Ottavo
appuntamento con la rubrica Un
pozzo di scienza di Marco
Lazzara, il blogger
itinerante che dopo i suoi sei guest post sul mio blog, ha trovato un suo spazio fisso in questa
rubrica in cui parla dei contenuti
scientifici alla base di racconti famosi. Nel primo appuntamento (in
cui trovate anche un'introduzione alla rubrica) ci ha parlato della Cadillac
di Dolan e delle ricerche fatte da
Stephen King per scrivere quel racconto. Il mese successivo si è concentrato su I
servi di Satana di Robert Bloch e
sull'importanza dei dettagli. Poi ci ha parlato de Il
Professore di Chimica di Henry Slesar
dando vita a interessanti discussioni
sull'occultamento dei cadaveri. In seguito ci ha parlato di gas letali e malattie
con Ubriaco
Fradicio di Arthur Porges e poi ci ha
spiegato l'entropia attraverso il racconto L'Ultima
Domanda di Isaac Asimov e come evitare danni in laboratorio con Potassio
di
Primo Levi. Dopo il concorso del mese scorso riferito al racconto Da
Chimico a Chimico di Isaac Asimov, oggi ci parla di Un Oscuro Scrutare di Philip
Dick.
Lo ringrazio per
il post e gli cedo subito la parola.
Un
Oscuro Scrutare
Un Oscuro Scrutare è un
romanzo di fantascienza sociologica
di Philip K. Dick pubblicato
nel 1977. L’autore immagina
una società futura dove il problema
della droga è diventato una drammatica
piaga sociale. In particolare, una nuova droga psicotropa, la Sostanza M, desta molta preoccupazione:
non solo crea una fortissima dipendenza, ma tra i suoi effetti c’è anche quello
di causare una progressiva scissione
dei due emisferi cerebrali. Per combatterne lo spaccio, la polizia si
avvale di agenti della narcotici infiltrati tra i tossicodipendenti; quando
devono fare rapporto, per proteggere la propria copertura, usano un’identità
fittizia e indossano una speciale tuta che ne rende irriconoscibili i tratti
somatici: neppure i loro superiori conoscono la loro vera identità e il loro
aspetto. Il protagonista del romanzo è Fred,
un agente infiltrato in un gruppo di tossici sotto l’identità di Bob Arctor, un consumatore di
Sostanza M. La tragedia di questi agenti è infatti che per non far saltare la
copertura, devono necessariamente assumere essi stessi la droga, di cui
diventano dipendenti.
Molte funzioni biologiche vengono attivate da sostanze endogene
(ormoni, neurotrasmettitori) che si legano a siti specifici all’interno delle
cellule, i recettori. È un
gioco ad incastro in cui, se il recettore riconosce la molecola, si ha la
risposta biologica. Per un puro caso alcune sostanze naturali hanno la forma
giusta per attivare alcuni di questi recettori. A seconda degli effetti che
provocano, possono essere farmaci o droghe.
Le droghe psicotrope hanno effetto sulle funzioni psichiche per l’interazione coi recettori
a livello del sistema nervoso centrale. Gli allucinogeni sono in grado di
indurre illusioni, allucinazioni, modificazioni dell’umore e del pensiero,
sinestesia (trasmutazione sensoriale, un senso che diventa un altro),
disgregazione della personalità (schizofrenia). La Sostanza M provoca questi
effetti, oltre alla scissione dei due emisferi cerebrali.
Il telencefalo,
la parte del cervello umano maggiormente estesa, è suddiviso in due formazioni
chiamate emisferi; in generale l'emisfero
di destra controlla i movimenti e riceve le sensazioni del lato sinistro del
corpo, mentre per l’altro emisfero vale il contrario. I due emisferi
sono quindi simmetrici, ma non identici, e sono associati da un ponte di fibre
nervose chiamato corpo calloso,
che consente loro di scambiarsi informazioni in tempi brevissimi.
