Se non mi trovate qui... ecco dove cercarmi!

Se non mi trovate qui...

Ormai sono diversi anni che scrivo pochissimo qui sul blog. Mi dispiace davvero molto e vorrei dire che diventerò più solerte ma... so benis...

mercoledì 21 ottobre 2015

Punto e virgola

Punto e virgola: un discorso in sua difesa.

Non mi piacciono le cose che non sono né carne né pesce, anche se amo le sfumature. Ma la vita è fatta di contraddizioni e oggi voglio scrivere un post in difesa del punto e virgola.


Il punto e virgola e l'impoverimento della lingua
Non è un punto, non è una virgola eppure è un po' entrambe le cose. Proprio per la sua natura mista, al giorno d'oggi si tende a non usarlo o a farlo solo in pochissimi casi. La lingua si evolve per semplificazione e quindi la punteggiatura, che già non è materia semplice, tende oggi a relegare nel dimenticatoio il povero punto e virgola. Se la semplificazione può essere vista come una cosa buona, purtroppo è bene ricordare che può anche condurre a un impoverimento della lingua, portando le persone a usare sempre meno parole e sempre meno strutture sintattiche, limitando il lessico a quello di base e rendendo le frasi brevissime e senza congiunzioni. In questo panorama, a farne le spese sono i termini più particolari (che un po' qui cerco di tutelare con Una parola al mese) e gli elementi che aiutano l'articolazione dei discorsi, ridotti via via a un cumulo di frasi brevi da leggere di fila, senza gerarchia, senza legami tra ipotesi e cause, dove subordinate e coordinate si confondono in un mix indistinto.
In un clima di degrado linguistico e semplificazione eccessiva, come può sopravvivere un segno di interpunzione per sua natura complesso come il punto e virgola? Se ha una possibilità, è quella di venir utilizzato e così non del tutto dimenticato. Questo post non è tanto un discorso su come usarlo, quanto un discorso in sua difesa, un modo per farvelo prendere a cuore, anche perché nelle altre lingue è ancora meno usato che in italiano, quindi tocca a noi proteggerlo. Ma ci sarà spazio anche per un po' di regole, ovviamente.

Che cos'è il punto e virgola? Come si usa?
Il punto e virgola, graficamente, è composto da un punto e una virgola messi l'uno sull'altra. Qualcuno vi dirà che nella lettura corrisponde a una pausa intermedia tra una virgola e un punto, ma sapete come la penso sul rapporto tra lettura ad alta voce e punteggiatura.
Il punto e virgola indica la fine del concetto espresso nella frase al termine della quale è posto facendo però capire che non è conclusa l'idea generale di cui tratta l'intero periodo. In altre parole, è come un punto perché indica la fine di qualcosa (un concetto minore) ma è come una virgola perché indica che l'esposizione dell'idea generale non è ancora terminata. Ovviamente diventa del tutto inutile se le nostre frasi sono sempre brevi e lapidarie perché il suo scopo è quello di aiutare nell'organizzazione di periodi complessi e articolati.

Lo si può pertanto trovare all'interno di una lunga parentesi in cui generalmente non si può usare il punto fermo, oppure per separare voci di elenchi puntati in cui non si vuole utilizzare il punto e la maiuscola all'inizio di ogni punto elenco per sottolineare il legame tra i vari elementi.

Italiano d'origini
Dato che lo scopo di questo post è farvi venir voglia di usare questo segno di interpunzione e rendervelo un pochino più simpatico, dovete sapere che le sue origini sono tutte italiane!
Il papà del punto e virgola può essere considerato Aldo Manuzio, uno stampatore italiano del Cinquecento. Il simbolo esisteva anche prima, ma non aveva lo stesso significato; nel greco antico poteva significare due punti oppure punto interrogativo o esclamativo (ancora oggi nel greco moderno indica il punto interrogativo).  

Per concludere

So bene che il punto e virgola è difficile da usare e che, soprattutto nella società moderna che ci spinge a usare frasi brevi e semplici, sta perdendo gran parte delle sue potenzialità ma non lasciamo che sparisca per sempre! Se l'ultima volta in cui avete visto un punto e virgola si trattava di un separatore tra indirizzi di posta elettronica o della chiusura di un'istruzione in un linguaggio di programmazione (che sono altri sue possibili usi moderni), be', è già qualcosa però possiamo tutti fare di più…


30 commenti:

  1. Io adoro il punto e virgola e lo uso spesso;
    spero, nel modo corretto. :-)

    RispondiElimina
  2. Lo uso spesso nelle formule di excel.. non so se vale....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehm... direi che è già qualcosa ma puoi fare meglio! Ahahha!

