Oggi sono lieta di ospitare sul blog
Marco Lazzara con un suo nuovo guest
post.
Dopo i tre appuntamenti con Scienza
e Letteratura dedicati al rapporto
tra Letteratura e Matematica,
Fisica
e Astrofisica e Chimica
e Biologia, Marco ha deciso di tornare qui per approfondire un tema emerso nei
commenti ai suoi guest post e cioè la Fantascienza
Soft.
Il nostro docente di Chimica in quel
di Torino nonché scrittore di racconti è pronto a
insegnarci ancora tante cose, quindi lascio subito a lui la parola, ringraziandolo
di cuore per la sua grande disponibilità e per la sua abilità nel trasmettere
informazioni.
Fantascienza Soft
La fantascienza è un genere letterario che vede la presenza
di elementi scientifici all’interno di una narrazione di tipo fantastico.
Comunemente le scienze vengono divise in hard (fisica, chimica, biologia) e
soft (psicologia, sociologia, economia). Allo stesso modo la fantascienza viene
suddivisa in hard, se incentrata sulla tecnologia, e soft, se invece basata su
tematiche di carattere sociologico.
Fantascienza e Sociologia
Come detto nel post
Fisica e Astrofisica e Letteratura,
la fantascienza sociologica tratta principalmente di temi sociali e politici,
allo scopo di far riflettere sulla nostra società. L’approccio di Robert
Sheckley, per esempio, era improntato da una feroce vena satirica e da una spietata ironia.
Nel suo racconto Il
Premio del Pericolo, immagina una società dove sono comuni giochi a premi
dalla natura pericolosa e spesso letale. Il protagonista partecipa a un
terrificante gioco in diretta TV in cui viene braccato da dei criminali armati
che devono eliminarlo entro una settimana, al termine della quale, se
sopravvive, vince.
Nel racconto La
Settima Vittima, immagina invece una società dove per far sfogare gli
istinti aggressivi insiti nell’uomo, viene legalizzato un sistema
preda-cacciatore: a chi partecipa viene indicato un determinato individuo da
uccidere, il quale viene preavvertito di essere una preda. Se si sopravvive
alla sfida si deve poi fare un turno come preda, fino a un massimo di dieci
uccisioni.
Potere trovare questi due racconti in La Decima Vittima, di Robert Sheckley Bompiani
Fantascienza e Politica
Nel romanzo La
Svastica sul Sole di Philip K. Dick, l’autore racconta di un mondo alternativo
in cui i nazisti e il Giappone hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale e si sono
spartiti il mondo (tipico esempio di ucronia).
La cosa curiosa è la presenza di un personaggio speculare che ha scritto un
romanzo in cui Hitler e i giapponesi sono stati sconfitti (quindi ucronico dal suo punto di vista).
Fantascienza ed Economia
Nel racconto La
Congiuntura, Mack Reynolds parla di una depressione economica,
dell’incredibile teoria sulla sua causa e del metodo bizzarro adottato per
debellarla: la congiuntura è stata causata da un uomo che non aveva più il
denaro per acquistare il frigorifero che aveva ordinato; questo ha scatenato
una serie di eventi negativi in successione che via via a cascata ha
paralizzato sempre più il sistema economico. La soluzione? Dare a quell’uomo i
soldi per comprarsi il frigorifero!
Potete trovare questo racconto in Il Passo dell’Ignoto, a cura di Fruttero & Lucentini, Mondadori
Fantascienza e Scienze della Comunicazione
Nel racconto Che
Succede Lassù? di Fredric Brown, gli astronomi sono sconcertati da un
gruppo di stelle che iniziano a muoversi in maniera imprevista. Alla fine il
loro movimento porta alla formazione di una scritta nel cielo: la pubblicità di
un sapone! Si tratta della trovata di un pubblicitario ottenuta grazie
all’effetto ottico prodotto da un macchinario.
Potete trovare questo racconto in Cosmolinea B-1, di Fredric Brown, Mondadori
Nel racconto Servire
l’Uomo di Damon Knight, gli alieni giungono sulla Terra. Dicono di venire
in pace e si prodigano per migliorare la vita della razza umana, fornendo
gratuitamente la loro tecnologia. All’inizio i terrestri sono sospettosi di
fronte a tanta generosità, e si chiedono quale sia il vero scopo, ma poi
iniziano a fidarsi e organizzano viaggi verso il loro pianeta. Un giornalista
ruba dalla loro navicella un libro e lo fa tradurre. Il titolo è Come Servire
l’Uomo. È un libro di cucina.
Potete trovare questo racconto in Le Grandi Storie della Fantascienza 12, a cura di Asimov e Greenberg,
Bompiani
Fantascienza e Psicologia
Nel commovente racconto Fiori
per Algernon di Daniel Keyes, un uomo affetto da ritardo mentale si
sottopone a una terapia che gli aumenta progressivamente l’intelligenza, fino a
renderlo persino più intelligente degli scienziati del progetto. Purtroppo alla
lunga il suo corpo si assuefà al farmaco e la sua intelligenza ricomincia a
calare fino a farlo tornare al livello di partenza.
