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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

venerdì 28 febbraio 2014

"La Cadillac di Dolan" di King: quando saper scavare una buca serve per scrivere

Oggi sono lietissima di presentarvi la prima rubrica fissa sul mio blog curata da un guest blogger! Comincio con qualcuno che gioca un po' in casa, dato che, anche senza una rubrica fissa, ha già scritto ben sei post per il mio blog, che trovate tutti sotto l'etichetta Scienza e Letteratura.
Ovviamente sto parlando di Marco Lazzara, laureato in Chimica nel 2009, docente di Chimica e scrittore di racconti, autore di Incubi e Meraviglie (di cui ho parlato in un'intervista). Non ha un suo blog, perché è un blogger itinerante (che ha varie rubriche in blog altrui), ma vi ho linkato la sua pagina G+ (da lì potete seguire le sue peregrinazioni). Ci vuole una grande umiltà per comportarsi così e sono felice che abbia deciso di tornare ospite anche da me con questa nuova rubrica: Un pozzo di scienza. Tra l'altro, se ben ricordo, è con me che ha cominciato a scrivere post (quindi posso dire: L'ho inventato io! Ahahah. Scherzo, si è inventato da solo!).
In ogni appuntamento della rubrica ci sarà l'analisi del contenuto scientifico (e non solo) di un racconto di un autore famoso e poi l'angolo SOS scienziato, di cui vi parlerà direttamente Marco.

A lui un grazie sincero per aver voluto prendere parte a questa iniziativa, per l'impegno con cui sono certa seguirà questa rubrica e, soprattutto, per i contenuti di qualità che offrirà a voi e a me.

"La Cadillac di Dolan" di Stephen King

 La Cadillac di Dolan è un racconto di Stephen King che parla della vendetta di un insegnante a danno del criminale che gli ha assassinato la moglie. L’uomo gli prepara una trappola approfittando di un tratto autostradale nel deserto chiuso per lavori: fa una buca con un escavatore e poi la ricopre in modo che non si noti. Quando il criminale ci finisce dentro con la sua auto, lo seppellisce vivo.

Ora, raccontata così sembra una cosa semplice, ma provate a immaginare il problema nella realtà: se si vuole scrivere una cosa credibile bisogna risolvere un problema di fisica, tenendo conto dei termini della questione, oltre a tutta una serie di dettagli tecnici. Altrimenti la cosa non funziona.
King non aveva le conoscenze adeguate per farlo, così chiese aiuto a suo fratello, che gli diede dei suggerimenti:
  • quali dimensioni dovesse avere la buca, tenendo conto della grandezza della macchina e della velocità a cui viaggia e del tratto parabolico che essa percorre una volta in trappola (quando un oggetto è sottoposto a due accelerazioni poste tra loro ortogonalmente, cioè a 90° - nel nostro caso l’accelerazione del veicolo e quella gravitazionale - il risultato è un moto curvilineo di tipo parabolico);
  • la forma (a imbuto, in modo che la macchina non ci entrasse solo parzialmente);
  • il protagonista avrebbe dovuto usare delle macchine per riempire di nuovo la buca (non una pala, come aveva inizialmente pensato King).


Capita spesso di vedere racconti dove i dettagli scientifici lasciano a desiderare. Tempo fa mi sono sentito dire: Mica vado al cinema col libro di fisica. Certo, ma se in un film vedo gente che respira sott’acqua non è che dico: Mica vado al cinema col libro di fisiologia, o no?

Come avete visto, spesso basta solo chiedere a chi ne sa. Ed ecco l’iniziativa che lancio, parallelamente a questa rubrica:

SOS Scienziato




Ovvero: stai scrivendo un racconto e non sei sicuro della credibilità scientifica di quanto stai raccontando? Scrivici! E io proverò a darti il suggerimento che cercavi all'interno dell'appuntamento successivo della rubrica.






43 commenti:

  1. Ed ecco l'atteso post di esordio!
    Il mio blogroll ha avuto un moto curvilinero di tipo parabolico appena è comparso il post, poi per fortuna è tornato a posto da solo.

    P.S. Ma i buchi neri poi esistono o non esistono? Hawking ultimamente sembra orientato sul no... Scherzi a parte, buon lavoro!

