Se non mi trovate qui... ecco dove cercarmi!

Se non mi trovate qui...

Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

venerdì 12 febbraio 2016

Poliptoto

Poliptoto: una parola che cambia funzione morfosintattica

È da un bel po' di tempo (quasi un anno!) che nella rubrica Poesie non mi occupo di figure retoriche e metrica, ma oggi è tempo di rimediare!

Ho scoperto per caso l'esistenza del poliptoto  e non ho resistito alla tentazione di condividere con voi questa figura retorica.


Il poliptoto
Il poliptoto o polittoto (o più semplicemente variazione) è una figura retorica che consiste nel ripetere a breve distanza una parola, cambiandone la funzione morfosintattica.

Si tratta quindi di ripetere una parola ma modificandone la funzione sintattica, il genere, il numero, il modo e/o il tempo.

La parola poliptoto significa proprio con molti casi.
Fa parte delle figure retoriche di ripetizioni e serve a trasmettere l'idea dell'elencazione e dell'accumulo. Allo stesso tempo dimostra l'abilità di chi scrive nel piegare una parola alle sue esigenze espressive.

Esempi
Vediamo ora alcuni celebri esempi.

Cred'io ch'ei credette ch'io credesse
(Dante Alighieri)

E li 'nfiammati infiammar sì Augusto
(Dante Alighieri)

Il sole può calare e ritornare;
per noi quando la breve luce cala
(Catullo)

Sono ambo stretti al palo stesso; e vòlto
è il tergo al tergo e 'l volto ascoso al volto.
(Torquato Tasso)

Di me medesimo meco mi vergogno
(Francesco Petrarca)

Conclusione
Ed ecco qui, questo è tutto. Ci tenevo solo a parlarvi di questa figura retorica che io non avevo mai sentito prima. Voi la conoscevate già? L'avete mai sperimentata?

La frase io me medesima a me ogni tanto capita di usarla ma più che altro con ironia! Mai avrei pensato di essere un'utilizzatrice di poliptoti! 

6 commenti:

  1. Si finisce per usare poliptoti senza sapere nel linguaggio comune. Ricordo adesso una professoressa molto pignola al liceo cche nel commentare Dante tirava fuori questi paroloni. Quindi li ho sentiti, li ho dovuto studiare, cosa che me li ha resi immediatamente antipatici, e soprattutto ricordo alcuni degli esempi che tu hai riferito. Ma non mi piacciono le figure retoriche, cosicché nelle mie poesie e nei miei romanzi ne rifuggo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io credo invece di non aver mai incontrato questo termine a scuola. Forse per questo a me sta simpatico? Ahah!

      Benvenuto sul mio blog!

      Elimina
  2. Un altro mattone che posso divellere dal gigantesco muro della mia ignoranza che ignorava ogni figura retorica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne so pochissimo anch'io, in realtà, ma amo fare ricerche e scoprire cose nuove e poi non riesco a tenermele per me!

      Elimina
  3. Il poliptoto è molto amato dagli autori latini (che d'altronde, declinando i sostantivi secondo i vari casi, si dedicavano spesso e volentieri a questa figura retorica :D), quindi sì, l'avevo già incontrato nel mio percorso; ma un bel ripasso non fa mai male! E poi tra gli esempi hai citato alcuni versi che amo molto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne sai molto di più di me sulle figure retoriche! Dovrei lasciarti le redini di questa rubrica!

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...