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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

lunedì 11 giugno 2012

Obiettivi – guest post di Roberto Tartaglia


Vi ricordate di Roberto Tartaglia? Be’ su questo blog abbiamo già parlato di lui. È l’autore del romanzo “Casus Belli” ed è famoso per la sua abilità nell’autopromozione dei suoi libri che realizza con il selfpublishing. Se vi affascina il mondo dell’autopubblicazione, vi consigli di iscrivervi alla sua newsletter per ricevere gratuitamente le sue guide video: della prima (“Perché pubblicare senza casa editrice?”) ho già parlato, la seconda è di pochi giorni fa (“Come preparare il tuo libro per l’autopubblicazione?”). La newsletter è gratuita e le guide interessanti, e, se volete, potete anche vedere le anteprime prima di decidere. Ok, questo solo per introdurre Roberto che questa volta è venuto personalmente ospite nel mio blog per parlarci dell’importanza degli obiettivi. Io adesso taccio e gli lascio la parola, ma non prima di averlo ringraziato con tutto il cuore per questo bellissimo post. Grazie Roberto, ora tocca a te!


Obiettivi
Autopubblicare un libro e autopromuoversi per venderlo non è certamente un’impresa semplice, ma è alla portata di chiunque.

L’importante, però, è avere ben chiari i passi da compiere e gli obiettivi finali da raggiungere.


Molte volte, infatti, scrittori e scrittrici emergenti, che si vogliono affidare al self publishing, si chiedono come si possa fare per raggiungere obiettivi significativi, seguendo la scia di colleghi d’oltreoceano come John Locke o Amanda Hocking.

Il segreto sta nel crederci e nel pianificare le proprie attività. Questo è ciò che penso. L’ho provato in prima persona e ha funzionato.

Per raggiungere obiettivi significativi, occorre, per prima cosa, averli ben chiari. Da qui bisogna partire: dal definire i propri obiettivi.

Il metodo migliore per far mente locale e impostare un piano di lavoro eccellente è , sicuramente, quello di scrivere su carta, a mano non al PC, i propri obiettivi e i passi da compiere per raggiungerli.

Ma come definirli efficacemente?

Le 5 regole

1. Prima di tutto l’obiettivo deve essere espresso in termini positivi, cioè senza negazioni.
Es. anziché scrivere “Non pubblicare brutti libri”
scrivi: “Pubblicare libri di ottima qualità”.

2. Descrivi il risultato che vuoi ottenere, non il processo. E datti un limite temporale per il raggiungimento dell’obiettivo.
Es. anziché scrivere “Voglio avere successo”
scrivi: “Voglio vendere 100 libri in 2 mesi”.

3. Individua le risorse necessarie al raggiungimento dell’obiettivo.
Es. libri, consulenze, corsi.

4.  Organizza bene il tuo tempo, scindi l’obiettivo in tanti micro-obiettivi e ordinali per priorità, iniziando sempre con qualcosa che ti piace da impazzire.
Es. Se ti emoziona la promozione online, come prima cosa inizia a crearti dei profili sui maggiori social network presenti in Rete e, solo dopo, passa alla stesura del libro.

5. Tieni sempre presente che il tuo progetto è aperto e, quindi, modificabile in qualsiasi momento. Non è legge, anzi, è quasi indispensabile rivederlo man mano che si procede.
Es. affiggi il foglio sul quale hai scritto il macro-obiettivo e i relativi micro-obiettivi sulla parete davanti al computer dove scrivi i tuoi libri e aggiornalo di tanto in tanto.

Per il resto, non serve far altro che mettersi al lavoro.

E se anche all’inizio non si raggiunge subito quanto stabilito, non serve scoraggiarsi.
Bisogna pensare, invece, che, quantomeno, si è tentato e che si è imparato qualcosa di utile.
In fondo, ci sono mille altre occasioni per fare meglio.

Come si legge nelle sue biografie, Thomas Edison fece circa 2mila tentativi prima di accendere la sua famosa lampadina. Tutti lo denigrarono e sai lui cosa rispose prima di trovare la combinazione giusta?
Non disse: “avrei dovuto fare altro, sono un fallito”.
Non disse: “che destino bastardo, ce l’ha con me”.
Non disse: “sono proprio sfortunato”.
No, lui rispose: “sinora non ho fallito, ho solo scoperto 2mila modi per non accendere una lampadina”.
Grande, vero?