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    1. Ed è finito in un buca?
      Sui buchi neri temo di non essere troppo informato... so solo che sono lo stadio finale della morte di alcuni tipi di stelle... che poi esistano o meno non saprei. La dimostrazione è data da evidenze sperimentali (luce che sparisce nel nulla perchè catturata dal buco).

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    2. @Ivano: Il tuo blogroll ha esultato! Bravissimo!

      @Marco: Sei un insegnante, quindi sei abituato alle domande "scomode", immagino. Grazie ancora.

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  2. Se posso dire la mia, libri di fisica o meno mi sembra comunque giusto non perdersi in dettagli tecnici o questioni fisiche, non perché siano le principali preoccupazioni dei lettori ma almeno per rendere più verosimile i propri racconti, che si parli di alieni o astronavi. Mi sembra meraviglioso poter dare la possibilità di aiutarsi e correggere i propri errori per quanto riguarda questi problemi di credibilità! Bravi!

    P.s.: per quanto ne so invece, anche se è un tema che mi affascina ormai da anni, la storia dei buchi neri rimane una questione delicata e complessa, soprattutto perché recentemente è stato scoperto al CERN un positrone (elettrone di carica positiva) che proverebbe quindi l' esistenza dell' antimateria e dell' energia oscura nell' universo e ciò vorrebbe dire rivoluzionare tutte le teorie finora considerate, da Einstein a Hawking pertanto rimane temporaneamente irrisolta questa domanda.

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  3. Ti ringrazio, molto dei complimenti!
    Per la seconda parte del commento: attenzione, temo tu abbia fatto una vera insalata! I buchi neri non hanno niente a che vedere con l'antimatera, ma sono lo stadio finale della morte di certi tipi di stelle. Il positrone è stato invece scoperto sperimentalmente nel 1932, quindi sappiamo della sua esistenza da almeno 80 anni (vedi questo mio post:
    https://plus.google.com/102810293123229452162/posts/fJ9dAxxLNqT
    Al CERN di recente è stato prodotto un atomo di antiidrogeno mettendo assieme un antiprotone e un positrone. L'anno scorso è stato finalmente individuato il bosone di Higgs (cosa che a Higgs è valso il Premio Nobel per la Fisica), la particella che media l'interazione materia/energia.
    La materia oscura non si sa bene cosa sia, ma non è detto che sia antimateria (probabilmente non lo è).

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    1. @Anna: Idea e realizzazione di Marco, io gli ho solo dato carta bianca, tanto non delude mai! Credo anch'io sia una valida occasione per gli scrittori. Sui buchi neri, non mi esprimo! Lascio la parola all'esperto.

      @Marco Lazzara: Benissimo! Ascoltarti (ehm, leggerti) è sempre un piacere. Bella la contrapposizione tra materia oscura e l'antimateria.

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    2. @Marco si giusto scusa mi sono sbagliata facendo confusione tra antiidrogeno e positrone in effetti (non ci ho fatto caso e ho scritto una scemenza scusate tanto), tuttavia però avevo sentito parlare della recente teoria secondo la quale i buchi neri non sarebbero lisci ma connessi con il cosmo circostante da "capelli" di energia che potrebbe considerarsi come oscura, ma purtroppo bisognerebbe cercare di capirne di più e magari approfittare della "vicinanza" Sagittarius A, il buco nero della Via Lattea anche se parliamo sempre di megaparsec. Però ripeto e ammetto, per quanto mi interessi come tema, sui buchi neri non so un granché ed è bello sentire il parere di chi se ne intende più di me :)

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    3. Nessun problema! Del resto poi i buchi neri sono uno dei grandi misteri dell'universo. In effetti mi hai dato lo spunto per uno dei prossimi argomenti per gli articoli che scrivo per il blog Il Futuro è Tornato.

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    4. @Anna: Forse non ne saprai tanto, ma di certo più di me! E quindi non ti crucciare per un'imprecisione. Grazie per i contributi.

      @Marco: Intanto trovi idee per le altre rubriche, perfetto!

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  4. Sono contenta di aver contribuito e non vedo l' ora di leggere l' articolo!
    @Romina io provo a scrivere quello che so, che in realtà è poco,ma chiaramente a confronto di Marco non so nulla! Le mie conoscenze su questi argomenti si limitano a essere insalate!

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    1. A me piacciono le insalate! E poi nessuno può sapere tutto, senza contare che io sono per la posizione socratica e quindi per il "so di non sapere".