- La produzione di parole (parlare), il loro ascolto, visione e lettura è propria dell’emisfero di sinistra: i centri del linguaggio sono nell'emisfero sinistro, più voluminoso del destro, e la corteccia uditiva dell'emisfero sinistro è più espansa. Anche i calcoli matematici hanno luogo nell'emisfero sinistro: le valutazioni per approssimazione coinvolgono le stesse zone del cervello che controllano i movimenti delle dita utilizzati dai bambini per fare i primi calcoli o l'uso del pallottoliere, mentre per i calcoli esatti le stesse zone implicate nel linguaggio. L’emisfero sinistro usa il linguaggio verbale, è analitico (analizza la realtà nelle sue componenti, parte da un dettaglio e la descrive nella sua completezza), è razionale e logico (arriva a conclusioni fondate sul ragionamento e la logica), ricorre alla simbologia, dispone eventi nel tempo, pensa in termini sequenziali.
- L’emisfero destro controlla alcuni aspetti delle funzioni musicali, della percezione visiva, la cognizione dello spazio e la regolazione dell’emotività. Ricorre al linguaggio non verbale (è incapace di descrivere la realtà a parole), percepisce le relazioni spaziali tra le varie parti e le unisce in un tutto, riconosce le somiglianze ma non comprende relazioni metaforiche, è privo del senso del tempo.
Le differenze tra i due emisferi riguardano anche altre
attività cognitive, come la memoria:
le memorie procedurali (allacciarsi le scarpe, andare in bicicletta),
semantiche (significati linguistici) o legate a situazioni (autobiografiche)
coinvolgono l'emisfero sinistro; quelle visive, spazio-temporali ed emotive,
l'emisfero destro.
La soppressione
(dovuta a traumi, malattie) di uno
dei due emisferi cerebrali ha grosse ripercussioni sul comportamento
dell’individuo: se è quello sinistro lo rende eccessivamente euforico, se è quello
destro eccessivamente apatico.
Ma non è tutto. I due emisferi servono entrambi e non
valutano separatamente le informazioni, ma collaborano,
ognuno elabora a proprio modo le informazioni e poi si scambiano di continuo le
conclusioni, mettendo assieme il tutto. La collaborazione dei due emisferi è
fondamentale.
I due emisferi comunicano tra loro attraverso il corpo calloso. Cosa succederebbe se questi venissero rescissi?
Si avrebbe un cervello diviso, in cui ognuno dei due emisferi percepisce e
descrive solo una parte della realtà; quindi l’informazione finale risulterebbe incompleta. Per esempio, dato
che le fibre nervose che conducono informazioni tattili si incrociano al di
sotto del corpo calloso, in modo che la metà destra del corpo informi l’emisfero
sinistro e viceversa, nel caso di un cervello diviso ogni emisfero riceverebbe
le informazioni dalla metà opposta del corpo ma ignorerebbe cosa avviene dalla
propria parte.
La Sostanza M del romanzo causa la scissione dei due
emisferi, per cui chi ne fa uso è impossibilitato nel cogliere appieno la
realtà: un po’ per volta diventa schizofrenico.
La già tragica situazione di Fred/Bob diviene ancora più confusa quando il
superiore di Fred fa installare di nascosto delle microcamere in casa di Bob, chiedendo a Fred di tenere Bob sotto
stretta sorveglianza. Quindi Fred inizia a sorvegliare se stesso
nell’identità di Bob. Lo sfasamento
della realtà diviene via via sempre più accentuato, a causa della Sostanza
M, per cui egli diviene in pratica due persone distinte, ognuna con una vita a
sé stante: Fred esamina Bob senza ormai più pensare che si tratta di lui
stesso, e Bob non sa di avere delle microcamere installate per casa.
A un certo punto gli viene fatto un test visivo per
stabilire fino a che livello sia stato colpito dagli effetti tossici della
Sostanza M, che dimostra che la visione di ognuno dei suoi occhi, preso
singolarmente, funziona, ma non è in grado di comprendere ed elaborare ciò che
vede, a causa della mancanza di comunicazione tra i due emisferi.
