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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

sabato 27 settembre 2014

Rimanere di princisbecco

"Rimanere di princisbecco": quando ho scoperto questa espressione sono proprio rimasta di princisbecco!

Oggi vi parlerò dell'espressione rimanere di princisbecco, su consiglio di Salomon Xeno, che ringrazio per lo spunto.
Sto un po' barando, lo so, perché non è decisamente un'espressione di uso comune, ma mi è piaciuta così tanto che non ho potuto fare a meno di metterla in programma e condividerla con voi. Scoprire cose nuove mi fa questo effetto, quindi portate pazienza.


Quando si dice?
In genere si usa l'espressione rimanere di princisbecco nel senso di restare stupefatti, senza parole per la sorpresa o lo smacco.

Viene usato quando si resta stupiti per via di qualcosa che accade e non ci aspettavano, a volte anche contrariamente alla logica. Soprattutto quando si tratta di una brutta sorpresa.
È la reazione di chi si trova ad affrontare fatti o notizie che suscitano spavento o preoccupazione e contemporaneamente generano grande sorpresa.

Facciamo un esempio pratico: andate a trovare la vostra ragazza per farle una sorpresa e la trovate con il vostro migliore amico in atteggiamenti poco amicali. A quel punto potete esclamare: «Sono rimasto di princisbecco.
Certo, magari farete una pessima figura per via dell'espressione desueta, ma di fatto la vostra situazione è già un pochino compromessa, quindi almeno non vi lascerete andare a facili insulti! Ahaha! Va be', un po' di ironia non guasta mai.

Un controsenso
L'espressione, come ho già detto, non è affatto di uso comune, anzi… ma proprio per questo ho deciso di parlarne!
Lo so, è un controsenso… nella rubrica Lo dicono tutti non si può scegliere un'espressione perché non è conosciuta da nessuno. Ok, capisco le vostre perplessità, ma ancora non avete capito che sono una testa matta? Non mi sembra il caso di proseguire con arzigogolate scuse… procedo invece con la spiegazione.

L’interpretazione più convincente
Per comprendere l’origine di questa espressione, occorre per prima cosa analizzare il termine princisbecco.
Io non l'avevo mai sentito, sinceramente. E, come è ovvio, il significato dell'espressione dipende da quello di questa parola, quindi ho fatto alcune ricerche.

Il princisbecco è una lega di rame, zinco e stagno che ha il colore simile all'oro. Per far contenti i fan della chimica, sappiate che il rapporto tra rame e zinco può variare tra 89% rame e 11% zinco e 93% rame e 7% di zinco.
Il buffo nome di questa lega (posso dire che è buffo, vero?) è un adattamento dell'inglese pinchbeck che deriva dal nome del suo inventore Christopher Pinchbeck (1670-1732), un orologiaio londinese.
Questa lega (simile all'ottone) imita l'oro, quindi veniva usata per le lavorazioni di poco valore ma appariscenti. Alcuni orefici disonesti la usavano invece al posto dell'oro per raggirare i clienti (le persone semplici infatti ammiravano questa lega confondendola con l'oro).
Questo ha fatto sì che princisbecco diventasse sinonimo di falso, non di valore. Oltre a indicare la lega, ha poi assunto in senso figurato il significato di qualcosa di bell'aspetto ma privo di valore, finto, non autentico.  

Da questo deriverebbe poi anche il significato di rimanere di princisbecco, cioè rimanere stupiti come quando ci si accorge che ciò che si credeva oro è in realtà una lega di scarso valore.

Questa espressione è utilizzata soprattutto nell'area toscana ed è resa famosa dalla sua presenza nel libro Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi nel passo che sto per citarvi che descrive il momento in cui Pinocchio, nel paese di Acchiappa-citrulli, dopo aver denunciato il Gatto e la Volpe per averlo derubato viene invece condannato (e grande è per questo il suo stupore!).

[…] Pinocchio, alla presenza del giudice, raccontò per filo e per segno l’iniqua frode, di cui era stato vittima; dette il nome, il cognome e i connotati dei malandrini, e finì chiedendo giustizia.Il giudice lo ascoltò con molta benignità; prese vivissima parte al racconto: s’intenerì, si commosse: e quando il burattino non ebbe più nulla da dire, allungò la mano e suonò il campanello.A quella scampanellata comparvero subito due can mastini vestiti da giandarmi.Allora il giudice, accennando Pinocchio ai giandarmi, disse loro: «Quel povero diavolo è stato derubato di quattro monete d’oro: pigliatelo dunque e mettetelo subito in prigione».
Il burattino, sentendosi dare questa sentenza fra capo e collo, rimase di princisbecco e voleva protestare: ma i giandarmi, a scanso di perditempi inutili, gli tapparono la bocca e lo condussero in gattabuia.E lì v’ebbe a rimanere quattro mesi: quattro lunghissimi mesi: e vi sarebbe rimasto anche di più, se non si fosse dato un caso fortunatissimo. Perchè bisogna sapere che il giovane Imperatore che regnava nella città di Acchiappacitrulli, avendo riportato una gran vittoria contro i suoi nemici, ordinò grandi feste pubbliche, luminarie, fuochi artificiali, corse di barberi e velocipedi, e in segno di maggiore esultanza, volle che fossero aperte le carceri e mandati fuori tutti i malandrini. […]
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (capitolo 19)


Altre interpretazioni
È un'espressione talmente rara e specifica che dubito fortemente ci siano altre interpretazioni. Io, in ogni caso, non ne ho trovate.