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    2. Eeh... mi sa che dovrai pazientare un po'... Mi hanno chiesto di scriverne uno su un argomento che non è proprio il mio forte (per la serie: non si può sapere tutto...), ma ci arriverò a buchi neri e stelle di neutroni!

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    3. Concordo con te Romina e mi ci ritrovo pienamente nella filosofia di Socrate. Del resto poi è vero non si può sapere tutto, poi chiaramente difficile non è sapere una cosa, ma sapere far uso di ciò che si sa.
      Pazienterò volentieri per stelle di neutroni e buchi neri e penso proprio che ne varrà la pena!

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    4. Del resto sulle differenze tra "conoscenze" e "competenze" si può dire tantissimo.

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  5. La trovo una bellissima idea quella di questa rubrica, è molto interessante perciò vi seguirò! intanto complimenti! :D

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    1. Mi fa molto piacere! Merito di Marco, ovviamente. Io mi prendo i complimenti ma la fatica la fa tutta lui.

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    2. Grazie, mi fa piacere rincontrarti ancora!

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  6. Una nuova rubrica decisamente interessante. Da lettore mi capita spesso di notare delle cose che semplicemente "non tornano" anche se il più delle volte passo oltre e non mi soffermo più di tanto. La preparazione è il 90% del successo, si dice, per cui non mi spiego come chi scrive possa scivolare su certi dettagli. E' d'altra parte vero che la letteratura, così come il cinema, è prima di tutto intrattenimento ma ciò non deve essere una giustificazione.
    L'invito è solo per aspiranti scrittori che vogliono essere sicuri di non scrivere castronerie? Oppure è possibile richiedere l'analisi di materiale di altri? Va bene anche il cinema? Perché se è così mi piacerebbe sapere se hai visto Gravity e cosa ne pensi....

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    1. Il segreto è essere preparati, far tornare tutto e far sì che il lettore non capisca quanto studio c'è dietro. Facile, no? Ahahah!

      Sul resto, deciderà Marco.

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    2. @Obsidian: provo a rispondere a tutto!
      1) Tu non te lo spieghi e io a volte rimango basito. Tempo fa ho partecipato a un'antologia e dentro c'era un racconto con un errore scientifico. Nulla di tremendo, ma l'ho segnalato sul forum, visto che era stato chiesto un parere. Un utente (non l'autore) continuava a sparare una castroneria dietro l'altra per "giustificare" quel dettaglio con io che con pazienza cercavo di spiegare le cose scientificamente. Sai com'è andata a finire? Andava bene così perchè era la citazione di un famoso film di fantascienza. A quel punto che ti resta da dire?

      2) L'invito SOS Scienziato sì è solo per scrittori, mentre per la rubrica mensile accolgo volentieri suggerimenti, che però devono rimanere letterari, visto che questo è un blog che parla di scrittura.

      3) Gravity non l'ho visto, però so che è un obbrobrio scientifico: il finale è completamente al di fuori della realtà. Tra l'altro c'è un racconto di Bradbury (Caleidoscopio) che racconta la stessa cosa, ma in modo realistico: gli astronauti vengono consumati dall'attrito con l'atmosfera (coincidenza: la frase nel post si riferiva proprio a Gravity). Se sei interessato uno dei prossimi post potrebbe parlare di questo, ma in fondo ci sarebbe poco altro da aggiungere (cioè spiegare perchè si produce calore a causa dell'attrito).

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    3. Forse potresti parlare di "Caleidoscopio" e sollevare questo argomento, comunque vediamo, hai già praticamente risposto qui. Sei troppo efficiente.

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    4. E' una possibilità, vediamo. Il mese prossimo, come sai è già occupato dall'altro complemento della rubrica (e con due autori che a Tom piacciono di sicuro!).
      Ad aprile vediamo se fare Caleidoscopio o Il Professore di Chimica o altro.

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    5. Ok, perfetto! Vedo che è tutto sotto controllo! Grazie.

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  7. Per scrivere racconti (fanta) scientifici bisogna prepararsi, sono d'accordo.
    Voglio dire però che quando si comincia a discutere di leggi fisiche in opere di fantasia (Star Wars, Star Trek er simili), i nerd si scatenano, dando vita a epici fiammoni in cui tentano di convincerti che l'universo obbedisca alle loro leggi.
    E con i fumetti e i manga non è diverso, ma possiamo sempre rispondere PRDQP, poche ragazze da quelle parti, o che "muore una catgirl". :)

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    1. Per questo non ho affidato la rubrica a un nerd ma a un prof!