Quindi, mettiti al lavoro e ricorda: “Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L'audacia reca in sé genialità, magia e forza. Comincia ora”. (Johann Wolfgang Goethe)




Roberto Tartaglia, dopo una serie di delusioni ricevute dall’editoria tradizionale, ha deciso di pubblicare il suo primo thriller, “Casus belli”, in self-publishing. Risultato? 5000 copie in circa 6 mesi. Ora, per celebrare questa piccola vittoria, ha deciso di offrirlo gratuitamente a chiunque si iscriva alla newsletter.

18 commenti:

  1. Devo provare.
    Complimenti all'autore!

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    1. Hai visto quanto ottimismo e quanta energia? Ci voleva proprio Roberto per portare qui un po' di positività!

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  2. Mi sono iscritta alla newsletter di Roberto e sto valutando il selfpublishing. Bella idea!

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    1. Hai fatto bene! Io sono iscritta a tutte e due le sue newsletter, sia quella in cui parla dei suoi libri e dà interessanti anticipazioni, sia quella per il selfpublishing! Vedrai che presto ti arriveranno le sue guide... Il selfpublishing quando è affrontato con professionalità, come fa Roberto, è davvero una bella soluzione. Anch'io ci ho pensato tempo fa e, anche se non ho ancora deciso, non ho nemmeno escluso l'eventualità, quindi si vedrà.

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  3. Complimenti Roberto. Non mi convice al cento per cento l'autopublicazione perchè non mi convinco io stessa! Però rimango sempre molto impressionata dalle persone che riescono a cambiare quello che non gli piace della loro vita. Complimenti.

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    1. Dovremmo fare tutti un bel corso di autostima...

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  4. Devi fare i complimenti a Roberto per questo bel post!
    Anche io è da un po' che sto pensando al self-publishing e penso che seguirò il sito di Roberto e le sue newsletter per capire come funziona.

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    1. Nel suo campo è decisamente un grande. Credo che far appassionare al selfpublishing sia una delle sue specialità! Ci sto pensando anch'io, da tempo ormai... si vedrà! Ovviamente se pubblichi qualcosa fammi sapere!

      P.S. Perdonami se non ho ancora letto i tuoi ultimi post, ma ho una coda infinita di cose da fare e voglio leggermeli con calma, dato che almeno quelli non hanno scadenza! Comunque non mi sono dimenticata di te...

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  5. WOW!
    Ma grazie! Grazie di cuore a tutte e tutti :)!

    Il self publishing è un mondo nuovo e, come tutto ciò che non si conosce bene, fa paura alcune volte. Ma le paure si vincono solo affrontandole a viso duro.

    Il consiglio che do a chi vuole avvicinarsi a questa nuova esperienza è: prova e dà il massimo. I risultati arriveranno. Non subito, ma arriveranno.

    Comunque, chiunque abbia bisogno di consigli diretti può scrivere sulla bacheca della mia pagina Facebook (http://www.facebook.com/viverediscrittura) o contattarmi tramite l'email della newsletter. Sono sempre disponibile.

    Un abbraccio!

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    1. Grazie a te! Averti qui ospite è stato davvero bello e sono contenta anche di questo tuo commento. Ovviamente sei sempre il benvenuto!

      Più ci penso e più il selfpublishing mi attira a sé. Come ormai tutti sanno non ho facebook (la tua pagina è una delle poche pagine nella mia lista dei pro, ma i contro per ora sono di più).

      Per quanto riguarda la tua disponibilità, confermo a tutti che sei fin troppo paziente e poi se riesci a sopportare me... insomma, approfittate gente! E poi i tuoi consigli sono oro!

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  6. Vorrei sottolineare un punto che nella prima guida di Roberto viene solo accennato e che costituisce uno dei più grandi difetti dell'autopubblicazione come fenomeno; la totale assenza di un filtro che selezioni le opere meritevoli rispetto quelle scadenti. Questo non significa che un libro prodotto in proprio sia matematicamente orribile, ma solo che il pubblico di lettori sarà portato a fare una selezione tra editoria classica e autopubblicazione, optando per la prima. Il lettore non è stupido e sa bene che la probabilità di trovare un buon prodotto è più alta quando si pesca sotto la protezione di un marchio editoriale. Vero è anche che la scelta del compratore può essere incanalata diversamente tramite più strumenti di marketing, così come avviene nel caso di Roberto, ma quanti autori autoprodotti riescono in una simile opera di persuasione? Inviterei tutti a leggere qualcosa da LuLu o ilmiolibro. In molti casi la differenza con un testo veramente editato sarà lampante, in altri meno. Tra i libri migliori, pochissimi saranno adeguatamente pubblicizzati dall'autore, a volte per incapacità (anche di lavorare per obiettivi), altre volte proprio per mancanza di propensione personale a un certo tipo di comportamento. Del resto non siamo tutti esperti di PNL. Per concludere, rimango convinta che il selfpublishing sia un lusso che si possano permettere in pochi, anche se apparentemente così aperto ai più.

