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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

mercoledì 27 gennaio 2016

"Quando smettere di credere in un sogno?"

Successi, illusioni e batoste: quando smettere di credere in un sogno?

Non è certo la prima volta che qui su questo blog mi metto a parlare di sogni (che non si avverano mai magicamente e non si mangiano, per esempio), probabilmente perché sono un po' l'essenza del vivere. Non si può vivere senza sogni, anche se a volte si è costretti a cambiarli.


Il confine tra speranza e frustrazione
Se inseguire un sogno è difficile ma rende felici e dà speranza, bisogna continuare a camminare nella sua direzione, ma se rende infelici, forse è tempo di sognare qualcos'altro. Infatti,
C'è un confine sottile tra il perseguire un sogno che ci fa stare bene e ci dà speranza e il fissarsi su un'illusione che può dare solo sconforto e frustrazione.

Anche se il confine è sottile, però, non voglio perdermi in sfumature di significati ed essere capziosa, quindi mi spiego meglio. Io credo che inseguire un sogno con tutte le proprie energie sia un diritto e un dovere di ognuno. Crederci fino in fondo, fino a far sanguinare il cuore, ma sempre mantenendo viva la speranza e… l'impegno, perché senza impegno non si va da nessuna parte (a meno che non siate molto fortunati e/o molto ricchi, ma non è il mio caso!). Sono però anche consapevole che un sogno non si può rincorrere per sempre. A volte la vita ci mette di fronte a scelte che ci fanno prendere direzioni totalmente opposte a quelle che vorremmo e a quel punto bisogna anche avere la maturità e il coraggio di rinunciare. Non ci si può tormentare in eterno tra rimorsi e rimpianti, perché la vita è una sola e non ha senso sprecarla con i se e i ma. Ci saranno sempre nuovi sogni, nuovi lidi verso i quali indirizzare la rotta, che è sempre meglio che girare a vuoto tutta la vita rincorrendo un'illusione. Questo non significa essere volubili o cambiare sogni più velocemente dei calzini, ma semplicemente fare analisi razionali di qualcosa che razionale non è: il sogno. C'è chi riesce a sognare senza razionalità, libero da ogni vincolo pratico e concreto: qualcuno li chiama sognatori, qualcun altro illusi. Io, nel bene e nel male, non riesco più a staccarmi del tutto da terra (vi ricordate i miei sogni per terra?) e, con il tempo e l'esperienza, ho imparato a combattere con tutte le mie energie solo le battaglie che avevo qualche possibilità (anche piccola) di vincere. Basta soffrire e tormentarsi per niente. Meglio convogliare le energie in qualcosa che, almeno potenzialmente, può dare dei frutti.

Il mio sogno attuale
Attualmente, lo sapete, sto mettendo tutto il mio entusiasmo e il mio tempo libero nelle attività di speakeraggio. Sto lavorando a oltre una decina di video e facendo pratica in settori il più possibile diversificati (dagli spot alle letture a… spero di mostrarvelo presto!). Credo di avere del potenziale e farò di tutto per farlo emergere ogni giorno di più, perché ancora non mi sento abbastanza brava e, per come sono fatta, credo che non mi sentirò mai arrivata, per fortuna, perché questa è lo stimolo per continuare a crescere.

Qualche tempo fa mi ha contattata il proprietario di un negozio per registrare la sua segreteria telefonica. Si trattava di un lavoro molto piccolo e di un introito irrisorio, ma ero davvero tanto felice. Per me significava moltissimo perché una persona sconosciuta aveva sentito la mia voce in rete (forse il sito inizia a fare il suo dovere?) e mi aveva scelta. Questo mi ha dato tantissima speranza e nuova voglia di fare. Il progetto poi purtroppo è saltato perché hanno deciso di tenere la vecchia segreteria che avevano già (eh, la crisi…) e confesso di averci sofferto un po', perché avevo bisogno di una commissione in campo vocale, avevo bisogno di sentirmi finalmente riconosciuta come professionista. È stata un'illusione che ha dato un brutto colpo alla mia autostima e che ho recepito quasi come un invito a smettere tutto (dimenticando gli investimenti di questo anno in termini di tempo e anche economici). Anche perché questo è stato solo uno di vari episodi simili di lavori proposti e poi ritirati per mancanza di budgetuna serie di sfortunate coincidenze, diciamo.
Per fortuna, però, come avete visto pochi giorni fa poi sono arrivate altre commissioni, in particolar modo i due booktrailer di L'inferno è buio e freddo di Gabriella Grieco. Un altro video realizzato su commissione lo vedrete nei prossimi giorni.