      Sai perché ci sono poche ragazze in quei contesti? L'unica volta che ho detto di essere una donna-gatto (nel senso che il mio avatar è un gatto e un po' mi sento un gatto) hanno iniziato a parlare di come si vestono le donne nei fumetti... povera me! Ahahah!

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    2. Le "loro" leggi?
      L'idea di questa rubrica non è fare da spin-off a Big Bang Theory (che adoro), ma usare dei racconti per veicolare informazioni (scientifiche e non). E la fisica non è l'unica scienza esistente.
      Detto questo, dì pure "muore una catgirl" (???) ma la maggior parte delle persone (a cominciare da me) si limiterà a guardarti con perplessità, non capendo ciò che stai dicendo. :)

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    3. @Marco: Tranquillo, Fabrizio non ce l'aveva con te! E qui non bazzicano nerd, almeno al momento, quindi i tuoi post non possono dar vita a nessuna deriva negativa ma solo a buoni e costruttivi scambi di opinione.
      Il detto non l'ho capito nemmeno io, ma sono sicura che ha un senso.

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  8. Beh, è ufficiale: gli spammer adorano questo post! Ma cosa ci trovano? (Oppure è sempre lo stesso che insiste?)

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    1. Tranquillo, tanto il filtro non fa nemmeno apparire quei commenti in pubblico. I commenti di spam li vede solo chi è iscritto al post.
      Se ti consola, gli spammer scelgono i post più visualizzati, di solito!

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    2. Quella di stamattina è però già la terza volta. Sarebbe da segnalazione alla polizia postale.

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    3. Quella di questa mattina era riferita a un altro tuo post. Comunque ricevo ogni giorno messaggi di spam, non è una cosa così inusuale. Anzi, per certi versi, vuol dire che il blog sta andando bene!

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    4. Sì, ma è la terza volta dalla stessa persona.

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    5. Dici che è il caso che mi affezioni? Ahahah!

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    6. Ancora! Il post più amato dagli spammer!

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    7. Ieri il blog è stato davvero invaso dagli spammer! Ho ricevuto commenti di spam su tantissimi post tutti insieme. Si vede che il blog sta diventando famoso! Ahahah!

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    8. C'è un settaggio di blogger che permette di inserire la moderazione sui post più vecchi di X giorni. Personalmente ho deciso di usarla(impostando X=30) per bloccare questo tipo di spam e mi sembra che funzioni molto bene. Tanto, lo sai anche tu, il 99% dei commentatori veri si concentra solo negli ultimi post. Difficile che vadano più indietro.

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    9. Ma qui il problema non sussiste: il filtro li blocca tutti. Nemmeno uno è apparso in chiaro, visibile ai visitatori. Se ne accorge solo chi è iscritto al post e non credo siano in molti a distanza di tempo. Comunque grazie per il consiglio!

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    10. Io sono ancora iscritto al post (di solito non cancello mai le iscrizioni per pigrizia). Ma la cosa bizzarra è che io ricevo gli alert solo dei commenti tuoi e di Marco che vi lamentate dello spam (ma io non ho mai visto alcuno spam). Boh?!?

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    11. Io penso che dove c'è uno spammer c'è un contenuto ritenuto interessante. Non si spamma a caso, no? Quindi non mi lamento.

      Insomma, io e Marco ti stiamo intasando la posta. Ahahah!

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    12. Io dico che dove c'è uno spammer c'è uno s*****o. Ma sono opinioni.
      Magari glielo scrivo anche:

      Dear spammer,
      we're not interested in your lawyal car accident site. Matter of fact, we're not interested about you, your life or your job. This article tells about a Stephen King's novel, a murder committed in a Cadillac. You haven't nothing to say about it, so go your own way, thanks!

      The Author

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    13. Su, Marco, non è il caso. Per prima cosa gli spammer non leggono i commenti. Secondariamente, non agitarti, anzi, "non ti curar di loro, ma guarda e passa": è una buona filosofia di vita.

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    14. Sì, è vero, ma non leggono nemmeno l'articolo se è per questo. Ma in fondo, dai, alla fine ci tengono anche compagnia, no? :)

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    15. Ecco, questo è lo spirito giusto.

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