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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

domenica 10 giugno 2012

Originalità dei personaggi: il "Test Mary Sue"


Quanto sono originali i vostri personaggi? Ve lo dirà il test di Mary Sue!
 Vi siete mai chiesti se il personaggio di un vostro libro è originale? Se ha delle potenzialità? Se vi somiglia? Be’, immagino di sì. Oggi voglio parlarvi di uno strumento per calcolare dei valori numerici come risposta a queste domande e poi… be’ poi vi dirò ciò che ne penso.

Il testi in questione è il “Test Mary Sue”.


Origine del test
Il suo nome deriva da Mary Sue (o Sue) che è un termine dispregiativo per parlare di un personaggio immaginario spesso femminile (al maschile si parla di Gary o Marty Stu) che non ha difetti, è stereotipato e nasce unicamente per compiacere il suo autore.  Si tratta di un personaggio con caratteristiche innaturali e poteri straordinari immotivati, con fortuna incredibile e talmente brillante/bello/simpatico/geniale da rubare la scena a ogni altro personaggio. Insomma, se vi dicono che il vostro personaggio sembra Mary Sue, non prendetelo come un complimento!

Il mio risultato
Dite la verità siete curiosi di fare il test, vero? Be’ io l’ho fatto per testarlo, prendendo come spunto il personaggio del mio libro in cerca di editore e ho totalizzato un punteggio di 38. Voglio piangere!  Anche se per pochissimo, sono finita nella categoria “Mary Sue”.
36 - 55: Mary-Sue. Il personaggio ha bisogno di un po' di lavoro per essere credibile. Ma non mollare: con un po' di sforzo puoi ancora salvare il salvabile.
Per la cronaca, più il punteggio è basso, più il personaggio è “anti-Sue” (0-10 punti), mentre più il punteggio è alto, più la situazione si fa drammatica e il personaggio è “Irrimediabilmente Sue” (71 punti o più), con alcuni stadi intermedi.
Il mio risultato mi ha sorpreso, perché il mio personaggio non risponde alle caratteristiche di un personaggio “Mary Sue” che ho elencato a inizio post… comunque se volete fare il test lo potete fare in un sito italiano che ha tradotto il “Test Mary Sue”.

Il perché dei risultati
Dopo questo risultato inquietante e soprattutto dopo aver letto in rete che gli autori di personaggi “Mary Sue” non se ne rendono mai conto, ho passato un periodo di sconforto. Così sono andata ad analizzare i miei difetti, vedendo cosa nei test mi aveva penalizzato. Be’ non per fare la polemica, ma ci sono alcune cose che non mi tornano.
Per esempio, dire che il personaggio del nostro libro condivide alcuni nostri interessi fa accumulare punti (quindi peggiorare la nostra situazione!). Tuttavia, io ho sempre sentito dire che è meglio parlare di ciò che si conosce in un libro e dunque se il mio personaggio sarà appassionato di libri forse sarò più preparata a gestirlo, piuttosto che se fosse esperto in plasmi freddi e caldi (nonostante le preziose lezioni di Salomon Xeno) o un calciatore professionista. Perché ciò dovrebbe rendere il mio personaggio meno originale o meno credibile? Forse lo sarebbe se passasse le giornate a leggere i miei libri, ma non è così, ve lo giuro.
Inoltre il fatto che il protagonista sia un elfo o un ragazzo difficile o un vampiro o un campione sportivo sono elementi penalizzanti, ma sbaglio o la maggior parte dei libri moderni che hanno fatto successo parlano di questo? Be’, lo so, fama non vuol dire talento, ma mi consola pensare che alcuni tra i migliori libri fantasy che conosco otterrebbero un punteggio più alto del mio!
Senza contare la parte relativa agli adolescenti, bene, io credo che i capolavori della letteratura di formazione farebbero punteggi inquietantemente alti, così come tutti i libri autobiografici o con autori impliciti.

