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Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

martedì 21 luglio 2015

Roba da chiodi

Roba da chiodi: un post variamente interpretabile!

Questo post è roba da chiodi, davvero. Qualsiasi cosa voglia dire! Ahahah!
Non è stato semplice trovare delle risposte in merito a questa espressione, ma, in questo post, vi spiego tutto per bene, quindi… partiamo!


Quando si dice?
In genere si usa l'espressione roba da chiodi nel senso di cose o fatti quasi incredibili per la loro stupidità, per l'insipienza dimostrata da chi ne è responsabile.
È un'esclamazione che può essere usata come reazione a qualcosa di incredibile o di assurdo o di strano (solitamente in senso negativo).

Più raramente viene usata in riferimento a qualcosa di pessima qualità, per sottolineare la disapprovazione e il disgusto che suscita. E, ancora in meno casi, può essere usata anche per azioni considerate riprovevoli e da biasimare.

Quindi può essere utilizzata sia per cose incredibili o strane, sia per cose di pessima qualità… già questo fa capire quanto l'origine non sia chiara e univoca…

Comunque facciamo un esempio pratico: state guardando la televisione e un tizio, nell'ennesimo programma per talenti, si inserisce delle spade in gola, ecco, siete legittimati a esclamare: «Ma che fa? Roba da chiodi!». Se poi si sta infilando chiodi nel naso o negli occhi, l'espressione suona anche meglio, ahaha (scherzo)! In ogni caso, con questa espressione volete indicare che quello che avete visto è qualcosa di incredibile, magari un pochino irresponsabile (solo un pochino, eh) e assurdo. Non certo che sia una perfomance di pessima qualità, anche se un po' di disgusto lo suscita…

Un controsenso
L'idea di questo post è nata dalla visita al museo della Scienza e della Tecnologia a Milano. All'ingresso ci sono delle persone che suggeriscono ai visitatori i pezzi imperdibili da vedere. La signora con cui abbiamo parlato tra le cose segnalate ci ha indicato la parte del museo dedicata alla spiegazione della produzione dei chiodi, dicendo: «Sapete quando si dice roba da chiodi parlando di qualcosa di difficile? Ecco, lì capirete perché è così difficile produrre un chiodo».
Nel mio animo da blogger è subito scattato il meccanismo ci-devo-scrivere-un-post. E sembrava un post facile, dato che avevo già la spiegazione pronta, invece… controsensi a non finire. Primo tra tutti il fatto che roba da chiodi non significa affatto, almeno secondo la maggior parte delle fonti consultate, che è una cosa difficile (anzi, addirittura sembrerebbe indicare cose di pessima qualità!), ma ne riparleremo nel paragrafo dedicato alle altre interpretazioni.

L’interpretazione più convincente
Roba da chiodi è un'espressione che  ha più di un significato e, pertanto, presenta anche qualche problema a livello di interpretazione.

Tra le tante ipotesi, una tra le più convincenti sostiene che l'espressione roba da chiodi vada intesa proprio come roba adatta solo per ricavarne chiodi. I fabbri usavano infatti gli avanzi del ferro (scartati da altre lavorazioni) per produrre a mano i chiodi. Per questo a volte l'espressione indica anche comportamenti non corretti e spregevoli, così come era spregevole il materiale usato per i chiodi. Niccolò Tommaseo nel Nuovo dizionario de' sinonimi della lingua italiana definiva ferraccio più vile quello con cui si fanno i chiodi (al punto che, per lui, dir roba da chiodi è dire maldicenze agli assenti; sia perché i chiodi forano, sia perché, appunto, fatti del ferraccio più vile).

Un'altra interpretazione proviene invece dal lavoro dei mobilieri e deriverebbe dal fatto che i mobili non montati a incastro (come sarebbe meglio fare) devono essere tenuti insieme dai chiodi. Da questo deriverebbe il significato dell'espressione da usare come reazione ad argomentazioni insostenibili e inconcludenti, ragionamenti senza né capo né coda, incredibili al punto di dover essere rinforzati con chiodi (metaforici) perché possano reggere (come i mobili fatti male).

Considero entrambe le interpretazioni molto convincenti e non ne ho scelta solo una come la più convincente per il semplice fatto che giustificano e spiegano due accezioni diverse dell'espressione. A mio modo di vedere, entrambe probabilmente si sono sviluppate in parallelo e vanno a costituire, insieme, la migliore interpretazione completa.


Altre interpretazioni
La questione non è però affatto chiusa! Che cosa ne facciamo del commento della guida del museo? Be', ovviamente, se vogliamo considerare l'espressione nei significati detti finora, non possiamo certo vedere il chiodo come un prodotto di qualità e di difficile realizzazione, ma non è nemmeno del tutto sbagliato pensarlo. Oggi i chiodi vengono prodotti in serie, da macchine, con velocità sorprendenti e del tutto automaticamente, ma molti anni fa erano fatti a mano con lavorazioni complesse e spesso con materiale di riciclo o che poi veniva riciclato, ma non tanto perché considerato di scarto quanto perché il metallo aveva un suo costo e un suo valore.
Mio padre sa produrre chiodi e ho visto gli strumenti necessari per produrre un solo chiodo artigianale. Conosco il tempo necessario e il valore che può avere quel pezzo di ferro, quindi capisco bene l'entusiasmo della guida che presentava quella parte del museo, però ritengo che non sia questa la via migliore per interpretare questa esclamazione che ha un significato troppo distante da quello della fatica e dell'impegno necessari per produrre un chiodo.

Per quanto riguarda altre interpretazioni, non mancano poi tantissime altre che chiamano in causa Gesù e la crocifissione, in cui l'esclamazione diventa quasi un modo per indicare che quello che la persona ha fatto o detto la renderebbe meritevole di una crocifissione. Ritengo però che sia un uso moderno e distorto dell'espressione.

L'espressione non ha nulla a che vedere invece con lo smettere qualcosa che si è sempre fatto, perché quello è compito della formula appendere (qualcosa) al chiodo, di cui ho già parlato su questo blog. È davvero sorprendente in quanti modi di dire ed espressioni compare il chiodo, ma ne avevo parlato anche nell'altro post, quindi vi invito a curiosare là (dove tra l'altro avevo citato anche l'espressione di oggi!).

Conclusione
Un'espressione con più significati doveva avere ben più di una semplice interpretazione. Ricostruirne il significato, pur con tutti i dubbi e le domande ancora rimaste aperte, mi è piaciuto molto. Spero che sia piaciuto anche a voi, o è stata solo roba da chiodi?

Conoscevate questa espressione? La usate?
In che senso l'avete sempre intesa?

Se avete qualcosa da aggiungere, io vi aspetto qui nei commenti.



4 commenti:

  1. Mai usata. Però mi affascina come l'evoluzione storica del processo di fabbricazione dei chiodi si rifletta nella mutazione di significato di un detto, almeno per quanto riguarda la dicotomia "roba difficile/da poco".

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    1. Io penso che in realtà non abbia mai avuto il significato di "difficile", anche se la produzione di chiodi lo era. Però è comunque stato interessante indagare!

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  2. Mi piace l'interpretazione del chiodo come materiale di scarto da altre lavorazione. Credo sia la più probabile.

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    1. È anche tra le più diffuse, quindi probabilmente è così.

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