Sto cercando contatti per eventi e registrazioni, sto portando biglietti da visita, mandando mail, chiedendo informazioni… insomma, non sto lasciando niente di intentato perché nonostante qualche illusione e alcune batoste questo adesso è il sogno lavorativo per cui ho intenzione di spendermi. Se un giorno sarà il mio lavoro a tempo pieno credo che ne sarò molto felice, ma per il momento amo quello che faccio e la mia vita di oggi è, a mio avviso, meravigliosa. Non dico facile o senza problemi, ma bellissima sì. Tutto sta a guardare nelle cose nella giusta prospettiva. Ho un sacco di motivi per intristirmi e buttarmi giù, a volte ho paura e non sono affatto esente dalle preoccupazioni, tutt'altro, però sono dannatamente fortunata perché sono felice e posso anche permettermi il lusso di sognare di esserlo ancora di più. Da questa prospettiva, gente, come non essere grati di ciò che si ha? Mi dicono sempre che sono forte, perché mi sono rialzata tante volte, perché non mi sono mai arresa, nonostante tutto. In realtà non credo sia così, però ho imparato a dare il giusto valore alle cose.

Concludendo…
E quindi? Quando smettere di credere in un sogno? Quando la frustrazione supera la speranza. E solo in quel momento, perché sognare deve essere qualcosa che ci rende felici e non un tormento senza possibilità di riuscita.

E voi cosa ne pensate? Secondo voi, quando ha senso abbandonare un sogno per inseguirne altri?



P.S. La versione twittabile questa volta viene dal post e non dall'aforisma, perché era troppo lungo, ahhah! 








Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di gennaio 2016 è capzioso (al link maggiori informazioni).









Questo post è stato segnalato da Gigi The Snooper del blog Snooping Around per La blogosfera condivide - gennaio 2016 con la seguente motivazione: perché l'ha trovato un ottimo mezzo per spronare le persone a credere nei propri sogni, a inseguirli ponderando speranza e frustrazione e, certe volte, a rinunciarvi qualora il gioco non valesse la candela.




Hanno parlato di questo articolo:




16 commenti:

  1. Non so. Può anche darsi che le cose non avvengano non soltanto per una questione di sfortuna ma anche perché si fa qualcosa e non si rende conto che lo blocca. Solo che non saprei bene specificare anche perché sono in alto mare coi miei progetti e non so bene come andrà a finire.
    Comunque ti linko questo post http://zenpencils.com/comic/161-shonda-rhimes-a-screenwriters-advice/
    Un bacio cara Romina. Un bacio con tanto affetto sperando che prima o poi tu possa coronare degnamente il tuo sogno

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    1. Grazie per il link! Racchiude un po' quello che è anche il mio pensiero: bisogna faticare per raggiungere i sogni!
      Grazie per gli auguri e spero che anche tu possa sbloccare i tuoi progetti.

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  2. Un sogno vero si organizza la sua vita da sè: quando non riesce in alcun modo a decollare trova da solo la sua uscita di scena...uno schianto, un cambio di rotta, un rifugio segreto per tutti, un altare in un'altra dimensione da visitare in assoluta solitudine. Un sogno vero è un segno indimenticabile.

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    1. Benvenuto sul mio blog!
      I sogni sono un po' degli esseri viventi: nascono, crescono e muoiono, però restano nel cuore di chi ha vissuto con loro.