Conclusioni
Dunque?! Perché vi ho parlato di questo test che ha tutti questi vizi metodologici (almeno ai miei occhi)? L’ho fatto perché è divertente e perché dà alcuni spunti di riflessione interessanti. E soprattutto perché mi ha aiutata a mettere in discussione alcune scelte che mi sembravano originali  e che invece sono banali. Capita, a volte ho bisogno di picchiarci il naso per capire le cose e dunque forse anche voi potrete trovare qualche beneficio da questo “gioco”. Tuttavia non volevo passarvi questo strumento come un dispensatore di verità assolute. Fate il test e poi guardate da cosa è composto il vostro punteggio e scremate le cose che sono banali da quelle che invece non lo sono. Insomma, non fatevi subito ingannare dai dati (di dati che travisano la realtà ci occuperemo ancora presto questo mese).
Se dopo aver fatto il test vi va di raccontare la vostra esperienza qui, le vostre perplessità o il vostro entusiasmo per questo strumento, io sono curiosissima!
 

[L'immagine del post è stata presa dal sito Pinkmochi]


P.S. AVVERTENZA: Grazie ai commenti qui di seguito riportati e alla lettura integrale del regolamento del test da parte di Abisso (grazie!) abbiamo scoperto che questo test non è calibrato per opere di narrativa.
Come riportato da Abisso, nel sito originale è possibile leggere tutto il regolamento e capire meglio come usare il test.

Vi cito poi un brano tratto dal link sopracitato, tanto per tirarmi su un po' il morale...

Please, please, please remember that these are the symptoms, not the disease. Just because something is on the test does not mean that it's inherently bad and should be avoided at all costs. Think of them as being like salt or spices - they serve to enhance the dish when used in the right amounts, but when used too liberally, the result tends to be quite unappetizing. Again, INDIVIDUAL ITEMS DO NOT MAKE THE MARY SUE. THE INDIVIDUAL ITEMS ARE NOT BAD. MOST CHARACTERS HAVE AND SHOULD HAVE AT LEAST SOME OF THEM.
While it is true that some writers are skilled enough to pull off characters that fall into the 'Sue category, do not assume that you are one of them. I've seen plenty of Sue-authors fall into this trap. Instead, go out and get feedback from people more experienced in reading/writing, preferably adults. Not teenagers. Adults.



Hanno parlato di questo articolo:



30 commenti:

  1. Non te pa prendere anche questi Test vanno presi con il beneficio del dubbio, senza farsene schiavizzare.

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    1. Lo so, lo so... è solo che ultimamente ho scritto un racconto un po' banale e poi mi arriva un risultato così su un libro al quale ho lavorato due anni... già la mia autostima è a livelli bassi... Comunque ora mi rimbocco le maniche per migliorare, perché "Mary Sue" o "non Mary Sue" io non mi arrendo fino a che ho fiato nei polmoni! Grazie Nick...

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  2. Romina non piangere!! Credo che il test cerchi di testare la credibilità di un personaggio nel contesto quindi forse aggiungerebbe un punto per Tarzan, Gulliver e i 7 nani; ma presumo che ciò che rende un personaggio credibile sia la capacità dello scrittore di dargli caratteristiche proprie che catturano il lettore. Sù! metti via i fazzoletti!

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    1. Orlando, stai tranquilla... ho troppo poco tempo in questo periodo per averne per piangere! Metto via i fazzoletti e non do troppo peso alla cosa (dopotutto l'uva è sempre acerba per la volpe che non ci arriva). Comunque fare questo test è stato un buon modo per pormi delle domande e mettermi un po' in discussione, che non è mai una cosa sbagliata, almeno nel mio caso! Grazie Orlando, a presto!

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  3. Il test è sicuramente divertente, e mette in luce tanti stereotipi molto diffusi negli ultimi anni. Anche perché da quando ci sono i play by forum, i browser-game, la nuova ondata di fantasy, etc. tutti si trovano prima o poi a dover "creare" un personaggio, e i risultati sono mediamente triti e intinti nei cliché.

