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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

domenica 10 febbraio 2013

Idee: qualche riflessione


Idee geniali e che non convincono: riflessione su come selezionare le idee.

Io ho l’abitudine di appuntarmi sempre tutte le idee che mi vengono in merito a cose da scrivere. Il risultato è che ho sempre moltissimi spunti da cui partire e pochissimo tempo per concretizzarli. Ciò comporta la necessità di identificare nel mucchio le ideo migliori! Non è facile però scegliere e in questo periodo ho riflettuto un po’ sul tema, quindi ho pensato di parlarne con voi per portarvi un po’ di mie teorie e sapere cosa ne pensate voi.


Appuntarsi tutto
Un’idea nel momento in cui nasce come frutto spontaneo di un’illuminazione o come logico ragionamento non può essere valutata. Si può scrivere d’impulso, ma a volte non c’è tempo e a volte non si è semplicemente pronti. A mio avviso un’idea neonata non va mai scartata. Meglio prendere un appunto, magari in un bel file ordinato con qualche frase o l’idea di base. In futuro non si può mai sapere.

La maggior parte di quegli appunti non si concretizzerà mai, ma tutti insieme costituiscono un bacino dove si può sempre pescare all’occorrenza.

Lasciar decantare
Non so spiegare razionalmente perché, ma in genere più tempo passa da quando ho un’idea a quando comincio a metterla per iscritto e più la scrittura mi viene naturale e semplice. Forse perché intanto l’idea lavora e tra una cosa e l’altra da fare comincia a strutturarsi e prendere forma. Cominciando subito ho solo un abbozzo in mente e la trama non è sufficientemente strutturata per procedere senza troppi intoppi. Questa decantazione potrebbe sembrare una perdita di tempo invece il tempo dedicato all’attesa e/o alla documentazione si tradurrà poi in testi più congruenti e che richiederanno meno revisioni.

La selezione automatica
Il tempo per decantare i pensieri ha anche un altro effetto positivo: consente di guardare più lucidamente alle idee e quindi porta già a una scrematura delle idee eliminando le più banali. Un’idea quando nasce è come un cucciolo, spesso le si vuole bene subito, ma poi quando cresce a volte si rivela meno adorabile e profonda del previsto. Ma non cancellate l’appunto (nessun cucciolo, anche se cresciuto, si può abbandonare, nemmeno se non è come ci immaginavamo!). Accantonatelo per il momento, non si sa mai, potrebbe poi evolvere in qualcos’altro nel tempo.

Maturare i tempi
A volte, infatti, le idee sono anche buone, ma non è il momento giusto per scriverle. Non si ha l’animo adatto o si preferisce dedicarsi ad altri temi e generi, poi un giorno all’improvviso diventa impellente tornare su un’idea, magari perché nuove esperienze o nuove sfide ci spingono verso quell’idea che un tempo non ci sentivamo pronti a seguire.

C’è un’idea che ha cominciato a frullarmi in testa tanti anni fa, doveva essere un racconto breve, ma non l’ho mai scritto. C’era qualcosa che mi faceva sempre desistere. Nel tempo quell’idea è diventata la base di un romanzo che spero prima o poi vedrà la luce (sono ferma al capitolo due da un bel po’ per vari motivi…).

Un po’ di oggettività
A volte è difficile ammettere che un’idea che abbiamo avuto non è degna di essere seguita fino alla fine. Fa male accantonarla, soprattutto se per qualche motivo ci è cara. Bisogna però essere spietati a volte. E a volte ci se ne accorge solo quando l’idea è diventata testo e allora è anche peggio. Tempo fa non selezionavo molto le idee e le seguivo tutte ritrovandomi molto spesso con testi banali o poco strutturati (non che non capiti anche ora, eh, a volte). In questo caso avere poco tempo ha un effetto positivo perché costringe a selezionare molto le idee e quindi essere più spietati. Molte idee che ritenevo interessanti, in attesa di avere il tempo di scrivere si sono poi dimostrate a mente fredda poco significative. Fa sempre male abbandonare un’idea, ma bisogna saperlo fare come bisogna anche avere il coraggio di recuperarle dopo lunghi abbandoni, se necessario.

Questione di genere
È bene ricordare che se non si conosce bene un genere è molto più difficile valutare se le nostre idee sono originali e interessanti o piccoli puzzle di cliché e banalità. Anche per questo è importante leggere molto, sperimentare e confrontarsi.

Questione di tema
I concorsi a tema spesso portano alla nascita di tante idee perché sono stimoli sui quali riflettere e quindi provocano (nel senso buono del termine). In genere, leggendo un tema, poche ore dopo ho già un’idea in testa o, spesso, ho già qualche spunto nella mia lista di idee. Questo può dunque diventare una buona occasione per concretizzarne una oppure per allargare la lista. Secondo me è sempre meglio però lasciar passare un po’ di tempo perché l’idea giusta potrebbe non essere la prima e perché un tema può essere davvero una miniera di stimoli che è bene non chiudere troppo presto, anche per trarre idee per futuri testi.