Quello che lo rende straordinario è l’incredibile stile
narrativo dell’autore: l’intero racconto è infatti narrato in prima persona
sotto forma di diario; all’inizio il protagonista usa un linguaggio semplice,
sgrammaticato, che si alza via via che la terapia fa effetto, fino ad arrivare
a una sintassi corretta e a un lessico elevato, per poi tornare di nuovo ad
abbassarsi quando il farmaco perde di efficacia.
Nel racconto è presente una riflessione molto forte. A un
certo punto il protagonista va al ristorante e assiste con orrore allo
spettacolo offerto dagli avventori che deridono un povero cameriere ritardato,
proprio com’era lui prima della terapia. L’intelligenza
è una parte di noi, come un braccio o una gamba, riflette il protagonista. Se vedessimo un uomo mutilato, ci sogneremmo
forse di deriderlo? No. Ma se vediamo un uomo che difetta dell’intelligenza, ci
sentiamo autorizzati a farlo. Perché? Forse perché vediamo
nell’intelligenza qualcosa di più che una parte di noi: è quello che ci rende
Uomini. Ma in realtà c’è anche altro: l’empatia, la comprensione, la
compassione.
Potete trovare questo racconto in diverse antologie, tra cui Le Meraviglie del Possibile, a cura di
Carlo Fruttero, Einaudi
In conclusione
La fantascienza (e molta della narrativa di genere) viene
spesso giudicata superficialmente come un genere letterario puramente
edonistico, inferiore rispetto ad altri. Abbiamo invece visto che può anche
trattare di temi interessanti, usare stili narrativi notevoli e dare luogo a
riflessioni importanti.
Hanno parlato di questo articolo:
Hanno parlato di questo articolo:
- La Religione nella Fantascienza - guest post di Marco Lazzara
- La Religione nel Fantasy - guest post di Marco Lazzara
Bellissimo articolo e davvero inusuali i racconti citati, grazie Marco. Non sapevo che la fantascienza avesse tutte queste sfaccettature, essendo abituata a leggere quella "classica" (Asimov, per capirci).
RispondiEliminaLeggerò senz'altro La congiuntura e Fiori per Algernon; Servire l'uomo è un titolo dall'ironia deliziosa.
Grazie Giuliana. Di Asimov avevo già parlato nell'articolo precedente. "Fiori per Algernon" secondo me è uno di quei racconti che ogni persona che vuole scrivere dovrebbe leggere, perchè mostra come un ottimo stile e un corretto registro possano rendere ancora più grande una storia già molto intensa. "Servire l'Uomo" è stato anche trasposto in un episodio della serie "Ai Confini della Realtà".
EliminaIo comunque straconsiglio le due antologie di Fruttero e Lucentini citate: lì si trova davvero il meglio della fantascienza.
Marco
@Giuliana: Benvenuta sul mio blog! Da Marco c'è sempre tantissimo da imparare.
Elimina@Marco: Io conosco poco la fantascienza, però mi hai davvero incuriosito con tutti questi titoli!
Il pezzo su "Fiori per Algernon" l'ho scritto pensando proprio te, per via dello straordinario stile narrativo adottato da Keyes. Cercalo, merita davvero, si può imparare molto dalla sua lettura.
EliminaMarco.
Come detto prima di me, non avrei mai detto che questi racconti, non tutti, fossero fantascienza! E' proprio diversa, quella soft da quella hard.
RispondiEliminaE bisogna ammetterlo, hai una conoscenza veramente grande.
Complimenti Marco anche per questo post!
Infatti, non sembra fantascienza... forse perché siamo abituati ad altri tipi di fantascienza!
EliminaGrazie Maria. In effetti la fantascienza è un genere che si presta a prendere spunti da parecchie fonti diverse.
EliminaMarco
Avete avuto veramente una grande idea. Ora dovrò sperimentare anche questo, grazie. :D E guardare la fantascienza con occhi del tutto nuovi... :D
EliminaE aprire gli occhi su nuovi orizzonti è sempre bellissimo, no?
EliminaUn grazie a Marco, ancora una volta.
Penso che la fantascienza e il noir siano i generi, se così vogliamo chiamarli, più adatti a raccontare le trasformazioni, le speranze e le paure e dei nostri tempi. Segnalo anche James G. Ballard e le sue "catastrofi al rallentatore".
RispondiEliminaRaccontare il nostro tempo è sempre una bella impresa!
EliminaGrazie per la segnalazione!
Mi spiace, ma Ballard è uno di quei pochi autori che non sopporto proprio. La sua idea di fantascienza è veramente discutibile (ovviamente de gustibus, eh!). Inoltre pochi dei suoi lavori, così allucinati, potrebbero rientrare nella fantascienza soft; in questo è più vicino a Dick, che è stato un po' il precursore di quel sottogenere chiamato cyberpunk.
EliminaMarco
@Marco: Ah, io non so proprio che dire a questo punto, come sai non sono esperta.
Elimina@Fabrizio: Hai ovviamente diritto di replica. Mi piace vedere gente che discute di ciò che sa e potrebbe essere un confronto molto edificante.