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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

mercoledì 5 novembre 2014

"Senza emozione"

Senza emozione: disinteresse o autocontrollo?

Il post di oggi si è fatto aspettare parecchio e, questa volta, non ho nemmeno avvisato sui social. Esce comunque in giornata quindi il programma è rispettato, ma questa cosa non mi piace. Credo che nessuno se ne farebbe una colpa, viste le giornate che sto passando, ma... insomma, spero non ricapiti.

Anche perché il tema di oggi potrebbe far pensare che sono stanca di questo blog e non lo reputo più una cosa importante, quindi meglio mettere ben in chiaro tutta la faccenda.


Passione
Sono una persona che non sa fare qualcosa senza appassionarsi a essa. Questo è un pregio, credo, perché consente di fare tutto con grande entusiasmo e dedizione, ma è anche un difetto perché porta a svenarsi pur di fare tutto sempre al meglio. In ogni caso, è una delle poche cose di me che mi piace. Poi però ci sono periodi in cui tutto perde di senso e mi sembra di essere impermeabile a qualsiasi connotazione emotiva nei riguardi di ciò che faccio... questo è stato anche uno dei motivi che mi ha spinta a smettere di scrivere, perché non mi dava più le emozioni di un tempo.

Ansia
Sono una persona molto ansiosa. Moltissimo, anzi. E non è una bella cosa, però quanto meno rientra nel mio modo standard di affrontare le cose. E, quando una come me affronta le cose con troppa calma... c'è sempre qualcosa sotto. Ancora non ho capito se è un non me ne frega niente o un ho passato ben di peggio per preoccuparmi per questo, ma qualcosa sotto c'è.

Resilienza
Sono una persona resiliente, che ha imparato ad alzarsi dopo ogni batosta, sempre, ma che non riesce a fare cose in cui non crede, né per denaro né per obbligo. Soffoco se non faccio ciò in cui credo. E sì, sono un po' stanca di fare il salmone che va contro corrente, sempre a cercare la sua strada senza trovarla mai. Sto perseguendo strade lavorative che forse non mi daranno mai stabilità, sto inseguendo sogni che forse sono troppo veloci e non si faranno acchiappare e sto facendo scelte di vita che non tutti potrebbero sentirsi di condividere. La gente si aspettava che io seguissi la strada più logica e probabilmente sarei stata assolutamente felice, ma la vita prende strane pieghe e non mi è possibile farlo, non ora (e il fatto che chi è attorno a me spesso non capisca quel non è possibile fa ancora male a distanza di tempo). Ma io sono resiliente e mi rimetto in piedi, sempre. Se un sogno va in frantumi, la cosa importante è restare sempre capaci di sognare e fabbricarne di nuovi.

Senza timori
Per questo mi spaventa sempre un po' quando faccio dei periodi così, in cui niente sembra capace di entusiasmarmi fino in fondo. Mi piace tutto ciò che sto facendo, ma mi sembra di zoppicare tra una decisione e l'altra, a volte. Salire sul palco mi dà scariche di adrenalina, ma non c'è più nemmeno un po' di paura ad affrontare una platea... un po' di quel sano timore che forse dovrebbe esserci. Perfino alla discussione della mia tesi ero più tranquilla dei miei parenti venuti a vedermi!

Qualcuno potrebbe confondere questo mio comportamento con una grande autostima e sicurezza di sé, ma voi che un po' mi conoscete, sono certa che sapete che non è affatto così.
Un po' spero che questa sorta di stabilità emotiva nell'affrontare le cose sia indice di una nuova forza e determinazione. Il rischio che vedo però è quello di distaccarmi dalle cose che faccio, di perdere entusiasmo e voglia di lottare, di farmi scivolare sempre più tutto addosso. Perché a furia di dover reagire così si sviluppa una corazza che poi è difficile togliere e che finisce con il pesare.

Dietro una rigida freddezza può esserci la disinvoltura dell'autocontrollo così come il distacco del disinteresse.



Forse dietro la freddezza con cui sto affrontando tante e troppe cose c'è invece una paura latente che sta rosicchiando una parte di me... è già successo in passato e si è portata via la mia voglia di scrivere, se ricapita forse sarà il blog a farne le spese.

Ma ho davvero bisogno di credere che questa volta non sarà così, che sto solo diventando una persona diversa, con magari un pochino di fiducia in se stessa a farle da compagna di strada.

