Come vi ho annunciato ieri nel post della rubrica Una parola al mese dedicato alla parola
di ottobre che è stentoreo, apro
questo post in cui potete postare i vostri racconti di massimo 200 caratteri
contenenti la parola del mese.
Il mio, apparso nel post di ieri, è questo:
Sul palco
Appena sale sul palco, stentorea, proclama la sua parte senza esitazione alcuna. Dove tutti hanno paura, lei smette di averne, perché ove gli altri indossano una maschera, lei cessa di portare la sua.
Vi ricordo di postarli
in modo anonimo* ed entro il
22 ottobre, poi il 23 ci sarà un post con il vincitore che avrà il
diritto di scegliere la parola di novembre tra quelle di un mio elenco o di
proporne un’altra con certe caratteristiche.
E il torneo continua! Maria Todesco rimane saldamente in testa con 19 punti, seguita da Marco
Lazzara (14 punti) e, a pari merito (10 punti), si contendo il bronzo Ivano
Landi e Spartaco Mencaroni.
Di seguito tutta la classifica.
Punteggi del
torneo (aggiornamento di fine settembre)
- Maria Todesco: 19
- Marco Lazzara: 14
- Ivano Landi: 10
- Spartaco Mencaroni: 10
- Patrizia Benetti: 7
- Nicola Mannai: 5
- Seme Nero: 5
- Dramaqueen: 3
- Gianluca: 3
- Maria Giulia Cirronis: 3
- Alessandro: 1
- Michele: 1
Date un’occhiata al post su stentoreo e, se vi va, sostenete
l’iniziativa con un raccontino! E vi ricordo che potete scrivere anche un post
con questa parola e segnalarlo per aderire. Io continuo ad affermarlo stentorea, sperando che qualcuno mi
ascolti!
Grazie a tutti!
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* I commenti anonimi sono stati ripristinati per l'occasione (li avevo tolti qualche giorno fa).
Racconti partecipanti all'iniziativa
Mi manchi
Non basta una voce stentorea per richiamare chi non vuol tornare.
Lamento di un naso raffinato affetto da un indecoroso raffreddore
Intasato e malconcio, vago nel vigoroso mattino di primavera. Gonfio e insensibile, aspiro invano gli effluvi stentorei della natura in rigoglio, e grondo della mia mucosa disperazione.
I colori della titubanza
Batuffoli di morbido rosa tamponano i violenti graffi pervinca delle nuvole. La palla del sole, arancia di fuoco, galleggia stentorea in mezzo all’orizzonte e, come i miei dubbi, non tramonta mai.
Il giorno del giudizio (prove tecniche)
Un richiamo stentoreo squarcia le nubi: - Fermatevi!
E tutti rimangono immobili, chi un istante, chi molto più a lungo. Poi lentamente il cielo si chiude e la vita riprendere a scorrere più di prima.
Buck
Stentoreo risuonò quel richiamo privo di voce, quella vita antica che scorreva nelle sue vene. Andò, senza più tornare.
Arabesco gotico
Talvolta accade che io, nel visitare un cimitero, mi soffermi a leggere gli epitaffi sulle lapidi. E capita allora, in quei momenti, che la mia voce si levi alta e stentorea nel silenzio di pietra.
Mio padre
Era un vecchio burbero dai modi imperiosi, eppure quel giorno furono i suoi occhi lucidi colmi d'orgoglio a parlare per lui, più che la sua stentorea voce.
Vertigo
Acqua sulle mani. Vento che soffia negli occhi. Narici affogate. Un sussurro strozzato. Una voce stentorea che stenta ad urlare. E quella luce. E poi cado. Precipito. Ora. Non resta. Che il nulla.
Non é mai troppo tardi.
Altezzoso, lucrava sui sentimenti altrui, contando sul suo fare stentoreo ed impassibile. Ma incrociò una dolce bellezza, e si sciolse in tutta la sua umana debolezza.
Ora
Stentoreo anche l' eco! "Più nulla resta da dirsi. Quel che c'era è ora disperso nell' oceano, che' il mare non sarebbe mai bastato". Sono sola sulla riva a guardare l' orizzonte.
Hanno parlato di questo articolo:
Titolo: Mi manchi
RispondiEliminaNon basta una voce stentorea per richiamare chi non vuol tornare.
Sì, in effetti non basta, purtroppo!
EliminaGrazie per aver inaugurato il concorso!