Essi si comportano in modo diverso anche rispetto ai
messaggi visivi. Ogni campo visivo è suddiviso in due metà, destra e sinistra,
e si connette con l’area visiva dell’emisfero opposto, in modo che ciò che è in
un campo visivo venga letto dall’emisfero opposto. I due si scambiano poi le
informazioni, e il cervello fonde tra loro i due campi visivi ricostruendo la
pienezza dell’immagine.
Per il
protagonista l’emisfero sinistro della razionalità è stato irrimediabilmente
scisso da quello destro dell’emotività, per cui può ora elaborare solo
parte della realtà, che risulta incompleta. Oppure, si chiede Dick, è forse
nella condizione di cogliere la
realtà per come è davvero, senza i filtri mentali creati dal nostro cervello?
La scissione dei due emisferi porta forse a un livello diverso, magari
superiore, di coscienza e comprensione della realtà?
Giunto quel punto gli effetti tossici della Sostanza M peggiorano
sempre più. La vita di Fred/Bob va in pezzi e viene mandato in un centro di
disintossicazione. Ma ormai è inutile, in quanta la sua psiche è stata disgregata,
ed è allora che si assiste allo straziante e inaspettato finale del romanzo.
Un campo davvero
difficile entro cui districarsi, non trovate?
La scienza può non
essere il territorio d'elezione di uno scrittore, ma, sappiate che se avete bisogno
di informazioni scientifiche precise per i vostri racconti, in vostro aiuto
accorre Marco con la rubrica SOS
Scienziato (trovate maggiori dettagli nel primo post della
rubrica).
Chiudo con un ultimo
ringraziamento per Marco che ci ha regalato questo bell'articolo!
Hanno parlato di questo articolo:
Hanno parlato di questo articolo:
- "L'esperimento del Dottor Ox" di Verne: errori dal punto di vista scientifico
- "La penultima verità" di Dick: messaggeri neuromuscolari
- "I danni dell'Alcol" di Asimov: attenzione agli alcolici!
- "Il senso di Smilla per la neve" di Høeg: si fa presto a dire "neve"!
- "Fiori per Algernon" di Keyes: dal ritardo mentale all'intelligenza
Grazie a te e a Marco per questo bellissimo post.
RispondiEliminaGrazie a te per averlo letto e apprezzato. :)
EliminaGrazie a entrambi per la lettura e per il post!
EliminaSarebbe interessante anche giocare, fantascientificamente, sulla scissione tra cervello rettile, limbico e corteccia ;D
RispondiEliminaPurtroppo non so cosa succederebbe in quel caso... anche se molto interessanti, non sono un gran conoscitore delle neuroscienze.
EliminaDovrebbero crearsi delle situazioni di incomunicabilità tra istinto, sentimento e ragione..
Elimina@IvanoLandi: Incomunicabilità tra istinto, sentimento e ragione?! Be', ma io sono sempre così! Devo cominciare a preoccuparmi?
Elimina@Romina Tamerici In misura maggiore o minore è la condizione di tutti, sai?
EliminaCiò mi rassicura molto. Grazie, Ivano!
EliminaNo Ivano, credo ti sbagli, già la rescissione dei due cervelli separa sentimento (il destro) da ragione (il sinistro). Mentre istinto e ragionamento potrebbe forse essere.
EliminaL'area limbica, cioè quella intermedia tra rettile e corteccia è l'area emotiva del cervello.
EliminaSempre dallo stesso testo di biologia di cui sotto:
Elimina"Il sistema limbico è una delle zone del cervello più antiche dal punto di vista evolutivo ed è coinvolto in funzioni che regolano le emozioni, l'apprendimento e la memoria."
Quindi, quello che dici è corretto, ma anatomicamente è un insieme di strutture che fa parte sia del telencefalo (quindi dei due emisferi, che infatti coinvolge) sia in parte a talami e ipotalamo.
@Marco Lazzara Ti assicuro che la tripartizione verticale del cervello è altrettanto fondata scientificamente di quella in due emisferi. Puoi leggere a questo proposito il saggio che gli ha dedicato Carl Sagan "I draghi dell'Eden", che lo stesso Asimov ha definito uno dei capolavori della divulgazione scientifica.
