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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

lunedì 16 gennaio 2012

"Perché pubblicare un libro senza casa editrice?" - guida di Roberto Tartaglia

Se siete stanchi di cercare un editore, se i tanti rifiuti vi hanno fatto perdere l’entusiasmo, se l’editoria tradizionale non vi sembra più una garanzia di successo, ma, nonostante tutto, continuate a credere in ciò che avete scritto, queste informazioni potrebbero tornarvi utili.

Conoscete Roberto Tartaglia? È l’autore di “Casus Belli” che io ho recensito qualche mese fa ed è uno scrittore indipendente… Sapete che cos’è uno scrittore indipendente? È uno scrittore che pubblica i suoi libri senza una casa editrice, senza un editore, rifiutando anche soluzioni come il print on demand o la pubblicazione a pagamento.
Roberto Tartaglia è riuscito con l’autopubblicazione a vendere ben 5000 copie del suo primo libro in soli sei mesi (un libro che molte case editrici avevano rifiutato, tanto per dire le cose come stanno). Forse alcuni di voi sono interessati a saperne di più sull’autopubblicazione e allora ho deciso di segnalarvi alcune iniziative di Roberto Tartaglia.
Io sono iscritta a entrambi i siti e il materiale ricevuto finora è stato davvero interessante e utile… Non costa nulla e c’è molto da imparare. Se vi piacciono i thriller o volete saperne di più sull’autopubblicazione di un libro, ora sapete cosa fare!

Insomma, che cosa ne pensate? Conoscevate già questo scrittore e le sue iniziative?

14 commenti:

  1. Ma lo sai che è interessante? Io sono orientato all'auto pubblicazione, almeno per un libro a cui sto lavorando (per ragioni legate alla tipologia dell'opera). Non so se in generale sia una linea da seguire ma mi sono reso conto, principalmente nel mercato ebook, che c'è una finestra di cui le editrici praticamente non si interessano.
    Ma questo appartiene più ai miei vaneggiamenti digitali... ! ^^
    (Uso artistico della punteggiatura.)

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  2. Devo ammettere che l'autopubblicazione un poco mi spaventa, però questo Tartaglia mi sembra una persona da apprezzare.

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  3. @Salomon Xeno: L'autopubblicazione non è da scartare a priori. Secondo me, ci sono libri che possono venir alla luce solo con questa strategia. Il mio ultimo libro, per esempio, è di un genere stranissimo che dubito potrà trovare una collocazione in una rigida collana editoriale. Quando mi deciderò a inviarlo a qualcuno, lo scoprirò. In bocca al lupo per i tuoi progetti autopubblicazione o no! Complimenti per l'uso artistico della punteggiatura! Ti stai preparando per il mio post del 25? Bravo!

    @Nick: L'autopubblicazione spaventa anche me, perché se ne sentono di tutti i colori sull'argomento, però Roberto Tartaglia è davvero disponibile e, se hai qualche domanda, puoi di certo fargliela. Lui ha avuto il coraggio di tentare questa strada poco battuta e direi che ha ottenuto ottimi risultati!

    Grazie a entrambi!

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  4. @Lisa: Tieni presente, non si sa mai... A quale dei due siti sei iscritta?
    L'entusiasmo nelle mie righe c'è, perché, se no, avrei evitato questo post, dato che non me l'ha chiesto nessuno di fare pubblcità... in questo periodo, però, sono troppo confusa per decidere qualsiasi cosa... ho stabilito di rivedere ancora una volta il mio libro a fine febbraio e poi di inviarlo a degli editori, ma per ora è tutto fermo... poi chissà... qualche mese fa ero convinta per l'autopubblicazione, quindi chissà cosa penserò domani? Ti terrò informata! A presto!

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    1. @Lisa: Se non ti è arrivata la guida di cui parlo nel post, sei iscritta alla newsletter del suo sito personale e non a quella di Vivere di scrittura... comunque sicuramente non sono newsletter pedanti. Informazioni q.b., pertinenti e interessanti.
      Ho guardato Lulu, ilmiolibro e altri... Amazon si occupa anche di autopubblicazioni? Credevo fosse solo un punto vendita on line. Chissà... ci penserò... Grazie!

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    2. Il problema delle autopubblicazioni è spesso proprio relativo all'ISBN, quindi bisogna informarsi bene prima di fare una scelta. Ora vado a leggere il commento sul tuo blog!

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  5. Colgo l'occasione per notificare che ti ho nominato per il Versatile Blogger Award! Fai un salto da me per ritirare il premio. :)

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    1. Ho appena commentato il tuo post!!! Grazie mille! E io che pensavo di non vincere mai niente!!! Grazie! Troppo buono!

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  6. Romina, secondo te è possibile vivere di scrittura? Non dubito del valore della persona di cui parli in questo post, ma l'obiettivo mi sembra poco realistico. Tu che ne dici?

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    1. @Michela: Io vivo di scrittura!!! Alt! Mi devo spiegare meglio: io vivo per scrivere, ma non scrivo per vivere (come recita il sottotitolo del mio blog). Immagino che tu intenda "campare", "sopravvivere economicamente"... beh, io no, ma certo che è possibile! Ci sono tantissime persone che guadagnano scrivendo, basta pensare ai tanti best seller che ci sono in giro. Se intendevi, io, tu, noi, potremo un giorno vivere di scrittura, il discorso è più ampio... bisogna crederci non per superbia ma perché sognare non costa niente e con un po' di bravura e tanta fortuna, chissà...
      Per quanto riguarda Roberto non so se lui viva proprio e solo di questo... magari glielo chiederò, ma mi sembra di essere un po' indiscreta... Grazie per il commento!

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  7. Passavo di qua e mi son fermato a leggere. Ho scritto alcune poesie e volevo farci un libro, non ho molta autostima quindi non so se possano piacere ma non ho proprio idea come quando e come pubblicare un eventuale libro. Non so nemmeno se sarà acquistato anche se questo non mi interessa molto, quello che mi interessa di più è essere soddisfatto, vedere le mie poesie stampate su un libro, possedere i diritti d'autore perché per quanto io mi senta insicuro ho paura che mi vengano rubate. Scusa il disturbo, passerò più spesso.
    Ciao.

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    1. Benvenuto sul mio blog! Nessun disturbo, ovviamente, mi fa molto piacere ricevere commenti. E in comune abbiamo una scarsa autostima!

      Da quel poco che hai scritto qui penso proprio che il self publishing possa fare al caso tuo o anche un POD (Print On Demand). La ricerca di un editore tradizionale richiede lunghe attese, tanta pazienza e molta fortuna e ha senso farlo solo per poter poi beneficiare del sostegno di un vero editore per creare un prodotto di qualità e sperare in una discreta diffusione. Se il tuo obiettivo è solo avere qualche copia del tuo libro e una tutela contro eventuali violazioni dei tuoi diritti, io ti consiglio di rivolgerti a un POD o a un servizio di selfpublishing che ti garantisca un ISBN, magari. In ogni caso, se ti serve qualche consiglio, scrivimi pure. E passa di qui quando vuoi! Grazie per il commento.

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  8. Gli articoli di Roberto sono interessanti e capisco bene il suo punto di vista. In questi giorni cercherò di leggere i post che non ho ancora letto su questo argomento che mi interessa molto.

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    1. Se ti interessa l'argomento, ti consiglio di iscriverti alle newsletter di Roberto. Riceverai tanti utili consigli.

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