Sinestesia: un misto di percezioni
Oggi vi parlo della sinestesia. Ho scelto questa figura
retorica perché in questo periodo sto studiando la percezione e ciò mi ha
richiamato questa figura retorica. Tra poco capirete il perché.
La sinestesia
La sinestesia è
una figura retorica che prevede l'accostamento di due termini appartenenti a
due piani sensoria diversi.
Il termine deriva dal greco e significa percezione
contemporanea.
È una figura retorica piuttosto comune anche nel
linguaggio quotidiano (es. colori caldi e
freddi).
Esempi
L'esempio più famoso che mi viene in mente pensando alla
sinestesia è contenuto ne L'assiuolo di Giovanni Pascoli
(poesia
sulla quale ho anche fatto un video).
[…] Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù […]
Il lampo è il fenomeno luminoso collegato al tuono,
pertanto è un evento percepibile con la vista, mentre il soffio può essere
percepito con il tatto.
Un altro esempio, un po' meno noto dei soliti che si
fanno, si trova nei primi versi di La sera fiesolana di D'Annunzio:
Fresche le mie parole
ne la sera
ti sien come il fruscìo che fan le foglie
del gelso ne la man di chi le coglie
[…]
Le parole si odono, il fresco si percepisce con il tatto,
per esempio.
Gli esempi illustri sono davvero tantissimi, ma la rete è
piena di elenchi, quindi non mi dilungo.
Un caso di
enallage?
La sinestesia può essere considerata un caso particolare di enallage.
L'enallage è una
figura retorica di tipo sintattico che consiste nello scambiare una parte del
discorso con un'altra per darle maggiore efficacia. Ciò può avvenire in
diversi modi (per esempio, sostituendo un avverbio con un aggettivo, un nome
con un verbo…). Secondo alcune fonti, anche la sinestesia rientrerebbe in
questa figura retorica in quanto prevedere uno scambio tra concetti relativi a
due sensi diversi. Io però mi sento di dissentire, perché l'enallage è una
figura sintattica, mentre non
riscontro alcuno scambio sintattico nelle sinestesie o almeno non in
tutte.
Un caso di
metafora?
C'è chi considera la sinestesia un caso particolare di metafora, poiché con essa si attribuisce
a un oggetto, percepibile con un senso, una qualità percepibile con un altro senso e quindi a esso pertinente
solo in modo metaforico.
Io, sinceramente, non condivido del tutto nemmeno questo
concetto (anche se è sensato per molti versi), perché per me la metafora è una
figura retorica ben definita (ne
ho già parlato in un post mettendola a confronto con allegoria e
similitudine).
Curiosità
La sinestesia al di fuori dell'ambito poetico è un fenomeno sensoriale/percettivo che
indica una contaminazione dei sensi nella percezione. Ciò avviene
quando in una situazione delle stimolazioni uditive, olfattive, tattili o
visive vengono percepite come un unico evento sensoriale.
Questo, che a livelli gravi è considerato un problema, è
in realtà estremamente normale,
perché i sensi non sono rigidamente separati come spesso si vuol far credere.
Io sto studiando per un esame di biologia incentrato in
parte proprio sul fatto che non ha alcun senso parlare de i cinque sensi, così come siamo abituati a fare costantemente.
Conclusione
In questo post ho cercato di spiegarvi brevemente che
cos'è la sinestesia. Ho poi preso un po' le distanze da chi la considera
un'enallage o una metafora particolare, ma è, ovviamente, solo un mio punto di
vista che potete condividere o meno.
Spero di essere stata sufficientemente chiara, in ogni
caso, se avete dubbi, ora la parola passa a voi.
Mi interessa molto anche il vostro parere sul fatto di considerare o meno la sinestesia un tipo di enallage o metafora.
Dato che l'hai citato nelle curiosità, hai dimenticato di dire che la sinestesia è uno degli effetti dovuti all'assunzione di alcune droghe psicotrope. Ma fa anche parte della sintomatologia di alcune patologie, in genere tumori al cervello.
RispondiEliminaPassando ad argomenti più leggeri, anche secondo me non può essere considerata una metafora.
Grazie per le precisazioni, Marco.
EliminaSono lieta di trovarti d'accordo con le mie perplessità!
È una figura retorica che amo molto, la trovo particolarmente espressiva :)
RispondiEliminaGià! E poi le cose contraddittorie hanno sempre il loro fascino, no?
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