È quasi un decennio che voglio leggere un
libro di Ilaria Tuti.
Non sto scherzando.
Dai tempi in cui, insieme a lei, frequentavo un
forum di scrittura (Abaluth, quanto lo adoravo!). Ci siamo conosciute su un altro forum e, se non
ricordo male, è stata proprio a lei a farmi approdare in quell’isola felice che
è stato Abaluth, sul quale ho partecipato a tante iniziative e creato io
stessa varie iniziative, insomma… niente, mi sono fatta trasportare dai ricordi,
mi rimetto in carreggiata.
Sono molto lieta di presentarvi Tea e Teo –
Rime per lavarsi le mani: un video con una filastrocca per
insegnare ai bambini come lavarsi correttamente le mani, secondo una
procedura ispirata a quella promossa dall’organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS).
Un sentito grazie a Giulia Mazzali, che
ha dato vita ai miei orsetti, illustrando la mia filastrocca e montando
il video. Speriamo davvero che vi piaccia e che vi sia utile!
Prima di ogni parte della filastrocca c’è un disegno che guida i bambini nel corretto movimento da fare, dopo aver trasformato, come per magia, le loro manine in due teneri orsetti. Sotto il simbolo del movimento c’è anche una didascalia, pensata per gli adulti, così che possano aiutare meglio i bambini nel compiere i gesti corretti.
Buona visione
(poi sotto vi racconto tutto sulla genesi di questo video, che è stata
abbastanza travagliata, ma… prima lavatevi le mani!).
Questo progetto è stato messo a disposizione di tutti gratuitamente. Se volete farci una piccola donazione per dimostrare il vostro supporto, potete farlo qui con PayPal, pagandoci un caffè:
E ci ho messo un po’ a trovare il tempo per il post, quindi
è passato pure Babbo Natale, ormai.
Ma… ci tengo comunque a condividere con voi questo bellissimo
servizio di TeleBoario in cui Elena Perego parla del nostro Il migliore
amico di Santa Lucia.
Tutti i diritti del video sono riservati a TeleBoario che
ringraziamo per la concessione di ripubblicare il video originale, andato
in onda il 12 dicembre 2020 su TeleBoario (servizio di Polina
Yordanova, riprese di Simone Inverardi e montaggio di Cristina Bignotti).
Per vedere il video su Facebook, ecco il link. I mi piace e le condivisioni sono sempre ben accetti!
Qualche giorno fa vi ho mostrato un breve estratto di una mia
lettura animata del mio Il migliore amico di Santa Lucia(illustrato da Elena Perego ed edito da Silele Edizioni). Se ve lo
siete perso, lo trovate qui.
Oggi vi voglio però parlare di un altro video, uscito pochi
giorni fa sul canale del Comune di Romano
di Lombardia, in cui Elena Perego (illustratrice del
libro e straordinaria racconta storie) racconta tutto il libro!
Sì, avete capito bene: per intero!
Era il 15 dicembre 2019, quando io, per l’ultima
volta mi ritrovavo a recitare davanti a un pubblico. Ed era da tantissimo tempo
che non tornavo sul palco, quindi ricordo bene quel giorno: l’emozione,
l’adrenalina, la voglia di ricominciare, anche se solo per un giorno, anche se
solo per un’ora.
Ero a Il Parnaso,
Libri & Natura di Ponteranica (BG) che gentilmente aveva deciso di
ospitare una lettura animata del mio Il migliore amico di Santa Lucia,
resa ancora più speciale grazie al librone gigante di Elena Perego
(l’illustratrice del libro).
Speravo di pubblicare un video dell’evento a stretto giro,
ma poi la vita mi ha richiesto qualche sforzo aggiuntivo imprevisto e
spiacevole e… tra una cosa e l’altra, pubblicarlo a gennaio mi sembrava strano,
quindi ho lasciato perdere.
Visto che Santa Lucia si avvicina, ho deciso di rimettermi
al lavoro ripescando il girato dell’anno prima (che tra l’altro non avevo mai
avuto occasione di vedere) e qualche foto e… ho tirato fuori questo breve
estratto (l’unica parte ripresa) che condivido con voi volentieri,sia
per strapparvi un sorriso, sia per ringraziare ancora una volta le persone
coinvolte (lo staff del Parnaso ed Elena Perego, soprattutto), sia
perché siete ancora in tempo per acquistare il libro, se la storia vi
incuriosisce.
Era la sera del 12 luglio, quasi la
mezzanotte che porta al 13.
È stato un lampo, un ricordo
perso nella memoria, riemerso quasi per caso: «Domani è il compleanno del
mio blog!».
Mi sono ripromessa di scrivere
due righe, anche solo per ricordare che, in fondo, ho fatto tanta strada grazie
a questo spazio e che, anche se ormai lo trascuro parecchio, ci sono sempre
molto affezionata.
Come fu, come non fu... il post
riesco a scriverlo solo adesso, quando le candeline si sono già spente da un
pezzo e persino il fumo si è disperso, ammesso che qualcuno le abbia
accese.
Oggi è la giornata mondiale della fibromialgia
e, come ormai è tradizione, preparo un post sul blog, perché è sempre
importante parlare di questa sindrome insidiosa che anche se è conosciuta,
ahimè, è ancora poco riconosciuta. Bisognerebbe parlarne sempre, tutti i
giorni, ma spesso mi è difficile farlo, quindi ci tengo a cogliere l’occasione
della giornata mondiale per trovare uno spunto concreto.
Quest’anno ho deciso di parlare della fibromialgia in
riferimento al periodo complesso e diverso dal solito che stiamo vivendo: l’epidemia
del coronavirus che ci costringe in quarantena.