EliminaA questo punto non puoi esimerti dallo spendere due parole (o magari un post intero) sulla ghiandola pineale, l'unico elemento del nostro cervello a non avere un "doppio". Sarà quindi vera la questione del "terzo occhio"?
RispondiEliminaDavvero è l'unico elemento a non avere un "doppio"? E il cuore? E la cistifellea? Non ne so molto di anatomia... sono curiosa!
EliminaSottolineo "del nostro cervello". Separando i due emisferi, in mezzo rimane questa piccola ghiandola "dormiente" (nel senso che pare non serva a nulla). Talune filosofie orientali l'associano al concetto di terzo occhio: colui che fosse in grado di svilupparla sarebbe in grado di... come dire... vedere oltre.
EliminaScusami, ho proprio la testa tra le nuvole ultimamente! Ho letto "corpo" al posto di "cervello".
EliminaDi certo non ho il terzo occhio, visto che mi è difficile anche sono leggere correttamente un testo scritto! Direi che "vedere oltre" è troppo al di là delle mie capacità!
@TOM I due approcci non sono conciliabili. O adotti la visione scientifica e parli di ghiandola o adotti la visione esoterica e parli di terzo occhio. Chi tenta la sintesi si illude soltanto.
EliminaTOM, qui temo caschi l'asino, perchè vedi, io ho delle conoscenze di anatomia umane decisamente risibili... Quando insegno biochimica, alle volte mi sento imbarazzato dallo spiegarla in maniera così puramente chimica...
Elimina@Romina: nonostante le mie scarse conoscenze di anatomia, la cistifellea è una, ma tecnicamente il cuore è doppio, in quando diviso in due comparti.
Elimina@TOM. Bisso: nonostante le mie limitate conoscenze di anatomia umana, posso lo stesso dirti che quello che affermi non è corretto. Non è solo l'epifisi a essere "singola", ma anche ipotalamo e ipofisi.
EliminaPer quanto riguarda l'epifisi, non è affatto dormiente. Riporto testuale dall'unico testo di biologia che ho in casa:
"La ghiandola pineale o epifisi è una piccola struttura ovale posta in mezzo e al di sotto dei due emisferi del cervello. Essa produce un ormone, chiamato melatonina, derivato dall'amminoacido triptofano."
Questo ormone è coinvolto nella regolazione dei ritmi biologici, tra cui per esempio il ciclo veglia/sonno e l'insorgere della maturità sessuale.
Un dibattito scientifico in piena regola qui sul mio blog! A me fa sempre piacere quando si instaura un dialogo!
EliminaAmmetto che la mia conoscenza in materia di ghiandola pineale deriva dal racconto "From Beyond" di Lovecraft. Sicuramente sei stato più preciso tu ^_^
EliminaIo non so cosa commentare a questo post, se non che vorrei ci fosse un tasto "like". E che, se ci fosse, vorrei poterlo premere più volte.
RispondiEliminaC'è il tasto "+1", ma lo puoi premere solo una volta, altrimenti torna a 0 e poi a 1 e poi a 0 di nuovo... e così via! Ahahah!
EliminaAddirittura?! Beh, sono contento che questo articolo abbia suscitato emozioni così positive. Merito anche di uno dei migliori romanzi di Dick.
Elimina@Romina Tamerici E' un buon passatempo nei momenti di ozio :D
EliminaFare +1, -1, +1, -1...? Forse meglio leggere un po', no? Ahah!
EliminaHo cancellato dei commenti a questo post.
RispondiEliminaPer indole farei semplicemente finta di niente. Dato però che qualcuno potrebbe essere iscritto ai commenti di questo post e aver ricevuto le notifiche, chiedo scusa io a nome dell'autore dei commenti anonimi.
Invito chiunque abbia dei problemi personali nei miei confronti a scrivermi in privato, ove sarà mia cura rispondere.
@Marco Lazzara: Scusa, ma ho cancellato anche il tuo commento per sbaglio. Grazie mille per avermi difesa, ma non occorre: la vita mi ha insegnato a cavarmela da sola.