      Elimina
  3. Diminerichi le emoticon che strizzano l'occhio ;-)
    Scherzi a parte, a me piace molto e - quando serve - lo uso senza timore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non altro, grazie a quelle, almeno non lo toglieranno dalla tastiera, forse!

      Elimina
  4. Ed eccoci qua. Mi ricordo che a scuola questa cosa del punto e virgola ce la veniva insegnata con un po' di reticenza. Ci veniva detto di non abusarlo e di preferire o il punto o la virgola. Poi quest'estate ho fatto un corso di lettura. Abbiamo portato dei libri ed eccolo qua il punto e virgola. E' stato un po' come ritornare a scuola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'importante è che ogni tanto risalti fuori, poverino!

      Elimina
  5. Anch'io lo uso molto. Mi piace tantissimo: è signorile! ;)
    (E poi vuoi mettere che mi permette di strizzare l'occhio quando scrivo?)

    RispondiElimina
  6. "Non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è." cit.

    Ahah ok, ora commento seriamente: il punto e virgola mi sta simpatico perché è sempre escluso, poverino! Non lo uso spesso, ma ogni tanto mi impegno a trovargli un posto nelle mie frasi (e spero di usarlo bene).
    Confermo che nelle versioni di greco ha il valore del punto interrogativo e che nella programmazione è importante: una volta l'ho dimenticato e mi sono trovata lo schermo intasato da matrici 50x50!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo di aver beccato la citazione!

      Hai avuto esperienze varie nel campo del "punto e virgola", allora!

      Elimina
    2. Devi assolutamente riconoscerla! Altrimenti non sei più mia amica! XD

      Elimina
    3. Nooo! Ti ho detto che l'ho riconosciuta, tranquilla!

      Elimina
  7. Caro punto e virgola! Lo uso, lo uso. Quasi ogni volta che devo fare un elenco! :)
    Nei periodi complessi è già più difficile... Di solito parto con l'idea "metto una virgola... no, diventa un periodo troppo lungo e la gente finisce il fiato, quindi metto il punto... no no, col punto stronco, dovrei modificare l'impostazione del periodo... ok, punto e virgola!"... XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dentro la mente di Maria Todesco! Una nuova puntata di "Inside out"! Ahah!

      Elimina
    2. E bisogna dire che quel film è fatto benissimo, parola di psicologa. :D

      Elimina
    3. Se lo dice la psicologa, tutti ci crediamo!

      Elimina
  8. Sempre molto utili i tuoi post!

    RispondiElimina
  9. Salviamolo, il punto e virgola, prima che sia troppo tardi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvenuto sul mio blog! Vedo che siamo d'accordo!

      Elimina
  10. Un'ottima difesa, mi è piaciuta soprattutto la parte sull'impoverimento della lingua italiana. Mi ha fatto venire in mente 1984 di Orwell.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È un tema che mi sta molto a cuore: dove la semplificazione diventa impoverimento della lingua?

      Elimina
    2. In una certa comunicazione pubblicitaria e politica: è l'idea che tutto sia semplice, facile e immediato. E' l'estrema semplificazione del pensiero, che precede quella della parola. E l'uso dei termini inglesi per nascondere la verità dei fatti e delle leggi... e qui mi fermo, per non essere troppo polemico. :)

      Elimina
    3. Polemico?! Io non direi... hai ragione, totalmente ragione. Purtroppo.

      Elimina
  11. Maledetta me per non aver voluto studiare, ma cerco di stare attenta ai verbi e alla punteggiatura. Io adoro i puntini di sospensione e i punti esclamativi ma non rinuncio al punto e virgola. Cerco di scrivere bene e ho "consigliato" ai miei figli di studiare in modo che potessero essere padroni della lingua e della libertà di pensiero. Spesso lascio leggere a loro ciò che scrivo per farmi consigliare al meglio.
    Mi è piaciuto il tuo post, una bella difesa per il punto e virgola!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fai bene a incoraggiare i tuoi figli a studiare! Rodari ha scritto questo bel pensiero in merito: “Tutti gli usi della parola a tutti. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”
      Sono felice che anche tu sia votata alla salvaguardia del punto e virgola!

      Elimina
  12. Io talvolta lo uso, non so quanto a proposito, ma l'ho riscoperto solo di recente; ci sono incappato durante lo studio. Non mi stupisce che sia caduto in disuso, anche perché è più complicato associarlo alle pause del parlato. Io penso che sia stato progressivamente abbandonato perché difficile e gli si preferiscano formulazioni più piane.
    Curiosa, invece, la sua storia. Non sapevo che l'avesse inventato Aldo Manuzio, uno stampatore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La vita non è fatta di cose facili, per questo bisogna amare il punto e virgola! Ahah!

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...