    Tuttavia mi sembra un'emerita cavolata: intanto è strutturato in un modo infantile (il che lo rende divertente, ma poco professionale); sembra rivolto soprattutto alla creazione di un PG per un gioco di ruolo (quindi va meno bene per altro); sembra particolarmente incentrato sul fantasy, ed è perciò sbilanciato sul resto; ci sono domande su come l'autore parla del personaggio agli altri, che valutano semmai il carattere dello scrittore; alcune sezioni valgono solo per alcuni personaggi, penalizzandoli se vi rientrano;

    Insomma, sa un po' di test da rivista di bassa lega, visti anche i molti refusi presenti.

    Detto questo, ho provato con due personaggi di un racconto medio-lungo ancora incompiuto.

    Col primo mi è venuto un punteggio di 15. Ciò mi ha fatto riflettere su quanto sia caratterizzato quel personaggio, concludendo che non lo è molto.
    E da qui, ecco un altro punto debole del test: personaggi poco caratterizzati (volutamente o meno) hanno molte più chance di fare punteggi bassi.

    Col secondo è venuto -25 (sottolineo il segno negativo). È sicuramente un anti-eroe, però non per questo è così originale da essere addirittura pesantemente fuori scala.
    Ennesimo bug del test: i risultati sono calibrati come se il minimo fosse 0, quando non lo è. In un buon test l'esito considera i punteggi dal minore al maggiore.

    Mi sembra comunque che tu abbia già preso questo passatempo con la dovuta cautela, sfruttandone gli spunti di riflessione ma tenendo ben presente la sua fallibilità, e hai fatto bene.

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    1. Hai fatto 15 e -25? Ma come è possibile? -25... non credevo neanche si potessero fare risultati negativi. Comunque sì, è un passatempo, ma se fossi in te questi dati mi avrebbero tirato su un po' il morale, te lo confesso. Insomma, sarà anche un gioco, ma è sempre meglio vincere che perdere, come in ogni competizione, anche se poi "l'importante è partecipare"... grazie per aver provato il test e in bocca al lupo per il racconto non ancora concluso. Grazie per il commento dettagliato!

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    2. Abisso, se leggi le note della versione inglese, è adattato, rispetto all'originale, per il mondo delle fanfic!

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    3. Caspiterina, hai letto anche le note! Be', almeno abbiamo scoperto qualcosa in più... Grazie!

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  4. Sto iniziando il test. Comunque non prendere per oro colato il risultato, ricordando che un personaggio ben costruito vale più della somma delle sue caratteristiche. Ciò che conta è: funziona? avvince?
    Inoltre, è un test molto attuale. Un vampiro "buono" nell'800 avrebbe riscosso parecchie critiche, mentre ultimamente sembra sia la moda...

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    1. E poi a certe domande non so bene rispondere... :S

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    2. 24, ma mi sa che il test predilige gli estremi (personaggi molto fuori dalla media) o personaggi fin troppo realistici, in cui tratti positivi e negativi sono ben bilanciati.
      Tra l'altro, sulla pagina inglese ho scoperto che è un adattamento del test originale, che ora non ho voglia di leggere e si trova qui: http://firefox.org/news/articles/651/1/The-Original-Mary-Sue-Litmus-Test/Page1.html

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    3. Secondo me ci sono delle domande che gettano ombra su alcuni capolavori della letteratura, però forse è perché fare certe scelte adesso significa averle copiate da i grandi classici, mentre prima erano cose originali, quindi hai ragione sul fatto che è "attuale".

      Su certe domande ero molto indecisa anch'io, eh, i metodi quantitativi non consentono di apprezzare le sfumature ingabbiando tutto in rigide griglie (lo so, lo so, ... porta pazienza).

      Resta il fatto che state facendo tutti punteggi più bassi del mio... quindi forse il problema è mio e non del test!

      Ho scelto di linkare qui la versione italiana perché mi sembrava più accessibile a tutti. Sinceramente non ho guardato se ci sono grandi differenze con quella in inglese, ma a questo punto mi viene voglia di verificare... Grazie per la cronaca in diretta del tuo esperimento!

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    4. Con la versione inglese, no. Ma quella, a sua volta, è adattata da un articolo del '97 che si trova sotto nome "original Mary Sue", che più che un test sembra un trattato, da cui il "non ho voglia di leggerlo"! :D

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    5. Hai lo spirito del ricercatore! In effetti però il trattato forse è troppo... fermiamoci qui! Grazie per le indagini...