Titolo: Lamento di un naso raffinato affetto da un indecoroso raffreddore
RispondiEliminaIntasato e malconcio, vago nel vigoroso mattino di primavera. Gonfio e insensibile, aspiro invano gli effluvi stentorei della natura in rigoglio, e grondo della mia mucosa disperazione.
Sappiate che io ho già preso il primo (per fortuna blando) raffreddore della stagione...
EliminaGrazie per il racconto!
E pure mia figlia. Malefico asilo, groviglio di figlioli impestati!
RispondiEliminaMa sono così carini! Gli si perdona anche il naso colante che ti strusciano ovunque!
EliminaMai tenuto a cavallo sulle spalle una bambina che si soffia il naso nei tuoi capelli?
EliminaA cavallo no, ma ho i capelli lunghissimi, quindi i miei capelli sono sempre sotto "attacco".
EliminaE cosa c'è più dolce di un bambino che tira su con il naso mentre si accoccola tra le tue braccia?
Un cucciolotto sano che non ti smoccica addosso? A parte scherzi, hai vinto: mia figlia con il nasino che cola mi intenerisce troppo, ovviamente!
EliminaQuando stanno bene, di sicuro è meglio (soprattutto per loro, povere creaturine, che si ammalano spesso).
EliminaLo sapevo! Ahaha! Sono sicura che è una meraviglia!
Titolo: I colori della titubanza
RispondiEliminaBatuffoli di morbido rosa tamponano i violenti graffi pervinca delle nuvole. La palla del sole, arancio violento, galleggia stentorea in mezzo all’orizzonte e, come i miei dubbi, non tramonta mai.
Titolo: I colori della titubanza
EliminaBatuffoli di morbido rosa tamponano i violenti graffi pervinca delle nuvole. La palla del sole, arancia di fuoco, galleggia stentorea in mezzo all’orizzonte e, come i miei dubbi, non tramonta mai.
Ecco, la seconda versione è quella giusta :-D
EliminaPerfetto, allora tengo la seconda! Grazie mille per la partecipazione!
EliminaTitolo: Il giorno del giudizio (prove tecniche)
RispondiEliminaUn richiamo stentoreo squarcia le nubi: - Fermatevi!
E tutti rimangono immobili, chi un istante, chi molto più a lungo. Poi lentamente il cielo si chiude e la vita riprendere a scorrere più di prima.
È un evento importante! Le prove sono sicuramente necessarie!
EliminaGrazie per il racconto!
Buck
RispondiEliminaStentoreo risuonò quel richiamo privo di voce, quella vita antica che scorreva nelle sue vene. Andò, senza più tornare.
Eh, "il richiamo della foresta"!
EliminaGrazie per la partecipazione!
Arabesco gotico
RispondiEliminaTalvolta accade che io, nel visitare un cimitero, mi soffermi a leggere gli epitaffi sulle lapidi. E capita allora, in quei momenti, che la mia voce si levi alta e stentorea nel silenzio di pietra.
Wow! Bello! Una lettura ad alta voce in singolare ambientazione!
EliminaGrazie per il racconto!
Mio padre
RispondiEliminaEra un vecchio burbero dai modi imperiosi, eppure quel giorno furono i suoi occhi lucidi colmi d'orgoglio a parlare per lui, più che la sua stentorea voce.
Anche i più burberi hanno un cuore tenero, a volte. Per esempio il nonno di Heidi!
EliminaGrazie per il racconto.
Titolo: Vertigo
RispondiEliminaAcqua sulle mani. Vento che soffia negli occhi. Narici affogate. Un sussurro strozzato. Una voce stentorea che stenta ad urlare. E quella luce. E poi cado. Precipito. Ora. Non resta. Che il nulla.
Buon uso della sintassi spezzata.
EliminaGrazie per la partecipazione.
Non é mai troppo tardi.
RispondiEliminaAltezzoso, lucrava sui sentimenti altrui, contando sul suo fare stentoreo ed impassibile. Ma incrociò una dolce bellezza, e si sciolse in tutta la sua umana debolezza.
C'è sempre qualcosa che fa capitombolare anche il soggetto più impassibile!
EliminaGrazie per il racconto!
Ora
RispondiEliminaStentoreo anche l' eco! "Più nulla resta da dirsi. Quel che c'era è ora disperso nell' oceano, che' il mare non sarebbe mai bastato". Sono sola sulla riva a guardare l' orizzonte.
Molto poetico!
EliminaGrazie per la partecipazione!