Conclusione
Come si fa dunque a distinguere le idee geniali (oh, non nel senso pieno del termine, quelle non credo di averle mai avute!) e quelle invece che vanno accantonate? In realtà non c’è una risposta. Dipende da noi, dal momento, dai temi di cui ci vogliamo occupare, da cosa riteniamo prioritario, da quello che per noi è banale anche rispetto a quanto conosciamo i vari generi. E poi serve tanta pratica, tanta voglia di sperimentare e anche di rileggere ciò che si è fatto a posteriore e vedere cosa migliorare in futuro. 

Voi cosa ne pensate?

14 commenti:

  1. ieri mi sono comprata un libro che si intitola "Ruba come un artista" di Austin Kleon.
    è un libro che parla riguardo a tutte le arti.
    l'ho scoperto in questo post: http://robadadisegnatori.blogspot.it/2013/02/ruba-come-un-artista-il-libro-che.html

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    1. Darò un'occhiata, grazie per la segnalazione!

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  2. Post molto interessante. A me piace parafrasare un gruppo che ascoltavo: "Non è difficile trovare idee, ma mettere insieme quelle giuste lo è." Si parlava di riff di chitarra, ma il concetto è lo stesso. Anch'io ho un sacco di idee che mi annoto in vario modo, sembrano geniali ma dopo un po' vengono accantonate. Altre invece sopravvivono e magari vengono da me combinate con altre per ottenere un risultato che non mi sarei aspettato.

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    1. Parafrasi perfetta per questo tema! Una frase da appuntarsi per ripetersela ogni tanto.

      La pensiamo allo stesso modo, mi pare!

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  3. Personalmente mi appunto sempre le idee che possono essere interessanti, però spesso passa del tempo prima che trovino il loro spazio.
    A volte mi capita addirittura di scrivere dei mini-racconti, o monologhi, che a se stanti non valgono molto, però poi successivamente trovano spazio all'interno di narrazioni più lunghe.
    Capita pure che certe idee - o frammenti o miniracconti - restino a far la polvere per anni e anni nell'hard disk del pc, e che lì rimangano senza essere mai utilizzati.

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    1. L'importante è a mio avviso non lasciare nulla di intentato quando c'è anche solo un briciolo di potenziale e poi nella vita non si sa ma quello che può succedere! Grazie per aver portato la tua esperienza.

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  4. Per me la fase di decantazione è fondamentale. Certo, capita che sbam! Un'idea venga seguita da immediata realizzazione, ma mi è successo solo con una storia per me fondamentale. Solitamente, ho bisogno di tempo - mesi, o anche anni - perché le idee crescano e si aggreghino l'una all'altra fino a formare un romanzo. Per fortuna non sono mai senza qualcosa da scrivere ^^

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    1. Sì, sembra che le idee non decantino mai abbastanza! E l'importante è non restare mai senza nulla da scrivere! Grazie per il commento!

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  5. Concordo con te! Porto sempre con me un'agenda dove appuntare sogni, pezzi di frasi, idee vaganti (ahahah, magari che mi vengono dalle cose più banali, come la signora che compra il prosciutto al supermercato!). E poi le riprendo anche dopo anni, molte sono da scartare... ma dagli scarti nasce sempre un fiore. Be', non un fiore nel senso vero e proprio, però piccoli pezzi di me che prendono vita. E alla fine in un modo o nell'altro, ne vado sempre un po' fiera!

    -SoSp-

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    1. Io adoro i piccoli pezzi di te che prendono vita! E devi andarne molto fiera! Grazie per il commento, mia cara SoSp!

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  6. Anch'io appunto sempre tutto... Purtroppo sto cominciando a dubitare di essere sulla strada giusta. Una volta non concludevo nulla, ora sto arricchendo la mia lista di racconti brevi (e brevissimi) anche grazie alla partecipazione a concorsi. Questo mi rende assai felice, ma nel corso degli anni ho cominciato tre libri (e ne ho abbozzati altri tre già negli ultimi due anni), ma non li scrivo. E pensare che uno di questi mi sta particolarmente a cuore... Ci penso spesso, mi capita che di punto in bianco mi venga in mente qualcosa che dico "ehi, potrei aggiungerlo lì!", ma sono ferma al capitolo cinque o sei da ormai quattro anni (rileggendolo comunque almeno due o tre volte all'anno e aggiungendo una manciata di frasi ogni volta). E spesso non ho l'ispirazione per continuarlo. Però direi che ha decantato abbastanza, per cui non so cosa fare!
    Nel frattempo continuo ad appuntarmi tutto e a cominciare sempre nuovi racconti. Almeno loro vedono la luce... XD

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    1. Sto facendo lo stesso anch'io con un romanzo. Forse proprio perché mi sta così a cuore ho sempre paura di continuarlo e poi di finirlo. Più che altro però ultimamente mi è mancato il tempo e i racconti brevi sono più facili da scrivere nei ritagli di tempo.

      Continua a scrivere e prima o poi anche il tuo romanzo vedrà la luce!

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    2. Sapere di non essere l'unica ad avere simili problemi mi consola un po'. Ma non credo che tu debba aver paura! Vai tranquilla. :)

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    3. Oh, consoliamoci a vicenda e cerchiamo di scrivere intanto!

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