L'unica cosa che posso aggiungere è che oltre a rimanere di princisbecco si può usare restare di princisbecco.

Conclusione
In conclusione mi viene da chiedervi: siete mai rimasti di princisbecco per qualcosa? Ma, soprattutto, conoscevate questa espressione?, l'avete mai usata?
Il saperlo potrebbe far rimanere me di princisbecco!

Niente da fare, sono come i bambini: imparano una parola nuova e la ripetono in continuazione per il puro piacere di risentirla. Ma ora la smetto. Spero che questa espressione sia piaciuta anche a voi! 







Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di settembre 2014 è arzigogolato (al link maggiori informazioni).






16 commenti:

  1. Simpatica! :D
    Anch'io la ritengo buffa. Mi ricorda un uccellino... Comunque non credo di averla mai sentita prima, usata sicuramente no.
    Rimasta di princisbecco... Indubbiamente, ma ora non saprei dire quando.
    E tranquilla, anche tra i tuoi lettori ci sono bambini a cui piace imparare parole nuove! ^_^

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    1. Se i miei lettori non amassero imparare parole nuove, credo che odierebbero i tre quarti delle mie rubriche fisse! Ahaha! Per fortuna non è così!
      Grazie per il commento!

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  2. Tu non puoi capire quanto sono malati gli ingegneri dei materiali... appena ho letto che era una lega, ho dovuto cercare informazioni sulla composizione e le proprietà meccaniche.
    Ma di sicuro non ci sarai rimasta di princisbecco, leggendolo, perché conosci già i miei livelli di follia! :)

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    1. Ognuno ha le sue fisse. Io ne ho più di te, tranquilla! Ahaha! Buone ricerche sul "princisbecco".

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  3. Mai sentita prima d'ora, ma dalla spiegazione ho capito anche l'origine del (forse) più famoso proverbio "non è tutto oro quel che luccica": pare estremamente attinente, anche se finora lo avevo sempre associato all'ottone o alla pirite, che in un vecchio film ho scoperto essere detta anche "oro dei folli" (anche se personalmente, avendola vista, non credo che la scambierei mai per oro, dal ché deduco di non essere abbastanza folle, o forse di non avere molta esperienza con l'oro... :-P )

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    1. Benvenuto sul mio blog! L'arrivo di un nuovo lettore mi fa rimanere sempre di princisbecco!

      "Non è tutto oro quel che luccica" deriva dalla stessa situazione, anche se credo che a livello etimologico non abbia nulla a che vedere con il princisbecco. Semplicemente, come dici tu, ci sono molti metalli che possono essere confusi con l'oro, quindi occorre fare attenzione perché non tutto quello che luccica lo è!

      Grazie mille per il commento!

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  4. Hai ragione... princisbecco c'era nel Pinocchio di Collodi. Per un attimo mi sono sentito catapultare indietro di un milione di anni ai gloriosi anni delle elementari.

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    1. Lieta di averti fatto fare un bel viaggio nell'infanzia. E, suvvia, non è passato poi così tanto tempo!

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  5. Infatti ci sono rimasto anche io di princisbecco, nel conoscere l'origine del termine. ;)
    Ciao Romina, buona domenica.

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    1. Eh, già!
      Buona domenica anche a te e a tutti gli altri!

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  6. Qualche volta l'ho sentita anche nella vita reale. Nel mio caso lo stupore è nato dalla scoperta che si trattava di una lega.

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    1. Allora non "lo dicono tutti" ma "lo dice qualcuno" ed è già qualcosa, no? Grazie per il bel suggerimento: mi sono divertita tanto a scrivere questo post!

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  7. Onestamente non la conoscevo. Però, sicuramente, se prima mi capitava spesso di restare di stucco, da oggi in poi rimarrò ... di princisbecco ;-)

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  8. Che bella espressione! Molto buffa, come hai scritto tu :) Non conoscevo l'effettivo significato di princisbecco, come sempre mi fai scoprire cose nuove.

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    1. Ho scoperto tutto anch'io durante la stesura del post, sai? Mi piace imparare cose nuove e poi raccontarvele!

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