Come vi dicevo a inizio post, non voglio però che il blog ne risenta già ora. I post non notturni di questi giorni non c'entrano nulla con questo... la mia vita sta subendo alcuni scossoni e il tempo e le energie non sembrano bastare. Però tra pochi giorni dovrei essere più tranquilla. Questo, nonostante tutto è il periodo più bello della mia vita. Sono felice, davvero, anche se avrei tante ragioni per non esserlo. E tra i prossimi obiettivi c'è anche quello di essere serena. Non lo sono stata mai del tutto e vorrei provarci. Lo devo a me stessa dopo tante tempeste.

Conclusione
Non so sinceramente a cosa possa servire un post del genere, ma credo che a tutti capiti ogni tanto di prendere le distanze da qualcosa che si ama tanto e di non capirne le ragioni. Questo è successo per me con la scrittura e non escludo i succeda di nuovo quindi, alla luce di tanti eventi di queste settimane, ho pensato di parlarvene un po', per fare il punto della situazione e per chiedervi: capita anche a voi ogni tanto di sentirvi impermeabili a qualcosa a livello emotivo? 



Aggiornamento dell'8/11/2014
DramaQueen ha dedicato un suo post al concetto di resilienza e ai blocchi emotivi. Vi consiglio caldamente di andare a leggerlo, si intitola Emozioni di ghiaccio e vi ho messo anche il link.





10 commenti:

  1. Potrei rispondere in modo lunghissimo, ma a questo punto aspetto di pubblicare il prossimo post, che parla anche di questi argomenti...
    Per ora ti dico questo: magari è solo un momento. Per ora sei felice, alcune cose sono cambiate, magari la tua attenzione si è un po' spostata su altro e poi si riassesterà... Magari ritornerai a guardare le vecchie cose con spirito diverso. Nella vita, capita di cambiare.

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    1. Se c'è una cosa che ho imparato soprattutto negli ultimi due anni è che "ciò che non cambia muore". Sono dovuta cambiare, per forza, non avevo alternative... ancora non mi riconosco nella mia nuova "me", tutto qui.

      Leggerò il tuo post con grande interesse.
      Un abbraccio forte e grazie!

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  2. Avevo iniziato a risponderti ma stavo andando troppo sul personale e, perdonami, non me la sento... Sarò più generica: sono normali le scosse di assestamento, ma la tua felicità è la prova che sei sulla strada giusta. Accetta la corrente di cambiamenti e stai sicura che ti porterà dove starai bene. Abbraccio

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    1. Per le persone come me è difficile anche accettare di poter essere felici... ma non voglio andare nemmeno io troppo sul personale, quindi ti capisco.

      Super abbraccio anche a te.

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  3. A me capita addirittura a livello sentimentale, figurati ;-)
    Però, visto che a quanto capisco non ti piace sentirti "demotivata" (nel senso di "priva di emozioni") il consiglio che posso darti è fare qualcosa di mai fatto prima. Ripetere la stessa routine può rendere noiose persino le cose che facciamo con piacere. Per un po' di tempo, ogni giorno, fai una cosa diversa mai fatta prima, una cosa che non ti saresti mai sognata di fare: per dire (non so, magari le hai già fatte tutte): andare su una delle giostre adrenaliniche di Movieland in caduta libera da ottanta metri di altezza, accettare un lavoretto per il week end che normalmente avresti rifiutato, tanto per vedere come funziona, fare qualche cavolata divertente insieme a un'amica fidata, tipo... (vabbé, fra donne delibererete meglio la cavolata da fare ;-)
    Non so se ho reso l'idea: le emozioni a volte vanno anche sollecitate ;-)

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    1. Sono degli ottimi consigli. In realtà io adoro le routine e non amo i cambiamenti ma proprio in questi giorni ho fatto una cosa che mai avrei pensato di fare e che stravolge un po' tutto... per il resto si vedrà!
      Grazie per il commento.

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  4. Le persone cambiano. Quello che si è a vent'anni non c'entra nulla con quello che si è a trenta e nulla con quello che si è a quaranta. Cambiano le persone e cambiano le priorità. Non c'è un meglio e un peggio. Ogni cosa ha semplicemente il suo momento.

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    1. Forse il mio problema è che non sono mai stata come sarei dovuta essere alla corrispondente età anagrafica...

      Di certo so che il cambiamento che ho avuto da gennaio dell'anno scorso a oggi ha qualcosa di miracoloso in sé.

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  5. Be', in verità quelli prima di me hanno già detto tutto.
    Non resta che augurarti infinito bene e auspicare un rinnovato interesse, e non solo un "rinnovo personale".

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