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    6. Ah, ecco, si spiegano alcune cose adesso. Ora mi leggo il malloppone che hai linkato e vediamo un po' se è meglio dell'altro.

      Però Romina, sul serio, non è una gara, per cui non ci sono vincitori né vinti. A parte il test stesso, che è una sconfitta per il buon senso o quantomeno per le buone regole della traduzione.

      E poi talvolta inserire un personaggio stereotipato può essere una scelta consapevole e pure appropriata.

      Concordo però che sia difficile creare qualcosa di veramente originale al giorno d'oggi e ha persino poco senso provarci. Ricordi il mio discorso sull'inutilità di scrivere / comprare libri nuovi? Beh, se non lo ricordi fa lo stesso.

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    7. No! No, non leggere tutto il malloppone! Troppo tardi, vero? Sono responsabile delle ore di vita che ti ho fatto perdere...

      Sì! Sì, non è una gara, è solo che io mi metto spesso in discussione, ormai mi conosci, però lo faccio in senso positivo, cioè so che ci sono margini di miglioramento e cerco di lavorarci!

      Mi ricordo della tua discussione... volevo citarne qui un passo, ma non sono riuscita a recuperare la pagina. Non ricordo dove era saltata fuori.

      Comunque rassegnarmi non è nella lista dei miei pregi/difetti, non mi rassegnerò neanche alla banalità!

      Grazie mille del commento e scusa per l'istigazione alla lettura del malloppone!

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    8. Trovato! Credo che il discorso sia questo: http://tamerici-romina.blogspot.it/2012/04/saper-scrivere.html

      Anche se sono certa che l'abbiamo affrontato anche altrove. Lo cito nel caso qualcuno, oltre noi due, volesse capire cosa stiamo dicendo. Se non era questo, segnalalo...

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    9. Ok, letto. L'autore dice chiaramente che il test da lui ideato è solo per le fanfiction e in particolare per quelle di Gargoyle (c'era un cartone animato quando ero più o meno alle medie, ma non lo vedevo mai). Specifica inoltre che gli dà fastidio vedere quanti modifichino il test o lo applichino ad altri ambiti. Ammette tuttavia che una certa utilità può averla anche per personaggi non legati alle fanfiction, ma molto limitatamente.

      Per cui è ufficiale: non ha troppo senso usarlo per personaggi originali di storie originali. Per chi non lo sapesse le fanfiction sono invece storie basate su universi esistenti (spesso anime, cartoni animati, fumetti o serie tv), per lo più scritte da ragazzini.

      Però ho trovato una versione molto più razionalizzata, che distingue tra storie originali, fanfiction e giochi di ruolo.
      Non l'ho ancora testato, ma le premesse almeno sono buone.

      http://www.springhole.net/writing/marysue.htm

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    10. Cavolo è già la seconda volta oggi che inizio a scrivere prima di vedere la tua risposta e pubblico dopo. Oggi pomeriggio mi ero dimenticato di cliccare su "Pubblica" (sono bollito, lo so), oggi invece mi son messo a leggere i commenti del malloppone e il test che ho linkato in fondo e ci ho messo tanto.

      Perciò semmai a istigarmi è stato Salomon e comunque m'interessava. Il tempo l'hai perso tu per cercare la discussione, mi spiace. Non volevo ripetermi ma in effetti il discorso buttato così aveva poco senso.

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    11. Quindi noi è tutto il giorno che discutiamo di un test che non ha senso applicare alla narrativa? Brava, Romina, un post molto utile! Va be', scherzi a parte, grazie mille per aver chiarito la questione andando direttamente alla fonte! Appena riesco do uno sguardo alla versione che hai segnalato tu, anche solo per curiosità.

      Sicuramente sarà stato interessante, ma sì, diamo la colpa a Salomon Xeno... dai, comunque io scherzavo. Sei grande abbastanza per decidere come spendere il tuo tempo e dubito di avere poi tante capacità persuasive!

