Piccolina mia,
ti ho mentito. Non l'ho
fatto in cattiva fede, lo sai che sei tutto per me e non lo farei mai, ma… ti
ho mentito. Ho mentito persino a me stessa, ma tu lo sai che ti tratto sempre
come una bimba grande e allora ti dico la verità, anche se sei troppo piccola
per capirla.
Ti ho mentito, perché
ti dico sempre di essere te stessa, di non essere solo graziosa ma anche forte,
non solo educata ma anche intelligente. Sei bellissima, tesoro mio, ma non sei
una bambola e rivendico ogni giorno il tuo diritto di vestirti di blu, se ti
va, o di saltare in una pozzanghera in tuta, se non hai voglia di mettere un
vestitino elegante per fare una passeggiata in centro. Ti dico sempre che sei
meravigliosa, così come sei, e questo è sicuramente vero, ma… purtroppo su una
cosa ti ho mentito.
Ti dico sempre che sei
libera, che devi fare quello che vuoi (nei limiti del ragionevole) e che
nessuno ti deve mettere i piedi in testa, perché sei anche testarda e devi
essere forte, più forte di quanto io sia mai stata.
Però non è vero che sei
davvero libera, purtroppo.
Ora ci sono io a
difenderti e a lasciarti fare le tue scelte al riparo delle mie ali, ma, appena
salterai fuori dal nido, la verità ci verrà a prendere, tesoro mio. Non sarai
libera di tornare tardi la sera da sola, non sarai libera di vestirti come
vorrai, non sarai libera di parcheggiare in una strada buia, non sarai libera
di usare i mezzi a qualsiasi ora. Io te lo impedirò, te lo dovrò impedire. Ti
dovrò rendere meno libera ed è una cosa che mi uccide, perché io ti ho messa al
mondo perché fossi libera, ti insegno ogni giorno a essere ciò che vuoi e, a un
certo punto, invece dovrò dirti che non
si può. Dovrò spiegarti che è pericoloso, che il mondo di oggi non è fatto
per lasciare le donne libere. E non è giusto ed è una cosa che mi fa
tremendamente arrabbiare. Quando sei nata, per te ho sognato solo cose belle,
ma devo essere onesta con te e con me stessa: c'è troppa gente cattiva in giro.
Dovrò proteggerti e dovrai imparare a proteggerti tu stessa. E così la donna
libera che potresti diventare finirà schiacciata sotto i vorrei ma non posso di una società marcia. Il mondo che sognavo per
te, quello in cui avresti potuto volare libera come una giovane farfalla, è invece
pieno di ragnatele che aspettano solo un tuo battito d'ali per ghermirti. E non
voglio che tu abbia paura, ma ne avrai, anzi, peggio, dovrai averne, per
tornare sempre sana e salva. È un mondo cattivo, malato, sbagliato.
Ti ho mentito, amore
mio, ma io volevo davvero che tu fossi libera. E in un mondo giusto, lo
saresti.
Spero che le cose
cambino, un giorno. Spero che potrai prendere tutti i treni che vorrai e
tornare tardi dopo essere stata al cinema. Io lo spero, ma se guardo il mondo
di oggi ho davvero paura a prometterti che sarà possibile. Farò del mio meglio
per insegnarti a dosare libertà e paura, così che tu possa essere il più libera
possibile, senza metterti troppo in pericolo. Sarà il mio insegnamento più
difficile e, giuro, non vorrei dovertelo insegnare, perché vorrei solo che tu
potessi essere libera.
Ti voglio bene,
la tua mamma
***
Mia figlia non ha
nemmeno due anni, ma, come madre, non posso fare a meno di pensare al suo
futuro e, in questa giornata in cui
si parla di violenza sulle donne, ho sentito il dovere di condividere
qui questa mia lettera. Una delle più sottili forme di violenza che ci colpisce
tutte è che per colpa di quel che potrebbe accadere siamo costrette a imparare
ad aver paura. Nessuna donna è libera
davvero, purtroppo, in una società dove ancora si sentono frasi come se l'è cercata, hai visto come era vestita?
Stupenda lettera! Dolorosa e piena di rimpianto ma vera.
RispondiEliminaGrande mamma! Bacio a te e alla tua piccolina
Da mamma a mamma, grazie!
EliminaPurtroppo siamo ben lontani da un mondo che si possa definire sicuro...
RispondiEliminaGià... e più diventano grandi, più è difficile proteggerli.
EliminaBellissima lettera e purtroppo vera.
RispondiEliminaGrazie... spero che il futuro ci riserverà cose migliori.
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