Quarto post della rubrica Scrivere nel 2013 che segue le indicazioni di Daniele
Imperi, il blogger di Penna blu. Questa settimana Daniele ha dato degli ottimi
consigli su come rendere la nostra scrittura un successo e poi ci ha invitati a
riflettere con domande sempre più difficili (alla 52° settimana dell’anno, non
oso nemmeno pensare cosa ci chiederà!).
Ho ripreso alcune frasi/domande dal suo post per
rifletterci un po' (sono le citazioni rientrate e sottolineate).
La citazione
Individua una frase o una citazione di uno scrittore che ti rappresenta come persona. […] Scrivi un post in cui relazioni la frase con la tua attività di scrittore.
L’immaginazione è la prima fonte della felicità umana
(di Giacomo
Leopardi)
Sì, il buon vecchio Giacomo sa il fatto suo! Scrivere per me è sempre stato un rifugio. Le cose possono anche andare male,
ma fino a che c’è qualche mondo parallelo in cui rifugiarsi, un mondo del quale
si detengono tutte le chiavi, la felicità non è mai persa del tutto. I libri mi
hanno sempre salvata in un modo o nell’altro. Leggerli o scriverli è un modo
per rifugiarsi nel territorio dell’immaginazione, è come prendere una boccata
d’aria mentre si crede di affogare. Ho sempre almeno un paio di progetti di
scrittura in cantiere e meno tempo ho, più problemi ho, più tendo ad averne.
Tanti mondi, tante possibilità, tanti spazi in cui anelare un po’ di felicità
che a poco a poco contagia sempre la vita reale. Il benessere provato scrivendo
e quindi immaginando è ciò che mi renderebbe impossibile non esser ciò che
sono: una scrittrice.
Filosofia letteraria
Fa' di quella frase la tua filosofia di vita e di conseguenza la tua filosofia letteraria.
Dovrei
di certo dare più spazio alla scrittura e all’immaginazione nella mia vita. Lo
faccio già, ma non abbastanza. Bisognerebbe sempre avere il diritto di fare ciò
che ci rende felici, soprattutto quando non lede la felicità o i bisogni
altrui, invece ci sono troppo spesso altre priorità. Il dovere precede
sempre il piacere e a piccoli morsi consuma tutto il tempo, non lasciandone per
ricaricare le batterie, attraverso l’immaginazione.
Osare
Scopri ciò che avresti sempre voluto scrivere ma non hai mai osato farlo. […] Scrivi il racconto che non hai mai scritto finora.
In realtà questa domanda sembra fatta apposta per me.
C’è un testo che voglio scrivere da anni e che ho cominciato alcuni mesi fa.
Inizialmente doveva essere un breve racconto, ma poi ho capito che sarà un
romanzo intero. Non so se e quando lo finirò, ma per continuare dovrò osare un
bel po’. Sto anche provando a rischiare cimentandomi in generi diversi
stimolata da alcuni concorsi letterari, voglio cimentarmi un po’ in cose nuove,
osare e vedere come me la cavo, poi si vedrà.
L’unico lettore
Scrivi e pubblica. Non pensare alla massa. […] Scrivi col pensiero di accontentarne solo uno.
Scrivo, non tanto quanto vorrei, ma scrivo. Pubblicare
è, aimè, più complicato. Non penso alla massa, non mi interessa raggiungere le
folle. Io scrivo cose che mi piacerebbe leggere (o almeno ci provo) e, se
riesco a toccare il cuore di anche solo una persona, sono contenta del mio
operato, pur non fermandomi mai, perché ci sono tanti potenziali lettori che
potrebbero essere raggiunti, ma lo scopo non è mai scrivere per tutti, è
impossibile accontentare tutti e non è nemmeno auspicabile. Rincorrere il
tentativo di scrivere testi per tutti significa solo rinunciare alla propria
voce, vendersi, e io non mi vendo!
L’errore
Scopri l'errore che hai sempre commesso finora. Scopri ciò che invece avresti voluto fare ma hai sempre rimandato.
Il
mio errore principale è il non riuscire a ritagliare più tempo per la
scrittura. Ci provo, ma troppo spesso non ci riesco. E a volte il mio errore
sono i troppi e se. Vorrei avere la
mente più libera, il cuore più leggero, lo spirito più forte, per osare di più
e sempre di più. Vorrei smettere di pensare che non sono in grado di fare certe
cose e vorrei semplicemente farle per verificare se i miei sono solo attacchi
da carenza di autostima o vere incapacità. E anche cadendo nel secondo caso,
prenderne atto e lottare per superarle pian piano.