    Giordana

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    1. Giordana, benvenuta nel blog!

      Il tuo intervento mette in luce un aspetto molto importante, che è tra quelli che ancora mi trattengono dal passare al selfpublishing. I miei due libri sono stati pubblicati con un POD e non è molto diverso da un selfpublishing, solo che il marchio di un editore sul libro c'è.

      In ogni caso, queste modalità editoriali vengono spesso sottovalutate dai lettori e, a volte, come dici tu, hanno ragione. Se tutti possono pubblicare qualsiasi cosa, ogni bozza di cinque minuti diventerà un libro e allora verremo sommersi. Se io pubblicassi tutto ciò che scrivo, sarebbe un dramma per la foresta Amazzonica. Quindi quello che dici è vero ed è un problema non solo per i lettori, ma anche per gli autori, perchè anche quelli dotati di talento faranno fatica a emergere in tutto questo caos... Questo indipendentemente dal giudizio di valore sui miei libri, che non sta a me fare e soprattutto non in questa sede (probabilmente alimento il caos...).

      Grazie mille per l'analisi interessante. Spero di rivederti qui tra queste pagine, mi sembri informata sull'argomento e sono certa che potrai portare buoni spunti di riflessione per tutti!

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  7. Ciao Romina,

    ho cominciato a seguire il blog in seguito la segnalazione del libro di Gloria Scaioli, "La radice del rubino". Devo dire che offre diversi spunti di riflessione interessati, quindi penso proprio di continuare a seguirlo.

    Un saluto,

    Giordana.

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    1. Grazie Giordana! Sei molto gentile, spero che continuerai a trovare in queste pagine degli spunti interessanti. A presto, allora!

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  8. Ciao Giordana, hai pienamente ragione! La qualità è la cosa più importante e già nella seconda guida ne parlo ampiamente. Nel prossimo futuro (leggi "a breve") continuerò su questo argomento per spiegare come migliorare il proprio lavoro.

    Per chi acquista, invece, la questione è diversa. Sto lavorando anche su questo fronte, ma il progetto è in fase embrionale e non ne voglio parlare, per ora :).

    Al momento, l'unico metodo che abbiamo per capire se un libro autopubblicato vale o meno sono i commenti che possiamo trovare in Rete, da varie fonti.

    Quando hai intenzione di comprare un libro autoprodotto, gironzola sui vari motori di ricerca e sui siti di self publishing per vedere cosa dice la gente e, soprattutto, se ne parla.

    Far bene pubblicità e convincere ad acquistare il proprio libro non implica che il prodotto sia valido. Sono due questioni distinte. Quindi, per ora, dobbiamo affidarci solo all'istinto e a ciò che caratterizza il Web 2.0: le raccomandazioni e i consigli degli amici!

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    1. Perché un libro pubblicato con il selfpublishing abbia successo servono entrambe le componenti: una buona pubblicità e un buon testo. Avendo queste due basi ci sono delle possibilità e lo si può capire dai commenti della gente. Hai espresso bene questo concetto e finalmente gettato un po' di luce su questo tipo di editoria che, ti confesso, anch'io prima di conoscere te, non ho mai ritenuto affidabile. Dopo aver letto il tuo libro "Casus belli" mi sono dovuta ricredere! Non vedo l'ora di scoprire i contenuti delle tue prossime guide e di saperne di più sui tuoi progetti ancora in cantiere! Grazie per le precisazioni. Spero che Giordana le legga!

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  9. Grazie Romina :)!
    Come ho detto nella prima videoguida, anche io avevo molti pregiudizi all'inizio. Credo sia del tutto normale.

    Un'anticipazione dei miei prossimi progetti? A breve uscirà il mio nuovo romanzo e, per gli iscritti alla newsletter di www.viverediscrittura.it, sono in arrivo altre guide gratuite e degli ebook (anch'essi gratuiti) che raccolgono le migliori notizie sul self publishing che pubblico ogni giorno ;).

    Per il resto...un po' di pazienza e vi dirò tutto :)!

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    1. Perfetto! Grazie per le anticipazioni! Non vedo l'ora di leggere il tuo libro e consultare le tue guide!

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