      Io non ho perso tempo a cercare la discussione, perché l'ho cercata nella mia mente, fino a che mi è venuto in mente a quale argomento era legata e poi mi è venuto in aiuto anche Google. Il problema è stato che l'intuizione mi è venuta pochi minuti dopo aver postato il commento e non in contemporanea... pessimo tempismo!

      Grazie ancora.

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    12. Ok, non ho rifatto il test, almeno per ora, ma ho aggiunto un'avvertenza nel post, tanto per dovere di cronaca. La prossima volta che mi verrà un'idea del genere per un post, ci penserò bene prima di metterla in programma! Grazie...

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  5. Ho fatto il test riguardo ad Aulonia, il personaggio del mio secondo blog ed è venuto fuori che è Mary Sue (punteggio 36) però non so non mi convince del tutto anche perché come lo stereotipo di Mary Sue non lo vedo per niente.
    Ho messo per esempio che è un personaggio dalla forte empatia, ma questo è dovuto anche al suo mestiere.
    Inoltre in alcune cose non sapevo neanche come rispondere perché è un personaggio in costruzione.

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    1. Che bello averti qui! Benvenuta sul mio blog.
      Sul test hai ragione, per questo ho aggiunto l'avvertenza alla fine. Insomma, è solo un gioco. Il tuo blog artistico mi piace molte e proprio oggi pomeriggio ho visto anche quello di Aulonia, ma credo che per capire bene dovrei leggermi tutti i post precedenti. In ogni caso è un'idea originale e se il test dice che è "Mary Sue" io non so se sia vero, ma a me piace lo stesso! Grazie per essere passata, a presto!

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  6. Test cattivissimo ma utile! Non ti abbatere, però... prima di tutto, un test che considera "l'elficità" di un personaggio come un punto negativo, evidentemente non ha capito molto della vita ;)
    E poi, a parte gli scherzi, penso che creare un personaggio "anti Mary Sue" rappresenti una battaglia interiore durissima per ogni scrittore. Prendi Stephen King: secondo me tutti i suoi personaggi sono i più grandi Mary Sue mai messi nero su bianco. Eppure il signor King sa scrivere(anche se i suoi libri a me non piacciono molto). è una lunga strada, quella per liberarsi di Mary Sue :)

    ps: un ultimo EPPURE: Stephen King crea grandi Mary Sue, ma anche grandi incassi. Quindi, evidentemente, Mary Sue non infastidisce proprio tutti!

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    1. Hai visto? Poveri elfi... che cosa avranno fatto mai di male! Io non ho mai scritto un testo con un elfo tra i personaggi, ma adesso credo che lo farò per ripicca a questo test!

      Un personaggio "anti Mary Sue"? Chiedi ad Abisso che ha fatto -25 al test (meno venticinque!).

      Come ho già scritto nel post, molti personaggi divenuti celebri sono "Mary Sue", quindi...

      E poi creare un personaggio "anti Mary Sue" non è forse creare comunque uno stereotipo? E in più uno stereotipo definito per negazione, quindi ancora più terribile per chi si trova a finire nella categoria! Ma questo discorso pedagogico sullo stigma e l'etichetta, te lo risparmio!

      Grazie per il commento!

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  7. Eccomi qua :)
    Vieni pure nel mio secondo blog. Mi piacerebbe avere anche un tuo parere e sì, ti consiglio di leggerlo dall'inizio, ma non ti preoccupare non sono tanti i capitoli.

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    1. Il tuo blog mi incuriosisce molto. Lo leggerò dall'inizio, appena finisce il semestre universitario, perché ora devo leggere ben altri capitoli! Grazie, comunque, passerò presto a trovarti... o meglio, a trovare Aulonia!

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  8. Ho letto con interesse questo post!
    Dovrò provare a farlo pure io, con le dovute (e più volte evidenziate) precauzioni. :)
    Può pur sempre essere utile... Magari anche solo leggendo le domande. ;)

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    1. Oh, il mio personaggio è 18... :D Ma oserei dire che il 90% delle domande riguardavano cose con cui la mia Serena non ha/avrà a che fare. XD

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    2. Direi che sei sulla buona strada allora! In bocca al lupo con la tua Serena.

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