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  3. Io dico che dovresti continuare con il tuo sogno da speaker, la "voce" ce l'hai ed il talento anche.
    Vedrai che poco alla volta giungeranno altre commissioni.
    Il sogno è ancora vivo e vitale.

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    1. Sto continuando e ci sto mettendo tutte le energie possibili! Sì, è un sogno ancora vivo e lo sto anche alimentando. Lo prova il fatto che anche oggi è uscito un video e spero non sia uno degli ultimi commissionati!

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  4. Io sono, fondamentalmente, d'accordo con te.
    In questo momento mi trovo ad un punto di svolta, e anche se non ho ancora rinunciato, diciamo che ho... cambiato direzione, per quanto riguarda il mio, di sogno!
    Chissà cosa porterà il futuro... :)

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    1. A volte cambiare strada non vuol dire cambiare meta: magari stai solo facendo un viaggio diverso. Il futuro è ancora tutto da scrivere o, nel tuo caso, da disegnare!

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  5. Fare i conti con i sogni non è mai semplice. Mi sembra però che quello che tu abbia le carte in regola per trasformarlo, magari poco alla volta, in una prospettiva concreta. Spero che tu abbia successo, perché te lo meriti. :)

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    1. Spero di averle davvero le carte in regola! Lo spero davvero!

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  6. Mah, forse quando il sogno comincia a palesarsi più come un'ossessione che non come - appunto - un sogno. In quel caso è meglio farsi un paio di domande e, in base alle risposte, darci un taglio.

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    1. Sì, sono d'accordo... almeno in un caso a me è successo. Ostinarmi a raggiungere qualcosa che non potevo avere mi stava facendo davvero male, per fortuna a un certo punto ho riorganizzato la mia vita per cercare altro.

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  7. Io non ho ancora iniziato! Sto cercando di guadagnare dei soldi che mi permettano di iniziare ad investire nel mio sogno, quindi più in alto mare di così...
    Però ancora per un po' ci proverò, anche perché per ora vedo solo lavori molto noiosi come alternativa e questo mi sprona.

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    1. Ma sì che hai iniziato! Hai curato e stai curando molto la tua formazione e queste sono cose importanti. Continua a provarci, finché senti che ne vale la pena! Io sono certa che da qualche parte arriverai! Un abbraccio!

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  8. Come ti ho già detto, nonostante i dubbi e la frustrazione che puoi provare, io un po' t'invidio.
    Non tanto per la tua età (molto più verde della mia!), ma perché puoi ancora permetterti di sognare. Ma forse sbaglio, forse è giusto continuare a sognare all'infinito, pur nella consapevolezza che in qualche modo si deve campare.
    In effetti, è ciò che mi ripeto ogni giorno sul mio noioso posto di lavoro. Mi dico, sinceramente, che non esiste un lavoro che non dia qualche soddisfazione, fosse anche quella di farlo al meglio delle proprie possibilità ed esserne consapevoli. Mi ripeto che poi, in fondo, il privato è molto più importante. Certo, riuscire a fare di ciò che ci appassiona un lavoro sarebbe il massimo, ma quando non ci si riesce è sempre possibile riversare quella stessa passione e la propria creatività su qualcos'altro. Tu comunque sei giovane, sei brava. Per ora pensa solo a questo. Non so se quello che ho detto ha senso o no, per me lo ha, ma non sono molto brava con le parole.

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    1. Fai bene a invidiarmi perché io sono consapevole di essere molto fortunata: lavoro in tre settori e tutti e tre mi piacciono molto. Non faccio quello che sognavo tempo fa, ma sono riuscita a trovare nuovi sogni da inseguire. Non guadagno quanto vorrei, ma i soldi non sono tutto nella vita. Credo che sia importante non smettere di sognare mai, se non per il lavoro almeno per quanto riguarda la vita in generale. E il privato è indubbiamente più importante, anche dal mio punto di vista. L'importante è avere passione e metterla in qualcosa (se è il lavoro è meglio ma non è indispensabile).

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