Rendi la tua
scrittura un successo
Il post di Daniele Imperi è una riflessione davvero
profonda e convincente. Apre un mondo tutto nuovo di possibilità, costringe a
esplicitare ciò che spesso è presente solo a livello inconscio.
Se altri voglio
partecipare all’iniziativa, rimando al post Rendi la tua scrittura un successo su Penna blu.
P.S. Tutti i post che hanno aderito all'iniziativa sono elencati nel post Rendi la tua scrittura un successo - Adesioni sul blog Penna blu.
ecco, una tematica interessante da trattare potrebbe essere quella dei termini che col tempo hanno visto la loro accezione stravolta dall'uso comune.
RispondiEliminaSe guardi dal punto di vista etimologico la parola "filosofia", ti rendi conto che espressioni come "filosofia di vita" o "filosofia letteraria" non significano alcunché. Stesso dicasi per aggettivi come "cinico", divenuto sinonimo di "spietato, stronzo" quando in realtà l'origine del termine non ha nulla a che vedere coi significati che oggi gli si attribuiscono.
Molto spesso il significato delle parole muta e si allontana da quello etimologico.
EliminaBella riflessione, grazie.
Grazie per aver partecipato. E, tranquilla, il programma non dura così tanto, c'è ancora una manciata di post e poi vi lascio in pace :D
RispondiEliminaPartecipo molto volentieri (a volte non riesco a scrivere il post proprio quando fai partire l'iniziativa, ma appena posso recupero).
EliminaAh, non dura tutto l'anno! Non so se essere sollevata o dispiaciuta... Comunque è molto interessante questo progetto!
Romina... tutto l'anno sarebbe pazzesco :D
EliminaE non credo proprio che l'attenzione possa durare così a lungo ;)
Io credevo che l'iniziativa durasse un anno intero e sarei andata avanti fino alla fine! Però in effetti qualcuno si sarebbe anche potuto ritirare strada facendo...
Eliminaadoro cullarmi tra le tue parole.
RispondiEliminaGrazie, sei molto gentile!
Eliminasai quando mi accorgo che non sto bene? quando quel giorno non ho disegnato. Immagino che per te sia lo stesso con la scrittura.
RispondiEliminaP.S.: La prossima volta che andrò a Milano, ti farò sapere assolutamente.
Io in realtà funziono al contrario: se non scrivo, non sto bene (nel senso che scrivere mi fa stare bene), ma se sto male, scrivo (nel senso che la sofferenze è una grande fonte di ispirazione). Insomma, fosse per me, scriverei sempre!
EliminaP.S. Ci conto!
Ottima scelta! Veramente una bella frase.
RispondiEliminaQuando si cita Leopardi, si va sempre sul sicuro!
EliminaMolto molto bella la tua riflessione.
RispondiEliminaMaledetta me che ti vuole fare notare due errori di battitura, non odiarmi: hai scritto "aimè" anzichè "ahimè" e verso la fine "io no mi vendo" anziché "io non mi vendo".
Comunque chissà se riuscirò a fare anch'io questo post. Seguo anch'io gli spunti di Daniele, ma non sono proprio capace di trovare la citazione che fa per me, quella che mi rappresenta di più.
Comunque ancora complimenti per la riflessione e...con tutta l'organizzazione che hai, sono certa che riuscirai a trovare anche il modo per aumentare il tempo per scrivere! :)
Grazie mille, Maria! Io non odio mai chi mi fa notare i miei errori, anzi, te ne sono grata.
Elimina"Ahimè" però si può scrivere anche nelle seguenti varianti: "ahimé, aimè, aimé". E io in genere uso "aimè", forse non è la più corretta, però è accettabile. La migliore comunque è quella che hai segnalato tu.
L'altro è un terribile errore di battitura a cui ora pongo immediato rimedio. Grazie mille.
Anch'io ho avuto grandi difficoltà nello scegliere la citazione. Vedrai che ti verrà un'idea prima o poi!
Ecco, ora ho imparato una cosa nuova, non sapevo si potessero scrivere anche senza "h". Grazie! :)
EliminaIo credo di sì, su varie fonti si trovano come sinonimi le forme con acca e senza. Ciao!
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