è un bisogno imprescindibile, non è sofferenza, non è
autoanalisi. È solo un grande piacere. E anche un duro lavoro.
Vuoi cogliere l'occasione per fare dei
ringraziamenti particolari?
Marco:
Sì. Intanto ringrazio te per avermi
ospitato ancora sul tuo blog, e poi Cristiana Astori e Giuliana Cerrato per i
grandi incoraggiamenti e la GDS per aver scommesso su di me. E poi tutti coloro
che compreranno il libro e lo leggeranno: è a loro che spetta il grazie più
grande.
Sono a disposizione dei tuoi lettori nel
caso avessero domande da farmi, qui o sulla mia pagina
Google+.
Grazie a te, Marco, è stata una bella
intervista e il tuo libro mi incuriosisce molto, forse perché non è proprio il
mio genere… vedrò di procurarmelo! E, se tra
i lettori di questo blog, anche altri lo volessero fare, vi
lascio un link per l'acquisto dell'ebook. Per il cartaceo potete scrivere a: ordinigds@live.it oppure ordinarlo il libreria!
E
ora fate tutte le domande che volete a Marco!
Hanno parlato di questo articolo:
Sembra interessante. Perché non metterlo nella lista dei possibili regali di Natale?
RispondiEliminaEsatto! Be', io credo proprio che me lo regalerò!
EliminaPerchè no? Grazie Ivano.
EliminaE grazie anche a te Romina per tutto.
Grazie a te.
EliminaUna gran bella intervista.
RispondiEliminaGrazie. Merito di Marco.
EliminaGrazie Nick. Cerco sempre di essere il più originale possibile in ogni cosa che faccio.
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