Tre racconti in 200 caratteri.
Ecco il post con i tre racconti
in 200 caratteri di questo mese. Anche questa volta tento una trilogia!
Dopo quella
sulla fiducia e quella
sui sorrisi, ecco quella sui silenzi!
Silenzio d'attesaIl dubbio le incideva le pareti del cuore come un taglierino affilato. Un silenzio d'attesa riempiva il tempo dilatandolo. Avrebbe preferito qualsiasi risposta a quel nulla.
Silenzio di speranza
È tutto a posto, si ripeteva.
Condiva di speranza quel silenzio minaccioso come un uragano, sperando di trovare rifugio in pensieri migliori.
Silenzio di dolore
«Non ti amo più. Forse non ti ho mai amata».Quelle parole sbriciolarono il silenzio creando coriandoli di sofferenza.Lei continuava a tacere, rimpiangendo già l'attesa.
Questo mese i racconti della trilogia vertono sul tema del
silenzi.
I silenzi possono essere carichi di speranze, di
attese o di dolore. A volte sono
bellissimi e altre volte fanno un male terribile. A loro ho deciso di dedicare
questo post.
Al prossimo appuntamento!
Hanno parlato di questo articolo:
- "Un anno insieme", "Due anni insieme" e "Tre anni insieme": racconti in 200 caratteri (trilogia sugli anniversari)
- "Infelicità", "Paura della felicità" e "Meritarsi la felicità": racconti in 200 caratteri (trilogia sulla felicità)
- "Il bivio", "Rinunce" e "Verso il futuro": racconti in 200 caratteri (trilogia sulle scelte)
- "Scappare via", "Vie di fuga" e "Senza più fuggire": racconti in 200 caratteri (trilogia sulle fughe)
- "Incontrarsi sul web", "Incontro d'anime", "Abbraccio": racconti di 200 caratteri (trilogia sugli incontri)
- "Natale", "Capodanno", "Epifania": racconti in 200 caratteri (trilogia sulle festività natalizie)
- "L'indovino", "Nessuna risposta", "Da sola": racconti in 200 caratteri (trilogia sul destino)
- "Leggere per distrarsi", "Leggere per sentirsi meno soli", "Leggere per conoscere": racconti in 200 caratteri (trilogia sulla lettura)
- "Cose che devono finire", "È proprio la fine", "Qualcosa finisce... qualcosa comincia": racconti in 200 caratteri (trilogia sulla fine)
Argomento terribile (soprattutto la fine), ma reso benissimo! Soprattutto l'immagine del taglierino mi è piaciuta: l'ho trovata molto evocativa.
RispondiEliminaI silenzi sono un argomento (e una realtà) che mi sta particolarmente a cuore. Possono dire tantissimo e hanno poteri che la gente spesso sottovaluta.
EliminaGrazie, mi fa piacere che l'immagine ti sia piaciuta!
Le trilogie cominciano a intrigarti, eh?
RispondiEliminaNon volevo chiedertelo per non sembrare presuntuoso, però... l'idea di racconti legati tra loro ti è stata suggerita dai racconti sui colori del mio libro?
In realtà le trilogie di racconti in 200 caratteri derivano da un progetto che volevo avvisare mesi e mesi fa, che doveva essere collettivo e strutturato in modo particolare. Purtroppo il fallimento di altri progetti che avevo in cantiere (il Dedalo, per esempio) mi ha fatto perdere motivazione e ho lasciato perdere.
EliminaQuindi no, non credo siano stati i tuoi racconti a suggerirmi l'idea. A meno che qualche connessione inconscia non abbia risvegliato in me la precedente decisione. Tutto può essere! Niente avviene per caso.
E tu chiedi sempre quello che vuoi, senza censure.
In questo mondo caotico e iperconnesso, i momenti di silenzio sono diventati ancora più importanti per capire noi stessi e gli altri.
RispondiEliminaSILENZIO
Solenne è il silenzio nel replay
Infinito dell'ultimo istante.
Lacerante silenzio esploso in
Effimeri sogni dispersi
Nel leteo abisso del cielo. E
Zittita è la nostra coscienza,
In attesa di un'alma luce dagli
Oscuri olocausti del tempo.
Dedicata alle vittime degli attentati dell'11 settembre 2001.
Benvenuto sul mio blog, Marco. Mi fa piacere ricevere un tuo commento.
EliminaGrazie anche per aver condiviso la tua poesia.
Niente male... racconti profondi in pochissimo spazio. Magari un giorno li metterai insieme agli altri e ci ricaverai un bel romanzo. Pensa che mi è capitato di conoscere degli individui (di una razza ben strana per la verità) che contavano di farlo con gli sms che ricevevano e spedivano.
RispondiEliminaIo e la scrittura ormai siamo separate da troppo tempo, però chissà.
EliminaSai, credo di averli conosciuti anch'io! Ahahah!
Sì, questo modo di articolare le storie mi piace.
RispondiEliminaIl problema dei silenzi non è nei silenzi, quanto in ciò che ci mettiamo noi dentro per colmare il vuoto.
Hai proprio ragione. Il problema, come sempre, è nel nostro modo di percepire la realtà che ci sta attorno. E i silenzi lasciano troppo spazio per l'immaginazione...
EliminaMolto belli! Su questi però penso che da soli non potrebbero stare. Nel senso, penso che il secondo non riuscirebbe a reggersi "da solo" come racconto, ma nel complesso stanno veramente molto molto bene.
RispondiEliminaBravissima!
Forse hai ragione... hanno un po' poca autonomia presi singolarmente!
EliminaGrazie per i troppi complimenti.